tag:blogger.com,1999:blog-39057332407115033822024-02-22T04:53:25.083-08:00divusthomasOgni Verità, da chiunque venga detta, viene dallo Spirito Santo.francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.comBlogger50125tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-61578469233421650382023-01-10T13:10:00.002-08:002023-01-10T13:10:48.133-08:00Papa Benedetto Dottore della Chiesa?<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDZKFv2YvYmG4zaL6aHN-dJ8vK3KP2vLORsqk_lQIbF3-FUNqTxMu1KVy9kY7QFra55WU8q_mD8vR-LRomgEcnkjTRG5BGDY3dEecw0Z1RPRnmDXeQ4djSTOMJjjd1sLqqo0AhpiLfCoBMiRyLihWEAti5KUB9OHHSGfHRtNVlS0m9PdwlOSk2k0crGA/s490/IMG_20230110_214432.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDZKFv2YvYmG4zaL6aHN-dJ8vK3KP2vLORsqk_lQIbF3-FUNqTxMu1KVy9kY7QFra55WU8q_mD8vR-LRomgEcnkjTRG5BGDY3dEecw0Z1RPRnmDXeQ4djSTOMJjjd1sLqqo0AhpiLfCoBMiRyLihWEAti5KUB9OHHSGfHRtNVlS0m9PdwlOSk2k0crGA/s16000/IMG_20230110_214432.jpg" /></a></div><br /><span style="font-size: 14pt; text-align: left;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La
proposta è stata lanciata dal Card. Angelo Bagnasco, Presidente
emerito della Conferenza Episcopale Italiana. Invero nessun altro
teologo ha connotato la teologia e l’indirizzo teologico della
Chiesa nel Novecento quanto Papa Benedetto. Formato dalle
persecuzioni naziste alla Chiesa, teologo dal 1953 con una Tesi su
“Popolo e Casa di Dio nella Dottrina della Chiesa e di
Sant’Agostino” è stato inviato in qualità di “Esperto” dal
Card. Frings a partecipare ai lavori del Concilio Vaticano II. Si
mostra immediatamente “Progressista” sin dal linguaggio,
tipicamente dell’ “uomo di oggi”, vivo ed aperto e
comprensibile a tutti. Ed è questo uno dei nuclei della teologia di
Ratzinger: portare l’ “Annuncio” all’uomo di oggi. Joseph
Card. Frings aveva esortato: “al Concilio dovete parlare anzitutto
di Dio”; e questo è l’altro e più stringente nucleo della
teologia del nostro. “La crisi di oggi è più profonda: essa non
ha le sue radici solo nella Chiesa, è che oggi ormai non esistono
più veri ateismi, in quanto l’ateismo di oggi può tranquillamente
riprendere a parlare di Dio ma senza intenderlo veramente. Ma la
Chiesa parla della problematica del Dio annunciato dalla Chiesa, il
problema è quindi ecclesiologico” Metz. E’ per questo che il
Concilio ha collocato al primo posto la “Costituzione sulla Sacra
Liturgia”, ovvero su Dio: all’inizio sta l’adorazione. La
Chiesa non esiste di per sé ma come strumento per radunare gl’uomini
a Dio. Ratzinger era con i più progressisti, tra cui Hans Kung,
conosciuto nel 1957, con Walter Casper e Karl Lehmann. Dopo il
Concilio passò con Von Balthassar e De Lubac. Si tratta di una
contrapposizione di lettura: per Kung & C. il cristianesimo va
letto partendo dalle sue radici prettamente giudaiche, mentre per
Ratzinger & C. esso va letto a partire dall’incontro tra
messaggio biblico e cultura/filosofia greca. Ma soprattutto:
Ratzinger & C. non accettano il sistema episcopale conservato</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGdqMowLv8UomEFqlqnCzv3-gdwJykKpOrruF_m7wSzByB8wlg40FupG7T3iQDIAFSnANqvg8ZUt8l2KxtdJtpZM8t8-F1cIvOD9Wh2XLHt69q4lSuga5DUbIlLpodoOkSLsLoghZermsVHvQvSAo6RsaBK6DMJGdbzxXxIzm1tc1bTEzY1bILZp1hww/s490/IMG_20230110_214408.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="351" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGdqMowLv8UomEFqlqnCzv3-gdwJykKpOrruF_m7wSzByB8wlg40FupG7T3iQDIAFSnANqvg8ZUt8l2KxtdJtpZM8t8-F1cIvOD9Wh2XLHt69q4lSuga5DUbIlLpodoOkSLsLoghZermsVHvQvSAo6RsaBK6DMJGdbzxXxIzm1tc1bTEzY1bILZp1hww/s16000/IMG_20230110_214408.jpg" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dagli ortodossi dando un ruolo assai precipuo al papato. Diverso
anche il rapporto con i “Protestanti” nelle cui tesi – ad
avviso di Kung – Ratzinger vede la volontà di dissolvere proprio
il rapporto tra filosofia greca e giudaismo. La disellenizzazione è
vista da Ratzinger anche nelle scienze moderne, nel darwinismo e,
segnatamente, nel ‘68 che segnerebbe il culmine della decadenza.
Insomma l’accusa a Ratzinger è quella di “ellenizzazione”.
Dopo il Concilio Vaticano II Ratzinger continua dapprima la sua
attività teologica ma, al tempo stesso, inizia la sua ascesa
ecclesiale. Il nucleo del pensiero di Ratzinger, tra i ben 66 libri
pubblicati, più le Encicliche, gli atti papali e gli innumerevoli
saggi, articoli ed omelie, è ravvisabile (sono Filosofo e non
Teologo) nel corso di lezioni che egli tenne nel 1967 e che ha
trovato concrezione nel celebre volume “Introduzione al
Creistianesimo”, apparso proprio nel 1968 cui energicamente si
oppone- Il problema che egli si pone è quello centrale per i
cristiani di oggi come per quelli dei primi tempi, per lo stesso ns
Signore ed i suoi discepoli, per gli evangelisti, per San Paolo e per
le prime comunità cristiane: come portare l’annuncio in un mondo
prettamente materialista, politeista, ricco di idoli e quant’altro,
ovvero con “valori” in contrapposizione aperta ai propri. Joseph
Ratzinger lo fa partendo dal Credo. Il primo punto, il celebre “Credo
in unum Deo” porta così alla vicinanza ed insieme distanza con il
“Dio dei filosofi” segnatamente dunque al monoteismo ed allo
spiritualismo contrapposto al politeismo ed al materialismo
dell’Impero. “Dio solo è propriamente ed in senso più pieno
vita, coscienza pensiero” e qui la vicinanza con l’ “Inno al
Logos” del Vangelo di Giovanni è innegabile: “In principio era
il Logos ed il Logos era presso Dio e Dio era il Logos”. Tuttavia
Ratzinger fa riferimento – sottilmente – ai pitagorici cui
discepolo era stato anche il grande Platone, Maestro di Aristotele.
Essi ponevano al centro i numeri e dunque la scienza, quale via per
accedere e svelare l’armonia dell’universo, armonia in cui si
rifletterebbe Dio. Ma posti i numeri quali parametri non è poi
possibile assurgere ad un piano ulteriore e neppure all’animo
umano: non è possibile cioè assurgere al piano dello Spirito che è
proprio ciò cui l’uomo aspira. La stoccata alle scienze moderne è
così data: </span></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1qhRhwhDNc3JKoviFegiNHtLKfJ1hqywpZqKJAMWPA3QRDlPzko-fy7M1B3cSDFEmxfs5mipkdb1V4YrYM22Sjq2eBxbPENWMGRn-M8K9tcHoRUR83In9YUIKcKXppr0SC_1wCuXsD8fUFV5SPHrYwRv3qjX44SFmXpZIyTlIbLz4uBFSZlvNmMN_Dg/s675/IMG_20230110_214341.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1qhRhwhDNc3JKoviFegiNHtLKfJ1hqywpZqKJAMWPA3QRDlPzko-fy7M1B3cSDFEmxfs5mipkdb1V4YrYM22Sjq2eBxbPENWMGRn-M8K9tcHoRUR83In9YUIKcKXppr0SC_1wCuXsD8fUFV5SPHrYwRv3qjX44SFmXpZIyTlIbLz4uBFSZlvNmMN_Dg/s16000/IMG_20230110_214341.jpg" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">quale di esse sarebbe possibile senza i numeri? La
“Quaestio” più ardua, difficile, scandalosa nel portare l’
“Annuncio”, l’ “Euangelos” nel mondo di oggi, meglio
nell’Impero di oggi – materialista come non mai, politeista,
idolatra, si pensi solo alla blasfemia di Klaus Schwab “Davos ed il
suo Forum hanno poteri divini, Gesù è solo una favola” e sembra
di risentire le parole dell’Impero di una volta – si ha con il
secondo articolo, ovvero “… e credo in ns Signore Gesù Cristo…”.
Vale qui la pena di riprendere direttamente le parole di Ratzinger
(anche se la citazione è un po' lunga): “Con il secondo articolo
del Credo ci troviamo di fronte all’autentico scandalo del
cristianesimo. Esso è costituito dalla confessione che l’uomo
Gesù, un singolo, giustiziato in Palestina verso l’anno 30, sia il
“Cristo” di Dio, anzi il figlio stesso di Dio, il centro fgocale
e determinante dell’intera storia umana. Sembvra presunzione ed
insieme autentica follia dichiarare il centro focale di tutta la
storia una figura singola. Se la fede nel Logos, nella
significatività dell’essere, corrisponde senz’altro a una
tendenza della ragione umana, in questo secondo articolo del Credo
avviene l’associazione addirittura mostruosa fra Logos e Sarx, fra
senso universale ed una singola figura della storia. Il senso che
sotiene tutto l’Essere si è fatto carne. Ciò equivale a dire che
egli è entrato nella storia ed è diventato uno di essa; egli non è
più soltanto ciò che l’abbraccia e la sostiene, ma è un punto
inserito in essa stessa. Di conseguenza, il senso di tutto l’Essere
d’ora in poi non andrebbe più ricercato in alto, nella visione
dello Spirito che si eleva al di sopra del particolare e limitato
verso l’universale; non si troverebbe più semplicemente nel mondo
delle idee, che trascende il particolare, rispecchiandosi in esso
solo frammentariamente; andrebbe invece colto nel tempo, nel volto di
un uomo…” (Joseph Ratzinger, “Introduzione al Cristianesimo”).
Si tratta delle tematiche e dell’orientamento che, dopo un primo
sfocio nel Concilio Vaticano II, con l’ascesa ecclesiale di Joseph
Ratzinger sino ai massimi vertici, Vescovo, Cardinale, Prefetto della
Congtreregazione per la Dottrina della Fede, Pontefice, daranno un
“imprinting” decisivo alla teologia ed al Magistero della Chiesa
nel Novecento: la teologia che, con San Giovanni Paolo II porterà
all’abbattimento del Muro di Berlino e che oggi ha da confrontarsi
con quella nuova forma che l’Impero ha assunto: quella che porta la
faccia di Klaus Schwab e dell’alta finanza e di satanisti quali
Rotschild e Hillary Clinton.</span></span></p><p align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
</p><p align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></p><br /><p></p>francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-3815738110128253752021-11-23T02:03:00.000-08:002021-11-23T02:03:12.529-08:00In libreria “Scritti su San Tommaso” la nuova monografia universitaria.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibzPlqZRQywymupwfEb_X37FZJrMDOPReLPYWCegQXSAqQnjhozBnBEr3NUF5UBgP0BAGnN6VNcHiSTeTbONSJvM34l6vy5wZVi8lITD01nSP2V7lt2pntdRaaE0Rpn20QPqy3fPcajsyJ/s648/cover+tommaso+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="648" data-original-width="481" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibzPlqZRQywymupwfEb_X37FZJrMDOPReLPYWCegQXSAqQnjhozBnBEr3NUF5UBgP0BAGnN6VNcHiSTeTbONSJvM34l6vy5wZVi8lITD01nSP2V7lt2pntdRaaE0Rpn20QPqy3fPcajsyJ/s16000/cover+tommaso+490.jpg" /></a></div><br /> <p></p><h2 align="JUSTIFY" class="western" style="font-style: normal; font-weight: normal;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;">La
nuova monografia è un testo che, finalmente, esce dalle stantie
griglie in cui l'Illuminismo aveva costretto l'età di mezzo ed i
suoi più autorevoli rappresentanti culturali, ricordiamo tra i
diversi, Dante, Petrarca, Boccaccio, San Bonaventura, e tanti altri.
Un'età dunque di splendore culturale, architettonico, civile. Fuori
dalle griglie di maestro oscurantista che lo attanagliavano anche la
straordinaria figura dell'aquinate, che visto da vicino è invero
assai simile al Guglielmo da Baskerville de “Il nome della Rosa”.<span style="color: #0f1111;">
San Tommaso d'Aquino, un personaggio straordinario, nobile e
credente, inizia la sua formazione alla laicissima Università di
Napoli (da poco fondata), sceglie di entrare in un Ordine mendicante,
contro i voleri della famiglia che provvede a farlo sequestrare e
manda anche una bella tentatrice... ma lui fugge... Si reca a Colonia
ed a Parigi al seguito di Sant'Alberto Magno, cui lo accomuna l'amore
per lo studio e la Libertà. Così a Parigi Tommaso sarà sulle
barricate con studenti e professori a rivendicare la Libertà di
apprendimento e di insegnamento. Con la passione per un sapere a
360°, anche quello non "ortodosso", i due riescono a
procurarsi i testi di Aristotele, perduti in Occidente, direttamente
dagli arabi,(anche gl'originali greci). Lo Stagirita arriva così di
nuovo in Europa ed è tradotto da un amico di Tommaso. Si pongono
così le basi di una filosofia cui pilastri sono quelli (confermati
dalla scienza contemporanea) del De Anima di Aristotele. In questa
nuova monografia ci si avvicina progressivamente alla filosofia e
teologia del nostro attraverso le opere dalle prime (De Ente,
Ebdomadi, Trinità di Boezio) sino ad una prima esposizione compiuta
con la Somma Teologica. Si trattano quindi le nature più elevate,
gl'Angeli, la cui trattazione tomista è tra le più celebri. Ci si
addentra poi nella Metafisica partendo dalla evoluzione dell'
"Essere" dalle prime concezioni indefinite, a quella
aristotelica di Coscienza per arrivare a quella tomista di Persona e
si procede quindi alla disamina di questa Metafisica con guida il De
Veritate... Una succinta esposizione del De Potentia ed infine il De
Malo e la demonologia chiudono il volume.</span></span></h2>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal;"><span style="color: #0f1111;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">francesco
latteri scholten</span></span></p>francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-65235191177896689572021-10-23T05:38:00.004-07:002021-10-23T05:40:48.590-07:00Gli Angeli in San Tommaso.<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ezcWYB_qwiMr4CkPNs_WR3tcpFRE9OxrbieSKduPS-Vly9501OGd94N1jmGPKwlYeugRwqbM38y-ejLG6fI-8nNqmIR7fANa4ON4ezAfvAlWyKn4kgHH7bwTLghyphenhyphenEDS4XMzHgcNuaAMm/s653/angelo+risurrezione+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="653" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ezcWYB_qwiMr4CkPNs_WR3tcpFRE9OxrbieSKduPS-Vly9501OGd94N1jmGPKwlYeugRwqbM38y-ejLG6fI-8nNqmIR7fANa4ON4ezAfvAlWyKn4kgHH7bwTLghyphenhyphenEDS4XMzHgcNuaAMm/s16000/angelo+risurrezione+490.jpg" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; text-align: left;"><p align="JUSTIFY" style="font-size: xx-large; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-large; text-align: left;"><br /></span></p><span style="font-size: large;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><span style="font-size: large;">Quella
sugli Angeli è la più famosa delle trattazioni di San Tommaso
d'Aquino. La si trova principalmente elaborata nella Somma Teologica.
Tommaso sviluppa la propria concezione partendo da uno dei testi più
noti dell'antichità, ovvero “La gerarchia Celeste” dello
PseudoDionigi. Questi in antichità ebbe molta fortuna perché si era
presentato come Dionigi membro dell'Areopago di Atene citato negli
“Atti degli Apostoli”; invero l'autore, anonimo, non è del primo
ma del quinto secolo. E' un neoplatonico che si rifà a Proclo ed a
San Gregorio di Nissa. Per lo PseudoDionigi la realtà, così come la
conoscenza, hanno una strutturazione gerarchica e discendono dal
principio sommo, ovvero da Dio per passare agli Angeli, all'uomo,
sino alla materia. Per lo PseudoDionigi “</span></span><span style="font-size: large;"><span style="color: black; font-family: georgia;"><i>la
gerarchia é nello stesso tempo ordine, scienza e azione,
conformandosi, per quanto épossibile, agli attributi divini, e
riproducendo, per mezzo dei suoi splendori originali, una espressione
delle cose che sono in Dio</i></span><span style="color: black; font-family: georgia;">”
(...)</span></span></div></span></span><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i>Il
fine della gerarchia é dunque di assimilarci e di unirci a Dio che
essa adora come signore e guida della sua scienza e delle sue sante
funzioni</i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">.”
(...)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i>Così,
sotto questo nome di gerarchia s'intende una certa disposizione ed
ordine santo, immagine della bontà increata, che celebra nella sua
propria sfera, con il grado di potere e di scienza che gli compete, i
misteri illuminatori, e si sforza di ricopiare con fedeltà il suo
principio originale. Infatti, la perfezione dei membri della
gerarchia consiste nell'accostarsi a Dio per mezzo di una coraggiosa
imitazione e, ciò che é più sublime ancora, nel farsi suoi
cooperatori, (Lettera ai Corinzi, I. 3, 9) come dice il libro santo,
facendo risplendere in se stessi, secondo il proprio potere, le
meraviglie dell'azione divina. Volendo perciò l'ordine gerarchico
che gli uni siano purifica ti e gli altri purifichino; che gli uni
siano illuminati e gli altri illuminino; che gli uni siano
perfezionati e gli altri perfezionino, ne segue che ciascuno avrà il
suo proprio modo d'imitare Dio</i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">.”
(PseudoDionigi, Gerarchia Celeste III, 1).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Di
Chi siano gli Angeli e quale sia la loro funzione lo PseudoDionigi
specifica:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">I.
Si insegna che Dio si é comunicato alle creature per bontà, e che
tutte le creature<br />partecipano di Dio. - II. Gli Angeli sono
chiamati a una partecipazione più alta, e incaricati di trasmettere
agli esseri inferiori i segreti divini. - III. Si stabilisce che Dio
non si é mai manifestato nella purezza della sua essenza, ma sempre
sotto il velo di simboli creati; che gli esseri inferiori vanno verso
Dio per mezzo dell'aiuto di esseri superiori, e che ogni gerarchia
comprende tre gradi distinti. - IV. Si mostra che il mistero
dell'Incarnazione fu preannunzialo dagli Angeli, e che Cristo stesso,
nella sua vita mortale, ricevé gli ordini del Padre per mezzo dei
santi Angeli</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">.”
(PseudoDionigi, Gerarchia Celeste IV).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le
nature angeliche si dividono in tre Gerarchie principali, ciascuna
divisa in tre</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“<span style="font-style: normal;">...
</span></span><span style="color: black;"><i>potenze
costituite in primo, secondo e terzo grado, affinché le più
elevate<br />siano guida e maestre delle altre nelle opere della
purificazione, della illuminazione e della perfezione</i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">.”<br /></span></span><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">per
un totale di nove Cori angelici. La prima Gerarchia è formata dai
Serafini, Cherubini e Troni; la seconda dalla Dominazioni, Virtù e
Potenze; la terza i Principati, gl'Arcangeli e gli Angeli. Questi i
punti salienti della concezione cui si rifà San Tommaso. Nella
“Somma Teologica” si affronta per prima la natura degli Angeli
alle Questio 50-64. Si tratta ovviamente della natura più elevata e
dunque, necessariamente, incorporea: </span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">RISPONDO:
È necessario ammettere delle creature incorporee. Infatti, ciò a
cui mira principalmente Dio nella creazione è il bene, che consiste
in una rassomiglianza con lui. Ora l'effetto somiglia perfettamente
alla causa quando la imita proprio in quello che serve ad essa per
produrre l'effetto; come quando un corpo caldo rende caldo un altro
corpo. Orbene, Dio produce la creatura per mezzo dell'intelletto e
della volontà, come fu spiegato a suo tempo. Dunque la perfezione
dell'universo richiede che vi siano delle creature intellettuali. Ma
l'intellezione non può essere atto di un corpo né di alcuna facoltà
corporea: ogni corpo infatti è limitato nello spazio e nel tempo. Ne
segue che per avere la perfezione dell'universo è necessario
ammettere l'esistenza di qualche creatura incorporea. Gli antichi
(filosofi), ignorando la portata della cognizione della potenza
intellettiva, e non sapendo distinguere l'intelletto dal senso,
credettero non esservi al mondo nient'altro all'infuori di ciò che
cade sotto il dominio dei sensi e dell'immaginazione. E siccome sotto
l'immaginazione non cade che il corpo, opinarono che non vi fosse
altra realtà che il corpo, come riferisce appunto il Filosofo. Da
questi stessi motivi ebbe origine l'errore dei Sadducei, che
"negavano l'esistenza degli spiriti". - Ma per il fatto
stesso che l'intelletto è superiore al senso, si deve
ragionevolmente concludere che esistono delle sostanze incorporee
oggetto esclusivo dell'intelligenza.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(Q.50 a1)</span></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLB7aXLpUrLMJ-cF6f6CqDQil_HeoUHBOPFF52MsL7MWc5deGd6zqDgRbmnScT3TdLGFJ6XbpKN35GH1eeQ-WzQR8YK-GI14KjTULZ7GMyZxz9XS0rezrdB_7EYDMvaBimIsVSNjyu_bZ2/s490/angeli+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="401" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLB7aXLpUrLMJ-cF6f6CqDQil_HeoUHBOPFF52MsL7MWc5deGd6zqDgRbmnScT3TdLGFJ6XbpKN35GH1eeQ-WzQR8YK-GI14KjTULZ7GMyZxz9XS0rezrdB_7EYDMvaBimIsVSNjyu_bZ2/s16000/angeli+490.jpg" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Tommaso
qui è fermo:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">...è
impossibile che le sostanze spirituali abbiano una materia qualsiasi.
(…) le sostanze angeliche sono superiori al nostro intelletto.
Questo perciò non è capace di apprenderle come sono in se stesse;
ma (le apprenderà) alla sua maniera, cioè come apprende le cose
composte. In questo modo, come si è già visto, conosce anche Dio.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(Q.50 a2)</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">
</span></span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">Viene
trattata quindi subito la spazialità ovvero il rapporto degli Angeli
con essa ed il loro moto. Essendo di natura incorporea l'Angelo
</span></span><span style="color: black;">“...</span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">l'angelo
si trova in un luogo corporeo in quanto egli vi applica la sua virtù”</span></span></span>
(I, Q.52 a1) Da ciò segue che “<span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">essendo
l'angelo localizzato in forza dell'applicazione della sua virtù a un
dato luogo, non possa trovarsi dovunque, né in più luoghi, ma in un
luogo solo.” (I, Q.52 a2). Così anche il moto degli Angeli deriva
dalla applicazione della loro Virtù:</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">RISPONDO:
L'angelo beato può muoversi localmente. Però, come è equivoco
parlare (indifferentemente) di presenza in un luogo per il corpo e
per l'angelo, così pure è equivoco parlare di moto locale. Il corpo
infatti è in un luogo, perché da esso è contenuto e ad esso è
commisurato. Perciò è necessario che anche il moto locale del corpo
sia proporzionato al luogo e si assoggetti alle sue esigenze. È cioè
necessario che alla continuità dell'estensione corrisponda la
continuità del moto; e dal prima e dopo dell'estensione derivi il
prima e il dopo del moto locale dei corpi (cioè il tempo), come
spiega Aristotele. - Ora, l'angelo non si trova nel luogo come
contenuto e commisurato ad esso, ma piuttosto come contenente. Non è
quindi necessario che il moto locale dell'angelo si adegui al luogo
stesso, e neppure che ne segua le esigenze, acquistandone la
continuità; ma il suo è un moto discontinuo. Dal momento infatti
che l'angelo si trova in un luogo per il contatto della sua virtù,
come sopra si è spiegato, ne segue necessariamente che il moto
locale dell'angelo non sia altro che il succedersi di tali contatti
su luoghi diversi: poiché l'angelo non può trovarsi simultaneamente
in più luoghi, come sopra si è visto. Ma non è necessario che
questi contatti abbiano una continuità. Può darsi tuttavia in
questi contatti anche una certa continuità. Infatti niente
impedisce, nel modo già visto, che, come un corpo si trova in un
luogo divisibile perché vi applica le sue dimensioni, così l'angelo
vi si trovi applicando a tale corpo divisibile la sua virtù. Perciò,
come il corpo non abbandona istantaneamente ma progressivamente il
luogo in cui si trova, determinando la continuità del suo moto
locale, così pure l'angelo può abbandonare progressivamente il
luogo divisibile in cui si trova, e in tal caso il suo moto è
continuo. Ma può anche abbandonare istantaneamente tutto il luogo
per unirsi istantaneamente a tutto un altro luogo: e in questo caso
il suo moto non sarà continuo</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(I, Q.53 a1)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nelle
Quaestio immediatamente successive Tommaso tratta dell'Intelligenza
(Q.54-58) e della Volontà degli Angeli (Q.59-60). Per quanto
concerne l'Intelligenza l'aquinate distingue: la loro facoltà
conoscitiva; il mezzo della loro conoscenza; gli oggetti da loro
conosciuti divisi in immateriali e materiali. A differenza di Dio che
è atto puro, l'essere degli angeli non è atto puro e dunque
comprende anche potenzialità: dunque l'intelligenza dell'Angelo non
può identificarsi né con il suo essere né con la sua essenza:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">RISPONDO:
Nell'angelo, come in ogni altra creatura, la virtù o potenza
operativa non si identifica con l'essenza. Ed eccone la prova. La
potenza è ordinata all'atto, bisogna perciò distinguere le diversa
potenze secondo la diversità degli atti; appunto per tale ragione si
dice che l'atto corrisponde alla propria potenza. Ora, si è già
visto che in ogni creatura l'essenza non si identifica con l'essere,
al quale viene ordinata come potenza al suo atto. Mentre l’atto a
cui è ordinata la potenza operativa è l'operazione. E nell'angelo
l'intellezione non s'identifica con l'essere, come pure non
s'identifica con l'essere alcun'altra operazione; il che vale tanto
per l'angelo che per qualsiasi altra creatura. Quindi l'essenza
dell'angelo non è la di lui potenza intellettiva. Del resto nessuna
essenza di cose create è la potenza operativa delle medesime.”</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
(I, Q.54 a3).</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Se
l'Angelo, come l'uomo, è connotato da “Potenza” e “Atto”,
tuttavia il suo intelligere non è distinto come quello dell'uomo in
potenziale e attivo:</span></span></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">
“RISPONDO: La necessità di ammettere in noi un intelletto
possibile è derivata dal fatto che non sempre noi siamo intelligenti
in atto ma solo in potenza: ci deve essere quindi una certa virtù,
la quale prima dell'intellezione sia in potenza rispetto alle cose
intelligibili, e che viene posta in atto, relativamente ad esse,
quando ne acquista la scienza, e ulteriormente quando pensa ad esse.
Questa virtù è chiamata intelletto possibile. - La necessità poi
di ammettere un intelletto agente fu causata dal fatto che le essenze
delle cose materiali, che formano l'oggetto della nostra
intelligenza, fuori dell'anima non esistono come attualmente
immateriali e intelligibili, ma [fuori dell'anima] sono intelligibili
soltanto in potenza: ci vuole quindi una facoltà la quale renda
intelligibili attualmente tali essenze. E questa nostra facoltà
viene chiamata intelletto agente. Ora, negli angeli manca questa
doppia necessità. Gli angeli, infatti, né sono mai in potenza
rispetto a quelle cose che naturalmente conoscono, né i loro propri
oggetti intelligibili sono intelligibili in potenza, bensì in atto,
poiché, come si vedrà in seguito, essi intendono in primo luogo e
principalmente le cose immateriali. Perciò non può esserci in essi
l'intelletto agente e quello possibile, se non in senso metaforico.”
