giovedì 15 febbraio 2018

Antipapisti, “Al cuore di Ratzinger al cuore del mondo”: nel mirino dopo Francesco anche Benedetto XVI e il Vaticano II.


E' uscito “Al cuore di Ratzinger al cuore del mondo” di Enrico Maria Radaelli già collaboratore di Antonio Livi, uno dei firmatari contro la “Amoris Laetitia” e mente di siti come “la bussola” ostili a Papa Francesco, che ne scrive la prefazione. Escono allo scoperto così gli antipapisti, cui non solo Papa Francesco, ma neppure San Giovanni Paolo II o Paolo VI andavano a genio. L'intenzione e la mira sono ora chiare e precise: colpire Joseph Ratzinger per colpire il Concilio Vaticano II di cui l'allora giovane Professore rampante di teologia è stato uno dei protagonisti, appunto: al cuore di Ratzinger, al cuore del mondo. Sotto accusa la concezione ratzingeriana che si chiede esplicitamente al 



Papa emerito di emendare pubblicamente, come già a Bergoglio con i dubia. Concezione formulata apertamente nella raccolta di lezioni “Introduzione al cristianesimo” che ha fatto di Ratzinger uno dei massimi teologi del Novecento, ma che sarebbe invero anteriore e che si ritroverebbe molteplicemente disseminata nel Concilio Vaticano II e, segnatamente, nella Gaudium et Spes. L'accusa a questa concezione è che i dogmi, della fede sarebbero interpretati con schemi concettuali propri del soggettivismo moderno e che l'apologetica si sarebbe così spostata dalle ragioni per credere del 


Vaticano I alla semplice volontà di credere e così nell'animo del credente all'atto di fede sarebbe sempre associato il dubbio. Negazione perciò del Concilio Vaticano II e ritorno al I, facendosi forti anche della crisi di fede dell'uomo di oggi, specie in Europa e concomitantemente del crollo di vocazioni e fedeli. Tuttavia il discorso non quaglia, sebbene infatti alcuni passi della “Amoris Laetitia” possano essere formulati in modo non ottimale, diversi religiosi e teologi possano avere posizioni discutibili (perlomeno a parere di Livi Radaelli & C), da Enzo Bianchi a Padre Sosa, a Ravasi a Schillebecq a Kungvanno ricordati alcuni punti: 1) agl'antipapisti non vanno bene neppure Papi eminenti di epoca preconciliare quali Leone XIII, Pio XI e Pio XII, per citarne alcuni; 2) il Concilio Vaticano II fu indetto per ovviare alla grandissima stagnazione e crisi della Chiesa dell'epoca; 3) il Concilio Vaticano II ha saputo assai bene ovviare a quella crisi e dare slancio forte alla Chiesa del suo tempo. E' qui poi evidente che non si 


voglia neppure semplicemente un – peraltro già assai discutibile ed irrisolvente – ritorno al Vaticano I, bensì qualcosa di di più. Insomma Livi, Radaelli & C. porterebbero davvero più Cristo e più fede al mondo? Credo proprio di no. Il Vaticano I è stato un momento valido ed importante per la Storia della Chiesa ed è stato la base che ha portato al Vaticano II che si è fatto perché ormai si era su un binario morto. E, va 


ricordato, il Vaticano II è stato uno degli eventi più importanti del Novecento e sulla sua scia si è arrivati ad uno dei migliori testi di sempre della Chiesa, la “Fides et Ratio” scritta a quattro mani da San Giovanni Paolo II e Joseph Card. Ratzinger: la Chiesa che ha sconfitto le ideologie ed abbattuto il muro di Berlino.
francesco latteri scholten.

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