Sono
immagini grandi e terribili quelle che la Francia, il Cuore
dell'Europa, ci dà a vedere. Ultima, orrore puro, la
devastazione con le fiamme, della cattedrale di Notre Dame (ma
sono oltre un migliaio gl'attacchi alle chiese nel solo 2018). Ci
sono le immagini dei disordini portati avanti dai Gilets Jaunes,
quelle degl'attentati islamici al Bataclan. E sono del resto
in sintonia con quelle della Storia francese, terribili ma grandi: i
fuochi illuministici e le ghigliottine della Rivoluzione che
in un anno hanno fatto più morti che l' Inquisizione in tutta Europa
in quattro secoli; l'imperialismo napoleonico; l'Esposizione
Universale del 1889 e la Tour Eifel; le persecuzioni
ebraiche e le svastiche naziste durante la seconda guerra mondiale;
il '68, frutto marcio tardivo
dell'Illuminismo ateo ed
agnostico. Immagini grandi e terribili che mettono sul tavolo in modo
indiscutibile, se mai ce ne fosse bisogno, che le concezioni
illuministiche sono antropologicamente false (come del resto i
dati statistici sulla denatalità dimostrano) e foriere di
senescenza estinzione e morte per le società che volessero metterle
in pratica, accentuate magari dall'immigrazionismo di massa.
Fortunatamente la coscienza di massa, la coscienza, popolare, se ne
è ben resa conto e ci ha donato altre immagini, stavolta ancora
grandi ma anche Belle: le immagini Pro Vita dei Family Day. Tanta
gente, tanto popolo, pacifici, sereni, festanti, con l'antica radice
d'Europa, il Cristianesimo, alba di un giorno nuovo a fronte
degli orrori. Una coscienza ormai
non più propria solo
degl'intellettuali della “propria circoscrizione”, dei Jacques
Maritain, degli Etienne Gilson, ma che già con Jacques
Le Goff ha cominciato una decisa e vera ricostruzione dell'era di
mezzo, un'era di Luce, e con ciò un valido proselitismo. Su questo
fronte un contributo imprescindibile è dato, negli anni '60, dal
Concilio Vaticano II che porterà alla caduta del muro di
Berlino e con ciò alla fine della Guerra Fredda. Altro
contributo importante è, proprio nel 1968, la “Introduzione al
Cristianesimo” con cui Joseph Ratzinger, uno dei Teologi
rampanti del Concilio (futuro Prefetto per la Dottrina della Fede e
Papa Benedetto XVI) diventa “Il Teologo”. “L'Europa o sarà
cristiana o non sarà” aveva più volte detto, e, cristiana
significa
confluenza di Giudaismo, Cultura Greca e Diritto Romano,
significa Fede e Famiglia, sulle orme di San Benedetto, da cui la
scelta del nome. E' una realtà di cui oggi, in Francia, è
divenuta cosciente – finalmente – anche la Grande Intellighenzia
francese e, segnatamente, nientemeno che proprio quella laica, atea
ed addirittura agnostica. Il confronto diventa serrato con
“Sottomissione” (è la traduzione di Islam) in cui Michel
Houellebecq, Enfant Terrible della Cultura francese, si
confronta da un lato con la memoria della società cristiana ormai
semidissolta, dall'altro con la società della vacuità, del vano,
del nichilismo portata dal '68, e, dall'altra con la diffusione
soffocante
dell'Islam. “Serotonina”, dal nome
dell'ormone del piacere, ne è il seguito ed affronta la tematica
della società edonisto/egoistica ovvero dell'era del rifiuto della
responsabilità. E' la rimozione (al solito: per non urtare la
sensibilità degli islamici) di una Croce sovrastante la statua di
San Giovanni Paolo II a Ploermel a colpire la mente dello scrittore
per l'intervista a “Der Spiegel” (anno 2017). Sono proprio
i cristiani a stagliarsi positivamente contro la società del rifiuto
della responsabilità creata dal '68: “E' come una corrente