</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">(I,
Q.54 a1)</span></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHCp0zFCqmUIbaaLwwcmvIc8_ofKHv5KUFlKPwvNE8FsgJUuIraWxwTTj_koN8UvIv5gCe6nivKmnsW6UfmLL0fFuuXwBZspItCOYuQcE8gYJJ0W1e1QskvzhASflfTtdgvoY97tUD7ESQ/s490/angelo+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHCp0zFCqmUIbaaLwwcmvIc8_ofKHv5KUFlKPwvNE8FsgJUuIraWxwTTj_koN8UvIv5gCe6nivKmnsW6UfmLL0fFuuXwBZspItCOYuQcE8gYJJ0W1e1QskvzhASflfTtdgvoY97tUD7ESQ/s16000/angelo+490.jpg" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">C'è
un'altra differenza importante tra l'uomo e l'Angelo:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“<i><span style="font-weight: normal;">RISPONDO:
Nella nostra anima ci sono alcune facoltà le cui operazioni si
compiono per mezzo di organi corporei. Tali facoltà sono perfezioni
di determinate parti del corpo: la vista, p. es., lo è dell'occhio,
e l'udito dell'orecchio. Vi sono invece nella nostra anima certe
altre facoltà, come la volontà e l'intelligenza, le cui operazioni
non sono compiute per mezzo di organi corporei: e tali facoltà non
sono perfezioni di nessuna parte del corpo. Ora, gli angeli, come si
è visto, non sono uniti naturalmente a dei corpi. Perciò di tutte
le facoltà dell'anima non possono avere che l'intelligenza e la
volontà. E ciò corrisponde a quanto dice il Commentatore, quando
afferma che le sostanze separate constano di intelletto e di volontà.
- Del resto è anche conforme all'ordine dell'universo che la suprema
creatura intellettiva sia totalmente intellettiva, e non in parte
soltanto, come l'anima nostra. - Ed è appunto per questo che gli
angeli sono chiamati Intelligenze e Menti, come si è detto più
sopra.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(I, Q.54 a5) </span></span></span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">L'Angelo
inoltre “essendo l'angelo immateriale, è una forma sussistente, e
quindi è attualmente intelligibile. Ne segue che egli conosce se
stesso mediante la sua forma, che è la stessa sua sostanza.” (I,
Q.56 a1). Anche la conoscenza degli altri Angeli è diversa che per
noi: “</span></span></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">RISPONDO:
Come dice S. Agostino, le cose che si trovano nel Verbo da tutta
l'eternità, scaturirono da lui in due modi: prima di tutto [furono
comunicate] all'intelletto angelico; in secondo luogo vennero a
sussistere nella propria natura. Furono comunicate all'intelletto
angelico in quanto Dio impresse nella mente angelica le immagini di
quanto egli produsse poi nella natura. Ora, nel Verbo di Dio, da
tutta l'eternità, non ci furono soltanto le idee delle cose
corporee, ma altresì quelle di tutte le creature spirituali. Il
Verbo di Dio ha dunque impresso in ogni creatura spirituale le idee
di tutto le coso, tanto materiali che spirituali. In ogni angelo però
impresse l'idea [o ragione] della propria specie, tanto secondo
l'essere naturale che secondo quello intelligibile; in modo cioè che
l'angelo fosse in grado di sussistere come natura della propria
specie, e, per mezzo di essa, di comprendere se stesso; mentre le
idee delle altre nature, sia spirituali che materiali, gli furono
impresse soltanto secondo l'essere intelligibile, affinchè cioè per
mezzo di queste idee impresse potesse conoscere tanto le creature
corporee che quelle spirituali</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(I, Q56 a2)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Al
pari di noi, tuttavia, neppure gli Angeli possono conoscere l'essenza
di Dio: “</span></span></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">...l'angelo
conosce Dio in quanto egli stesso ne è un'immagine. Non vede
tuttavia l'essenza stessa di Dio: poiché nessuna immagine creata è
in grado di rappresentare pienamente l'essenza divina. Quindi questa
cognizione si avvicina piuttosto alla [nostra] conoscenza speculare:
poiché la stessa natura angelica è uno specchio che riflette una
immagine di Dio</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(I, Q.56 a3).</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Per
quanto concerne la conoscenza delle cose materiali invece “</span></span></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">...Ora,
gli angeli sono di loro natura esseri intellettuali. Perciò, come
Dio conosce le cose materiali per mezzo della sua essenza, così gli
angeli conoscono tali cose in quanto le hanno presenti in se stessi
per mezzo delle rispettive specie intelligibili</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(I, Q57 a1)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Inoltre</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">...Si
deve perciò procedere diversamente, e dire che, come l'uomo conosce
ogni genere di cose con le sue varie facoltà conoscitive, cioè
quelle universali e immateriali con l'intelletto, e quelle singolari
e corporee con i sensi, così l'angelo con la sola facoltà
intellettiva conosce tanto le une che le altre. L'ordine delle cose
vuole infatti che quanto più un essere è superiore, tanto abbia una
virtù più semplice capace di estendersi a un maggior numero di
cose. Lo dimostra il fatto che nell'uomo il senso comune, che è
superiore al senso proprio, sebbene sia un'unica potenza, conosce
tutte le cose che sono apprese dai cinque sensi esterni, e conosce in
più altri aspetti che non sono percepiti da nessun senso esterno, p.
es., la differenza del bianco dal dolce. La stessa cosa si verifica
in altri campi. Essendo quindi l'angelo superiore all'uomo, sarebbe
poco ragionevole affermare che l'angelo non è in grado di conoscere
con la sua unica facoltà conoscitiva che è l'intelletto, quanto
l'uomo conosce con una qualsiasi delle sue potenze.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(I, Q57 a2)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Tra
le possibilità di conoscere degli Angeli San Tommaso disamina anche
la possibilità di conoscere il futuro, i sentimenti dei cuori ed i
misteri della Grazia. Per quanto concerne la prima, la conoscenza del
futuro in sé appartiene propriamente solo a Dio. Al pari di noi –
ed in modo superiore e più perfetto – l'Angelo può però dedurre
il futuro dalla realtà presente (I, Q.57 a3). Per i secondi invece,
al pari che per i pensieri, sono conoscibili direttamente solo da
Dio, tuttavia al pari dell'uomo ed in maniera più perfetta, l'Angelo
può desumerli indirettamente ad es. da una espressione del volto o
dal suo mutamento, dalle azioni etc.. Infine, per quanto riguarda i
misteri della Grazia essi sono conoscibili, in modo e grado diverso
dagli Angeli in quanto essi partecipano della beatitudine, ovvero
della contemplazione di Dio. Questa che è conoscenza del Bene li
inclina al Bene e questa è la loro volontà:</span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwM9JYHIe4q2_vb-7LlMst0bOBf33NrgigRUODESSW-oXe9WYft4fQrYi3JjO9ZM8UcJeuW8IGPd3iz5l4Zj2oO6gmJJhyQ858nI85p7Ydl4DNeojYjx3KcRqFxRj3LYk-c-tmkKzAVGrf/s490/angelo+c+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="304" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwM9JYHIe4q2_vb-7LlMst0bOBf33NrgigRUODESSW-oXe9WYft4fQrYi3JjO9ZM8UcJeuW8IGPd3iz5l4Zj2oO6gmJJhyQ858nI85p7Ydl4DNeojYjx3KcRqFxRj3LYk-c-tmkKzAVGrf/s16000/angelo+c+490.jpg" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">RISPONDO:
È necessario ammettere nell'angelo la volontà. Per averne la
dimostrazione bisogna considerare che tutte le cose, poiché
procedono dalla volontà di Dio, tendono, ciascuna a suo modo, e
quindi diversamente, al bene. Alcune hanno soltanto un'inclinazione
naturale al bene, senza conoscerlo, come le piante e i corpi
inanimati. Questa inclinazione al bene viene chiamata </span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">appetito</span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">
</span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">naturale</span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">.
- Altri esseri poi tendono al bene per averlo in qualche modo
conosciuto, non già che conoscano la natura stessa del bene, ma
conoscono qualche bene particolare, come fa il senso che conosce il
dolce o il bianco o altre simili cose. L'inclinazione che accompagna
questa cognizione vien chiamata </span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">appetito
sensitivo</span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">.
- Altri esseri infine tendono al bene conoscendo la natura stessa del
bene, il che è proprio dell'intelletto. Questi esseri tendono ai
bene in modo perfettissimo; perciò non tendono al bene solo perché
ricevono l'impulso e la direzione da un altro essere, come le cose
non dotate di cognizione; e neppure tendono soltanto a un bene
particolare, come gli esseri che hanno la sola cognizione sensitiva;
ma sono inclinati al bene universale. Questa inclinazione si chiama
</span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">volontà</span></i></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">.
Ora, è evidente che negli angeli, i quali conoscono con l'intelletto
la stessa ragione universale di bene, ci deve essere la volontà</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(I, Q.59 a1)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La
Volontà dell'Angelo tuttavia non coincide né con la sua natura né
con il suo intelletto. Sia la Volontà, sia l'Intelletto infatti –
tranne che in Dio – sono volti a ciò che è fuori di essi:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">l'intelletto
si estende a quello che è fuori di esso, nella misura in cui ciò
che fisicamente è fuori dell'intelletto è ordinato ad essere in
qualche modo nell'intelletto stesso. L'inclinazione dell'Intelletto è
il Vero. La volontà invece si estende a quel che è fuori di essa,
in quanto per la sua inclinazione tende alla realtà esteriore.
L'inclinazione naturale della Volontà è il Bene. </span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">Dio
invece ha in sé stesso la totalità dell'Essere, del Vero e del Bene
cosicché volontà e intelletto sono la sua stessa essenza. </span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Essendo
dotati di Intelligenza gli Angeli hanno il libero arbitrio, di per sé
connaturato all'Intelletto:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">...Soltanto
chi possiede l'intelligenza può agire in forza di un giudizio
liberamente concepito, poiché, conoscendo la ragione universale di
bene, può giudicare se questa o quella cosa siano un bene. Perciò
dovunque abbiamo l'intelligenza, troviamo pure il libero arbitrio. È
dunque evidente che negli angeli vi è il libero arbitrio più
perfetto ancora che negli uomini, come si verifica per
l'intelligenza.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(I, Q.59 a3).</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">Negli
Angeli, tuttavia, a differenza degli uomini, non vi è appetito
sensitivo (il quale tende ai beni particolari) ma solo l'appetito
intellettivo (il quale tende al Bene secondo la sua ragione
universale), ossia la Volontà, essi dunque sono esenti sia
dall'irascibile che dal concupiscibile. </span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'atto
della Volontà è la dilezione o amore. Ebbene negli Angeli in quanto
dotati di Intelletto è presente la dilezione naturale che è
principio anche di quella deliberata. L'Angelo ama sé stesso sia per
dilezione naturale che per dilezione deliberata, ama gl'altri Angeli
per dilezione deliberata ed ama Dio più di sé stesso:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">...Poiché
dunque Dio è il bene universale, e sotto questo bene rientrano
l'angelo, l'uomo e ogni altra creatura, essendo ogni creatura in
tutto il suo essere qualche cosa di Dio, ne segue che anche
naturalmente l'angelo e l'uomo amano Dio prima e più di se stessi.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(I, Q.60 a5)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Per
quanto riguarda la relazione degli Angeli tra loro, un Angelo può
illuminare l'Intelletto di un altro ma non può condizionarne la
Volontà.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Per
quanto concerne invece la relazione con la materia San Tommaso
riprende la tesi che sia l'Intelletto a muovere la Materia:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">RISPONDO:
Tanto nel mondo delle cose umane, quanto nel mondo delle cose
materiali riscontriamo questa norma universale, che un potere più
ristretto è governato e guidato da un potere più universale; così
il potere del magistrato è governato dal potere del re. E anche a
proposito degli angeli si è detto che gli angeli superiori, che
presiedono a quelli di grado inferiore, possiedono una scienza più
universale. Ora, è evidente che la virtù di qualsiasi essere
corporeo è più ristretta di quella di una sostanza spirituale:
perché ogni forma corporea viene resa individuale dalla materia, e
determinata alle condizioni del tempo e dello spazio; mentre le forme
immateriali sono sciolte da quelle condizioni e intelligibili. Per
conseguenza, come gli angeli inferiori, che hanno forme intenzionali
meno universali, sono governati per mezzo di quelli superiori; così
tutti i corpi sono governati per mezzo degli angeli. - E questa è la
sentenza non solo dei santi Dottori, ma anche di tutti i filosofi che
hanno ammesso l'esistenza delle sostanze immateriali.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(I, Q.110 a1)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">In
particolare Come gl'Angeli superiori possono illuminare quelli
inferiori, così, tutti gl'Angeli avendo natura superiore agl'uomini
possono illuminare quet'ultimi. Tuttavia “</span></span></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">il
modo di queste due illuminazioni è in parte simile e in parte
diverso. Infatti, come si è detto precedentemente, si ha
l'illuminazione, che è manifestazione delle verità divine, in due
funzioni: vale a dire, nel fatto che l'intelletto inferiore è
corroborato dall'influsso di quello superiore; e nel fatto che le
specie intelligibili, presenti nell'intelletto superiore, vengono
offerte all'intelletto inferiore adattate alla capacità di esso.
Negli angeli ciò si verifica per il fatto che l'angelo superiore,
come si è visto, suddivide la verità, da lui concepita in tutta la
sua universalità, secondo le capacità dell'angelo inferiore. Ora,
l'intelletto umano non può afferrare la nuda verità intelligibile;
perché è a lui connaturale intendere mediante il ricorso ai
fantasmi, come si disse. Perciò la verità intelligibile gli angeli
la presentano all'uomo sotto immagini sensibili, secondo quanto dice
Dionigi: "È impossibile che rifulga altrimenti a noi il raggio
divino, se non avvolto dalla varietà dei velami sacri". -
Quanto all'altra funzione è certo che l'intelletto umano, data la
sua inferiorità, riceve un aiuto dall'influsso dell'intelletto
angelico. Secondo questi due aspetti, dunque, va intesa
l'illuminazione dell'uomo da parte degli angeli</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(Summa I, Q111)</span></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaV0SekfP2zdS3jQlfMuoMFOMgS8X-5Q_QVlKg55QFaXTa2gGATcJqS_JG1CAP6a0iXWiBMih-2lLObkq_LilmjFf17TFr6wEq1tgTZxrNV249RRwBJXthchYsvRZ9OmJLMnSn4Yw1E53W/s648/angelo+purg+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="648" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaV0SekfP2zdS3jQlfMuoMFOMgS8X-5Q_QVlKg55QFaXTa2gGATcJqS_JG1CAP6a0iXWiBMih-2lLObkq_LilmjFf17TFr6wEq1tgTZxrNV249RRwBJXthchYsvRZ9OmJLMnSn4Yw1E53W/s16000/angelo+purg+490.jpg" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">In
quest'ambito si colloca l'azione degli Angeli Custodi assegnati a
ciascun uomo per guidare al Bene ma anche l'azione degl'Angeli in
genere nei confronti degli uomini. In particolare gl'Angeli possono
1) trasmutare gl'uomini con la loro Virtù naturale; 2) possono agire
nell'esercizio del loro ministero in quanto inviati da Dio; 3)
popssono custodirli; 4) gl'angeli caduti o demoni possono
osteggiarli.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Gl'Angeli
possono infatti agire sull'Intelletto dell'uomo
illuminandolo:”...l'intelletto umano non può afferrare la nuda
verità intelligibile; perché è a lui connaturale intendere
mediante il ricorso ai fantasmi, come si disse. Perciò la verità
intelligibile gli angeli la presentano all'uomo sotto immagini
sensibili, secondo quanto dice Dionigi: "È impossibile che
rifulga altrimenti a noi il raggio divino, se non avvolto dalla
varietà dei velami sacri". - Quanto all'altra funzione è certo
che l'intelletto umano, data la sua inferiorità, riceve un aiuto
dall'influsso dell'intelletto angelico. Secondo questi due aspetti,
dunque, va intesa l'illuminazione dell'uomo da parte degli angeli.”
(Summa, I Q 111 a1).</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Inoltre
gl'Angeli possono agire anche sulla Volontà dell'uomo sebbene
soltanto dall'esterno. Infatti:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">La
volontà può essere mossa in due modi. Primo, dall'interno. Orbene,
poiché il moto della volontà non è altro che la sua inclinazione
verso la cosa voluta, muovere la volontà nel predetto modo è
proprio di Dio solo, che conferisce alla natura intellettiva la virtù
necessaria per tale inclinazione. Come infatti l'inclinazione
naturale proviene soltanto da Dio, che dà la natura alle cose: così
l'inclinazione della volontà proviene soltanto da Dio, che causa il
volere. Secondo, la volontà può esser mossa dall'esterno.
Nell'angelo ciò è possibile in un modo soltanto, cioè mediante il
bene appreso con l'intelletto. Perciò uno può muovere la volontà
di un altro, presentandogli un oggetto come un bene desiderabile. E
anche così Dio solo può muovere irresistibilmente la volontà;
l'angelo e l'uomo invece, e si è già visto, soltanto facendo opera
di persuasione. - La volontà umana pero, può essere mossa
dall'esterno anche in altra maniera, e cioè dalla passione che sorge
nell'appetito sensitivo; così la volontà viene spinta a volere
qualche cosa dalla concupiscenza o dall'ira. E per questo verso, in
quanto hanno il potere di suscitare tali passioni, possono muovere la
volontà anche gli angeli. Non è tuttavia un moto necessitante:
perché la volontà resta sempre libera di acconsentire o resistere
alla passione</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(Summa Q.111 a2)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Anche
sull'Immaginativa dell'uomo gl'Angeli possono agire:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">Tanto
gli angeli buoni che quelli cattivi possono, in forza del potere
della loro natura, influire sull'immaginativa dell'uomo. E la cosa si
può spiegare così. Si è detto che la natura corporea obbedisce
agli angeli quanto al moto locale. Perciò, tutti i fenomeni
derivanti dal moto locale dei corpi, rientrano nel potere naturale
degli angeli. Ora, è chiaro che le immagini della fantasia sono
talvolta causate in noi dagli spostamenti degli spiriti (vitali) e
degli umori. Difatti Aristotele, nell'assegnare la causa dei sogni,
afferma che "quando l'animale dorme, all'affluire copioso del
sangue al principio (o radice) della sensibilità, vi affluiscono
insieme i moti", cioè le impressioni lasciate dalle mozioni
degli oggetti sensibili, che si conservano negli spiriti vitali, "e
muovono il principio della sensibilità", in modo da produrvi
delle apparizioni, come se allora tale principio fosse stimolato
dagli oggetti esterni. E può essere tanto forte l'agitazione degli
spiriti e degli umori, da produrre tali apparizioni anche nello stato
di veglia: come accade ai pazzi e ad altri alienati. Quindi, come
siffatti fenomeni possono verificarsi per un turbamento naturale
degli umori, e talvolta per mezzo della stessa volontà dell'uomo,
che volontariamente riproduce con</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
</span></span></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">l'immaginazione
quanto aveva percepito con i sensi; così possono anche verificarsi
per influsso di un angelo buono o cattivo, a volte con astrazione dai
sensi corporei, a volte senza tale astrazione</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.”
(Summa Q111 a3)</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ed
infine essi possono agire anche sui sensi dell'uomo:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;">I
sensi possono esser mossi in due modi. Primo, dall'esterno; come
quando son mossi dagli oggetti sensibili. Secondo, dall'interno:
vediamo infatti che essi si alterano, quando si turbano gli spiriti
vitali e gli umori organici; così il gusto del malato, avendo la
lingua cosparsa di umore bilioso, sente tutto amaro; e lo stesso
accade per gli altri sensi. Ora, gli angeli, col loro potere
naturale, sono in grado di muovere i sensi dell'uomo in ambedue i
modi. Infatti, dall'esterno possono presentare ai sensi oggetti
sensibili, o esistenti già nella natura, o formati da loro stessi,
come fanno quando assumono un corpo, secondo quanto si disse.
Dall'interno poi, si è detto, possono muovere gli spiriti vitali e
gli umori, e, per mezzo di essi, produrre alterazioni varie nei
sensi.</span></i></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”
(Summa Q111 a4). </span></span></span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="color: black;">La
trattazione degli Angeli da parte di San Tommaso è considerata, come
molte altre sue, una delle più importanti ed esaustive, tuttavia
sebbene questa trattazione riguardi genericamente tutti gl'Angeli ma
in primis quelli Fedeli, quella specifica degl'Angeli caduti, è
oggetto specifico del De Malo. </span>
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal;"><span style="color: black;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">francesco
latteri scholten</span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</p>francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-8802267414401348582020-10-05T14:23:00.004-07:002020-10-06T03:21:38.883-07:00San Tommaso d'Aquino: Somma Teologica<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVZfxK98bkIzd7DjS2yo5JowED53r2rUc7FwvJ6H3XT9s77fqw0M15OsWifsSM5ax8w7pRchx5sWvC6Uy1CebdtjOB6e1wgf_lvoQb9_MN_PJ4nRl9NlpBLks12_GqZS5Liwg6Ed0_Dpg9/s692/stommaso+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="692" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVZfxK98bkIzd7DjS2yo5JowED53r2rUc7FwvJ6H3XT9s77fqw0M15OsWifsSM5ax8w7pRchx5sWvC6Uy1CebdtjOB6e1wgf_lvoQb9_MN_PJ4nRl9NlpBLks12_GqZS5Liwg6Ed0_Dpg9/s16000/stommaso+490.jpg" /></a></div><div><br /></div><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Di francesco latteri scholten</b></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">E'
l'opera alla quale è indissolubilmente legato il nome di San Tommaso
d'Aquino, composta a partire dal 1265, ispirata alla “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Summa
contra Gentiles</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
di cui lascia il carattere apologetico e l'approfondimento filosofico
per una trattazione semplificata e più vasta, è rimasta incompiuta
per il sopraggiungere della morte dell'Angelico. Si rivolge agli
studenti che iniziano i corsi universitari di teologia ed ha la
struttura classica delle “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Lectio</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”,
ovvero delle lezioni universitarie dell'epoca: una breve introduzione
ad opera di un “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Baccelliere</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(ovvero assistente del professore), un dibattito sulle argomentazioni
a favore o contrarie, il “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Responsio</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
del “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Magister</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(ovvero le conclusioni del professore). La Somma Teologica si
contraddistingue anzitutto per una novità assoluta sul piano
filosofico/teologico ovvero la “dimostrazione scientifica”
dell'esistenza di Dio tramite le “cinque vie” che distingue San
Tommaso ad es. da Sant'Anselmo, e per la concezione dell'Incarnazione
che già Duns Scoto, l' “antagonista” di Tommaso aveva definito
come il fine ultimo della Creazione. Finalità e suddivisione
dell'opera sono illustrate con chiarezza dall'aquinate nel “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Proemio</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
della prima Quaestio:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Lo
scopo principale della sacra dottrina è quello di far conoscere Dio,
e non soltanto in se stesso, ma anche in quanto è principio e fine
delle cose, e specialmente della creatura ragionevole, come appare
dal già detto; nell'intento di esporre questa dottrina, noi
tratteremo: I - di Dio (I Parte); II - del movimento della creatura
razionale verso Dio (II Parte, divisa in I-II e II-II); III - del
Cristo, il quale, in quanto uomo, è per noi via per ascendere a Dio
(III Parte)</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”</span></span></span></p><p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">I Parte: Dio</span></span></span></p><p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoNHahXhD7WxL3cLVyXkxWIB649s1gsr6E3CUMtLHyIsk1pT_-au7KWQMa2aMOIrkTsJJKh84Gq20o1Dn4iIJt0mPp01lvvDfJLwT_P11EdJnKamPWGaA3KglFqHor-2WA5ZTpi4AVDGFJ/s675/Salvator+Mundi+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoNHahXhD7WxL3cLVyXkxWIB649s1gsr6E3CUMtLHyIsk1pT_-au7KWQMa2aMOIrkTsJJKh84Gq20o1Dn4iIJt0mPp01lvvDfJLwT_P11EdJnKamPWGaA3KglFqHor-2WA5ZTpi4AVDGFJ/s16000/Salvator+Mundi+490.jpg" /></a></span></span></div><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">La
suddivisione della trattazione di Dio è svolta, sempre nel “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Proemio</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
della prima Quaestio:</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>L'indagine
intorno a Dio comprenderà tre parti. Considereremo: primo, le
questioni spettanti alla divina Essenza; secondo, quelle riguardanti
la distinzione delle Persone; terzo, quelle che riguardano la
derivazione delle creature da Dio.<br />Intorno all'Essenza divina poi
dobbiamo considerare:<br />1. Se Dio esista;<br />2. Come egli sia o
meglio come non sia;<br />3. Dobbiamo studiare le cose spettanti alla
sua operazione, cioè la scienza, la volontà e la potenza.<br />Sul
primo membro di questa divisione si pongono tre quesiti:</i></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Se
sia per sé evidente che Dio esista;</i></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Se
sia dimostrabile;</i></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Se
Dio esista</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Prima
di passare all' “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>An
Deus existit</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
è opportuno soffermarci sulla questione della evidenza di questa
esistenza ed in particolare alla conclusione: </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>...</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Dico
dunque che questa proposizione Dio esiste in se stessa è di per sé
evidente, perché il predicato s'identifica col soggetto; Dio
infatti, come vedremo in seguito, è il suo stesso essere: ma siccome
noi ignoriamo l'essenza di Dio, per noi non è evidente, ma necessita
di essere dimostrata per mezzo di quelle cose che sono a noi più
note, ancorché di per sé siano meno evidenti, cioè mediante gli
effetti</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Ecco
allora il perché della necessità della dimostrazione dell' “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>an
Deus existit</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”,
ovvero se Dio esista con le celebri “</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>cinque
vie</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
trattata nel terzo articolo della seconda Quaestio: </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Che Dio esista si può provare per cinque vie. </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b>La
prima e la più evidente è quella che si desume dal moto</b></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>.
È certo infatti e consta dai sensi, che in questo mondo alcune cose
si muovono. Ora, tutto ciò che si muove è mosso da un altro.
Infatti, niente si trasmuta che non sia potenziale rispetto al
termine del movimento; mentre chi muove, muove in quanto è in atto.
Perché muovere non altro significa che trarre qualche cosa dalla
potenza all'atto; e niente può essere ridotto dalla potenza all'atto
se non mediante un essere che è già in atto. P. es., il fuoco che è
caldo attualmente rende caldo in atto il legno, che era caldo
soltanto potenzialmente, e così lo muove e lo altera. Ma non è
possibile che una stessa cosa sia simultaneamente e sotto lo stesso
aspetto in atto ed in potenza: lo può essere soltanto sotto diversi
rapporti: così ciò che è caldo in atto non può essere insieme
caldo in potenza, ma è insieme freddo in potenza. È dunque
impossibile che sotto il medesimo aspetto una cosa sia al tempo
stesso movente e mossa, cioè che muova se stessa. È dunque
necessario che tutto ciò che si muove sia mosso da un altro. Se
dunque l'essere che muove è anch'esso soggetto a movimento, bisogna
che sia mosso da un altro, e questo da un terzo e così via. Ora, non
si può in tal modo procedere all'infinito, perché altrimenti non vi
sarebbe un primo motore, e di conseguenza nessun altro motore, perché
i motori intermedi non muovono se non in quanto sono mossi dal primo
motore, come il bastone non muove se non in quanto è mosso dalla
mano. Dunque è necessario arrivare ad un primo motore che non sia
mosso da altri; e tutti riconoscono che esso è Dio. </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b>La
seconda via parte dalla nozione di causa efficiente</b></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>.
Troviamo nel mondo sensibile che vi è un ordine tra le cause
efficienti, ma non si trova, ed è impossibile, che una cosa sia
causa efficiente di se medesima; ché altrimenti sarebbe prima di se
stessa, cosa inconcepibile. Ora, un processo all'infinito nelle cause
efficienti è assurdo. Perché in tutte le cause efficienti
concatenate la prima è causa dell'intermedia, e l'intermedia è
causa dell'ultima, siano molte le intermedie o una sola; ora,
eliminata la causa è tolto anche l'effetto: se dunque nell'ordine
delle cause efficienti non vi fosse una prima causa, non vi sarebbe
neppure l'ultima, né l'intermedia. Ma procedere all'infinito nelle
cause efficienti equivale ad eliminare la prima causa efficiente; e
così non avremo neppure l'effetto ultimo, né le cause intermedie:
ciò che evidentemente è falso. Dunque bisogna ammettere una prima
causa efficiente, che tutti chiamano Dio.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b>
La terza via è presa dal possibile (o contingente) e dal necessario</b></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>,
ed è questa. Tra le cose noi ne troviamo di quelle che possono
essere e non essere; infatti alcune cose nascono e finiscono, il che
vuol dire che possono essere e non essere. Ora, è impossibile che
tutte le cose di tal natura siano sempre state, perché ciò che può
non essere, un tempo non esisteva. Se dunque tutte le cose (esistenti
in natura sono tali che) possono non esistere, in un dato momento
niente ci fu nella realtà. Ma se questo è vero, anche ora non
esisterebbe niente, perché ciò che non esiste, non comincia ad
esistere se non per qualche cosa che è. Dunque, se non c'era ente
alcuno, è impossibile che qualche cosa cominciasse ad esistere, e
così anche ora non ci sarebbe niente, il che è evidentemente falso.
Dunque non tutti gli esseri sono contingenti, ma bisogna che nella
realtà vi sia qualche cosa di necessario. Ora, tutto ciò che è
necessario, o ha la causa della sua necessità in altro essere oppure
no. D'altra parte, negli enti necessari che hanno altrove la causa
della loro necessità, non si può procedere all'infinito, come
neppure nelle cause efficienti secondo che si è dimostrato. Dunque
bisogna concludere all'esistenza di un essere che sia di per sé
necessario, e non tragga da altri la propria necessità, ma sia causa
di necessità agli altri. E questo tutti dicono Dio. </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b>La
quarta via si prende dai gradi che si riscontrano nelle cose</b></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>.
