domenica 7 gennaio 2018

L'ultimo Templare: Donald Trump.


Niente più “buone vacanze” alla Casa Bianca, bensì un caloroso “Buon Natale”Israele c'è da tremila anni e da allora Gerusalemme ne è la Capitale. E, così, lo ha ribadito con forza, finalmente, The Donald: per i grandi temi etici, la famiglia, la sessualità, l'aborto, etc. il riferimento della legge deve essere quello scientifico. Dunque basta ideologizzazioni, comprese quelle religiose. Allora perciò l'aborto è omicidio (il DNA dell'embrione è diverso da quello della madre che perciò stesso non può disporne a proprio piacimento), la procreazione avviene per il rapporto tra un uomo ed una donna (ergo niente famiglie gay e adozioni gay, uteri in affitto etc). L'effetto, per l'uomo di oggi, deviato dalle ideologie che sono riuscite a penetrare in profondità persino il cristianesimo, è roborante. Mentre il cristianesimo con la teologia della liberazione è riuscito a portare a capo della Chiesa un Pontefice le cui elucubrazioni trovano concrezione in una “Amoris laetitia” del tutto disorientante, The President riesce a ridare un indirizzo certo e criteri di orientamento oggettivi quali quelli antropologici della cultura e della religione occidentale di sempre. L'uomo di oggi, il peggior ideologizzato, quello che neppure più si rende conto della propria ideologizzazione, dall'alto delle sue conquiste tecnologiche frutto di una scienza dall'indirizzo dato prima e che ora va deviando nel nulla, si arroga di chiamare “oscurantista” l'uomo medioevale timorato di Dio e 


retrograda la scienza dall'indirizzo dato prima. Eppure prima, seppure su fronti contrapposti, l'uomo di scienza – da Eratostene a Galileo, ad Einstein – operava nella convinzione che la natura fosse il grande libro scritto da Dio e con i metafisici – da Talete a Parmenide, da Platone ed Aristotele a San Tommaso, a Cartesio, a Edith Stein - condivideva la convinzione che la “Rivelazione” e la scienza dovessero alla fine portare allo stesso punto e perciò incontrarsi. Condividevano altresì la convinzione che il mezzo che a ciò dovesse portare fosse anch'esso comune per tutti: la Ragione da Dio data all'uomo proprio a tale fine. Lo condividevano gli studiosi del sociale, della polis, uno per tutti il più grande, Thomas Hobbes. Nell'Arte l'aveva espresso magistralmente Francisco Goya con “Il sonno della Ragione produce mostri”. Si tratta della concezione che ha portato alla più grande Enciclica del Novecento, scritta a quattro mani da San Giovanni Paolo II e da Joseph Card. Ratzinger, la “Fides et Ratio”. Concezioni condivise anche, già anni prima, anche dai più trasgressivi degl'intellettuali laici, uno per tutti: Pier Paolo Pasolini. Animatori sempre sono stati la Ragione e lo Spirito, per tutti e a prescindere. Oggi invece, dimentichi, ci si muove, anche nella Chiesa ahimé, in 


nome di un “modernismo” né specificato né altro, connotato dal materialismo egualitarista ed edonista tout court che più che nota di fondo ne è il suono monotono. Attraverso le ideologie del secolo delle ideologie, il Novecento, esso ha prima tentato di entrare nella scienza per deviarla, ed infine anche, grazie alla teologia della liberazione, nel cristianesimo. Il “modernismo”: “avete fatto di tutto per cercare di seguirci su una via sbagliata...” è l'affermazione che più di ogni altra fa centro, quella di Gianni Vattimo. E così la Chiesa in nome di una falsa carità ha progressivamente perso la propria eticità grazie anche a figure quali quella di un certo – a torto assai celebrato - Card. Martini, che a Milano, per non offendere i divorziati ha fatto a meno di celebrare con la dovuta decorosità i ventennali, venticinquennali e cinquatennali di matrimonio, testimonianza di una vita cristiana autentica e profonda vissuta davvero. E, la tesi del “non offendere” è dilagata, di pari passo alla rinuncia della testimonianza di fede. Non bisogna offendere divorziati, abortisti, omosessuali, appartenenti ad altre religioni e chi sia sia. Basta croci, via i presepi, niente “Buon Natale”, via la Cultura e la Tradizione. Via Cristo in nome di un umanesimo laico che si autoproclama ed incensa quale vero interprete moderno, si capisce, di Gesù, di cui addirittura generali di ordini religiosi osano 



dire apertamente che non si sa se sia realmente esistito né cosa realmente abbia detto. E così l'uomo che si è innalzato è un uomoche non solo non sa più se realmente sia esistito Cristo e cosa realmente abbia detto, ma che come vuole Nietzsche ha completamente perso anche sé stesso ed ogni possibile riferimento antropologico plausibile e si muove nel nulla all'indirizzo del nienteRammarica assai un Papa a braccetto con leaders politici quali Obama / Clinton (quest'ultima notoriamente vicina a satanisti del culto di Thelema) vicini ai massimi operatori nel settore dell'aborto e dell'eutanasia, o da noi ad es. Emma Bonino. E, orgoglioso di esserlo. Di contro, finalmentetestimonianze cristiane aperte e forti da parte dei laici e quella di The Donald è chiara e lampante e ricorda, perentoria, all'Occidente, le sue radici, la sua Storia, la sua Culura, i suoi valori: donde viene e dove debba volgersi.
francesco latteri scholten.