sotterranea che improvvisamente viene alla luce. Il fatto è che i
cattolici devoti stanno mettendo più bambini al mondo. E trasmettono
i loro Valori ai Bambini.” “In
Francia stiamo assistendo ad un
ritorno del Cattolicesimo ed i Cattolici in Francia sono diventati
consapevoli della loro forza.” E' singolare, sempre
nell'intervista allo “Der Spiegel” il confronto cui Houellebecq
si lascia andare tra Comunismo ed Islam: “Il comunismo era
una specie di falsa religione, un cattivo sostituto, non una vera
fede, sebbene avesse la propria liturgia. Una religione è molto più
difficile da distruggere di un sistema politico. La religione ha un
ruolo chiave nella società e nella sua coesione, è un motore nella
costruzione della comunità. L'Islam resterà.” Sulla sinistra post
sessantottina, contemporanea, sui suoi radical chic e la sua politica
Houellebecq è chiarissimo e lapidario: “La sinistra è in
agonia, le sue idee sono
morte. La sinistra ha perso la sua forza
mobilizzatrice. Ho visto il marxismo morire. Ho sempre detto
che i romanzi non possono cambiare il mondo. Ma “Arcipelago
Gulag” di Solgenitsin ha cambiato il mondo. Il libro fu un
fulmine in Francia. Per il marxismo suonò la campana a morte. (…)
I mentecatti di sinistra sono diventati veramente
insopportabili da qualche tempo. Si comportano come un animale
intrappolato che sente che presto finirà.” L'ultimo giudizio
formulato da Houellebecq in occasione del conferimento della
Legion d'Onore (Aprile 2019) da parte del Presidente Emmanuel
Macron è auspicabile: “Il ritorno del cattolicesimo al suo
antico splendore è ciò che può riparare la nostra civiltà
danneggiata”. Il
Cattolicesimo cui si riferisce è quello
autentico, tradizionale: “sarebbe bene che si allontanasse
definitivamente dal protestantesimo e si avvicinasse
all'ortodossia”. Insomma, SI' a Papa Benedetto e NO a Papa
Francesco. Importanti anche le posizioni dell' “Inamico
pubblico” di Michel Houellebecq, ovvero l'altro “Mostro
Sacro” della Cultura laica transalpina, il Filosofo Milionario
Bernard Henry Levì. Pupillo di Jean Paul Sartre in
persona ed autore del miglior testo sull'esistenzialista francese
(Sartre il Filosofo del XX secolo), è stato fortemente
colpito dalla conversione della sorella minore, Veronique, proprio
al Cattolicesimo. Presente, tra lo stupore generale, nella
cattedrale di Notre
Dame alla prima domenica di Quaresima del
2012 in occasione del suo battesimo. “Sur la Vie de la
Croix” è il libro in cui essa ha raccontato il suo percorso di
conversione. “Ho dovuto rendermi conto – così Bernard Henry
- che non si trattava di una infatuazione puerile bensì di un
grande e forte cammino interiore di crescita psicologica spirituale e
teologica: Veronique è ora animata da una nuova grande forza
interiore. Ho avuto la sensazione colpevole di aver tralasciato di
trasmettere qualcosa a questa mia piccola sorella che potrebbe essere
mia figlia”. Da quella domenica di Quaresima del 2012
l'interesse ed il confronto con il
cattolicesimo si fanno serrati
anche per l'ex pupillo di quel Jean Paul Sartre che stava
anch'egli per convertirsi nel '43 prigioniero in Campo di
Concentramento insieme a dei Padri Gesuiti e la cui mancata
conversione è uno degli esiti che hanno portato al nefasto '68. I
suoi frequenti viaggi gl'hanno fatto così scoprire, anche a lui come
già a Houellebecq, l'Anima Cristiana dell'Europa seminata da San
Benedetto ed a cui fa riferimento Benedetto XVI.
francesco
latteri scholten.
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