È un fatto che nelle cose si trova il bene, il vero, il nobile e
altre simili perfezioni in un grado maggiore o minore. Ma il grado
maggiore o minore si attribuisce alle diverse cose secondo che esse
si accostano di più o di meno ad alcunché di sommo e di assoluto;
così più caldo è ciò che maggiormente si accosta al sommamente
caldo. Vi è dunque un qualche cosa che è vero al sommo, ottimo e
nobilissimo, e di conseguenza qualche cosa che è il supremo ente;
perché, come dice Aristotele, ciò che è massimo in quanto vero, è
tale anche in quanto ente. Ora, ciò che è massimo in un dato
genere, è causa di tutti gli appartenenti a quel genere, come il
fuoco, caldo al massimo, è cagione di ogni calore, come dice il
medesimo Aristotele. Dunque vi è qualche cosa che per tutti gli enti
è causa dell'essere, della bontà e di qualsiasi perfezione. E
questo chiamiamo Dio. </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b>La
quinta via si desume dal governo delle cose</b></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>.
Noi vediamo che alcune cose, le quali sono prive di conoscenza, cioè
i corpi fisici, operano per un fine, come appare dal fatto che esse
operano sempre o quasi sempre allo stesso modo per conseguire la
perfezione: donde appare che non a caso, ma per una predisposizione
raggiungono il loro fine. Ora, ciò che è privo d'intelligenza non
tende al fine se non perché è diretto da un essere conoscitivo e
intelligente, come la freccia dall'arciere. Vi è dunque un qualche
essere intelligente, dal quale tutte le cose naturali sono ordinate a
un fine: e quest'essere chiamiamo Dio</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
</span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">Tommaso
dunque pone delle nuove pietre miliari</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">,
come anche dei punti di "fine" e di "nuovo inizio"
nella Teologia. In particolare egli pone fine a quello che era stato
sino ad allora uno dei punti fermi più saldi, specie con l'argomento
di Sant'</span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">Anselmo</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">,
di Dio quale esistente perché massimo ente pensabile: quello della
evidenza dell'esistenza di Dio. San Tommaso sostiene invece
esattamente ciò che poi sosterrà l'</span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">ateismo
moderno</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">,
ossia che </span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">l'esistenza
di Dio non sia di per sé evidente</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.
Per l'aquinate infatti l'essere e l'essenza di Dio coincidono, </span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">ma
a noi non è dato conoscere l'essenza di Dio </span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">-
Summa Theol, I, Q2 a1 - in quanto alla nostra conoscenza giunge solo
ciò che è direttamente mediato dai sensi. Ovvero, abbiamo
conoscenza anzitutto della </span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">materia
e della materialità</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">:
di nuovo esattamente ciò che sostiene l'ateismo moderno. In altri
termini: Tommaso sta a tutta la teologia precedente ed a quella a lui
contemporanea come </span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">Marx
sta ad Hegel</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.
Di più: la stessa rivendicazione marxiana contro Hegel, che ciò che
ci è dato subitaneamente non è l'Assoluto, ma la materialità
concreta, è fatta anche da Tommaso, il quale ovviamente, a
differenza del filosofo tedesco, non ne ricava che perciò sia
necessario capovolgere tutta quanta la concezione del diritto, né
che per questo l'Assoluto vada negato tout court. Certamente anche
per San Tommaso, come per Marx, </span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">è
dalla prassi che bisogna partire</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">,
ma più nel senso di </span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">Nietzsche</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">:
"</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Se
devi scrivere qualcosa scrivilo con il sangue, ti accorgerai che il
sangue è Spirito</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
Così, per l'aquinate, dimostrata l'esistenza dell'Assoluto tramite
le “</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>cinque
vie</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
la prassi sarà quella, partendo da una concezione dell'uomo
strettamente ricavata dalla realtà, come già per Aristotele,
muovere sulla via dell' "aureum medium" tra gl'eccessi
creandoci un "</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>habitus</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">",
dei modi, delle abitudini, virtuose. E' questo il contesto a partire
dal quale può iniziare un cammino di fede e di Spiritualità. Come
si vede dunque il nuovo inizio teologico sancito da San Tommaso è
esattamente quello che contiene in sé quelli, che altrimenti posti,
saranno proprio i temi specifici dell'ateismo moderno. Se ne renderà
conto, con grande lucidità uno dei più grandi Papi della modernità,
</span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">Papa
Leone XIII </span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">(sì,
proprio lui, quello della "Rerum Novarum"), il quale
ordinerà la ripresa vigorosa dello studio dell'aquinate, che era
ormai divenuto desueto, non si capisce bene perché, negli stessi
ambienti cattolici, simbolo di un dogmatismo appartenuto sì ai
tomisti, ma non a Tommaso, una delle menti più brillanti e aperte
che all'umanità sia stato dato di avere.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><br /><br />
</p>
<p> <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Il
movimento della creatura razionale verso Dio (I-II e II-II)</b></span></span></p>
<p><br /><br />
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihNt1m8CgFq8Cln6tTTNc1B7ThzsQfrwZlMwXsGj7ysUgPGiEoLFvZbRUvCPEQuB8lkdvOj_3Gsia7kROM5zxwyQd6WHO-A5jTDYoRiXmiEVP0Bt813OwzdjsROfe2cicL0ZS-jYh5GCjZ/s490/cappella-sistina-roma+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="229" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihNt1m8CgFq8Cln6tTTNc1B7ThzsQfrwZlMwXsGj7ysUgPGiEoLFvZbRUvCPEQuB8lkdvOj_3Gsia7kROM5zxwyQd6WHO-A5jTDYoRiXmiEVP0Bt813OwzdjsROfe2cicL0ZS-jYh5GCjZ/s16000/cappella-sistina-roma+490.jpg" /></a></div><br />
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Il
fine ultimo della creatura razionale è la beatitudine consistente
nella visione beatifica di Dio:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
La felicità ultima e perfetta non può consistere che nella visione
dell'essenza divina. Per averne la dimostrazione si impongono due
considerazioni. La prima, che l'uomo non è perfettamente felice fino
a che gli rimane qualche cosa da desiderare e da cercare. La seconda,
che la perfezione di ciascuna potenza è determinata dalla natura del
proprio oggetto. Ora, l'intelletto, come insegna Aristotele, ha per
oggetto la quiddità, o essenza delle cose. Perciò la perfezione di
un intelletto si misura dal suo modo di conoscere l'essenza di una
cosa. Cosicché se un intelletto viene a conoscere l'essenza di un
effetto, da cui non è in grado di conoscere l'essenza o quiddità
della causa, non si dirà che l'intelletto può raggiungere
senz'altro la causa, sebbene possa conoscerne l'esistenza mediante
gli effetti. Perciò rimane nell'uomo il desiderio naturale di
conoscere la quiddità della causa, quando nel conoscere gli effetti
arriva a comprendere che essi hanno una causa. Si tratta di un
desiderio dovuto a meraviglia, come dice Aristotele, che stimola la
ricerca. Chi, p. es., osserva le eclissi del sole, capisce la loro
dipendenza da una causa, la cui natura però gli sfugge, allora si
meraviglia, e mosso dalla meraviglia si pone alla ricerca. Ma questa
non cessa finché non arrivi a conoscere la natura della causa.</i></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Ora,
dal momento che l'intelletto umano, conoscendo la natura di un
effetto creato, arriva a conoscere solo l'esistenza di Dio; la
perfezione conseguita non è tale da raggiungere davvero la causa
prima, ma gli rimane ancora il desiderio naturale di indagarne la
natura. Quindi non è perfettamente felice. Ma alla perfetta felicità
si richiede che l'intelletto raggiunga l'essenza stessa della causa
prima. E allora avrà la sua perfezione nel possesso oggettivo di
Dio, nel quale soltanto si trova la felicità dell'uomo, come abbiamo
detto.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
(I-II Q.3 a 8)</span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">L'uomo
è in grado di conseguire la Beatitudine (I-II Q.5 a.1) tuttavia per
conseguirla necessita di un moto operativo dipendente dalla “retta
volontà”:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Per la beatitudine si richiede, come già si è detto, la rettitudine
della volontà, consistente nel debito ordine del volere rispetto
all'ultimo fine; e si richiede per il conseguimento dell'ultimo fine,
come la buona disposizione della materia per la recezione della
forma. Ma questo non basta a dimostrare che la beatitudine dell'uomo
deve essere preceduta da una sua operazione: infatti Dio potrebbe
produrre una volontà che tende al fine e che simultaneamente lo
raggiunge; come agisce talora quando simultaneamente dispone la
materia e dà la forma. Ma l'ordine della divina sapienza esige che
così non avvenga; perché, come osserva Aristotele, "tra gli
esseri che sono capaci di possedere il bene perfetto, alcuni lo
possiedono senza moto, altri con un moto solo, e altri con molti".
Ora, possedere il bene perfetto senza moto appartiene a colui che lo
possiede per natura. E possedere per natura la beatitudine è
soltanto di Dio. Perciò è proprio soltanto di Dio non muoversi
verso la beatitudine, con un'operazione che la preceda. Ma nessuna
pura creatura raggiunge la beatitudine in maniera conveniente, senza
un moto operativo col quale tenda a raggiungerla. L'angelo però, che
in ordine di natura è superiore all'uomo, l'ha raggiunta, secondo
l'ordine della sapienza divina, con un solo moto del suo agire
meritorio, come fu spiegato nella Prima Parte. Invece gli uomini la
raggiungono con i moti molteplici delle loro operazioni, cioè con i
meriti. Cosicché la beatitudine, come si esprime il Filosofo, è
anche un premio delle azioni virtuose.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(Q.5 a.7)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">La
Beatitudine è conseguibile dall'uomo mediate opportuni atti cui la
connotazione fondamentale è la volontarietà:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Posta
la conclusione che sono necessari, per giungere alla beatitudine,
alcuni atti determinati, dovremo ora logicamente prendere in esame
gli atti umani, per distinguere quelli che servono a raggiungere la
beatitudine, da quelli che ostacolano il cammino verso di essa. E
siccome gli atti e le operazioni riguardano il singolare concreto,
qualsiasi scienza operativa [o pratica] deve completarsi
nell'indagine del particolare. Perciò la morale, che ha per oggetto
gli atti umani, va esposta prima di tutto in generale (I-II) e quindi
in particolare (II-II).Per quanto riguarda l'indagine degli atti
umani in genere, si presentano alla nostra considerazione, prima gli
atti umani in se stessi; e in secondo luogo i loro principii. Tra gli
atti umani poi alcuni sono propri dell'uomo; altri sono comuni
all'uomo e agli animali irragionevoli. Essendo però la beatitudine
bene esclusiva dell'uomo, sono più vicini alla beatitudine gli atti
propriamente umani, che gli atti comuni all'uomo e agli altri
animali. Quindi si deve prima trattare delle azioni proprie
dell'uomo; e in secondo luogo di quelle comuni all'uomo e agli altri
animali, cioè delle passioni. Sul primo tema si presentano due
argomenti: primo, la posizione degli atti umani; secondo, la loro
distinzione [o moralità]. E poiché si dicono umani in senso proprio
gli atti volontari, essendo la volontà l'appetito razionale proprio
dell'uomo, è necessario considerare questi atti in quanto sono
volontari. Perciò bisogna trattare: primo, di ciò che è volontario
o involontario in generale; secondo, degli atti che sono volontari
perché emessi dalla volontà - esistenti nella volontà; terzo,
degli atti che sono volontari, perché imperati della volontà, e che
appartengono alla volontà mediante le altre potenze. E poiché gli
atti volontari hanno delle circostanze che li distinguono, bisogna
considerare prima di tutto la loro volontarietà e involontarietà; e
quindi le circostanze di questi medesimi atti</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(I-II Q.6 Proemio).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Passiamo
ora a studiare distintamente gli atti volontari. E prima di tutto gli
atti che appartengono immediatamente alla volontà, perché eliciti
da essa; e in secondo luogo gli atti comandati dalla volontà. Ma la
volontà si muove, sia verso il fine, sia verso i mezzi ordinati al
fine. Prima, dunque, bisogna considerare gli atti mediante i quali la
volontà si muove verso il fine; e in seguito quelli mediante i quali
si muove verso i mezzi ad esso ordinati. Ora, tre sembrano essere gli
atti della volontà riguardanti il fine: e cioè volere, fruire e
intendere [o perseguire]. Studieremo perciò: primo, la volizione:
secondo, la fruizione; terzo, l'intenzione</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(I-II Q.8 Proemio) </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>...Perciò
la specie dell'atto umano viene determinata formai niente in base al
fine, e materialmente in base all'oggetto esterno. Difatti il
Filosofo scrive che "colui il quale ruba per commettere un
adulterio, propriamente parlando, è più adultero che ladro</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
(I-II Q.18 a6)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Per
l'aquinate sono il Bene ed il Male a distinguere specificamente le
azioni morali ed è il fine a connotarle: </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Le cose stanno alla bontà come stanno all'essere. Infatti ci sono
delle cose il cui essere non dipende da altri: e in esse basta
considerare direttamente il loro essere. Ce ne sono invece di quelle
il cui essere dipende da altri: e allora bisogna metterlo in rapporto
con la causa da cui dipende. E come l'essere di una cosa dipende
dalla causa agente e dalla forma, così la sua bontà dipende dal
fine. Tanto è vero che la bontà delle Persone divine, la quale non
dipende da altri, non ha alcun rapporto col fine. Ma le azioni umane
e tutte le altre cose, la cui bontà dipende da altri, desumono la
loro bontà, oltre quella intrinseca esistente in essi, dal fine a
cui tendono. Quindi si possono considerare quattro tipi di bontà
nell'azione umana. La prima è una bontà generica, cioè dell'azione
come tale: poiché l'agire, come abbiamo detto, quanto ha. di atto e
di entità, tanto ha di bontà. La seconda specifica: che dipende
dall'oggetto proporzionato. La terza deriva dalle circostanze, come
se fossero degli accidenti. La quarta poi è in dipendenza dal fine,
cioè quasi in rapporto alla causa della bontà</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(I-II Q.18)</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
</span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">I
principi delle azioni umane sono invece insiti nelle potenze
dell'anima e negli abiti. Segnatamente le potenze sono cinque:</span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
la vegetativa, la sensitiva, l’appetitiva, la facoltà di
locomozione e quella intellettiva.</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
Esse sono già descritte da San Tommaso nella prima parte della
Somma:</span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Cinque sono nell’anima i generi delle potenze, e sono quelli che
abbiamo enumerato. Si parla invece di tre anime e di quattro forme di
vita. La ragione di questa diversità sta nel fatto che le anime si
distinguono secondo il diverso modo col quale le operazioni vitali
sorpassano le operazioni delle cose corporee: i corpi infatti sono
inferiori all’anima e servono ad essa, come materia o come
strumento. Vi è pertanto un’operazione dell’anima, che trascende
talmente la realtà corporea, da non aver nemmeno bisogno di un
organo materiale per esplicarsi. E questa è l’operazione
dell’anima razionale. - Vi è un’altra operazione dell’anima,
inferiore alla precedente, che si esplica mediante un organo
materiale, non però mediante una qualità corporea. Tale è
l’operazione dell’anima sensitiva. Infatti, sebbene il caldo e il
freddo, l’umido e il secco e altre simili qualità dei corpi, si
richiedano affinché il senso possa operare; tuttavia non si
richiedono affinché l’operazione dell’anima sensitiva abbia a
svolgersi per mezzo della virtù di tali qualità; ma esse sono
necessario soltanto per la debita disposizione dell’organo. - La
più bassa poi tra le operazioni dell’anima è quella che si svolge
mediante un organo corporeo e in virtù di certe qualità fisiche.
Anch’essa però sorpassa l’operazione della realtà materiale,
perché i movimenti dei corpi sono originati da un principio
estrinseco, mentre le operazioni in parola provengono da un principio
intrinseco: aspetto comune questo a tutte le operazioni dell’anima;
perché ogni essere animato in qualche modo muove se stesso. Così si
presenta l’operazione dell’anima vegetativa: infatti la
digestione e le operazioni che ne derivano si svolgono,
strumentalmente, mediante l’azione del calore, come dice
Aristotele. Invece i generi delle potenze dell’anima si distinguono
secondo gli oggetti. Quanto più una potenza è elevata tanto più
universale ne è l’oggetto, come abbiamo visto sopra. Ora l’oggetto
dell’attività dell’anima possiamo considerarlo in un triplice
ordine. Vi è una potenza dell’anima, il cui oggetto non è che il
corpo stesso unito all’anima. E le potenze di questo genere si
chiamano facoltà vegetative: infatti le potenze vegetative non
agiscono che nel corpo, cui è unita l’anima. - Vi è un altro
genere di facoltà, che abbraccia un oggetto più universale, cioè
ogni corpo sensibile, e non solo il corpo unito all’anima. - Vi è
pure un terzo genere di potenze dell’anima, che abbraccia un
oggetto ancora più universale, cioè non il solo corpo sensibile, ma
l’ente universalmente preso. È perciò evidente che questi due
ultimi generi di potenze hanno un’operazione che non riguarda
soltanto ciò che è unito all’anima, ma anche il mondo esterno. -
Ora, essendo necessario che chi opera venga a unirsi in qualche modo
all’oggetto della sua operazione, bisogna che la cosa estrinseca,
oggetto dell’operazione dell’anima, abbia rapporto con l’anima
sotto due aspetti. Primo, in quanto ha l’attitudine a unirsi
all’animale a trovarsi in essa mediante una sua immagine. Abbiamo
così due generi di potenze: quelle sensitive che si portano verso un
oggetto meno universale, quale è il corpo sensibile, e quelle
intellettive, che abbracciano un oggetto vastissimo, quale è l’ente
nella sua universalità. Secondo, in quanto l’anima stessa è
inclinata e tende verso la realtà esterna. Anche sotto questo
rispetto abbiamo due generi di potenze nell’anima: nel primo si
trovano le facoltà appetitive, che servono all’anima per volgersi
verso l’oggetto esteriore come a un fine, e al fine spetta una
priorità in ordine d’intenzione; nel secondo le facoltà di
locomozione, che servono all’anima per portarsi verso la cosa
esteriore, come verso il termine della sua operazione e del suo moto;
infatti ogni animale si muove, per raggiungere un oggetto desiderato
e perseguito.Le forme di vita invece si distinguono secondo i vari
gradi dei viventi. Vi sono infatti dei viventi, le piante, che hanno
la sola vegetalità. Altri, p. es., le ostriche, hanno la sensibilità
unita alla vegetalità, sebbene manchino di moto locale. - Altri poi
hanno anche questa facoltà di muoversi nello spazio; p. es., gli
animali perfetti che, abbisognando di molti mezzi per vivere, hanno
bisogno del moto per provvedersi le cose distanti necessarie alla
vita. - E vi sono infine dei viventi, cioè gli uomini, nei quali a
tutti questi gradi si aggiunge l’intelligenza. - Invece l’esser
dotato di appetizione non costituisce un grado speciale nei viventi;
perché si ha l’appetito dovunque esiste la sensibilità, come dice
Aristotele.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(I, Q.78, a1).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Per
quanto concerne gl' “</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Abiti</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
invece essi sono delle qualità, ovvero </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">“disposizioni
secondo le quali uno è disposto bene o male, o in se stesso o in
rapporto ad altro. Gl'abiti si trovano nell'uomo sia come infusi
dall'azione divina che come predisposizione naturale, che come
acquisiti dal suo agire: </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Perciò
le virtù dell'uomo, ordinate al bene che cade sotto la regola della
ragione, possono essere prodotte dagli atti umani: poiché codesti
atti derivano dalla ragione, sotto il cui potere e regola è compreso
tale bene. - Invece le virtù che ordinano l'uomo al bene in quanto
ricade sotto la legge divina, e non sotto la ragione umana, non
possono essere causate dagli atti umani, il cui principio è la
ragione: ma sono causate in noi dall'azione di Dio. Perciò nel
definire codeste virtù, S. Agostino così completa la definizione:
"che Dio opera in noi senza di noi</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
(I-II Q.63 a2).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Per
Tommaso tutta la morale si riduce alle virtù che egli riduce a
sette:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>...Ebbene,
dopo aver ridotto tutta la morale alla considerazione delle virtù,
tutte le virtù vanno ancora ridotte al numero di sette: tre
teologali, di cui parleremo subito; e quattro cardinali, di cui
tratteremo in seguito. Delle (cinque) virtù intellettuali una è la
prudenza, che ritroviamo nel numero delle virtù cardinali; l'arte
poi esula dalla morale, che si occupa delle azioni da compiere,
essendo l'arte, come sopra si disse, la retta norma delle cose
fattibili; e le altre tre virtù intellettuali, sapienza, intelletto
e scienza, convengono anche nel nome con alcuni doni dello Spirito
Santo; e quindi parleremo di esse nel trattare dei doni corrispettivi
delle varie virtù. Tutte le altre virtù morali, poi, si riducono in
qualche modo alle virtù cardinali, come sopra abbiamo dimostrato:
quindi nel trattare di una virtù cardinale, esamineremo anche tutte
le altre virtù che ad essa in qualsiasi maniera appartengono, e i
rispettivi vizi. E in tal modo non sarà trascurato nessun elemento
della morale</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(II-II Proemio)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">In
relazione al perseguimento del Bene distinguiamo le virtù ed i vizi.
Le virtù sono di tre generi: intellettuali, morali e teologali.
Quelle intellettuali sono 5: Prudenza, Arte, Scienza, Sapienza e
Intelletto. Le virtù morali sono quattro: Prudenza, Giustizia,
Temperanza e Fortezza. Le teologali sono tre: Fede, Speranza e
Carità.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Delle
virtù teologali l'aquinate, in quanto superiori alle altre (II-II
Q.23 a6 si veda più avanti), le considera per prima e tratta
anzitutto la Fede ed il suo oggetto:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Nell'oggetto di qualsiasi abito conoscitivo si devono distinguere due
cose: la cosa che materialmente viene conosciuta, la quale
costituisce come l'oggetto materiale; e la cosa per cui si conosce, e
che costituisce la ragione formale dell'oggetto. Nella geometria, p.
es., l'oggetto materiale è costituito dalle conclusioni conosciute;
mentre la ragione formale della scienza stessa consiste nei principi
dimostrativi, che permettono di conoscere le conclusioni. Lo stesso
si dica della fede: se consideriamo la ragione formale dell'oggetto,
essa non ha altro oggetto che la prima verità, poiché la fede di
cui parliamo non accetta verità alcuna, se non in quanto è rivelata
da Dio; perciò si appoggia alla verità divina come a suo principio.
Se invece consideriamo materialmente le cose accettate dalla fede,
oggetto di questa non è soltanto Dio, ma molte altre cose. Queste
però non vengono accettate dalla fede, se non in ordine a Dio: cioè
solo in quanto l'uomo viene aiutato nel cammino verso la fruizione di
Dio dalle opere di lui. Perciò anche da questo lato in qualche modo
oggetto della fede è sempre la prima verità, poiché niente rientra
nella fede, se non in ordine a Dio: cioè come la salute è oggetto
della medicina, poiché niente è considerato dalla medicina, se non
in ordine alla salute.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(II-II Q.1, a1).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Nella
Fede il nostro considera il credere che ne è l'atto interno ed il
confessarla che ne è l'atto esterno. I doni della Fede sono invece
l' Intelletto e la Scienza. </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Per
quanto concerne invece la Speranza egli osserva : </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Abbiamo detto nell'articolo precedente che la speranza di cui
parliamo raggiunge Dio stesso, fondandosi sul suo aiuto, per
conseguire il bene sperato. Ora, l'effetto è necessario che sia
proporzionato alla causa. Perciò il bene che propriamente e
principalmente dobbiamo sperare da Dio è un bene infinito,
proporzionato alla virtù divina che viene in nostro aiuto: infatti è
proprio di una virtù infinita condurre ad un bene infinito. Ma
questo bene è la vita eterna, che consiste nella fruizione di Dio
medesimo: poiché da lui non si deve sperare qualche cosa che sia al
di sotto di Dio medesimo, dal momento che la sua bontà, mediante la
quale comunica il bene alle creature, non è che la sua stessa
essenza. Perciò l'oggetto proprio e principale della speranza è la
beatitudine eterna</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(II-II Q.17 a2). </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">E'
qui opportuno segnalare l'esplicita condanna di San Tommaso d'Aquino
del modernismo e del suo atteggiamento di fondo la “speranza
nell'uomo” egli infatti si pone esplicitamente la domanda se ciò
sia lecito e risponde:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Come abbiamo già visto, la speranza ha di mira due cose: il bene cui
si aspira, e l'aiuto col quale esso si raggiunge. Ora, il bene che
uno spera di raggiungere ha funzione di causa finale; invece l'aiuto
col quale spera di raggiungerlo ha natura di causa efficiente. Ma in
tutti e due i generi di causalità c'è l'elemento principale e
quello secondario. Infatti fine principale è il fine ultimo; mentre
è fine secondario il bene che serve come mezzo per il raggiungimento
del fine. Parimente causa efficiente principale è il primo agente; e
causa efficiente secondaria è la causa agente secondaria e
strumentale. Ora, la speranza ha di mira la beatitudine eterna come
ultimo fine, e l'aiuto di Dio come causa prima che porta alla
beatitudine. Perciò, come non è lecito sperare un bene diverso
dalla beatitudine quale ultimo fine, ma solo quale mezzo ad essa
subordinato; così non è lecito sperare in un uomo, o in altra
creatura, come se si trattasse di una causa prima, capace di condurre
alla beatitudine. Mentre è lecito sperare da un uomo, o da altre
creature, se si considerano quali agenti secondari e strumentali,
capaci di servire al conseguimento di certi beni ordinati alla
beatitudine. - È così che noi ci rivolgiamo ai santi, e chiediamo
anche agli uomini determinate cose; ed è per questo che vengono
rimproverati coloro dai quali non si può sperare un aiuto.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(II-II Q.17 a4).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Il
Dono della Speranza è il timor di Dio. </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Infine
la Carità è la più nobile delle virtù teologali:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
È necessario che le virtù umane, principio degli atti buoni,
consistano nell'adeguazione alla regola degli atti umani, poiché la
bontà di codesti atti si misura dalla loro conformità alla regola
stabilita. Sopra però abbiamo detto che esistono due regole degli
atti umani, cioè la ragione umana e Dio. Ma Dio è la prima regola,
da cui deve essere regolata la stessa ragione umana. Ecco perché le
virtù teologali, che consistono nell'adeguarsi a questa prima
regola, avendo esse Dio per oggetto, sono superiori alle virtù
morali e intellettuali, che consistono nell'adeguarsi alla ragione
umana. Perciò è necessario che tra le stesse virtù teologali sia
più nobile quella che meglio raggiunge Dio. D'altra parte (è noto
che) i mezzi diretti sono superiori a quelli indiretti. Ora, la fede
e la speranza raggiungono Dio in quanto causa in noi la conoscenza
della verità e il conseguimento della beatitudine: invece la carità
raggiunge Dio come è in se stesso, non in quanto causa di qualche
beneficio per noi. Perciò la carità è più nobile della fede e
della speranza; e quindi di tutte le altre virtù. Al pari cioè
della prudenza, la quale, adeguandosi direttamente alla ragione, è
superiore alle altre virtù morali, che si adeguano alla ragione in
quanto da essa viene stabilito il giusto mezzo negli atti e nelle
passioni umane.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(II-II Q.23 a6).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Oggetto
della Carità sono le persone da amare con amore di carità, mentre
il suo principale atto è la Dilezione e gl'altri suoi atti si
dividono in interni (Gioia, Pace e Misericordia) ed esterni
(Beneficenza, Elemosina, Correzione Fraterna). Il dono della Carità
è la Sapienza:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Come dice il Filosofo, al sapiente appartiene considerare la causa
più alta, dalla quale si giudica con la massima certezza delle altre
cose, e in rapporto alla quale si devono ordinare tutte le cose. Ma
una causa può essere la più alta in due maniere: in senso assoluto,
o in un dato genere. Perciò chi conosce la causa più alta in un
dato genere, ed ha la capacità di giudicare partendo da essa tutto
ciò che appartiene a codesto genere, si dice sapiente in tal genere
di cose, p. es., nella medicina o nell'architettura, secondo
l'espressione paolina: "da sapiente architetto ho posto il
fondamento". Chi invece conosce la causa più alta in senso
assoluto, cioè Dio, è sapiente in senso assoluto, avendo la
capacità di giudicare o di ordinare tutte le cose mediante le leggi
divine. Ma l'uomo raggiunge codesto giudizio per opera dello Spirito
Santo, secondo l'affermazione di S. Paolo: "L'uomo spirituale
giudica di tutto"; poiché "lo Spirito penetra tutte le
cose, anche le profondità di Dio".</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">(II-II
Q.45 a1) </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Segue
quindi la trattazione delle quattro virtù morali: Prudenza,
Giustizia, Temperanza e Fortezza.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">La
Prudenza è una virtù propria della Ragione: </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Come dice S. Isidoro, "prudente suona quasi porro videns
(lungimirante): egli infatti è perspicace, e prevede gli eventi
nelle cose incerte". Ora, il vedere non è un atto delle facoltà
appetitive, ma conoscitive. È perciò evidente che la prudenza
appartiene direttamente a una facoltà conoscitiva. Non però a una
potenza sensitiva: perché con tali potenze si conoscono soltanto le
cose vicine e che si presentano ai sensi. Invece conoscere le cose
future dal presente o dal passato, come fa la prudenza, è proprio
della ragione: perché questo richiede dei confronti. Perciò rimane
stabilito che la prudenza propriamente è nella ragione.” </i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">(II-II
Q.47 a1). </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Suo
dono è il Consiglio:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Come sopra abbiamo detto, i doni dello Spirito Santo sono delle
disposizioni che rendono l'anima pronta alla mozione dello Spirito.
Ora, Dio muove ogni essere secondo la natura di esso: "muove le
creature corporee nel tempo e nello spazio, e muove le creature
spirituali nel tempo e non nello spazio", come si esprime S.
Agostino. Ora, è proprio della creatura ragionevole muoversi ad
agire mediante una ricerca della ragione: e tale ricerca è
denominata consiglio, o deliberazione. Perciò lo Spirito Santo muove
la creatura ragionevole sotto forma di consiglio. Ecco perché il
consiglio va posto tra i doni dello Spirito Santo</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(II-II Q.52 a1). </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Segue
la trattazione della Giustizia, più ampia. In essa San Tommaso
distingue come concetti fondamentali riguardo a essa: il Diritto; la
Giustizia in sé stessa; l' Ingiustizia ed il Giudizio. </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Il
Diritto costituisce l'oggetto della Giustizia (II-II Q.57 a1). La
Giustizia ha come propria materia i doveri verso gl'altri e consiste
nel dare a ciascuno il suo. Più precisamente, qui Tommaso riprende
la definizione di Aristotele, </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">"</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>La
giustizia è l'abito mediante il quale si dà a ciascuno il suo con
volere costante e perenne</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
La Giustizia non fa capo alla Ragione bensì alla Volontà:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Una virtù risiede in quella potenza, i cui atti essa ha il compito
di rettificare. Ora, la giustizia non ha il compito di dirigere
nessun atto conoscitivo: infatti noi non siamo chiamati giusti per il
fatto che conosciamo rettamente qualche cosa. Perciò sede della
giustizia non è l'intelletto, o ragione, che è una potenza
conoscitiva. Ma è necessario che la giustizia risieda in una potenza
appetitiva; perché siamo denominati giusti per il fatto che compiamo
rettamente delle azioni; e il principio prossimo dell'agire è la
potenza appetitiva. Ora, esistono due tipi di appetito: c'è la
volontà, che appartiene alla ragione; e c'è l'appetito sensitivo
che segue alla percezione sensitiva dei sensi, e che si divide in
irascibile e concupiscibile, come abbiamo spiegato nella Prima Parte.
Ebbene, rendere a ciascuno il suo non può derivare dall'appetito
sensitivo: perché la conoscenza sensitiva non può estendersi a
considerare il rapporto di un soggetto con un altro, ma questo è
proprio della ragione. Perciò la giustizia non può risiedere
nell'irascibile, o nel concupiscibile, ma soltanto nella volontà.
Ecco perché il Filosofo definisce la giustizia mediante l'atto della
volontà, com'è evidente dai testi sopra riportati</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(II-II Q.58 a4).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">La
Giustizia è anche, seguendo ancora Aristotele, la più nobile delle
virtù morali (II-II Q.58 a12). Alla Giustizia si contrappone
l'Ingiustizia che è di due tipi: l'Illegalità e la diseguaglianza
con gl'altri. Per quanto infine concerne il Giudizio esso implica il
Giudice ovvero colui che dichiara il Diritto cioè l'oggetto della
Giustizia. </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Sempre
nella Giustizia il nostro distingue: le parti soggettive (cioè le
specie di essa) che sono la Giustizia distributiva e quella
commutativa; le parti integranti cioè fare il Bene ed evitare il
Male; le parti potenziali che includono la religiosità, la pietà,
la riverenza, la riconoscenza, la veracità, la liberalità,
l'affabilità. Culmine della Giustizia è l'Epicheia o Equità:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Come abbiamo detto sopra nel trattato sulla legge, non è possibile
fissare una norma che in qualche caso non sia inadeguata; perché gli
atti umani, che sono oggetto della legge, consistono in fatti
contingenti e singolari, che possono variare in infiniti modi: perciò
il legislatore nel fare la legge considera quello che capita nella
maggior parte dei casi. Ma osservare codeste leggi in certi casi
sarebbe contro la giustizia e contro il bene comune, che è lo scopo
della legge. La legge, p. es., stabilisce che la roba lasciata in
deposito venga restituita, perché questo nella maggior parte dei
casi è giusto; ma capita il caso in cui sarebbe nocivo: p. es.,
restituire la spada a un pazzo furioso mentre è fuori di sé, oppure
nel caso in cui uno la richieda per combattere contro la patria.
Perciò in simili casi sarebbe peccato seguire materialmente la
legge; è bene invece seguire quello che esige il senso della
giustizia e il bene comune, trascurando la lettera della legge. E
tale è il compito dell'epicheia, che noi latini chiamiamo equità.
Dunque l'epicheia è una virtù</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(II-II Q.120 a1).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Il
Dono corrispondente alla Giustizia è la Pietà. </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Segue
la trattazione della Fortezza ossia della virtù che ha il compito di
togliere gli ostacoli che impediscono alla Volontà di seguire la
Ragione. Fanno parte della Fortezza la Magnanimità, la Magnificenza,
la Pazienza e la Perseveranza. Il Dono della Fortezza è la Fortezza
stessa che dà le beatitudini della fame e sete della Giustizia. </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">In
ultimo Tommaso tratta della virtù della Temperanza:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Come abbiamo già spiegato, il bene di una virtù morale consiste
principalmente nell'ordine della ragione: infatti "il bene
dell'uomo è di essere conforme alla ragione", secondo
l'espressione di Dionigi. Ora, l'ordine principale della ragione
consiste nell'ordinare le cose al loro fine, e in questo ordine
massimamente consiste il bene della ragione: infatti il bene ha
natura di fine, e il fine stesso è regola dei mezzi ordinati al
fine. Ma tutte le cose piacevoli, che l'uomo può usare, sono
ordinate come a loro fine a una necessità della vita presente.
Dunque la temperanza prende le necessità di questa vita come regola
nei piaceri di cui si serve: in modo da usarne quanto lo richiede la
necessità della vita presente</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">.”
(II-II Q.141 a6). Sono parti integranti della Temperanza il Pudore e
l'Onestà, mentre le sue parti soggettive comprendono l'Astinenza e
la Sobrietà.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">La
II-II è completata con la trattazione dei Carismi e della
distinzione tra vita attiva e contemplativa:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Dopo
aver trattato singolarmente delle virtù e dei vizi che appartengono
alle condizioni e allo stato di tutti gli uomini, passiamo a
considerare ciò che riguarda particolari categorie di persone. Ora,
rispetto agli abiti e agli atti di ordine razionale si riscontrano
fra gli uomini tre differenze. La prima è una differenza di grazie
carismatiche; poiché a detta di S. Paolo, "c'è diversità di
carismi", e "dallo Spirito a uno è dato il linguaggio
della sapienza, a un altro il linguaggio della scienza, eco.". -
La seconda differenza è impostata sulla distinzione tra vita attiva
e contemplativa, che dipende dalla diversità delle occupazioni e
degli impegni. S. Paolo dice che "c'è diversità di
operazioni". Altra infatti era l'occupazione di Marta, la quale
"si preoccupava e lavorava in varie faccende", il che
rientra nella vita attiva; e altra era l'occupazione di Maria, la
quale, "seduta ai piedi del Signore ascoltava la sua parola".
- La terza è impostata sulla diversità di cariche e di stati,
secondo le parole di S. Paolo: "Ed egli dette ad alcuni di
essere apostoli, ad altri profeti, ad altri evangelisti, e ad altri
pastori e docenti". Si tratta cioè di quella "diversità
di ministeri" di cui egli paria scrivendo ai Corinzi. Fermiamoci
in primo luogo a trattare delle grazie carismatiche, le quali
riguardano, o la conoscenza, o la parola, o le opere. I carismi
riguardanti la conoscenza possono compendiarsi nel termine profezia.
Poiché la rivelazione profetica non si limita agli eventi umani
futuri, ma abbraccia le cose divine, sia per la verità che tutti
sono tenuti a credere, e che sono oggetto della fede, sia per dei
misteri più alti riservati ai perfetti, e che sono oggetto della
sapienza. Inoltre la rivelazione profetica si estende alle sostanze
spirituali, da cui siamo spinti al bene o al male, il che è oggetto
del discernimento degli spiriti; e non esclude gli atti umani, che
sono oggetto della scienza, come vedremo in seguito. Perciò prima di
tutto parleremo della profezia, quindi del rapimento, che è un grado
speciale del dono profetico. A proposito della profezia esamineremo
quattro cose: primo, la sua natura; secondo, le sue cause; terzo, il
modo della conoscenza profetica; quarto, le varie specie di
profezia.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(II-II Q.171 Proemio).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>TERZA
PARTE: trattato su Cristo, il quale, in quanto uomo, è per noi la
via per andare a Dio.</b></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><br /><br />
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJA_BfKs9TSkYSEQf3qernaSFVsatG0Qiv_P2doszzSleZm4pETnUqK1WkrvkNhXms-WhBdYLBS0tbl4X91G0wKpy7aISQ2FTboiBXVLgoaGek_igqgIw_TYJh0TMUH3_PcxN21f66WSZL/s490/Ges%25C3%25B9+490.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="312" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJA_BfKs9TSkYSEQf3qernaSFVsatG0Qiv_P2doszzSleZm4pETnUqK1WkrvkNhXms-WhBdYLBS0tbl4X91G0wKpy7aISQ2FTboiBXVLgoaGek_igqgIw_TYJh0TMUH3_PcxN21f66WSZL/s16000/Ges%25C3%25B9+490.jpg" /></a></div><br />
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Questa
parte della Somma inizia con la trattazione della Incarnazione che
Giovanni Duns Scoto (il Dottor Sottile), contemporaneo di San Tommaso
e suo maggiore antagonista ha definito “il culmine della Creazione”
e su ciò aveva costruito quello che poi diverrà il dogma
dell'Immacolata concezione. San Tommaso invece pone al centro di essa
la finalità della Redenzione dell'uomo:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Poiché
il Signore, Gesù Cristo, Salvatore nostro, «salvando», come
attesta l'angelo, «il suo popolo dai peccati», ci ha presentato in
se stesso la via della verità, per la quale possiamo giungere,
mediante la risurrezione, alla beatitudine della vita immortale, è
necessario, per condurre a termine tutto il corso teologico, che alla
considerazione dell'ultimo fine della vita umana, delle virtù e dei
vizi, segua lo studio dello stesso Salvatore universale e dei
benefici da lui apportati al genere umano.<br />In tale studio
tratteremo: primo, direttamente del Salvatore; secondo, dei suoi
sacramenti con i quali conseguiamo la salvezza; terzo, del fine della
vita immortale, cui arriviamo risorgendo per opera sua. Il primo
trattato si divide in due parti: nella prima affronteremo il mistero
dell'incarnazione, per cui Dio si è fatto uomo allo scopo di
salvarci; nella seconda parte vedremo che cosa ha operato e sofferto
il medesimo Salvatore nostro, cioè il Dio incarnato.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(III parte Proemio)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
A ciascuna cosa si addice quello che è secondo la sua natura;
all'uomo, per es., ragionare, perché è per sua natura ragionevole.
Ma la natura di Dio è la bontà stessa, come spiega Dionigi. Perciò
si addice a Dio tutto quello che è proprio della bontà.Ora, la
bontà tende a comunicarsi, osserva Dionigi. Di conseguenza alla
somma bontà si addice di comunicarsi alla creatura in modo sommo.
Ciò avviene precisamente quando Dio "unisce a sé una natura
creata così intimamente che una sola persona risulti di tre
elementi: Verbo, anima, carne", come si esprime S. Agostino. È
chiaro dunque che l'incarnazione di Dio era conveniente.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(III parte Q.1 a1).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Circa
l'incarnazione poi il nostro scende nei dettagli su quanto in essa fu
assunto dal Verbo di Dio, di quanto fu coassunto dal Verbo di Dio con
la natura umana (ovvero la Grazia, la Scienza e la Potenza di
Cristo). </span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Si
passa quindi alla trattazione della vita di ns Signore iniziando
dalla sua venuta al mondo e dalla trattazione della Beata Vergine
Maria. Qui le argomentazioni, riprese da Sant'Agostino, sono del
tutto parallele a quelle di Duns Scoto:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<br /><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Sulla santificazione della Beata Vergine nel seno materno nulla viene
detto dalla Scrittura canonica, che non parla neppure della sua
nascita. Ma, come fa S. Agostino argomentando con ragione che essa
deve essere stata assunta in cielo col corpo, sebbene taccia su
questo la Scrittura, così con ragione possiamo pensare che sia stata
santificata nel seno materno. Infatti è ragionevole credere che al
di sopra di tutti gli altri abbia ricevuto maggiori privilegi di
grazia colei che ha generato "l'Unigenito del Padre, pieno di
grazia e di verità", così da essere salutata dall'angelo:
"Ave, piena di grazia". Ora, risulta che ad alcuni altri è
stato concesso il privilegio della santificazione nel seno materno: a
Geremia, p. es., al quale fu detto: "Prima che tu uscissi dal
seno materno ti ho santificato"; e a S. Giovanni Battista di cui
sta scritto: "Sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua
madre". È dunque ragionevole credere che la Beata Vergine sia
stata santificata nel seno materno prima di nascere.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(III, Q.27 a1).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Si
passa poi alla nascita, circoncisione e battesimo di ns Signore.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Era conveniente che Cristo fosse battezzato. Primo, perché come dice
S. Ambrogio, "il Signore fu battezzato, non per essere
purificato, ma per purificare le acque, affinché queste, purificate
dal corpo di Cristo, il quale non conobbe peccato, acquistassero la
virtù richiesta dal battesimo"; "consacrate per quelli che
sarebbero stati battezzati in seguito", secondo l'espressione
del Crisostomo.<br />Secondo, perché, come nota il Crisostomo, "benché
Cristo non fosse un peccatore, tuttavia aveva preso una natura
peccatrice, e "una carne somigliante a quella del peccato".
Quindi, anche se personalmente non aveva bisogno del battesimo,
tuttavia la natura carnale ne aveva bisogno negli altri". E
quindi, per dirla con S. Gregorio Nazianzeno, "Cristo si fece
battezzare per immergere nell'acqua tutto il vecchio Adamo".
Terzo, Cristo volle essere battezzato, dice S. Agostino, "perché
volle fare ciò che aveva comandato a tutti gli altri". Tale è
il significato di quelle sue parole: "È conveniente che
adempiamo così ogni giustizia". Come infatti dice S. Ambrogio,
"La giustizia è questa, che tu faccia per primo ciò che
pretendi facciano gli altri, stimolandoli col tuo esempio</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
(III Q.39 a1)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">La
vita di ns Signore fu povera ed era opportuno che così fosse e
l'aquinate lo spiega espressamente:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Fu opportuno che Cristo sulla terra vivesse poveramente. Primo,
perché ciò era consono all'ufficio della predicazione, per il
quale, secondo le sue parole, egli era venuto in questo mondo:
"Andiamo nei villaggi vicini, per predicare anche là: poiché
per questo io sono venuto". Ora, i predicatori della parola di
Dio, per dedicarsi interamente alla predicazione, è necessario che
siano assolutamente liberi da ogni occupazione d'ordine temporale. Il
che non è possibile per chi possiede le ricchezze. Per questo il
Signore, inviando gli Apostoli a predicare, diceva: "Non
prendete né oro né argento". E gli stessi Apostoli ebbero a
dire: "Non è bene che noi abbandoniamo la parola di Dio per
servire alle mense".<br />Secondo, perché, egli, come volle
subire la morte corporale per darci la vita spirituale, così accettò
la povertà materiale per donare a noi le ricchezze spirituali. Ecco
in proposito le parole di S. Paolo: "Voi conoscete bene la
grazia del Signor nostro Gesù Cristo, il quale si fece povero per
voi, pur essendo ricco, per arricchire voi con la sua povertà".
Terzo, perché il possesso delle ricchezze non facesse pensare che la
sua predicazione fosse ispirata dalla cupidigia. Ecco perché S.
Girolamo dice che se gli Apostoli avessero posseduto ricchezze,
"sarebbe potuto sembrare che essi predicavano, non per la
salvezza delle anime, ma a scopo di lucro". Lo stesso vale per
Cristo. Quarto, affinché tanto più grande apparisse la sua virtù
divina, quanto più spregevole egli appariva per la sua povertà. Per
questo negli atti del Concilio di Efeso si legge: "Ha scelto
tutto quel che c'era di povero, di vile, di mediocre e di oscuro,
affinché fosse reso evidente che a trasformare il mondo era stata la
divinità. Per questo egli scelse una madre povera, e una patria
ancora più povera: e non aveva denaro. Il presepio te lo dimostra".
(III Q.40 a3)</i></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Interessante
è pure la trattazione delle tentazioni:</i></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
La tentazione che viene dal nemico, come dice S. Gregorio, consiste
in un suggerimento. Ora, un suggerimento non viene dato a tutti alla
stessa maniera, ma a ciascuno secondo le sue tendenze o disposizioni.
Ecco perché il demonio non tenta l'uomo spirituale subito a peccati
gravi; ma comincia dai più leggeri, per arrivare gradatamente a
quelli più gravi. Cosicché S. Gregorio, spiegando quel passo di
Giobbe, "Da lontano fiuta la battaglia, le esortazioni dei capi
e gli urli dell'esercito", scrive: "Giustamente è detto
che i capi esortano, e l'esercito urla. Perché i primi vizi
penetrano nell'anima ingannata sotto forma di ragionamenti; ma quei
tanti che ne seguono, trascinando l'anima ad ogni follia, la
confondono con un clamore quasi bestiale".Tale metodo fu usato
già dal demonio nella tentazione del primo uomo. Prima infatti ne
richiamò la mente sull'obbligo di non mangiare il frutto proibito:
"Perché Dio vi ha proibito di mangiare di tutti i frutti del
paradiso?". Poi lo tentò di vana gloria: "I vostri occhi
si apriranno". E infine, portò la tentazione all'estremo limite
della superbia: "Diventerete come Dio, conoscendo il bene e il
male".Lo stesso ordine seguì nel tentare Cristo. Prima infatti
lo tentò su quelle cose che gli stessi uomini più spirituali sono
costretti a desiderare: cioè sul sostentamento del corpo mediante il
cibo. In secondo luogo passò a suggerire cose in cui talvolta anche
gli spirituali mancano, cioè a fare qualcosa per ostentazione: cioè
lo tentò di vana gloria. Terzo lo tentò su cose che appartengono
non agli uomini spirituali, bensì a quelli carnali: suggerì cioè
la brama delle ricchezze e della gloria mondana "fino al
disprezzo di Dio". Ecco perché nelle prime due tentazioni
disse: "Se sei il Figlio di Dio"; ma non lo disse nella
terza, perché questa, a differenza delle prime due, non si addice
agli uomini spirituali, che sono figli di Dio per adozione. Cristo ha
resistito a queste tentazioni, non con la forza del suo potere, ma
con testi della legge: "per onorare così maggiormente l'uomo"
come dice il Papa S. Leone "e punire maggiormente l'avversario,
in quanto il nemico del genere umano veniva vinto da Cristo non come
Dio, ma come uomo</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
(III Q.41 a3)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Significativa
è pure la spiegazione dei Miracoli:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Per due motivi Dio concede all'uomo di fare miracoli. Primo e
principalmente, per confermare la verità che uno insegna. Poiché
infatti le verità di fede superano le capacità della ragione umana,
non si possono provare con ragioni umane, ma vanno provate con
argomenti della potenza divina; cosicché per il fatto che uno compie
opere che solo Dio può fare, tutti credano l'origine divina di
quanto così viene affermato. Come quando uno presenta delle lettere
timbrate col sigillo reale, tutti credono che quanto in esse è
contenuto procede dalla volontà del re. - Secondo, per dimostrare la
presenza di Dio nell'uomo mediante la grazia dello Spirito Santo:
affinché cioè, facendo l'uomo le opere di Dio, si creda che Dio
abita in lui mediante la grazia. Ecco perché S. Paolo scriveva ai
Galati: "Chi vi concede lo Spirito ed opera prodigi in voi".
Ora, a proposito di Cristo dovevano essere manifestate agli uomini
ambedue le cose: cioè che Dio era in lui per la grazia, non di
adozione, ma di unione; e che la sua dottrina soprannaturale veniva
da Dio. Quindi era sommamente opportuno per lui fare miracoli. Di qui
le sue parole: "Se non volete credere a me, credete alle mie
opere". E ancora: "Le opere che il Padre mi ha dato di
compiere, mi rendono testimonianza</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">"
(III Q.43 a1)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">La
trattazione chiude quindi con la Passione, Morte e Risurrezione di
nostro Signore Gesù Cristo. Causa efficiente della passione e morte
furono i suoi persecutori “...poiché gli inflissero dei supplizi
capaci di produrre la morte, con l'intenzione di ucciderlo e
conseguendo l'effetto; poiché da tali supplizi ne seguì la morte.”
(III Q.47 a1)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Magistrale
è la spiegazione della discesa agli inferi:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Uno può trovarsi in un luogo in due maniere. Primo mediante i suoi
effetti. In tal modo si può dire che Cristo discese in ogni parte
dell'inferno: però con effetti diversi. Infatti nell'inferno dei
dannati egli produsse l'effetto di confondere la loro incredulità e
la loro malizia. A coloro invece che si trovavano in purgatorio diede
la speranza di raggiungere la gloria. Ai santi Patriarchi poi, che
erano all'inferno solo per il peccato originale, infuse la luce della
gloria eterna.<br />Secondo, si può dire che uno è in un dato luogo
col proprio essere. E in tal modo l'anima di Cristo discese in quella
parte dell'inferno in cui erano detenuti i giusti: poiché volle
visitare localmente con la propria anima, coloro che visitava
interiormente mediante la grazia con la propria divinità. E così
portandosi in una sola parte dell'inferno irradiò in qualche modo la
sua azione in tutte le parti di esso; come soffrendo la sua passione
in un solo luogo della terra, liberò con essa tutto il mondo.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
(Q.52 a2).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Estremamente
teologica è poi la trattazione della Risurrezione:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Era necessario che Cristo risorgesse per cinque motivi. Primo, per
l'affermazione della giustizia divina, cui spetta esaltare coloro che
per Dio si umiliano, secondo le parole evangeliche: "Depose i
potenti dal trono ed esaltò gli umili". Perciò avendo Cristo
umiliato se stesso fino alla morte di croce per amore e per
ubbidienza verso Dio, era conveniente che fosse esaltato da lui fino
alla gloria della resurrezione. Ecco perché il Salmista, secondo le
spiegazioni della Glossa, così parla in sua persona: "Tu hai
conosciuto", cioè "approvato" "la mia
prostrazione", ossia "l'umiliazione e la passione", "e
la mia resurrezione", cioè "la glorificazione nella
resurrezione". Secondo, per confermare la nostra fede. Poiché
dalla sua resurrezione viene confermata la nostra fede nella divinità
di Cristo: infatti, come dice S. Paolo, "sebbene egli sia stato
crocifisso per l'affinità con la nostra debolezza, vive però per la
virtù di Dio". Di qui le altre parole dell'Apostolo: "Se
Cristo non è risuscitato vana è la nostra predicazione, vana è la
vostra fede". E quelle del Salmista: "Che utilità c'è nel
mio sangue", cioè "nell'effusione del mio sangue",
"mentre discendo", "come per una scala di mali",
"verso la corruzione?". "Come per dire: nessuna. Se
infatti", come spiega la Glossa, "io non risorgo subito, e
il mio corpo si corrompe, io non evangelizzerò e non riscatterò
nessuno". Terzo, a sostegno della nostra speranza. Perché
vedendo risuscitare Cristo, che è il nostro capo, anche noi speriamo
di risorgere. Di qui la protesta di S. Paolo ai Corinzi: "Se si
predica che Cristo è risuscitato dai morti, com'è che alcuni tra
voi osano affermare che non c'è resurrezione dei morti?". E
Giobbe affermava: "Io so", con certezza di fede, "che
il mio Redentore", cioè Cristo, "vive", essendo
risuscitato dai morti, e quindi "l'ultimo giorno mi rialzerò da
terra: e tale speranza è custodita nel mio seno". Quarto, per
indirizzare la vita dei fedeli, in base all'affermazione di S. Paolo:
"Come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre,
così noi camminiamo secondo una nuova vita". E ancora: "Cristo
risorto dai morti ormai non muore più: ... così voi consideratevi
morti al peccato e viventi per Dio". Quinto, per dare compimento
alla nostra salvezza. Poiché come soffrì i nostri mali per
liberarci da essi, così volle essere glorificato con la
resurrezione, per assicurarci il bene: "Si consegnò alla
morte", scrive S. Paolo, "per i nostri peccati, ed è
risuscitato per la nostra giustificazione</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
(III Q.53 a1).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Seguono
infine Ascensione di Nostro Signore e suo insediamento alla destra
del Padre. La trattazione di tutta l'opera si chiude con quella del
potere giudiziario del Figlio:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Se parliamo di Cristo secondo la natura divina, è evidente che ogni
giudizio del Padre appartiene anche al Figlio: poiché come il Padre
compie ogni cosa per mezzo del Verbo, così giudica di tutto mediante
il Verbo. Se invece parliamo di Cristo secondo la sua natura umana,
allora è evidente che al suo giudizio sono soggette tutte le cose
umane. Primo, a motivo del rapporto esistente tra l'anima di Cristo e
il Verbo di Dio. Se è vero infatti che "l'uomo spirituale
giudica di tutto", in quanto la sua mente aderisce al Verbo di
Dio; molto più ha il potere di giudicare ogni cosa l'anima di
Cristo, la quale gode la pienezza della verità del Verbo di Dio.
Secondo, ciò risulta dal considerare i meriti acquistati con la sua
morte. Poiché, come dice S. Paolo, "Cristo è morto ed è
risuscitato, per essere il Signore dei vivi e dei morti". Dunque
egli esercita il giudizio su tutti. Perciò l'Apostolo può
concludere, che "tutti compariremo dinanzi al tribunale di
Cristo" e in Daniele si legge, che "a lui egli diede
potere, gloria e regno: e tutti i popoli, nazioni e lingue lo
serviranno". Terzo, ciò risulta dal confronto delle cose umane
col fine dell'umana salvezza. Infatti chi ha il compito di disporre
ciò che è principale, ha anche quello di disporre di ciò che è
necessario. Ora, tutte le cose umane sono ordinate al fine della
beatitudine, che è la salvezza eterna, cui tutti gli uomini sono o
ammessi o respinti per il giudizio di Cristo, come risulta dal
Vangelo. Perciò è evidente che tutte le cose umane ricadono sotto
il potere giudiziario di Cristo.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(III Q.59 a4).</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Nel
Supplemento sono è trattata la Via per noi per andare a ns Signore
ed accedere alla Beatitudine: ovvero il conformarci a Cristo, al suo
insegnamento ed il seguimento della vita cristiana attraverso i
Sacramenti:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
I sacramenti sono necessari alla salvezza dell'uomo per tre ragioni.
La prima va desunta dalla condizione dell'uomo il quale dev'essere
condotto per mezzo di cose corporee e sensibili alle cose di ordine
spirituale e intelligibile. Ma la provvidenza divina suol provvedere
a ogni essere secondo la sua condizione. Perciò è conveniente che
la divina sapienza offra all'uomo gli aiuti della salvezza sotto
segni corporei e sensibili, che si chiamano sacramenti. La seconda
ragione è da desumersi dallo stato dell'uomo, che peccando si rese
schiavo nei suoi affetti delle cose materiali. Ora, la medicina
dev'essere applicata sulla parte malata. Dunque era conveniente che
Dio con segni corporei fornisse all'uomo il rimedio spirituale;
perché, se gli avesse proposto cose del tutto spirituali, non si
sarebbe potuto applicare ad esse l'animo suo dedito alle cose
materiali. La terza ragione poi si deve desumere dal predominio che
nell'attività umana hanno le funzioni d'ordine materiale. Perché
dunque non riuscisse duro all'uomo essere completamente astratto
dalle attività materiali, gli sono state proposte nei sacramenti
alcune pratiche di ordine materiale alle quali applicarsi
salutarmente, per evitare gli atti superstiziosi, volti al culto dei
demoni, o gli atti comunque dannosi che costituiscono peccato. In
conclusione, con l'istituzione dei sacramenti l'uomo dalle cose
sensibili viene formato spiritualmente in armonia con la sua natura:
viene cioè mantenuto nell'umiltà, vedendosi sottomesso a cose
materiali chiamate a soccorrerlo; e viene preservato dalle cattive
azioni di ordine materiale con i riti salutari dei sacramenti.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(III Q.61 a1)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">I
Sacramenti hanno come effetto principale la grazia:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
I sacramenti, come abbiamo già spiegato, concorrono a causare la
grazia quali strumenti. Ebbene, lo strumento può essere di due
specie: o separato, come il bastone; o congiunto, come la mano. Lo
strumento separato poi viene mosso per mezzo di quello congiunto,
come il bastone per mezzo della mano. Ora, la principale causa
efficiente della grazia è Dio stesso, rispetto al quale l'umanità
di Cristo fa da strumento congiunto e il sacramento da strumento
separato. Perciò la virtù salvifica deriva necessariamente dalla
divinità di Cristo attraverso la sua umanità fino ai sacramenti. Ma
la grazia dei sacramenti è ordinata principalmente a due fini: a
togliere le colpe dei peccati commessi, di cui passa l'atto ma rimane
il reato; e a perfezionare l'anima in ciò che riguarda il culto di
Dio secondo la religione cristiana. Ma da quanto abbiamo detto sopra
appare evidente che Cristo ci ha liberato dai nostri peccati
principalmente per mezzo della sua passione, non solo a modo di causa
efficiente e meritoria, ma anche come causa soddisfattoria. Inoltre
egli iniziò il culto della religione cristiana proprio con la sua
passione, "offrendo se stesso come oblazione e sacrificio a
Dio", secondo l'espressione di S. Paolo. È chiaro dunque che i
sacramenti della Chiesa ricevono la loro virtù specialmente dalla
passione di Cristo, che viene applicata a noi quando li riceviamo. In
segno di ciò dal fianco di Cristo pendente in croce sgorgarono acqua
e sangue, l'una elemento del battesimo e l'altro dell'Eucaristia, che
sono i sacramenti principali.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(III Q.62 a5)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">l'altro
effetto dei Sacramenti è il carattere:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Come abbiamo già detto, i sacramenti della nuova legge imprimono il
carattere, perché deputano gli uomini al culto di Dio secondo la
religione cristiana. Cosicché Dionigi, dopo aver affermato che "Dio
comunica se stesso al neofita mediante il segno (sacramentale)",
aggiunge: "rendendolo divino e comunicatore delle cose divine".
Il culto divino infatti consiste, sia nel ricevere i beni divini, sia
nel comunicarli agli altri. Ora, per l'uno e per l'altro compito si
richiede una facoltà, un potere: infatti per comunicare qualche cosa
ad altri occorre una potenza attiva, per ricevere occorre una potenza
passiva. Dunque il carattere implica un potere spirituale in ordine
alle cose che sono proprie del culto divino. Bisogna però osservare
che questa potenza spirituale è strumentale, come abbiamo notato
sopra per la virtù che si trova nei sacramenti. Infatti avere il
carattere sacramentale spetta ai ministri di Dio, e il ministro ha
funzione di strumento, come aveva già notato Aristotele. Perciò
come la virtù che risiede nei sacramenti rientra in un genere non
per sé, ma per riduzione, essendo un'entità transeunte e
incompleta; così anche il carattere non rientra propriamente in un
genere, o in una specie, ma si riduce alla seconda specie della
qualità.</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">”
(III Q.63 a1)</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">I
sacramenti sono poi trattati singolarmente: Battesimo, Cresima,
Eucarestia, Penitenza, Unzione degli infermi, Ordine e Matrimonio.
Qui ci limitiamo alla esposizione della Eucarestia con cui chiudiamo:</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: black;">“</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>RISPONDO:
Era conveniente che questo sacramento fosse istituito nella Cena,
cioè in quella circostanza in cui Cristo per l'ultima volta si
trattenne con i suoi discepoli. Primo, a motivo di ciò che esso
contiene. Racchiude infatti sacramentalmente Cristo medesimo.
Cosicché Cristo lasciò se stesso ai discepoli sotto la specie
sacramentale nel momento in cui stava per separarsi da loro nella sua
specie reale, come in assenza dell'imperatore si espone alla
venerazione la sua immagine. Di qui le parole di Eusebio (di Emesa):
"Stando per sottrarre agli sguardi degli altri il corpo che
aveva assunto per trasferirlo in cielo, era necessario che nel giorno
della Cena consacrasse per noi il sacramento del suo corpo e del suo
sangue, perché fosse per sempre onorato nel mistero quel corpo che
allora veniva offerto per il riscatto".<br />Secondo, perché
senza la passione di Cristo non ci poté mai essere salvezza, in
conformità alle parole di S. Paolo: "Dio ha prestabilito Cristo
quale mezzo di propiziazione per la fede nel suo sangue". Era
quindi necessario che in ogni tempo presso gli uomini qualche cosa
rappresentasse la passione del Signore. Di essa nel Vecchio
Testamento il simbolo principale era l'agnello pasquale; tanto che
l'Apostolo afferma: "Qual nostra Pasqua è stato immolato il
Cristo". Ora, nel Nuovo Testamento doveva subentrare ad esso il
sacramento dell'Eucarestia, che è commemorativo della passione
avvenuta, come l'agnello pasquale era prefigurativo della passione
futura. Era quindi conveniente che nell'imminenza della passione,
dopo aver celebrato l'antico, venisse istituito il nuovo sacramento,
come dice il Papa S. Leone. Terzo, perché le cose che sono dette per
ultime, specialmente dagli amici al momento della separazione
rimangono più impresse nella memoria: perché allora più si accende
l'affetto verso gli amici, e le cose che più ci commuovono,
s'imprimono maggiormente nell'animo. Poiché dunque, come osserva il
Papa S. Alessandro, "tra tutti i sacrifici nessuno può essere
superiore a quello del corpo e del sangue di Cristo, né alcuna
oblazione può essere migliore di questa", affinché fosse
tenuto in maggiore venerazione, il Signore istituì questo sacramento
sul punto di separarsi dai suoi discepoli. Di qui le parole di S.
Agostino : "Il Salvatore per far capire con più efficacia la
grandezza di questo mistero, lo volle per ultimo imprimere più
vivamente nei cuori e nella memoria dei suoi discepoli, dai quali si
separava per andare alla morte</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">".
(III Q.73 a5). </span></span></span>
</p><p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">francesco latteri scholten.</span></span></span></p><p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY"><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">finito di scrivere Giugno 2020 Acquedolci</span></span></span></p>francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-7998974495730782122020-08-29T00:15:00.000-07:002020-08-29T00:15:00.508-07:00Pier Paolo Pasolini e “San Paolo”... nel XX secolo.<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkLVmYanHf2Woj-bTKugoUUOgWZJx4ysba_PdnBhzfDBC3SHngojXzRBFNB9YTOzHbWVmHMkyxGSBEi2-NzBWX8TT3Ml34CcI8DR5_eAn5s3PiRiZdUh78IFEHIwIWpGqEi14jPsa-GdY/s753/pier-paolo-pasolini-san-paolo-+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="753" data-original-width="490" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkLVmYanHf2Woj-bTKugoUUOgWZJx4ysba_PdnBhzfDBC3SHngojXzRBFNB9YTOzHbWVmHMkyxGSBEi2-NzBWX8TT3Ml34CcI8DR5_eAn5s3PiRiZdUh78IFEHIwIWpGqEi14jPsa-GdY/s640/pier-paolo-pasolini-san-paolo-+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></p><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">E' la ricostruzione più autentica e geniale ed al tempo stesso affascinante della figura dell'Apostolo delle Genti. Tuttavia quello di Pasolini, composto nel 1968, è un volume che, sebbene ne abbia il formato, non è un libro bensì la sceneggiatura di un film rimasto ahimè inedito. Il cittadino romano originario di Tarso è una figura che ha indubbiamente affascinato il nostro. E' una figura che per essere colta in pieno va trasposta ai nostri giorni: “Qual'è la ragione per cui vorrei trasporre la sua vicenda ai nostri giorni? E' molto semplice: per dare cinematograficamente nel modo più diretto e violento l'impressione e la convinzione della sua attualità. Per dire insomma esplicitamente, e senza neanche costringerlo a pensare, allo spettatore, che San Paolo è qui oggi, tra noi e che lo è quasi fisicamente e materialmente. Che è alla nostra società che egli si rivolge; è la nostra società che egli piange e ama, minaccia e perdona, aggredisce e teneramente abbraccia.” (P.P. Pasolini “San Paolo”). E' qui una delle tante manifestazioni del genio di Pasolini: si possono leggere molti testi su San Paolo, le sue opere, i suoi scritti, a cominciare dagli “Atti degli Apostoli” che PierPaolo fa scrivere ad un San Luca per l'occasione posseduto dal Demonio, nessuno è in grado di ridarci con tanta forza la figura del tarsiota. E' importante dunque guardare bene a come venga impostata questa trasposizione e quelle da essa derivanti. “La prima, e capitale, di queste trasposizioni, consiste nel sostituire il conformismo dei tempi di Paolo (o meglio i due conformismi: quello dei </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6l6tnpw9WW2g594iqah1Sx57aJVd0VyDU6EMai3TC2pKjbp8Buom3QOsC6uNwIUusKNC_adX2PFVIfjq4VsOI2Hv8n1_T9gh02wg87Txg7eCXef6UP32P13wubtXQEyLhpAyNOGjPkLQ/s591/conversione+Paolo+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="591" data-original-width="488" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6l6tnpw9WW2g594iqah1Sx57aJVd0VyDU6EMai3TC2pKjbp8Buom3QOsC6uNwIUusKNC_adX2PFVIfjq4VsOI2Hv8n1_T9gh02wg87Txg7eCXef6UP32P13wubtXQEyLhpAyNOGjPkLQ/s0/conversione+Paolo+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Giudei e quello dei Gentili), con un conformismo contemporaneo: che sarà dunque quello tipico dell'attuale civiltà borghese, sia nel suo aspetto ipocritamente e convenzionalmente religioso (analogo cioè a quello dei Giudei), sia nel suo aspetto laico, liberale e materialista (analogo a quello dei Gentili).” Geniale anche la scelta cronologica del maggior operare di San Paolo: il 1966/67. Esso consente infatti di confrontarsi con due imperialismi: dapprima con quello filonazista di Petain e del Governo Vichy a Parigi dove vive Paolo, borghese e convinto collaborazionista e poi con quello capitalista americano. La trasposizione di San Paolo in un borghese legalista e collaborazionista è senz'altro una grande intuizione ma è anche assai corretta. Il legalismo giudaico che il cristianesimo trasporrà unificandolo a quello del Diritto Romano porterà infatti alla mala pianta del purismo che si ritorcerà in Europa proprio contro gli ebrei e proprio, ahimè, per prima da parte della Chiesa che sarà tra le prime, dopo la caduta dell'impero, ad istituire i ghetti e l'orrida legge della imposizione della stella gialla. Si pensi qui alle stesse parole di San Paolo: “Circonciso all'ottavo giorno, ebreo da ebrei, della stirpe di Beniamino, formato ai piedi di Gamaliele...” Nessuna ricostruzione storica potrebbe mai darci quest'aspetto della personalità di San Paolo così come invece la trasposizione ai nostri giorni: San Paolo è, prima della conversione, un borghese ed un collaborazionista feroce, amico degli squadristi di Petain, uno di loro, colluso con le SS. E' in questo contesto che ha inizio l'attività pubblica di Paolo </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO5-LLLEMwFvSOhgk7tkwrWCW98fDe8Hx6jBwXyWZGXkmcNj98MHspiZ1l4bungFB-IOqH-IvAsTb_MwpDeDfauLl3HcPPD0jBDFftFJ9fjmWDsFvywHXyrtIzOzmHb2mJ1ErFCr0NUeU/s480/pasolini+cattolico+%25282%2529+480.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="361" data-original-width="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO5-LLLEMwFvSOhgk7tkwrWCW98fDe8Hx6jBwXyWZGXkmcNj98MHspiZ1l4bungFB-IOqH-IvAsTb_MwpDeDfauLl3HcPPD0jBDFftFJ9fjmWDsFvywHXyrtIzOzmHb2mJ1ErFCr0NUeU/s0/pasolini+cattolico+%25282%2529+480.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">la </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">ferocia fondamentalista e fanatica, che culminerà nell'arresto e nel processo a Stefano e nella sua esecuzione prima, nella sua conversione sulla “via di Damasco” poi. Ed è presto tracciato: “... arresti, retate, fucilazioni, impiccagioni, deportazioni di massa, esecuzioni in massa, sparatorie per le strade e le piazze, cadaveri abbandonati per i marciapiedi, sotto i monumenti, penzolanti ai lampioni... Partenze di ebrei per i lager, vagoni merci pieni di cadaveri... Girate nello stile di documentari seguiranno scene in cui viene mostrato l'intervento di Paolo in imprese come quelle sopra descritte; egli poi apparirà di scorcio, quasi in modo casuale (come fosse un personaggio anonimo e dimenticato del materiale di repertorio). Egli girerà per la città – tra gli arresti, le impiccagioni, le sparatorie ecc – nelle auoto e nelle jeep di quei tempi: insomma “Paolo intanto spandeva spavento, alimentando la caccia al fedele: perquisiva case, irrompeva nelle sinagoghe, si trascinava dietro uomini e donne, incatenati, gettandoli nelle prigioni...” Insomma, la trasposizione perfetta del contesto persecutorio che culmina nell'arresto, nel processo e nella condanna a morte di Stefano e nell'invio di Paolo a Damasco. La dirompenza del tutto è accentuata dalla scelta – nuovamente geniale – di mantenere nella rigorosa trasposizione, rigorosamente i testi, i contesti ed i dialoghi originari degli Atti e degli scritti paolini. Tutto ciò consente di mostrare l'impatto sulla realtà di allora e di oggi, dominata dal politeismo e dal materialismo, nonché dalla </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPVQukYdlIl-C9SYEetyLumwOoMw6b2imRyIb9JZUY6X7_3m1BKFSn-mkYbsF5yFwLb-njeuwZXfcRT30PRrNG2PYE3zYznhpaFXgYsLEPHPkkJif8WwAEIP7OXMhXn9V0nCCxyKB9Gx4/s490/images+%25282%2529.jpeg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="392" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPVQukYdlIl-C9SYEetyLumwOoMw6b2imRyIb9JZUY6X7_3m1BKFSn-mkYbsF5yFwLb-njeuwZXfcRT30PRrNG2PYE3zYznhpaFXgYsLEPHPkkJif8WwAEIP7OXMhXn9V0nCCxyKB9Gx4/s0/images+%25282%2529.jpeg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">secolarizzazione, di una Verità monoteista e trascendentista portante con sé un modello antropologicamente autentico e vero. Uno dei primi esiti è la scena grandiosa ed agghiacciante dell'invio a Damasco, prologo della conversione: “Parigi. Ufficio di un comando militare. Giorno. “Se altri crede di poter aver fiducia nella carne, io più di tutti. Circonciso all'ottavo giorno, della stirpe di Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo da Ebrei, Fariseo quanto alla Legge, quanto allo zelo, persecutore della Chiesa, irreprensibile quanto alla giustizia, che si fonda sulla legge … (Atti 9, 1-30) Queste parole Paolo pronuncia con la sua faccia fanatica di fascista davanti ad un capo degno di lui: un alto ufficiale dell'esercito o un potente burocrate. Che gli sorride, come da complice a complice, come un padre stupido e feroce al figlio stupido e feroce e gli dice: Eccoti le credenziali per Damasco: con gli accordi con le sinagoghe di là perché ti autorizzino a operare arresti e a portare prigionieri qui a Gerusalemme quanti vi trovi seguaci di questo movimento, uomini e donne... Paolo prende le lettere credenziali e con un odioso sorriso (ingenuo e disperato) saluta ed esce, attraversando il lussuoso ufficio in cui si accampano i dominatori”. Damasco è qui “una città fuori dal dominio nazista – potrebbe essere in Spagna per esempio Barcellona – dove si sono rifugiati Pietro e gli altri fedeli di Cristo. La traversata del deserto è così la traversata di un deserto simbolico: siamo per le strade di una grande nazione europea, le campagne del Sud della Francia e poi i Pirenei (…) </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiALZw_Ql0sHu5D4IE0uQvcPDt6SpWPwc4gDjCTgN1KDcu7K27DdDeO1g-ej8-kBpaQkElUBOl1mfE8MOdMJPAPFxDBMnz2z1n4rWoN7I7TFxtnKX0ZsJHyNkEnPWlpuA_qnDpRVXKYfwo/s497/pasolini-a.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="497" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiALZw_Ql0sHu5D4IE0uQvcPDt6SpWPwc4gDjCTgN1KDcu7K27DdDeO1g-ej8-kBpaQkElUBOl1mfE8MOdMJPAPFxDBMnz2z1n4rWoN7I7TFxtnKX0ZsJHyNkEnPWlpuA_qnDpRVXKYfwo/s0/pasolini-a.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">in una qualsiasi di queste grandi strade piene di traffico ma perdute nel più totale silenzio, Paolo è colto dalla luce. Cade e sente la voce della vocazione. Giunge cieco a Barcellona; vi incontra Anania e gli altri cristiani e si unisce a loro. Convertito decide di ritirarsi a meditare nel deserto.” Questo nuovo deserto da Pasolini è individuato assai bene: “Un uomo anziano, nobile, misterioso, col viso segnato dalle fatiche e gli occhi chiari ed estremamente miti, parla direttamente allo spettatore del film: Nessun deserto sarà ami più deserto di una casa, di una strada, dove si vice millenocentosettanta anni dopo Cristo. Qui è la solitudine. Gomito a gomito col vicino, vestito nei tuoi stessi grandi magazzini, cliente dei tuoi stessi negozi, lettore dei tuoi stessi giornali, spettatore della tua stessa televisione, è il silenzio. Non c'è altra metafora del deserto che la vita quotidiana. Essa è irrapresentabile, perché è l'ombra della vita: e i suoi silenzi sono interiori. E un bene della pace. Ma non sempre la pace è migliore della guerra. In una pace dominata dal potere, si può protestare col non voler esistere. --- Io sono l'autore degli Atti degli Apostoli. Discorsi di Diavoli.” Incidentalmente va detto qui che Pasolini vede nel San Luca autore degli Atti, al momento della stesura degli stessi un “posseduto dal Demonio” perché il suo scrivere piano, curato, istituzionalizzante toglie, a suo avviso, la forza dirompente e rivoluzionaria sia del cristianesimo che della stessa figura di San Paolo: “Con ogni istituzione nascono le </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaLHCcnhIVrQmsApVuh7XDhkpWVLX2wP-pXmtGVTnmUdPXpA3llhhw4hQMkVKkq52QB_x4pQOIrmrhucGmGLhyphenhyphenyu_6VnU61nkkuRMIRMmBKCwnnabZNtdwMOUu47q_zHghOAKakBRX-N4/s290/images+%25281%2529.jpeg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="174" data-original-width="290" height="341" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaLHCcnhIVrQmsApVuh7XDhkpWVLX2wP-pXmtGVTnmUdPXpA3llhhw4hQMkVKkq52QB_x4pQOIrmrhucGmGLhyphenhyphenyu_6VnU61nkkuRMIRMmBKCwnnabZNtdwMOUu47q_zHghOAKakBRX-N4/w568-h341/images+%25281%2529.jpeg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" width="568" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">azioni diplomatiche e la parole eufemistiche. Con ogni istituzione nasce un patto con la propria coscienza. Con ogni istituzione nasce la paura del compagno. L'istituzione della Chiesa è stata solamente una necessità”. La descrizione pasoliniana, invece, è sempre intenta a restituire al monoteismo Cristiano, alla sua trascendenza, al suo modello antropologico ed allo stesso San Paolo tutta la loro forza dissidente e autenticamente rivoluzionaria ed essa prosegue rigorosa seguendo sia lo scritto lucano sia alcuni testi delle Lettere. Paolo dunque torna a Parigi dove, mentre, all'interno della magnifica Notre Dame, è inginocchiato e raccolto in preghiera ha la visione di Cristo che gli dà la sua missione “ad Gentes”: “và dunque perché io ti manderò lontano, tra i gentili”. Così Paolo, con Barnaba si reca dapprima a Ginevra dove predicando cita il testo enigmatico della II Lettera ai Tessalonicesi, “Nessuno vi inganni in alcun modo, infatti se prima non viene l'apostasia e non si rivela l'uomo dell'iniquità, il figlio della perdizione, colui che si oppone e si innalza su tutto ciò che è chiamato Dio o che è culto, fino a sedersi egli stesso nel tempio di Dio, dichiarando se stesso Dio, il giorno del Signore non verrà.(...) Infatti il mistero dell'Iniquità è già in atto: c'è solo da attendere che chi lo trattiene sia tolto di mezzo...” In questa occasione Paolo incontra il giovane Timoteo. More solito, Pasolini torna geniale con la trasposizione del “sogno del Macedone”: “... appare una figura bellissima: è un giovane tedesco biondo e forte. Egli parla a </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9hqnuQkzmoaLwjjyTu0Ef6UWPW5Hk13VT2QZK1F7nHAGd0rJobZjZb_mz3_J4nPp9ZE34hmDTBhT-Q-8yRyjyy0MfCTVDKFp9cE0SzRU0k_MYn8o4hBDDVKiORH-H1A8DHQnOtVec4WU/s2048/PPP-borgate.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="1482" data-original-width="2048" height="370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9hqnuQkzmoaLwjjyTu0Ef6UWPW5Hk13VT2QZK1F7nHAGd0rJobZjZb_mz3_J4nPp9ZE34hmDTBhT-Q-8yRyjyy0MfCTVDKFp9cE0SzRU0k_MYn8o4hBDDVKiORH-H1A8DHQnOtVec4WU/w512-h370/PPP-borgate.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" width="512" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Paolo, lo invoca a venire in Germania: il suo appello, che elenca i reali problemi della Germania e per cui la Germania ha bisogno di aiuto (…) del neocapitalismo che soddisfa il puro benessere materiale, che inaridisce, del revival nazista, della sostituzione degli interessi ciecamente tecnici agli interessi veri della Germania. (…) ma mentre parla quel giovane biondo e forte diventa sempre più pallido divorato da un misterioso male fino a diventare una delle atroci carogne viventi dei Lager. E, San Paolo, quasi obbedendo a quell'appello è in Germania in viaggio, in autostrada verso il cuore della Germania”. E Paolo andrà in Germania dove Pasolini colloca l'arresto di Paolo, a Colonia e la conversione del carceriere e quindi il rilascio. C'è quindi Roma, la moderna Atene, scettica, ironica, politeista, liberale: “Alcuni epicurei e stoici seduti ai tavoli di Rosati a Via Veneto (Roma è per analogia Atene) discutono ironicamente e con molto spirito fra loro, bevendo il caffè. “Chi è questo nuovo tipo che gira per Atene, sai niente?” “E' un tale di Tarso, fariseo..”. “Ma civis romanus.” “Sì, opera in pieno nello spirito del Patto Atlantico.” “E che dice?” “Beh parla di un certo Gesù e della sua risurrezione!” “Gesù mio!” Altri intellettuali sono seduti al caffè Rosati di piazza del Popolo. Anche lì la questione è dibattuta con molta calma, distacco e con tutto il dovuto scetticismo. “Cosa vuol dire questo parolaio?” “Pare annunci divinità straniere...” “Eppure sarebbe interessante sentirlo... Organizziamogli un dibattito, una conferenza stampa, una di queste cose...” “All'Areopago?” “All'Areopago”.” Come si vede già la semplice sceneggiatura è tutta da gustare ed il film sarebbe stato davvero grandioso e ci </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4WC1hg9alh6SZDUg112aDn0R9pH1wMLtYyiXOF8WyP7YZDtH4sD_GzLQMHXKxbRl1BX-xJhenL2n03ZJGjYgEoUxUjgVGJEnPB1qQqJ6GM7yJZd6qr9ZfV8PHiXZbehnAjpN7I9sMAo/s646/pasolini+vang+mat+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="646" data-original-width="490" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4WC1hg9alh6SZDUg112aDn0R9pH1wMLtYyiXOF8WyP7YZDtH4sD_GzLQMHXKxbRl1BX-xJhenL2n03ZJGjYgEoUxUjgVGJEnPB1qQqJ6GM7yJZd6qr9ZfV8PHiXZbehnAjpN7I9sMAo/s640/pasolini+vang+mat+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">avrebbe restituito in pieno la figura dell'Apostolo delle Genti. Il suo tratteggio prosegue rigoroso: Paolo si predica con successo e scandalo dei benpensanti nei quartieri poveri di Genova e Napoli, i testi sono sempre rigorosamente quelli paolini, qui la lettera agli Efesini. Di nuovo a Parigi c'è il tumulto della folla contro Paolo, il suo arresto ed il suo trasferimento a Vichy e da lì a New York (la nuova Roma capitale dell'imperialismo moderno). La descrizione dell'arrivo a New York apre l'epilogo della vita di Paolo tratteggiata negli “Atti degli Apostoli” e Pasolini riesce a farne una trasposizione insieme grandiosa e commovente: “Apparizione di New York per mare. Il transatlantico dove è imbarcato Paolo – accompagnato dalle guardie – attracca alla banchina del porto e Paolo scende. Ad attenderlo sulla banchina è una delegazione di Giudei domiciliati a Roma: le strette di mano tra Paolo e loro non sono solo cortesi, ma anche commosse e fraterne. Poi il gruppo si perde tra l'immensa folla del porto”. Ci si sposta dunque a Manhattan, ai limiti del Village, nel West Side posto apocalittico e poverissimo “Ma con particolare amore la macchina da presa inquadrerà proprio l'alberghetto in cui è alloggiato Paolo: che ha una curiosa e commovente somiglianza con l'alberghetto dove è stato ucciso Martin Luther King. Un poliziotto americano (nero) cammina tranquillo e dolce su e giùper il ballatoio del secondo piano, su cui si affaccia la porta che dà all'appartamento di Pasolo.” Ci sono la comparsa ed il discorso di Paolo avanti ai Giudei (è ripresa qui al Lettera agli Ebrei), quella davanti al tribunale, il </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOvvPadUsv8KZyTfNXs3wF11fsvaV5Yiuhwxjgx7V0byg42gz8wUlhXp4GodAdWI-OwrbwKZ1pr-BYj_qjMQh15Le4DuSaEiV8JFbdbjWgKwR2r6845PO9J0-t_CnhC7mMqWQ8wOoUDNU/s1024/Martin-Luther-King-Jr-1024x512.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="1024" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOvvPadUsv8KZyTfNXs3wF11fsvaV5Yiuhwxjgx7V0byg42gz8wUlhXp4GodAdWI-OwrbwKZ1pr-BYj_qjMQh15Le4DuSaEiV8JFbdbjWgKwR2r6845PO9J0-t_CnhC7mMqWQ8wOoUDNU/w512-h256/Martin-Luther-King-Jr-1024x512.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" width="512" /></a></div><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">suo rilascio, il ritorno in Italia e poi di nuovo a New York: “L'alberghetto dove Paolo ha preso alloggio, assomiglia straordinariamente a quello della prima volta; solo che stavolta è assolutamente identico a quello dove è stato assassinato Martin Luther King”. E qui, dopo aver dato il suo mandato a Timoteo, nello stesso luogo ed alla stessa maniera di Martin Luther King, Paolo sarà ucciso con due colpi di fucile... </span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">francesco latteri scholten</span></div>francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-23382441358924753422020-04-10T02:26:00.001-07:002020-04-10T02:26:25.635-07:00Il processo a ns Signore Gesù Cristo come metafora della menzogna del potere.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieXmuXbnzKyDFcKVbQXHD5I0UNWU_eozI3b9i50wWaI7vMJIIjKBHv19tzhWCilM-fcuUU1Y4zaIctnHBJUqGelh5VT7053hygomu02gm7_-svtvXNqDU9a-txJBfivAoWoNRD7m_Wu1uW/s1600/processo+a+ns+Signore+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieXmuXbnzKyDFcKVbQXHD5I0UNWU_eozI3b9i50wWaI7vMJIIjKBHv19tzhWCilM-fcuUU1Y4zaIctnHBJUqGelh5VT7053hygomu02gm7_-svtvXNqDU9a-txJBfivAoWoNRD7m_Wu1uW/s1600/processo+a+ns+Signore+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;">Il
processo a ns.<b> Signore Gesù Cristo</b>, potrebbe a ben vedere essere la
più classica delle metafore del processo che il potere di ogni tempo
e luogo istituisce nei confronti dell’uomo, del cittadino, anche
qui di ogni tempo e luogo. Si tratta della vicenda per antonomasia
del cittadino a cospetto del potere. Esso potrebbe benissimo aprirsi
con le celebri parole della forma romanzata di tale vicenda, “</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><b>Il
processo</b></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">”
</span></span></em><span style="color: black;">di
</span><span style="color: black;"><b>Kafka</b></span><span style="color: black;">:
“</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">Qualcuno
doveva aver diffamato Josef K. perché, senza che avesse fatto nulla
di male, una mattina venne arrestato</span></span></em><span style="color: black;">.”
La vicenda ha anche un antecedente storico e due letterari famosi: il
processo a </span><span style="color: black;"><b>Socrate</b></span><span style="color: black;">
e l’ “</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><b>Apologia
di Socrate</b></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">”
</span></span></em><span style="color: black;">ed
il “</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><b>Fedone</b></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">”
</span></span></em><span style="color: black;">di
</span><span style="color: black;"><b>Platone</b></span><span style="color: black;">.
L’apertura dell’Apologia è illuminante: “</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">Quello
che è avvenuto a voi, </span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></em></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6zYYcQjuIFmB_gY_TueXfaaVWv0nKjH0kcRirw7dh_o1yKzPWGfsaEwf-is_27i_2rf-dvSz5Z_Iykgf1jKRaEdYKd_io4ganzyZtvuBHnMKrk7xNQbBSLKlrRh3b3ZlQnJDbWGHHIl4f/s1600/Bacio+di+Giuda+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6zYYcQjuIFmB_gY_TueXfaaVWv0nKjH0kcRirw7dh_o1yKzPWGfsaEwf-is_27i_2rf-dvSz5Z_Iykgf1jKRaEdYKd_io4ganzyZtvuBHnMKrk7xNQbBSLKlrRh3b3ZlQnJDbWGHHIl4f/s1600/Bacio+di+Giuda+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">Ateniesi, in udire i miei accusatori, non so;
ma io, per cagion loro, poco meno mi dimenticai di me stesso, così
parlarono persuasivamente: benché, se ho a dire, essi non han detto
nulla di vero. Ma </span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><b>delle
molte loro menzogne ne ammirai massimamente una, questa: dissero che
a voi bene conveniva guardarvi non foste tratti da me in inganno,
perciò che sono terribile dicitore</b></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">,
questa mi parve la lor maggiore impudenza: salvo che non chiamino
terribile dicitore uno che dice il vero; ché se intendono così, ben
consentirei che sono oratore io: ma non a lor modo</span></span></em><span style="color: black;">.”
</span><span style="color: black;"><b>Platone</b></span><span style="color: black;">
centra subito il nucleo del problema, quello del </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLrY0xw9jr5kjjAWhz6k3iGspKEmHK89JITVERQdXnySgPlsjvT70QOcIQLxMoWUG3ObhhmAytCoLKeG2YnD8USa0WLfIXte4BL3IDvmLVclUzJY85bDS3m5XvPwZvgHel7U-4Dt5VRVq3/s1600/Cristo+arresto+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="658" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLrY0xw9jr5kjjAWhz6k3iGspKEmHK89JITVERQdXnySgPlsjvT70QOcIQLxMoWUG3ObhhmAytCoLKeG2YnD8USa0WLfIXte4BL3IDvmLVclUzJY85bDS3m5XvPwZvgHel7U-4Dt5VRVq3/s1600/Cristo+arresto+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b>rapporto
tra verità e giustizia</b></span><span style="color: black;">:
il giusto, finisce sempre – suo malgrado – per smascherare la
natura menzognera e mendace del potere, cioè finisce per mostrarne
l’illiceità. E’ quanto accade anzitutto sul </span><span style="color: black;"><b>piano
veritativo primo</b></span><span style="color: black;">,
quello religioso, dove una religiosità autentica finisce
ineluttabilmente per smascherare quella in autentica come il più
brutale e perfido instrumentum regni. Il </span><span style="color: black;"><b>dire
e l’agire di Caifa sono a riguardo esemplari, scrive Dante: </b></span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><b>Quel
confitto che tu miri, consigliò i Farisei che convenìa porre un uom
per lo popolo a’ martìri</b></span></span></em><span style="color: black;">.
</span><span style="color: black;"><b>La
menzogna sul piano veritativo primo crea infatti una falsa e mendace
visione e concezione sia del mondo </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3mxL6mbYj2W0UwLz3gSGP5eSAR0OAwgOszPVtZFxCFF5bot0wp4RdeUFqtJ52ZaZdw4_Wd1oyl8twAMVcVGFu2LdpbKkTWMzWEq-RdKHDILIMm6XSH98keGEqqUbhoi4mU30ny0Zz7Ey2/s1600/Cristo+da+Erode+Buoninsegna+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="429" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3mxL6mbYj2W0UwLz3gSGP5eSAR0OAwgOszPVtZFxCFF5bot0wp4RdeUFqtJ52ZaZdw4_Wd1oyl8twAMVcVGFu2LdpbKkTWMzWEq-RdKHDILIMm6XSH98keGEqqUbhoi4mU30ny0Zz7Ey2/s1600/Cristo+da+Erode+Buoninsegna+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b>che dell’uomo e perciò della
società</b></span><span style="color: black;">.
Così la menzogna </span><span style="color: black;"><b>si
trasferisce sul piano socio politico</b></span><span style="color: black;">,
come ci mostra l’evangelista Giovanni: “</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><b>Io
sono nato per questo e per questo sono venuto al mondo: per rendere
testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia
voce. Gli dice Pilato: Che cos’è la verità?</b></span></span></em><span style="color: black;">.”
Trasposta su questo piano </span><span style="color: black;"><b>la
menzogna consiste nel mostrare come vera una falsa verità
antropologica e come volontà autentica del cittadino quella che è
la volontà del Potere</b></span><span style="color: black;">:
“</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">Ma
essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso. E le
loro grida si facevano sempre più forti. Pilato allora decretò che
fosse eseguita la loro richiesta. </span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><b>Rilasciò
quello che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che
quelli richiedevano, ma consegnò Gesù</b></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">
alla loro volontà</span></span></em><span style="color: black;">.”
</span><span style="color: black;"><b>Nessun
Diritto può lecitamente condannare </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3mEnelCt4c4XtRLMWDhaXUt4TmfgARypTtnmMrRyJKI-cW4jvG3yMJYgWDInqxgnzBc948X8kmsEI4A4xp5xjoDFgEy5GXyUtQ7HrPkfGMf5lBxJlfK5F89nLD_jO00ihVI1a-OAtNsbp/s1600/Crocifissione+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3mEnelCt4c4XtRLMWDhaXUt4TmfgARypTtnmMrRyJKI-cW4jvG3yMJYgWDInqxgnzBc948X8kmsEI4A4xp5xjoDFgEy5GXyUtQ7HrPkfGMf5lBxJlfK5F89nLD_jO00ihVI1a-OAtNsbp/s1600/Crocifissione+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b>un innocente e tanto meno
condannarlo a morte.</b></span><span style="color: black;">
Né può farlo legittimamente alcun potere. E’ per questo che
</span><span style="color: black;"><b>questo
illecito gravissimo deve essere fatto commettere dalla massa e fatto
apparire come commesso dalla massa, affinché il Potere possa
mostrarlo come commesso da altri, e con questo mostrare la sua
presunta innocenza</b></span><span style="color: black;">
a questa. Così, </span><span style="color: black;"><b>al
sommo della propria nefandezza il Potere può mostrarsi al sommo
della Giustizia</b></span><span style="color: black;">:
“</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">Ma
questa è l’ora vostra e la potenza delle tenebre.” </span></span></em><span style="color: black;"><b>Kafka</b></span><span style="color: black;">
ci mostra come </span><span style="color: black;"><b>nelle
società moderne</b></span><span style="color: black;">
il Potere e con esso la menzogna siano ulteriormente accresciute e
radicalizzate: In esse, </span><span style="color: black;"><b>non
c’è ormai più neppure un tribunale ed un giudizio farsa, è il
cittadino stesso che, nella misura in cui </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmf95-r33sEY4YQx1v4V7xlRdnOdj-8CXn8EatB-mXRXcupoJMaN-ZYQ6Juz6tZ8QGjhgwA-tCw8VMEHRJOc-TUEvwcCZXj2c5lvdDS-Y97JF13PtwxFJUa0poTNxS3VE5gEZ6YewcD774/s1600/golgota+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="365" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmf95-r33sEY4YQx1v4V7xlRdnOdj-8CXn8EatB-mXRXcupoJMaN-ZYQ6Juz6tZ8QGjhgwA-tCw8VMEHRJOc-TUEvwcCZXj2c5lvdDS-Y97JF13PtwxFJUa0poTNxS3VE5gEZ6YewcD774/s1600/golgota+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><b>non mente complice, ad
essere fatto apparire come autore dell’illecito del Potere, e di
più, a giudicarsi e condannarsi</b></span><span style="color: black;">:
</span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">La
logica è certo incrollabile, ma non resiste ad un uomo che vuole
vivere. Dov’era il giudice che non aveva mai visto? Dov’era
l’alto tribunale al quale non era mai arrivato? Alzò le mani
allargando tutte le dita. Ma alla gola di K. si strinsero le mani di
uno degli individui, mentre l’altro gli infilava il coltello nel
cuore rigirandolo poi due volte. Con gli occhi che si spegnevano K.
vide ancora come gli uomini, vicino al suo viso, poggiati guancia a
guancia, osservavano la conclusione. Come un cane!, disse, era come
se la vergogna gli dovesse sopravvivere</span></span></em><span style="color: black;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-81811264946013296942020-04-02T12:25:00.002-07:002020-04-02T12:25:22.279-07:00“La preghiera di un’umanità piegata dal dolore della morte e spaventata dal futuro”<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdLQhx6YlIvAOsy79hLfuAaeB_-5M1qE_73Z9wC5aVwt06gedUdeE1AMPxSZsEr4ng5jQVjrA6btcedpcqR_lKAzy3LlPGAcm9EAvwnbxk87k67MJYWG68je8zZxzPQuLEebqnc0Sld-Y/s1600/Papa+francesco+coronavirus+1+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="326" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdLQhx6YlIvAOsy79hLfuAaeB_-5M1qE_73Z9wC5aVwt06gedUdeE1AMPxSZsEr4ng5jQVjrA6btcedpcqR_lKAzy3LlPGAcm9EAvwnbxk87k67MJYWG68je8zZxzPQuLEebqnc0Sld-Y/s1600/Papa+francesco+coronavirus+1+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Di </span></span></em><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Nicoletta Latteri</span></strong></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></strong></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Le accuse a Papa Francesco sono state molte, ma l’altra sera sotto la pioggia in Piazza S.Pietro c’era un uomo che a nome di tutti andava incontro a Dio, al suo e al nostro Dio, e che ha trovato le parole per parlare al mondo e farsi suo portavoce davanti a Dio. A fare da ponte tra noi e Lui. Un Pontefice che faticava a camminare, ma ha alzato più volte il Santissimo al cielo pur avendo difficoltà a reggerlo, diventando immagine </span></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">di un’umanità attonita che voleva farsi Dio ma </span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEithhmguT0JC067ffSABZFDT5ql2i5GqaLM3mLHYDN_Z8JuX0zlxL2eo1VuL0pebWoC8HfVgt27B8iswP4Al5L7o_MJarF5B2R9g3M5V-VmfIq7_siml-wTLJfJUea3LyE_0_1P5bmi3R0/s1600/papa+francesco+coronavirus+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEithhmguT0JC067ffSABZFDT5ql2i5GqaLM3mLHYDN_Z8JuX0zlxL2eo1VuL0pebWoC8HfVgt27B8iswP4Al5L7o_MJarF5B2R9g3M5V-VmfIq7_siml-wTLJfJUea3LyE_0_1P5bmi3R0/s1600/papa+francesco+coronavirus+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">torna da Lui in ginocchio perché sola e spaventata, disperata senza l’amore più grande, senza più nemmeno sapere cos’è un grande amore. Mai come l’altra sera il Corpus Domini è stato il sole di quella piazza su cui erano già calate le tenebre, è stato ciò che il mondo moderno con le sue infinite ideologie ha cercato di cancellare, ha illuminato la sera, mostrando al mondo ciò che non voleva vedere: la potenza di Dio, la forza del legame con l’uomo che si materializza in una piazza </span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYOoRo4_-IW_lDDQWuu1SALmIrGCXF9arzHXt_fenh32A54rzfL_cbjmiskVhmP5TXeglM2P3zWPV5w0yWvBDJMo4_0lEOmzKj7B40PmfPcdzv1IhhdzikWS9Vm-Lb57ynalBxXNgTytA/s1600/papa+francesco+coronavirus+b+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="294" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYOoRo4_-IW_lDDQWuu1SALmIrGCXF9arzHXt_fenh32A54rzfL_cbjmiskVhmP5TXeglM2P3zWPV5w0yWvBDJMo4_0lEOmzKj7B40PmfPcdzv1IhhdzikWS9Vm-Lb57ynalBxXNgTytA/s1600/papa+francesco+coronavirus+b+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">vuota, che ha il suono di una leggera brezza ma racchiude in sé l’universo intero. Davanti al Pontefice si stendeva la Città Santa, immagine di mille altre città, resa silenziosa dalla pandemia e fatta bella da secoli di preghiere tramutate in pietra dalla fede dei credenti e che ancora una volta ha fatto della sua bellezza lo strumento per amplificare la preghiera di un’umanità piegata dal dolore della morte e spaventata dal futuro, facendone la roccia dalla quale l’uomo insieme a Dio </span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgqjxoHvFZ2iDLL_2TWEfa4888Zy1BUz_5xEySSNPXZIp2TOe_JztuFhGL7h9rsfCRSjS8bU3ISWSmk8eXA-Ci-jMnwMAerTj9AWhX1e3u2ymqB9kcoCYYbkV29vAhxbmPQxF6FYbwnVA/s1600/papa+francesco+coronavirus+d+490.jpeg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="294" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgqjxoHvFZ2iDLL_2TWEfa4888Zy1BUz_5xEySSNPXZIp2TOe_JztuFhGL7h9rsfCRSjS8bU3ISWSmk8eXA-Ci-jMnwMAerTj9AWhX1e3u2ymqB9kcoCYYbkV29vAhxbmPQxF6FYbwnVA/s1600/papa+francesco+coronavirus+d+490.jpeg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">affronta la tempesta. Così, nel momento più difficile, nonostante tutte le differenze e polemiche, gli uomini hanno ritrovato la strada per la preghiera e per Dio, hanno ritrovato la strada che li riporta al Padre che li sosterrà quando cadranno e qualsiasi cosa accada, gli darà la forza di rialzarsi contro ogni previsione o logica umana. Dopo tanto razionalismo e “nuovo umanesimo” l’unica verità è che per potere accedere a Dio bisogna farsi uomini e rinunciare a ogni altra cosa, perché come vediamo in questi giorni la vanità del mondo non ha senso.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">"Signore resta con noi perché si fa sera"</b>. Lc 24, 13-35</span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">P.S. pubblicato previa autorizzazione dell'autrice, il link originario è :</span><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span><a href="https://www.sabinopaciolla.com/la-preghiera-di-unumanita-piegata-dal-dolore-della-morte-e-spaventata-dal-futuro/">https://www.sabinopaciolla.com/la-preghiera-di-unumanita-piegata-dal-dolore-della-morte-e-spaventata-dal-futuro/</a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Scritto da: </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><a href="https://www.sabinopaciolla.com/author/nicoletta-latteri/" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Nicoletta Latteri</a></span></span><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsWg643VnaNsfx7jACpiMLRdRPPoUdfzbkDUzXkj3YvAGAitr_nI_6B1qADItEWRGpADjXwIXR0Bh2PAtOz3pJE0dntiMgv954E9aTaAseS0aHZKE3vcO-TZAk17LT1YcI_qaA9rchVp4/s1600/nicoletta+e+elsa+2++490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="496" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsWg643VnaNsfx7jACpiMLRdRPPoUdfzbkDUzXkj3YvAGAitr_nI_6B1qADItEWRGpADjXwIXR0Bh2PAtOz3pJE0dntiMgv954E9aTaAseS0aHZKE3vcO-TZAk17LT1YcI_qaA9rchVp4/s1600/nicoletta+e+elsa+2++490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<br />
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background: transparent; border: 0px; color: black; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0.53cm 0.13cm 0px; orphans: 2; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<span style="background: transparent; border: 0px; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /><span style="background: transparent; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Nicoletta Latteri nasce nel 1964 a Wesel (Germania, Nordreno Vestfalia), si laurea nel 1990 alla Facoltà di Filosofia della Friedrich Willhelm Universität di Bonn in Archeologia Paleocristiana, Classica e Medievale. Pubblica all’estero e con riviste scientifiche quali i Mélanges de l’École Française de Rome. Collabora come traduttore di testi filosofici, giuridici e scientifici con la Pontificia Accademia per la Vita ed in particolare col compianto card. Elio Sgreccia. È stata Presidente della Commissione Cultura, Intercultura e Uguaglianza dell’ VIII Municipio di Roma. Oggi e attiva nella difesa del patrimonio storico artistico e nella promozione della cultura e della creatività italiana, in quest’ambito rientra anche la scrittura del suo romanzo fantasy Malus Sfida alla Notte, che usa l’ambientazione fantastica quale metafora dei conflitti odierni e dei pericoli a cui va incontro l’umanità.</span></span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-79851250610004683052020-01-13T02:49:00.002-08:002020-01-13T02:49:55.232-08:00Sant' Agostino di Ippona il "Sommo Ente" e l'incontro con Gesù bambino.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqSvLxkAJs0KO-0iqeYw8wJTg2j5RVhPM115XsAZFonlcm_U1J-W-eC34ZuSYSfuDAdjL1qSIdkkF5FOi_T6vWu2nw-A7oWpxnG6EBiCdg-60hU43XgG_0tyE7fVHBx0Z7e1RiNAgTwNGB/s1600/SantAgoistino+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqSvLxkAJs0KO-0iqeYw8wJTg2j5RVhPM115XsAZFonlcm_U1J-W-eC34ZuSYSfuDAdjL1qSIdkkF5FOi_T6vWu2nw-A7oWpxnG6EBiCdg-60hU43XgG_0tyE7fVHBx0Z7e1RiNAgTwNGB/s1600/SantAgoistino+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sant'agostino,
tra i diversi, ci narra un aneddoto denso di significato filosofico.
E' necessario però per darne la giusta significazione filosofica
fare un passo indietro e tornare ai tempi di Aristotele. In
particolare bisogna fare riferimento, per semplicità, al grandissimo
testo anzitutto scientifico, prima che filosofico, del "<i>De
Anima</i>", le cui osservazioni scientifiche sono sempre state
confermate nel corso di secoli e millenni e sono tuttora accettate
dalla medicina contemporanea. Ciò ci è necessario per acquisire il
concetto più ben formulato che la filosofia abbia dato di Ente,
anche se probabilmente inizialmente potrà sembrare che si divaghi un
pò, ma si vedrà che così non è. Aristotele parte dalla
celeberrima tripartizione dell'anima in vegetativa, sensitiva e
razionale, sulla base di osservazioni tecniche fatte sugli organismi
viventi. Egli si avvia poi alla prosecuzione con l'altrettanto famosa
osservazione che come il triangolo costituisce la figura di base
della geometria, alla quale tutte le altre possono lasciarsi ridurre,
e le quali tutte quindi lo comprendono, così l'anima vegetativa è
quella più semplice ed implicata e contenuta in qualche modo in
tutte le altre. Egli disamina quindi prima l'anima vegetativa, poi
quella sensitiva ed infine quella razionale. A proposito di quella
sensitiva egli analizza il fenomeno della percezione. Per lo
stagirita, nella percezione è necessario un rapporto tra percepito e
percepiente, ad esempio tra suono ed udito, luce </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpyK3agnt-rttFfkz95FE8Sa2pZ5gsdIBRhutu_WheOds9fOR9NkAvpi5noriYckGR10JYq12ju23d14evd-inK1k42vDcsYS_NbDJtGkrEYDqpVRXJeeSkW4mwEjZNm5x47J0SGYOnS-b/s1600/aristote+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpyK3agnt-rttFfkz95FE8Sa2pZ5gsdIBRhutu_WheOds9fOR9NkAvpi5noriYckGR10JYq12ju23d14evd-inK1k42vDcsYS_NbDJtGkrEYDqpVRXJeeSkW4mwEjZNm5x47J0SGYOnS-b/s1600/aristote+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">e </span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">vista, in quanto
un percepito troppo debole non è in grado di essere rilevato
dall'organo, mentre uno troppo forte lo danneggia. Chiarito questo
egli osserva che vi è un "atto primo" del percepire nel
quale non vi è alcuna distinzione tra percepiente e percepito, tra
soggetto ed oggetto, ma che entrambi li comprende. Esso precede la
distinzione soggetto oggetto e quindi la loro relazione, che è
l'atto immediatamente successivo. Analogamente accade per l'anima
razionale. Esiste cioé un atto assolutamente primo della coscienza,
il quale precede la distinzione soggetto oggetto, la loro relazione e
tutte le successive, l'atto primo della coscienza, il quale pone il
concetto primo di essa, il concetto a monte anche della distinzione
tra soggetto ed oggetto, e che li comprende entrambi,
indistintamente. Il concetto assolutamente primo il quale comprende
tutto ciò che è: è questo l' Ente. L'aneddoto di Sant'Agostino non
è meno noto. Pare che egli stesso lo abbia narrato sostenendo di non
poter essere certo del fatto di essersi trattato di realtà o di una
visione. Il fatto è presto detto. In una bella giornata il nostro si
era recato in spiaggia per una passeggiata, aprofittando di avere del
tempo libero. Si era così trovato solo, lontano dall'abitato,
assorto nei suoi pensieri. La sua conversione era già avvenuta, in
maniera ormai ferma e convinta. Ad un certo punto vede sulla riva un
bambino, il </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCuG8cc8hoaN83GGToXjNc67ma8Lv-GetuKf1wXGY3AIfDxU_i2d1EGo8alKBzfTIrpmtx4d2hFse3owWRY3v0rOWdiji3nUe9KC1WkWiPdjSaUKaCR6ongf_mGSA-PtyvCSIkFeKjEaMt/s1600/sant%2527agostino+ges%25C3%25B9+bam.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="424" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCuG8cc8hoaN83GGToXjNc67ma8Lv-GetuKf1wXGY3AIfDxU_i2d1EGo8alKBzfTIrpmtx4d2hFse3owWRY3v0rOWdiji3nUe9KC1WkWiPdjSaUKaCR6ongf_mGSA-PtyvCSIkFeKjEaMt/s1600/sant%2527agostino+ges%25C3%25B9+bam.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">quale, felice, prende con un secchio l'acqua del mare e
la riversa nella grossa buca che ha scavato nella spiaggia. Agostino
lo osserva per un pò, poi gli chiede: "Cosa fai di bello?"
Ed il bambino, di rimando, con un sorriso di una soavità che il
filosofo ormai credente ancora non aveva mai visto: "Non vedi,
metto il mare in questa grossa buca che ho scavato." Agostino
risponde con un sorriso ilare: "Ma non vedi come è grande il
mare, come vuoi farlo entrare in quella buca? E poi come, con il
secchiello?" Il bambino gli rispose con un sorriso eguale al
suo: "E tu allora che vuoi fare entrare Dio nella tua testa, con
i tuoi concetti!". La sorpresa volle fargli fissare il bambino,
ma questi non c'era più. C'erano solo il mare, immenso, calmo e
placido, senz'onda, ed una grossa buca piena d'acqua nella spiaggia.
Se ora applichiamo l'aneddoto di Agostino alla trattazione
scientifica di Aristotele, ne ricaviamo che Dio è irriducibile
all'Ente e quindi a qualsiasi concetto della mente umana. Un
millennio </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYjZTVUYgGnH8K7lrQOc6Yt18xPOc08Eg011SMJCLt8Ep0DKb4Svfd9cys65nJEpKTA-YLJ-tlzh9izaLIWTwMfZjWACbOhCo1ww8m3Bc2c4hc9eiMqapdZJB4cSCQrPi1Ltl3xhiDSte/s1600/agostino+incontra+ges%25C3%25B9+b.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="258" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYjZTVUYgGnH8K7lrQOc6Yt18xPOc08Eg011SMJCLt8Ep0DKb4Svfd9cys65nJEpKTA-YLJ-tlzh9izaLIWTwMfZjWACbOhCo1ww8m3Bc2c4hc9eiMqapdZJB4cSCQrPi1Ltl3xhiDSte/s1600/agostino+incontra+ges%25C3%25B9+b.jpeg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">e molti secoli dopo un altro filosofo, stavolta più
nordico, il grande filosofo di Koenigsberg, Immanuel Kant, dimostrerà
che la mente umana a proposito di Dio cade inevitabilmente e
necessariamente in antinomia: Dio è massimamente pensabile e
massimamente inconoscibile. Dio dunque è conoscibile dall'uomo solo
nella misura in cui Egli voglia rivelarsi ad esso, e nella misura in
cui questi voglia accettare la Sua rivelazione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-76551464394184906342019-12-22T02:54:00.000-08:002019-12-22T02:54:49.538-08:00Buon Natale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpXnnDovrB6f4_s4dMjsNVVSr21ZTXY7Ef0-bvmzZ22EKC88JQZY2Gl2-DenI6A3DaGLLExoC35nMWv1aGU6tfH28URV8_WbZg_CBKzeRRcMdCPG9w7Zu7XAMRtzKXBHlDgUL57wm9UiOG/s1600/Lippi%252C_adorazione_del_bambino%252C_prato+490+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="446" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpXnnDovrB6f4_s4dMjsNVVSr21ZTXY7Ef0-bvmzZ22EKC88JQZY2Gl2-DenI6A3DaGLLExoC35nMWv1aGU6tfH28URV8_WbZg_CBKzeRRcMdCPG9w7Zu7XAMRtzKXBHlDgUL57wm9UiOG/s1600/Lippi%252C_adorazione_del_bambino%252C_prato+490+%25282%2529.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“In quei giorni un
decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di
tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era
governatore della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi registrare,
ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della
famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in
Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare
insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si
trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo
depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro
nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano
di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si
presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.
Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: “Non
temete, ecco io vi annunzio una grande gioia , che sarà di tutto il
popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore che è il
Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto
in fasce, che giace in una mangiatoia”. E subito apparve con
l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e
diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli
uomini che Egli ama”. Luca 2, 1-14 trad. Nestle Aland</span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-64104426626768022072019-12-15T15:51:00.001-08:002019-12-15T15:51:16.636-08:00Sant' Ignazio di Loyola e James Joyce, ovvero il "Racconto di un pellegrino" e l' "Ulisse".<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="post-footer" style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.6; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<div class="clear" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background: rgb(238, 238, 238); border: 0px; clear: both; color: black; font-family: "open sans"; font-size: 13px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; orphans: 2; outline: 0px; padding: 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
</div>
<ul class="post-pager" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background: rgb(238, 238, 238); border: 0px; color: black; font-family: "open sans"; font-size: 13px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 1.2; list-style-position: inside; margin: 0px; orphans: 2; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 0px 0px 0px 1.25em; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<li class="next" style="background: none; border: 0px; display: inline; float: right; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; text-indent: 0px; transition: all 0.4s ease-out; vertical-align: baseline; width: 327.219px;"><a class="newer-link" href="https://flspress.blogspot.com/2017/07/perche-e-stato-fatto-cadere-il.html" id="Blog1_blog-pager-newer-link" rel="next" style="background: transparent; border: 0px; color: #27699d; display: block; font-weight: 400; margin: 0px; outline: none; padding: 0px 24px 0px 0px; position: relative; text-decoration: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"></a></li>
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</div>
<br />
<div class="post-body entry-content" id="post-body-5573594685585020749" itemprop="description articleBody" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; font-family: "Open Sans"; line-height: 24px; margin: 8px 0px 0px; outline: 0px; padding: 35px 20px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline; width: initial;">
<div class="separator" style="background: transparent; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAZ9ii1i_U6qE1We8UVJMOJsJ5k883htE3kzluguC-nvUTAlXQkCI7aTczmkZ2DGhTCzvXITkReqQ718hFChxJDdeO4icph6PCLqRfcM2DIN5PYiQZTZOpgFU0YlPVmLa79oSJ2vkijx4/s1600/ignazio+di+loyola+%25281%2529+490.jpg" imageanchor="1" style="background: transparent; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="517" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAZ9ii1i_U6qE1We8UVJMOJsJ5k883htE3kzluguC-nvUTAlXQkCI7aTczmkZ2DGhTCzvXITkReqQ718hFChxJDdeO4icph6PCLqRfcM2DIN5PYiQZTZOpgFU0YlPVmLa79oSJ2vkijx4/s1600/ignazio+di+loyola+%25281%2529+490.jpg" style="background: transparent; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">"Parla, Musa, tu dell'eroe scaltro a me: di lui che andò tanto vagando poi che di Troia la rocca sacra abbatté; di molti uomini vide la terra e conobbe la mente; e molto l'animo suo patì sul mare per tenere sé stesso e i compagni vivi al ritorno. Ma vano fu di salvare i compagni il desiderio pur grande: ne fece rovina la propria follia; insensati, che i buoi del Sole Iperione mangiarono e quello il giorno a loro negò del ritorno. Tu, di queste avventure da un punto qualsiasi movendo, racconta, o figlia di Zeus, anche a me qualche cosa." E' l'inizio del racconto forse più famoso e bello al quale - da qualche millennio - l'umanità può volgersi. In esso mito e leggenda si fondono. Ma sono anche simbolo e dunque significazione del vero e del reale. Soprattutto sul piano dello psichico. Il ritorno a sé, alla propria casa, il viaggio, il "Dio avverso", il fato, la "Dea che illumina e protegge", il Vate, sono senz'altro "archetipi". Le figure di Calipso, Circe e molte altre lo sono anch'esse. Il soggetto vero del racconto è allora la "Realtà" e la "Verità" della coscienza. Dunque il viaggio dell'uomo ed, insieme, intorno all'uomo. E' questo che sì che "Il più bello e interessante dei soggetti è quello dell'Odissea. E' più grande e umano di quello dell' Amleto, superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust ... A Roma, quando avevo finito circa la metà del Portait, mi resi conto che l'Odissea doveva esserne il seguito."(James Joyce). Un "A Portrait of the Artist" è di per sé luogo di elezione per il confronto, con sé, certo, ma anche con l' "uomo", meglio l'umanità, cui ciascuno di noi partecipa. Con la nostra vita, che altro non è </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background: transparent; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaIiXcOgH8NeZfftd70lySHvE46SQdpPvFABj2iDQ0ZUKr8u5C4v4XOhv0592Awd1RwUD5yUuF-ihjDKG1W4tbbog7DXZdKMxDcNI9jQf0FFg3QmqQWHiE7qmSejuhTyrIGV_JDgGfvvU/s1600/james_joyce_1050x700+490.jpg" imageanchor="1" style="background: transparent; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="422" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaIiXcOgH8NeZfftd70lySHvE46SQdpPvFABj2iDQ0ZUKr8u5C4v4XOhv0592Awd1RwUD5yUuF-ihjDKG1W4tbbog7DXZdKMxDcNI9jQf0FFg3QmqQWHiE7qmSejuhTyrIGV_JDgGfvvU/s1600/james_joyce_1050x700+490.jpg" style="background: transparent; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">se non un pellegrinare in questo mondo. Un continuo trascendersi per approdare ad altro, ad altro sito "oltre". Un continuo cercarsi anche da questo oltre e, al tempo stesso, trascendere anche da esso per un altro "oltre", di là dal primo, e così via, inseguendo l'infinito e l'eterno e sé, la propria identità e dunque il passato perduto, affidato ormai alla Musa che assolve il compito di Memoria. Il "viaggio" moderno di Joyce è emulo dell'antico omerico. Riprende archetipi e tematiche rielaborandole totalmente dando di volta in volta più esplicitezza o meno, più allegoria o meno, spesso meno suspense ma più divertissement. Non è più un viaggio periglioso di anni ed anni, ma un viaggio attraverso diciotto episodi, ciascuno caratteristico e connotato da un proprio stile letterario, snodantesi nelle ventiquattro ore di una giornata "tipo". In Joyce - a differenza che in Omero - appare ed è esplicitato il vero tema di fondo di qualsiasi viaggio dell'uomo ed intorno all'uomo: il tema della riconciliazione. Vi sono infatti due personaggi, apparentemente distinti, Stephen Dedalus e Leopold Bluhm, i quali sono in realtà la stessa persona. La riconciliazione è la tematica che si nasconde dietro la ricerca di Stephen Dedalus, la ricerca di un padre, e quella di Leopold Bluhm, la ricerca di un figlio. E' lo stesso personaggio il cui Io da giovane deve divenire figlio del proprio Io maturo ed il cui Io maturo deve divenire padre del proprio Io da giovane. Dunque la riconciliazione di sé con sé, ciò che ogni peregrinare umano implica. Da essa solo può sorgere lo Spirito da cui iniziare una vita nuova. L'io da giovane divenuto figlio dell'io maturo e questi padre di quello è l'armonia di sé con sé, lo Spirito da cui l'uomo può trovare l'armonia anche con l' Altro, con il Mondo. E' l'unitrinitarietà psichica dell'uomo. E' la realtà che </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background: transparent; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD1w2ZIWTHQJrCKIZoBKEJo31Gja2XV14VwCgg8G-l3LWgSJSXzag2Szvy3AJZi21VmkE7yBqWnTMbVayUCL6QOjK0E8SwP6fR9nPvi8k6Wef_Qx4kAR0vYthRUntLkukv1NLIvc0L7WM/s1600/edipo+e+la+sfinge+g+moreau+490.jpg" imageanchor="1" style="background: transparent; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="881" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD1w2ZIWTHQJrCKIZoBKEJo31Gja2XV14VwCgg8G-l3LWgSJSXzag2Szvy3AJZi21VmkE7yBqWnTMbVayUCL6QOjK0E8SwP6fR9nPvi8k6Wef_Qx4kAR0vYthRUntLkukv1NLIvc0L7WM/s1600/edipo+e+la+sfinge+g+moreau+490.jpg" style="background: transparent; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">l'uomo è chiamato a cercare e trovare. E' il passaggio ad una realtà successiva e superiore cui il soggetto va ad innalzarsi. Ma è alle soglie di questa che Joyce si arresta. Se per Joyce il confronto con sé ed il peregrinare umano arriva spinto dalla vita e dalla letteratura, per Sant'Ignazio di Loyola la "spinta" è quella ben più potente di una cannonata che durante l'assedio di Pamplona gli spezzerà una gamba e lo ferirà all'altra. Il lungo e tormentato, ma soprattutto assai doloroso, periodo di convalescenza lo costringe a protratta forzata inattività e le uniche letture che trova disponibili sono religiose. Il confronto con sé, il viaggio dell'uomo e intorno all'uomo di Sant'Ignazio di Loyola inizia così. Finisce l'immersione piena in una mondanità fatua che lo aveva caratterizzato sino ad allora, parte la ricerca del "vero" e di una vita autentica. Inizia il peregrinare vero che, tormentoso, lo porterà alla Santità. Il peregrinare di Sant'Ignazio, a differenza di quello laico di Joyce, ha un riferimento, una stella polare. Lo aveva del resto già anche il racconto antico, quello omerico. Lì si trattava di Atena, la "Dea dagli occhi splendenti" come la definiva lo stesso Omero. La figlia di Zeus nata dal suo stesso cervello, la Dea della "Ragione" che guiderà, non solo Odisseo, ma l'uomo greco dal politeismo al monotesimo del Lògos. Lògos cui l'evangelista San Giovanni dedicherà il celebre inno posto al principio del suo evangelo della vita di ns Signore Gesù Cristo, il quale sarà la stella polare di Sant'Ignazio. Si tratta del "Sole" dal quale trarrà continuamente energia salvifica per sé e per gl'altri. Già gl'occhi splendenti di Atena avevano illuminato alla "Ragione" Odisseo, guidandolo al discernimento del "Vero" negli accadimenti, nel fato, nelle vicende umane e nella realtà degli uomini, spogliando del velo delle apparenze. Il "Sole" </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background: transparent; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzJz0yHk_53IuSZqlG8alOpSNKIOq_G7L4sXB8SV0tidx99XHx8kqFTWNvh5KzpjvZXDRbXFiOzBXpnQp5ut9D3crWoxLI4V9cwjpVoMExnN0-wWxqMZCBuegR2D7KjONI7y7dp9dwdnQ/s1600/la+zattera+della+medusa+gericault+490.jpg" imageanchor="1" style="background: transparent; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="334" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzJz0yHk_53IuSZqlG8alOpSNKIOq_G7L4sXB8SV0tidx99XHx8kqFTWNvh5KzpjvZXDRbXFiOzBXpnQp5ut9D3crWoxLI4V9cwjpVoMExnN0-wWxqMZCBuegR2D7KjONI7y7dp9dwdnQ/s1600/la+zattera+della+medusa+gericault+490.jpg" style="background: transparent; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">ignaziano comprende in sé anche ciò che era proprio degli occhi splendenti di Atena, ma lo supera collocandosi ad un livello più alto, quello della Carità, dell'Amore, che comprende in sé anche la Ragione e la razionalità, ma li comprende per oltrepassarli. C'è dunque un "Vero" nuovo e più alto di quello di Atena nel quale quello è compreso. Sarà esso a dare forza e vita, ad illuminare per distinguere lo "Spirito Buono" da quello "Cattivo". Sarà esso a guidare l'uomo alla riconciliazione che non è più - come per Joyce - semplicemente riconciliazione con sé e con l' Altro, perciò una riconciliazione a due termini, ma a tre: riconciliazione con Dio, con sé e con l'Altro. Un grandissimo peregrino dello Spirito, laico al pari di Joyce, chiudeva "Aurora" con il bellissimo aforisma: "575. Noi aereonauti dello Spirito! - Tutti questi temerari uccelli che volano lì in lontananza, in estrema lontananza, - di sicuro! a un certo punto non potranno più andar oltre e si appollaieranno sull'albero di una nave o su un piccolo scoglio - e grati per giunta di questo misero rigugio! Ma a chi sarebbe lecito trarne la conclusione che dinanzi a loro non c'è più nessuna immensa, libera via, che essi sono volati tanto lontano quanto si può volare! Tutti i nostri maestri e precursori hanno finito per arrestarsi, e non è il gesto più nobile e leggiadro quello con cui la stanchezza si arresta: anche a me e a te accadrà così! Ma cosa importa di me e di te! Altri uccelli voleranno oltre! Questa nostra consapevolezza e fiducia spicca il volo con essi facendo a gara nel volare in alto, sale a picco sul nostro capo e oltre la sua impotenza, lassù in alto, e di là guarda nella lontananza, antivede stormi di uccelli molto più possenti di quel che siamo noi, che aneleranno quel che noi anelammo, in quella direzione dove tutto è ancora mare, mare, mare! - E dove vogliamo dunque arrivare? Al di là del mare? Dove ci trascina questa potente brama, che per noi è più forte di qualsiasi altro desiderio? Perché proprio in questa direzione, laggiù dove fino ad oggi sono tramontati tutti i soli dell'umanità? Si dirà forse un giorno di noi che, volgendo la prua ad occidente, anche noi speravamo di raggiungere le Indie, - ma che nostro destino fu quello di naufragare nell'infinito? Oppure, fratelli miei? Oppure? -" (Nietzsche, Aurora, af. 575) Si tratta dell'ultima peregrinazione di Odisseo, quella che lo porterà a partire per il viaggio oltre le "Colonne d'Ercole". L'uomo, come osserva giustamente Sartre, è strutturalmente trascendente e perciò libero. Ma, proprio per questo, aggiungo io, l'uomo è aperto al trascendente. Stephen Dedalus / Leopold Bluhm nell'ultima peregrinazione di Odisseo, quella oltre le "Colonne d'Ercole" cioè oltre il conosciuto umano, cioé verso Dio, è destinato, al pari di Nietzsche, al naufragio, perché non ci si può incontrare con ciò a cui ci si chiude, con ciò che si rifiuta. Odisseo, disparso agli occhi degl'uomini, ha forse potuto rivedere quelli splendenti della sua Atena, Sant'Ignazio, di sicuro, quelli di ns Signore Gesù Cristo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">francesco latteri scholten.</span></div>
<div style="background: transparent; border: 0px; clear: both; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
</div>
</div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-26694828673384009162019-12-10T01:04:00.002-08:002019-12-10T01:04:59.671-08:00Radio Maria ovvero il ritorno del Tempo Sacro.<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9tXQJ1WKrW6E2Mfea7wA78Y8rKsEhe8aRB2UDJZ9az8_RhXMkujK95lZVd7lERnUpPJqkIITYHwDw0TDBRpIOyOqthN-nfwqf7oDbonngHKcGuwA0ijhxdjslrE67P2McWox82Re7RBo/s1600/radio-maria-+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="345" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9tXQJ1WKrW6E2Mfea7wA78Y8rKsEhe8aRB2UDJZ9az8_RhXMkujK95lZVd7lERnUpPJqkIITYHwDw0TDBRpIOyOqthN-nfwqf7oDbonngHKcGuwA0ijhxdjslrE67P2McWox82Re7RBo/s1600/radio-maria-+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">L'evento della irruzione del <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Sacro</b> - ovvero <span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">di </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">ciò che irrompendo nel mondo fonda, istituisce la verità del mondo e perciò la sua realtà, istituendo il vero ed il falso, creando un punto fisso, un riferimento, il che equivale alla “creazione del mondo</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">“ -</span> presenta secondo Mircea Eliade <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">due connotazioni fondamentali</b> nell'atto stesso del suo accadere: <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">il Tempo e lo Spazio</b>. L'irruzione del Sacro è così una scissione di entrambi in Sacro e Profano. <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Sacro e Profano sono anzitutto due modi di essere nel mondo, due situazioni esistenziali assunte dall'uomo</b> nella storia. <span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">L’uomo sceglie di collocarsi in una delle due situazioni esistenziali possibili rispetto a questa scelta cui corrispondono due tipologie diverse: l’ </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">homo religiosus</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> e l’ </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">homo a-religiosus</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Il primo</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, in relazione allo spazio, </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">vive in uno spazio in cui compaiono</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, nella distesa dello spazio profano delle singolarità, </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">dei luoghi sacri</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">; </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">il secondo vive in uno spazio omogeneo totalmente profano</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, in quanto i luoghi sacri non hanno significato per lui. Anche per</span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> il tempo</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, come già per lo spazio, si ha una collocazione, che è </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">collocazione esistenziale</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, e che è </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">diversificata per l’ homo religiosus e per l’homo a-religiosus</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Il primo</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> rifiuta di vivere unicamente in quello che in termini moderni, si chiama “presente storico”, </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">si sforza di raggiungere un tempo sacro</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> che, sotto certi aspetti, può essere paragonato </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpBD8Dazyn5Gb07-3Eo_Mwe-AZ4mbk-IQu0L2lt0rTlG2R5XlTXh18ADOCoiMBpcCPmUsZQ2V9Fr8jFY691YFcnTAY-szIAt-XqiMpnfn3zmrbeVogA0mLzLkJe2y9dNdmS9j4TAmsfCI/s1600/radio+maria+logo+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpBD8Dazyn5Gb07-3Eo_Mwe-AZ4mbk-IQu0L2lt0rTlG2R5XlTXh18ADOCoiMBpcCPmUsZQ2V9Fr8jFY691YFcnTAY-szIAt-XqiMpnfn3zmrbeVogA0mLzLkJe2y9dNdmS9j4TAmsfCI/s1600/radio+maria+logo+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">all’eternità. Discontinuo è anche il tempo dell’homo a-religiosus: lavoro, divertimenti, piacere etc. Esiste tuttavia una differenziazione di fondo: l’</span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">homo a-religiosus rimane sempre in un mondo radicalmente umano e ne ha coscienza, quello religiosus nel Sacro dà significato alla realtà del presente superando così il mondo meramente umano</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. Periodicamente l’</span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">homo religiosus entra in un tempo sacro, l’unico vero e reale, e questo dà un senso “vero” alla sua vita ed al mondo</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. Uno degli esempi più significativi può essere rintracciato nella celebre conversione di </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Sant'Ignazio di Loyola</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, uomo d'armi e di Corte di successo che </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">nel 1521</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, ferito durante la difesa della fortezza di Pamplona, si ritrova durante la cura e la convalescenza ad essere escluso dalla dimensione profana sua abituale e - tramite le uniche letture disponibili, quelle della vita di ns Signore e quelle dei Santi - </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">immesso nella dimensione del Sacro</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. Se tuttavia ancora</span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> ai tempi di Sant'Ignazio il tempo era prevalentemente scandito dal Sacro e le campane invitavano alle Lodi, all'ora Media, al Vespro e le festività – Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Pentecoste – scandivano l'anno, l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese distruggendo Chiese e </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM9jJPOUnTSE7auVv_mOxghleCPIwHkWZjrZimI2v1CeMkxiu4i1vu1_lmVWXlq9unK5kqa594VC0hOkMVEssU9XJCExGT-g3pxx9XmQa1b5oGWVIEiB6XQLc4hqC2GMTvaU8NmpRr0C4/s1600/radio+maria+erba+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="326" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM9jJPOUnTSE7auVv_mOxghleCPIwHkWZjrZimI2v1CeMkxiu4i1vu1_lmVWXlq9unK5kqa594VC0hOkMVEssU9XJCExGT-g3pxx9XmQa1b5oGWVIEiB6XQLc4hqC2GMTvaU8NmpRr0C4/s1600/radio+maria+erba+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">campane ed ignorando il Sacro e la Festa hanno di fatto proceduto a quella profanazione del mondo e della Vita cui il Modernismo figlio di entrambi ha portato pressoché al compimento</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">L'uomo di oggi infatti si trova immerso prevalentemente nella sola realtà esistenziale a-religiosa, profana</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. Il Sacro scandisce ormai infatti il tempo solo di pochi. </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Radio Maria</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> - fondata inizialmente nel 1982 da Don Mario Galbiati ad Arcellasco d'Erba come Radio parrocchiale, diretta dal 1987 da Padre Livio Fanzaga, oggi realtà in molti Paesi – </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">è praticamente l'unico tra i grandi Mass Media a riproporre lo scandimento del Tempo in base al Sacro</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">: Lodi e Santa Messa, Ora Media, Vespro, Compieta e Rosario (a mezzanotte, alle tre, alle cinque e quarantacinque, alle diciasette e quaranta) quotidianamente e scandimento dell'anno in base a quello liturgico. </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Radio Maria consente così ai fedeli di vivere e scandire il tempo ed il giorno al cospetto del Sacro e lasciandosi guidare da esso</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. La Radio è senz'altro qui anche il </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Medium più adatto</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">: “La radio tocca, intimamente, personalmente, quasi tutti in quanto presenta un mondo di comunicazioni sottintesi tra lo scrittore speaker e l'ascoltatore. E' questo il suo aspetto immediato: un'esperienza privata. Le sue profondità subliminali sono cariche degl'echi risonanti antichi tamburi. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTJxYQGJc4vrkDfEhX31X-3ncmoqSF4806oeUMTfRKLWs7jA0Q2yHqh2U41p9FMgjMO0VjENWbDXx7TQQX7HpT5cjRd78hPUVYPDOPyu3rfBDYWbVLBwxGdoF5uKwV22lIsOeV8Ob4J5k/s1600/la+pasqua+di+maria+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="325" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTJxYQGJc4vrkDfEhX31X-3ncmoqSF4806oeUMTfRKLWs7jA0Q2yHqh2U41p9FMgjMO0VjENWbDXx7TQQX7HpT5cjRd78hPUVYPDOPyu3rfBDYWbVLBwxGdoF5uKwV22lIsOeV8Ob4J5k/s1600/la+pasqua+di+maria+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Ciò è insito nella natura stessa del Medium, per il suo potere di trasformare la psiche e la società in un'unica stanza degli echi.” (M. Mc Luhan “Gli strumenti del comunicare”). La conferma è personale e immediata: </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">è più facile e spiritualmente più diretta la preghiera del Santo Rosario con la Radio che con la TV</b></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">. Il successo è stato folgorante e tanto più se si pensa alla scelta di non ospitare pubblicità e dunque rimettendosi interamente alle offerte dei fedeli. Nel 1990 è già ricoperto l'intero territorio nazionale (e sono ormai diversi milioni gli ascoltatori di ogni fascia di età e ceto sociale che quotidianamente la seguono) ed ormai l'emittente è presente in tutti i continenti. </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Radio Maria è una delle realtà cattoliche più avvincenti ed il suo obbiettivo precipuo, avvicinare e confermare alla Fede ed alla Preghiera è senz'altro centrato.</b></span></span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">francesco latteri scholten.</span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-64083149734067105082019-09-23T05:35:00.001-07:002019-09-23T05:35:39.870-07:00Quando Dio si nasconde dietro la matematica<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6RgqpbNsPFaiAPoPr7QDojdP-MOS2aCGFNpFFbfT0x998W6_uPdEpwEE6KCpFF8z4EvFxJu-Lq09sBdCkq9maHMh2kqziYbHz2gI3gwcA_UgKwRQASzLOz5R7DGcH_IFJ1BV7jpkQCsM/s1600/Nicoletta+Latteri+500+%25282%2529.JPG" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="472" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6RgqpbNsPFaiAPoPr7QDojdP-MOS2aCGFNpFFbfT0x998W6_uPdEpwEE6KCpFF8z4EvFxJu-Lq09sBdCkq9maHMh2kqziYbHz2gI3gwcA_UgKwRQASzLOz5R7DGcH_IFJ1BV7jpkQCsM/s1600/Nicoletta+Latteri+500+%25282%2529.JPG" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Di </span></span></em><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Nicoletta Latteri</span></strong></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">C’è un tema che agita il mondo della scienza fin dai suoi albori ed è l’infinito, l’indimostrabile problema sulle tracce del quale alcune delle più grandi menti matematiche hanno perso la ragione e che da alcuni è stato definito il santo Graal della matematica. Ciò che lo rende così irresistibile per molti studiosi non sono solo le difficoltà che porta con sé, ma anche l’essere stato accostato al concetto di Dio, al punto da venire usato come suo sinonimo. Al di là delle affinità teologiche, Dio e l’infinito hanno in comune il fatto di costituire uno dei problemi matematici di più difficile soluzione. Solo alla fine dell’ 800 Georg Cantor riuscì a fornire alla discussione sull’infinito, che si trascinava sin dall’antichità, un nuovo assetto e nuove prospettive risolvendo gli ostacoli che </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfya3gH9MKkuF3Sp561DAQPkSrpxtovYqUnCtrYvz3KTmiWN3aeqcpMasfznSm1FYRdUA6sJzTsnlO8t936hXFppYMKqIEH8D-dbfxqK3mxEuCwH-nuQKUTBh8KVQ0tp9fsOnPbgwpUE/s1600/georg+cantor+a+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="279" data-original-width="488" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfya3gH9MKkuF3Sp561DAQPkSrpxtovYqUnCtrYvz3KTmiWN3aeqcpMasfznSm1FYRdUA6sJzTsnlO8t936hXFppYMKqIEH8D-dbfxqK3mxEuCwH-nuQKUTBh8KVQ0tp9fsOnPbgwpUE/s1600/georg+cantor+a+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">avevano ancora bloccato Galilei e fornendo una legittima riproposizione dell’infinito attuale; egli infatti riuscì a dimostrare che non tutti gli infiniti sono uguali e che vi sono più livelli di infinito, in questo contesto ebbe bisogno di una nuova notazione per definirli e decise di indicarli usando la prima lettera dell’alfabeto ebraico l’alef: </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">א</span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, simbolo di Dio e della sua infinità, inoltre la prima lettera l’</span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">א </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">avrebbe segnato l’inizio di una nuova epoca matematica, quella dell’infinito attuale. L’ultimo di questi livelli di </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">א </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">fu definito da Cantor </span><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">assoluto</span></span></em><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, un concetto che esulava dall’analisi e dal rigore logico-matematico, la cui formulazione ricorda in qualche modo l’infinito di alcuni teologi medievali e del Cusano. Cantor diede anche un nome all’ultimo livello di infinito, lo chiamò Dio. Forse per qualche attimo si diffuse l’illusione di </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPadveopca2HbK1P5_2w4AWrYEtMLzZDPhlm7OTblUyFn8Wk9QK6BB3DcJWGZuVY7X1tYpOd-8NB59tjLR4XqSgRof4xO879fNgEtfQGlMAgRd_5VR4-pjO8VsJd_ZKu4xvZryxlgFLYQ/s1600/michelangelo+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="289" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPadveopca2HbK1P5_2w4AWrYEtMLzZDPhlm7OTblUyFn8Wk9QK6BB3DcJWGZuVY7X1tYpOd-8NB59tjLR4XqSgRof4xO879fNgEtfQGlMAgRd_5VR4-pjO8VsJd_ZKu4xvZryxlgFLYQ/s1600/michelangelo+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">poter essere vicini al trovare la formula di Dio, ma non fu così. Ancora una volta l’uomo inseguendo l’antico mito di poter giungere alla conoscenza di Dio, tramite il superamento di ogni limite umano grazie alla scienza, rischiò di perdere le sue certezze, infatti, il grande matematico non riuscì a difendere la sua </span><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">ipotesi del continuo </span></span></em><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">dai forti attacchi e nel tentare di confermarla perse la ragione in quello che oggi verrebbe chiamato esaurimento nervoso da sforzo. In questo la ricerca dell’infinito matematico ricorda molto la legenda del Santo Graal, e, come in una fiaba appunto, dopo di lui arrivò un ragazzo: Gödel che riuscì dimostrare che </span><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">l’ipotesi del</span></span></em><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">continuo di Cantor era compatibile con gli altri assiomi della </span><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">teoria degli insiemi</span></span></em><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, ma lo fece in un modo del tutto </span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0_MlccKgXZSu5UNlFu6FHCjijN0rhXaLOuc3hA82ZFrqTR0GOQi97djuiDLRG3yZAHnIIJus1I2P6G1RZELUXuEErcmXzPWRjGDaekUrDxArtpCR5m1psQYNQVbbJZRO_jAHFnURekpc/s1600/georg+cantor+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="620" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0_MlccKgXZSu5UNlFu6FHCjijN0rhXaLOuc3hA82ZFrqTR0GOQi97djuiDLRG3yZAHnIIJus1I2P6G1RZELUXuEErcmXzPWRjGDaekUrDxArtpCR5m1psQYNQVbbJZRO_jAHFnURekpc/s1600/georg+cantor+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">inaspettato e rivoluzionario per quanto riguarda tutta la storia delle scienze: dimostrò che non era dimostrabile, in quanto all’interno di un sistema rigorosamente assiomatico, come formulato da Russell e Whitehead nei</span><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Principia matematica, </span></span></em><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">esistono proposizioni che sono indecidibili, quindi non dimostrabili, non perché sbagliate ma perché non dimostrabili. Era il famoso </span><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-style: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">teorema dell’incompletezza</span></span></em><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">, grazie al quale la matematica smise di essere una scienza esatta, le ricerche rivoluzionarie sull’infinito tuttavia erano salve. Non è un caso però se, quando morì negli anni 70, Gödel che intanto era diventato il più grande matematico del 900, e forse di sempre, stava lavorando alla dimostrazione dell’esistenza di Dio, forse dopo avere risolto problemi plurisecolari che avevano imbrigliato l’infinito, era passato all’altro problema, affine ma ben più prelibato senza tuttavia riuscirci, anch’egli in fine vittima di un esaurimento nervoso. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGYErN4Wm7lDThKQMQIPBb8Gl8LIX0EnUmcFDhg0ZNuyeTU88DRLzXIgzCPPXaq5-Rmm5IcD007qiD51eu-jbDiuuZZRgnaqiivZibnXQ75k1yPGtQgGL5E03Tp0XfFh2CuaWVaRXDsY8/s1600/Kurt-Godel+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGYErN4Wm7lDThKQMQIPBb8Gl8LIX0EnUmcFDhg0ZNuyeTU88DRLzXIgzCPPXaq5-Rmm5IcD007qiD51eu-jbDiuuZZRgnaqiivZibnXQ75k1yPGtQgGL5E03Tp0XfFh2CuaWVaRXDsY8/s1600/Kurt-Godel+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0.53cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #444444; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Quindi, con buona pace di chi afferma che la scienza ha dimostrato l’inesistenza di Dio, una valida dimostrazione dell’esistenza di Dio o una sua negazione, che più o meno si equivalgono in fatto di difficoltà, continua a sfuggire anche ai matematici più geniali ed in una scienza basata su dimostrazioni e confutazioni ogni altra cosa che esuli dal processo scientifico non ha valore o ragione d’essere. Così in conclusione per quanti scienziati si prodigheranno nel dire che Dio non esiste e faranno d tutto per riuscire ad estromettere il concetto di Dio dalla scienza stessa, altrettanti cercheranno di dimostrarne l’esistenza, perché non c’è niente che attiri maggiormente l’animo umano più di un problema non risolto, un qualcosa in cui tutti gli altri hanno fallito… la ricerca continuerà e gli scienziati continueranno a cercare Dio fosse anche solo per riuscire finalmente a negarne l’esistenza.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">NB : pubblicato con il consenso dell'autrice, sotto il link origine</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://www.sabinopaciolla.com/quando-dio-si-nasconde-dietro-la-matematica/" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">https://www.sabinopaciolla.com/quando-dio-si-nasconde-dietro-la-matematica/</a></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-86053741298340957722019-08-17T07:54:00.001-07:002019-08-17T07:54:56.381-07:00Concezione teologica e sistema politico: lo Pseudo Dionigi e San Tommaso d'Aquino e le loro contraddizioni.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrSWWpbVnuXt_Xi8Vvd2uzlJlMQjyHuLes3IPsCUM1UzNlz5gkFkwfJln2Cl26r9imypnyWjp7hFl5H2P-QGUJCjRfnrQfD8qV6bffsi9a7pmUmXafHBuNH_EPhl3aKgaz7XpOqt52oEtC/s1600/296163_1725228550200_6237028_n++490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="672" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrSWWpbVnuXt_Xi8Vvd2uzlJlMQjyHuLes3IPsCUM1UzNlz5gkFkwfJln2Cl26r9imypnyWjp7hFl5H2P-QGUJCjRfnrQfD8qV6bffsi9a7pmUmXafHBuNH_EPhl3aKgaz7XpOqt52oEtC/s1600/296163_1725228550200_6237028_n++490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'approccio
ad una concezione di Dio può essere di vario tipo. L'approccio della
fede, quello rivelativo, quello dello studioso di Dio, quello del
filosofo, per il quale "Dio" può anche essere
semplicemente il parametro fondante o reggente di un sistema
filosofico. Qualunque esso sia, esso implica invero un sistema
politico e questo spiega anche le grandi guerre di religione della
storia di pressocché tutti i popoli. Nell' Antico Testamento, Dio
nega la visione del proprio volto all'uomo: "<i>Io passerò e ti
coprirò con il palmo della mia mano, quindi potrai vedermi di
spalle, perché non è dato all'uomo di vedere Dio e restare in
vita</i>", sono le parole che Dio dice a Mosé. Coerentemente a
Mosé Dio nega di farsi una immagine di Lui. Si tratta di una
concezione che racchiude una verità di fondo espressa bene da Sant'
Agostino in un famoso aneddoto: si trovava un dì sulla spiaggia a
passeggiare e lì vide un fanciullo intento a versare con un secchio
l'acqua del mare in una buca scavata nella sabbia della spiaggia.
Cosa fai di bello? Non lo vedi? Metto il Mare in questa buca. Rise il
santo: ma come non vedi come è grande il Mare e tu vuoi metterlo in
questa buca? E come poi, con un secchiello? Rise il fanciullo: e tu
allora che vuoi far entrare Dio nella tua testa?. Dio è
incommensurabile all'uomo, per questo le Sue Vie sono
imperscrutabili. L'uomo per sé non è capace di Dio, </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSu4-SunRndBbZKXNo418NANcj6SSBkjhl7Sq9s8JFaWFavgaINzn4bZaS8j-b2NL99xiiL9VN8PNF2kqPinvgPeog3M5OA8ocHt5O9Q2tALyng1QfSb2CbChNJgmT50a70-fHc44dOAYN/s1600/brandemburger+papa+kohl+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSu4-SunRndBbZKXNo418NANcj6SSBkjhl7Sq9s8JFaWFavgaINzn4bZaS8j-b2NL99xiiL9VN8PNF2kqPinvgPeog3M5OA8ocHt5O9Q2tALyng1QfSb2CbChNJgmT50a70-fHc44dOAYN/s1600/brandemburger+papa+kohl+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">per questo è
necessario che sia Dio a rivelarsi all'uomo, è necessaria la sua
Kénosi perché l'uomo possa incontrarlo, possa - nei suoi limiti
umani - conoscerLo. Per questo, come vuole l'aquinate, l'uomo, nella
sua condizione di viatore, può conoscere Dio solo indirettamente a
partire dal creato, tramite le famose "<i>cinque vie</i>".
Ebbene a questa concezione di Dio corrisponde, già nell' A. T., un
sistema politico preciso: quello dei "<i>Giudici</i>".
Appena però viene a mancare, sia pure solo momentaneamente, la
presenza di Mosé, la sua guida illuminata ed illuminante, il popolo
si prostituisce e si erige una immagine di Dio: un vitello d'oro.
L'ira di Dio è per la prostrazione dell'uomo ad un idolo, ma a
questa prostrazione, ossia a qualsiasi idolatria, corrisponde il
totalitarismo politico. Infatti il popolo si ribellerà e chiederà
un re, "<i>al pari di tutti gl'altri popoli</i>". Ma,
gl'altri popoli, sono popoli pagani e dunque idolatri, pagani dunque
non adoratori del Vero Unico Dio. Il profeta andrà da Dio e farà
presente la richiesta del popolo, che a Dio non piace e dalle cui
nefaste conseguenze Egli mette in guardia il profeta. Questi, tornato
dal popolo annuncerà la volontà di Dio, ma poi, tornerà a Dio per
riferire il rigetto della sua volontà da parte del popolo. Dio
acconsente al popolo, avranno un re, con tutte le conseguenze nefaste
che ciò implica. Compare così Saul, il primo re. Gli seguiranno
Davide e Salomon. </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdzWTfLFJ4RAr97MIlr_0CXjnGiuUMqAgWTake60welgvpDO8fBSyk-b2YbMPc8NeIRoM2ISK3CLZGnncbep80CQAwX6Lt1rzEm8tDxmlB3ZU6DcaakY4rtvTO1S1EzW4_07MUKwOZb1oS/s1600/cupolone%2529+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="303" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdzWTfLFJ4RAr97MIlr_0CXjnGiuUMqAgWTake60welgvpDO8fBSyk-b2YbMPc8NeIRoM2ISK3CLZGnncbep80CQAwX6Lt1rzEm8tDxmlB3ZU6DcaakY4rtvTO1S1EzW4_07MUKwOZb1oS/s1600/cupolone%2529+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Accadrà qualcosa di simile anche nel monoteismo
filosofico antico della grecità classica, quello professato da
Socrate e poi da Platone, in aperto contrasto alla cultura greca
classica, una cultura politeista che aveva condannato Socrate.
Ciònonostante il sistema platonico avrà la meglio e vincerà i suoi
antagonisti che sono il politeismo sul piano religioso e la corrente
sofistica su quello filosofico. Esso sarà per un verso ammirato, per
l'altro contestato e contrastato già dall'antichità. Lo ammireranno
i credenti delle religioni monoteiste, i teologi cristiani
arriveranno addirittura a copiare la concezione unitrinitaria di Dio
proprio dal "<i>Parmenide</i>" di Platone, l'islam farà di
esso un punto di riferimento costante, come anche l'ebraismo. Molte
delle contese storiche tra le tre religioni saranno contese culturali
sulla interpretazione o sulla adesione o meno al platonismo ed ai
suoi modi. Già i sofisti avevano contestato a Platone il
totalitarismo politico del suo sistema. La denuncia definitiva verrà,
in epoca moderna da Nietzsche, Heidegger e molti altri tra cui il
nostro Galimberti. A ragione quest'ultimo nel suo "<i>Il
tramonto dell'Occidente</i>" osserva come sia in realtà tradita
dal grande ateniese la sua concezione di Dio più alta quella de "<i>La
repubblica</i>", proprio nel celeberrimo mito della caverna. </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfWEhyi3EBygSZvUdUXHGZVw6q-xoVupmvxEjiKv-iM3Q6DsSNCDMCm7VsFCepId1n1ntVRiTl2EYasKPF48QVuMvGiQqkpsN3uSjeHlgdjD-8kcerbyBHFejhy8LoHmX9PMf2YMNcDjmn/s1600/Costituzio1+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfWEhyi3EBygSZvUdUXHGZVw6q-xoVupmvxEjiKv-iM3Q6DsSNCDMCm7VsFCepId1n1ntVRiTl2EYasKPF48QVuMvGiQqkpsN3uSjeHlgdjD-8kcerbyBHFejhy8LoHmX9PMf2YMNcDjmn/s1600/Costituzio1+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ebbene, proprio lì Dio è concepito, in realtà, come "<i>sommo
ente</i>". Ma, l'ente, il primo concetto della mente umana, è
un quid a cui non è assolutamente riducibile Dio, per i motivi
evidenti citati nell'aneddoto di Sant'Agostino. Di più: l'uomo
stesso è irriducibile all'ente: tanto il "<i>soggetto</i>"
quanto l' "<i>altro</i>". Sarebbe un reificare Dio o
l'uomo: un ridurli a "<i>cosa</i>", a "<i>res</i>".
Qualsiasi costrutto politico derivante è, di necessità, un sistema
politico totalitario. E, di fatto, "<i>La repubblica</i>"
platonica è un sistema totalitario. Di fatto Platone fu amico e
parente di alcuno dei "<i>trenta tiranni</i>". Le teologie
più condivisibili sono allora quelle dello pseudo Dionigi, la
teologia negativa, sviluppata proprio partendo dalla considerazione
della incommensurabilità di Dio per l'uomo, e quindi, di riflesso,
dalle considerazioni di ciò che Dio necessariamente non è né può
essere. "<i>Dio è assolutamente incomprensibile ai sensi ed
alla ragione: poiché non si può conoscerlo non si può nominarlo
(...) Dio è al di là delle negazioni come delle affermazioni (...)
Causa inaccessibile degli esseri, egli trascende contemporaneamente
la loro affermazione e la loro negazione (...) Poiché soltanto Dio
si conosce, solo Lui può farsi conoscere da quelli che lo cercano
con modestia</i>" (lo pseudo Dionigi in "<i>La filosofia
nel </i></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKpt2Etv8NnntRnQG8fH0BddCRlpG-AhcsV8_8YYJ8KBQls9mSu9i6lLaoFWHgD9P2XPifEFbi5Cnfp1BvDylclfVrVWfEAYyu8NLlwtrGjrhoA96XKKds_Lc1Rfx3bxNsBXpDrQz4tNNc/s1600/family+day+paris+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="263" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKpt2Etv8NnntRnQG8fH0BddCRlpG-AhcsV8_8YYJ8KBQls9mSu9i6lLaoFWHgD9P2XPifEFbi5Cnfp1BvDylclfVrVWfEAYyu8NLlwtrGjrhoA96XKKds_Lc1Rfx3bxNsBXpDrQz4tNNc/s1600/family+day+paris+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>Medioevo</i>" di Etienne Gilson). Uno dei più autorevoli
commentatori dello pseudo Dionigi è proprio San Tommaso d'Aquino e
l'influsso avuto è evidente. Per l'aquinate nella nostra condizione
di viatori non è possibile conoscere Dio se non indirettamente
tramite le "<i>cinque vie</i>". Tommaso però, per ragioni
diverse - da ricercarsi, secondo lui, in un miglior ordinamento
civico e morale - opta poi per il sistema politico della monarchia.
Si tratta di un sistema illuminato e non della sua degenerazione
tirannica, che l'aquinate nega espressamente e con decisione
giungendo ad ammettere il tirannicidio. Alla concezione teologica
dello pseudo Dionigi, come a quella dell'aquinate corrisponderebbe in
modo più proprio però quel sistema politico cui si connetteva già
l'analoga e più antica concezione veterotestamentaria, quella dei
giudici, ovvero quella repubblicana.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-18769740846787094252019-07-25T17:35:00.000-07:002019-07-25T17:35:38.713-07:00Sabato e secolarismo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJvjDBJmLjmv7xpHRLhXlEwAl5CSNKyp28ZorFBRHHW3PUPBnelne0X9jIe25oaTEd6EUPT7NWJuLtz0Xl06kSFkul0WFs8hxtqLLuuLqkEuuWEE30WzPprc6hSNKEXcOb6QZiCTI4Q5ZC/s1600/gerusalemme+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="332" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJvjDBJmLjmv7xpHRLhXlEwAl5CSNKyp28ZorFBRHHW3PUPBnelne0X9jIe25oaTEd6EUPT7NWJuLtz0Xl06kSFkul0WFs8hxtqLLuuLqkEuuWEE30WzPprc6hSNKEXcOb6QZiCTI4Q5ZC/s1600/gerusalemme+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ormai
qualche tempo fa, un grande regista, <b>Ermanno Olmi</b>, girava un
grande film, "<i><b>Il santo bevitore</b></i>", con un
grande interprete, <b>Rutger Hauer</b>. La storia triste ma grande di
un alcolizzato, dunque di un vizioso, che contro tutto il proprio
impegno e la propria volontà, alla fine soccombe al proprio vizio.
<b>Parrebbe dunque un fallimento umano, la debolezza dell'uomo e la
sua sconfitta in essa. Invero proprio in questa l'uomo alla fine, e
proprio nella ricaduta, riesce ad intravedere anche la luce</b>.
Anche nella disfatta umana l'uomo può incontrare la Luce, </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmVphgf_qPNSV63nFUyY_NlC59AY-nHgN0cxk1oT06ECdt4WTffm5o7IRWLcZFcnAV0F4rnt_J_GGSIMykJooGbILEbNI9IgXhIF8Rc3_wwGkgBjTxu1gSCtoFPzPRLrLCyUEyWOdEi3KS/s1600/santo+bevitore+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="273" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmVphgf_qPNSV63nFUyY_NlC59AY-nHgN0cxk1oT06ECdt4WTffm5o7IRWLcZFcnAV0F4rnt_J_GGSIMykJooGbILEbNI9IgXhIF8Rc3_wwGkgBjTxu1gSCtoFPzPRLrLCyUEyWOdEi3KS/s1600/santo+bevitore+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">come nel
grido del "<i><b>mio Dio perché mi hai abbandonato</b></i>"
sulla croce. <b>Ermanno Olmi</b> centra in pieno l'<b>essenza della
santità</b>, il suo senso ed il suo significato. <b>L'uomo è santo
se e nella misura in cui riesce a rapportarsi a Dio, nella misura in
cui riesce ad accettare di rapportarvisi</b>. Anche se nella propria
nudità, come Adamo dopo il peccato. Perché <b>Dio riesce comunque a
santificarlo</b>, e, dopo la cacciata dall'Eden, ne esce anch'Egli
incarnandosi per andare a recuperarlo. Per questo però anche <b>Dio
stesso necessita della disponibilità dell'uomo</b>. Per l'incontro
con l'uomo sono </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYtKMR6A4EFry9NuacLWZWT85ciKjfjMOJv96YoZBIjMC0XZlQIe9N0nfr-RoqIkDQTicy9wAakcntvmwOrkBxmgtONFvtt77sYHp2PFCOOQI3qAVgCskrW-OhiqE7yTqnplJajw1LToCW/s1600/santo+bevitore+1+490.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="158" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYtKMR6A4EFry9NuacLWZWT85ciKjfjMOJv96YoZBIjMC0XZlQIe9N0nfr-RoqIkDQTicy9wAakcntvmwOrkBxmgtONFvtt77sYHp2PFCOOQI3qAVgCskrW-OhiqE7yTqnplJajw1LToCW/s1600/santo+bevitore+1+490.JPG" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">necessari un tempo ed un luogo. <b>Sono necessari</b>
cioé - come già bene evidenziava Mircea Eliade - <b>un tempo ed uno
spazio sacri</b>. L'uomo, nella sua storia, si è da sempre
"<i>incontrato</i>" con Dio, e da sempre ciò è avvenuto
in tempi sacri ed in luoghi sacri. Il <b>luogo sacro è ad es. la
cima del monte su cui è innalzato il "</b><i><b>palo</b></i><b>"
sacro o totem, per i cristiani la croce sul Golgota. L'accesso al
luogo sacro coincide con l'uscita dal profano</b>. Così l'<b>accesso
al tempo sacro connota l'uscita da quello profano</b>. Il tempo ed il
luogo sacro sono il tempo ed il luogo del culto, </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDuVoyuadtzig1Gsnx2SYhqDn6EwK54JG0Y-aYxH6bmvo_vwV8JnvYbV7IsQ8nXiOri9vhkyk2jIX1q_P71P6J_-SlvABn8O1an8AqmpUtkQLCmdiT2iXD5g1AI_rr_Pk5odmgJKwAkuTY/s1600/religione+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDuVoyuadtzig1Gsnx2SYhqDn6EwK54JG0Y-aYxH6bmvo_vwV8JnvYbV7IsQ8nXiOri9vhkyk2jIX1q_P71P6J_-SlvABn8O1an8AqmpUtkQLCmdiT2iXD5g1AI_rr_Pk5odmgJKwAkuTY/s1600/religione+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">del </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">rito, ossia
della riattualizzazione dell'evento sacro</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">, perciò della
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">irruzione del Numinoso</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">, della sua eternificazione. Ad essi si
contrappongono i tempi ed i luoghi profani, ordinari, quotidiani. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Il
Sabato ed il secolarismo sono una riproposizione della
contrapposizione di sacro e profano</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">. Lo sono, ovviamente, anche
oggi nella ns società contemporanea. In essa è però acquisita una
connotazione nuova sempre - purtroppo - più dilagante. Si tratta
della perdita del riferimento al sacro. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Nelle società passate il
sacro ed il riferimento ad esso connotavano tutto il tempo. La festa,
il tempo sacro, </b></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBbswK1nvLdHeTNfP3qj3wteDRTDHqcWlLkbto8Z-U6MPC4V1HBTUXs0qO06v-sEFGU9P5a2VF_oYyAx0E-OEmogEdmo3fY9KFDETYhBcRuJnW8_Z0eoovlvGoVqKANPClqPFvpRjos0gh/s1600/michelangelo+mos%25C3%25A8+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="325" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBbswK1nvLdHeTNfP3qj3wteDRTDHqcWlLkbto8Z-U6MPC4V1HBTUXs0qO06v-sEFGU9P5a2VF_oYyAx0E-OEmogEdmo3fY9KFDETYhBcRuJnW8_Z0eoovlvGoVqKANPClqPFvpRjos0gh/s1600/michelangelo+mos%25C3%25A8+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">coincideva con l'evento astrale, l'equinozio di
primavera e d'autunno, il solstizio d'inverno e d'estate</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"> (è
rimasto sostanzialmente così anche per il cristianesimo le cui
grandi festività coincidono esse pure con questi eventi). Per questo
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">il tempo sacro connotava ed indirizzava tutto il tempo e l'agire
dell'uomo, anche quello profano, ed anche l'uomo "</b><i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><b>senza
Dio</b></i><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">" ne era orientato nel proprio vivere ed operare</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">.
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Oggi il secolarismo profano ha invaso ed invade sempre </b></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkki4TGohiKaclCxkfUyEjDjIBSDthBcwqLmzJUGb8znwUx-qZ1wbsdURldG3iDLpPRvvoBElQ6OrTV6zkIjFl0JzEHD9EzlvGDzT8RQzO93Zr-iuS0NXbuiN_S1GEMnNQNAOvKZo2qcXB/s1600/golgota+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="365" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkki4TGohiKaclCxkfUyEjDjIBSDthBcwqLmzJUGb8znwUx-qZ1wbsdURldG3iDLpPRvvoBElQ6OrTV6zkIjFl0JzEHD9EzlvGDzT8RQzO93Zr-iuS0NXbuiN_S1GEMnNQNAOvKZo2qcXB/s1600/golgota+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">più </b><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">il
sacro, ponendosi esso a riferimento totale. Non potendo però imporre
il proprio riferimento anche al tempo sacro, lo impone erigendosi a
riferimento totale per l'uomo: un uomo connotato dalla dissacrazione</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">.
Il secolarismo totalizzante di oggi nega il Sabato. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">L'uomo
totalmente secolarizzato è l'uomo che si è privato del Sabato</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">,
del tempo sacro senza del quale non può più trovare neppure il
luogo sacro perché quand'anche lo trovasse questo non avrebbe per
lui </span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCumlh1YpyTzM0034UPMomm0VobPoF4buBWa3HJgxPn2ZSh43XXM1qcnigEGMpYwo7obNl5JrjGHpaWAy0-HXjO2wM6mrj-MBE80wDebjLPyFfhSRcS8UeYcTd0vp7NAQQjS5hyxEGQGTo/s1600/Rubens_cristo+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="611" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCumlh1YpyTzM0034UPMomm0VobPoF4buBWa3HJgxPn2ZSh43XXM1qcnigEGMpYwo7obNl5JrjGHpaWAy0-HXjO2wM6mrj-MBE80wDebjLPyFfhSRcS8UeYcTd0vp7NAQQjS5hyxEGQGTo/s1600/Rubens_cristo+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">più alcun significato. Esso, a differenza de "</span><i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Il santo
bevitore</i><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">", </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">si è dannato perché, assolutizzato il
rapporto con il mondo, si è negato il rapporto con Dio</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">: "</span><i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Ecco
Dite ed ecco il loco ove convien che di fortezza t'armi</i><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">"(Dante,
Inferno XXXIV). "</span><i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Il dio dell'Inferno come custode delle
ricchezze che escon di terra e si risolvono in terra e affiggono
l'uomo alla terra, e lo seppelliscono vivo, e gli fanno un inferno di
sé</i><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">"(Tommaseo.)</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-68700601550792766132019-06-05T03:23:00.001-07:002019-06-05T03:36:38.136-07:00Arcana Mundi: al Cuore della Metafisica platonica: il teorema di Pitagora.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5r-OSFFyexrHbA31j-X-qpTV_OvMeAXP_jJIZFQiNQ_iWTFeQpH88hyrllRRIMha6czw9SdWFo_yMvffQWbz-pnnWwFzvrZvUeTn2UeP2KSg84ENJiH_QbxjXpqgbPeIIkJM6G5hyNsKl/s1600/platone+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5r-OSFFyexrHbA31j-X-qpTV_OvMeAXP_jJIZFQiNQ_iWTFeQpH88hyrllRRIMha6czw9SdWFo_yMvffQWbz-pnnWwFzvrZvUeTn2UeP2KSg84ENJiH_QbxjXpqgbPeIIkJM6G5hyNsKl/s1600/platone+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Per
il lettore contemporaneo l'affermazione del titolo può apparire
forse addirittura risibile, abituato come è, alla separazione netta
tra scienze pratiche, in primis la </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Matematica</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> – </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">scienza
quantitativa</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> per antonomasia e strumento di tutte le altre – e
la </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Metafisica</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">, così come al discredito di quest'ultima.
Invero per gli antichi così non era. La </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Metafisica</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> infatti,
in quanto </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">si occupa dei Principi Primi</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">, era la prima delle
Scienze e strettamente interconnessa alle altre. La concezione
moderna di fatto toglie la chiave d'accesso alla corretta
interpretazione dei testi originari imponendo la distorsione propria
della propria impostazione. Occorre dunque lasciarla da parte e
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">partire </b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkpx68MjuwucDa8XW7DkMsjinuvzYaMDF692yAabRJ_32AWnBmmZhSpSGs2FgiMBWNcI7z6LT4W0zQM4hE7DsgAG_3eqQjDP5tvdtCcfYIg1LUHiG8BvI8WhkJTV10bLR8_0oQbKZjgDiZ/s1600/Pitagora+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="276" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkpx68MjuwucDa8XW7DkMsjinuvzYaMDF692yAabRJ_32AWnBmmZhSpSGs2FgiMBWNcI7z6LT4W0zQM4hE7DsgAG_3eqQjDP5tvdtCcfYIg1LUHiG8BvI8WhkJTV10bLR8_0oQbKZjgDiZ/s1600/Pitagora+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">dalla impostazione dei greci</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">. Bisogna cioè tener
presente che le tante dispute sull'</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"> “Uno”</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> originano dal
fatto che – a differenza che per i contemporanei – l' </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">“Uno”</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">
non è, come anche il </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">“Due” o diade</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">, semplicemente un
numero. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">L' “Uno” infatti è anche un Principio, il Principio
di Unificazione, e perciò ha connotazione Metafisica</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">. E'
possibile così comprendere le tante dispute sull' “Uno” (si veda
ad es. il </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">“Parmenide” di Platone</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">). L'impostazione
originaria della problematica cui scaturisce il </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">teorema di
Pitagora</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> la ritroviamo, tra l'altro, nel </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">“Menone” di
Platone</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">. Il problema è quello di </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">tracciare un quadrato </b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMSrLBWTiROXBYQS2hkJlDfgUZ5u15VCIv2mISl6ftPUtJ_kRDtud8GViJZ9ZF0S6S9igyp8ff150oUF2T3XmjnUNh80y7PjjGgHQcFMGm8JvnRg0irysvp41pazfj7C6wzKoLe0yDfby3/s1600/62054444_10211470358994298_7656064476847800320_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMSrLBWTiROXBYQS2hkJlDfgUZ5u15VCIv2mISl6ftPUtJ_kRDtud8GViJZ9ZF0S6S9igyp8ff150oUF2T3XmjnUNh80y7PjjGgHQcFMGm8JvnRg0irysvp41pazfj7C6wzKoLe0yDfby3/s1600/62054444_10211470358994298_7656064476847800320_n.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">di </b><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">dimensione esattamente doppia al quadrato unitario (lato = 1 e
superficie = 1 al quadrato) di partenza</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">. Il lettore può
agevolmente prendere carta e penna e cimentarsi a lungo in tentativi.
Si giunge tuttavia alla soluzione in modo semplice ed immediato
ricordando che per gli antichi greci </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">la figura geometrica prima
inclusa in tutte le altre è il triangolo</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">: ossia tracciando la
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">diagonale che divide il quadrato di partenza in due triangoli
eguali</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Se adesso si prende la diagonale del quadrato, ovvero
l'ipotenusa dei triangoli, per lato si ottiene il quadrato cercato</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">.
La dimostrazione è immediatamente evidente essendo il nuovo quadrato
composto da quattro triangoli esattamente eguali ai due del </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoOwnvNJoA-m7X4kXuK4LcphK1tJoFhq1Z3L4DMQUTyiZ0pqJ-V16CdO58JCGk-Zl3gYFokn-Q1DYXm0ntKoSE7tMH18HwGBYp6OOqesvi2t1F0akjLPehVcJI0KPTMXp3wkc_STbztEHJ/s1600/61775895_10211470360634339_1022289163765940224_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoOwnvNJoA-m7X4kXuK4LcphK1tJoFhq1Z3L4DMQUTyiZ0pqJ-V16CdO58JCGk-Zl3gYFokn-Q1DYXm0ntKoSE7tMH18HwGBYp6OOqesvi2t1F0akjLPehVcJI0KPTMXp3wkc_STbztEHJ/s1600/61775895_10211470360634339_1022289163765940224_n.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">primo. Il
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">“Menone”</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">, che tratta dell'insegnabilità della Virtù, si
ferma qui. Si può però facilmente proseguire applicando i criteri
dei pitagorici cui anche Platone faceva parte. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Si è data qui
forma geometrica all' “Uno” o Principio di Unificazione ed al
“Due” o Diade, il più piccolo dei molteplici, ovvero Principio
di diversificazione o Molteplicità. Con la diagonale che divide il
primo quadrato, o ipotenusa dei primi due triangoli, si è anche
tracciato il necessario rapporto tra i due Principi</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">. Quest'ultimo
ha la caratteristica di essere </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">determinato geometricamente</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> in
modo certo, come si vede nelle figure, ma di </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">non</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> esserlo
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">matematicamente</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">: la </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnrkYK5Gp6WBVKajWjTYUB5VoA_2omoqtYQGN7mlId6XolqpfNNhyVTMRfVucrKqQVdN-l5btyO74D1xT3jIMofCx5kFcnO3WUQ2VEBe0P7wb_j-cB4YguNHHow9N9CocIjvs6GQyA2p-t/s1600/62013181_10211470361834369_9091739831922327552_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnrkYK5Gp6WBVKajWjTYUB5VoA_2omoqtYQGN7mlId6XolqpfNNhyVTMRfVucrKqQVdN-l5btyO74D1xT3jIMofCx5kFcnO3WUQ2VEBe0P7wb_j-cB4YguNHHow9N9CocIjvs6GQyA2p-t/s1600/62013181_10211470361834369_9091739831922327552_n.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">diagonale o ipotenusa ha infatti valore
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">radice di due, ovvero 1,41421356237... o costante di Pitagora</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">.
Quello che è fondamentale notare è che, per gli antichi, si è qui
appena delineata la </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">chiave di volta per l'intera interpretazione
del Tutto: del Mondo Ideale e di quello Reale</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">. Si sono infatti
tracciate due direttive: quella </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">dal “Molteplice” all' “Uno”
o Piano Ontologico, connotato dall' “Unum”, “Verum”, “Bonum”;
e </b><br />
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhenQDoiB7Idp8nQAke89kitIvjWU_P62UB9SHsuzLYp21raMi8h7EzjeBmqn0bcaglHP7xH8yywo1AHS3qmXHZ3t3y_KUiZTQ8mgrKjacPcnUzw7z4HzmEh6y2Via3U8f1V18odHIoov_n/s1600/62019497_10211470465556962_3273088344560500736_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="139" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhenQDoiB7Idp8nQAke89kitIvjWU_P62UB9SHsuzLYp21raMi8h7EzjeBmqn0bcaglHP7xH8yywo1AHS3qmXHZ3t3y_KUiZTQ8mgrKjacPcnUzw7z4HzmEh6y2Via3U8f1V18odHIoov_n/s1600/62019497_10211470465556962_3273088344560500736_n.jpg" /></a></div>
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b>
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">quello dall' “Uno” al “Molteplice”, o Piano Ontico
connotato dalla “Sostanza” (nelle dieci Categorie) e dall'
“Accidente”</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten</span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-49805085572477673932019-04-26T16:43:00.001-07:002019-04-26T16:43:11.074-07:00Da Michel Houellebecq a Bernard Henry Levì i “Very Big” dell'Intellighenzia francese passano al cattolicesimo ratzingeriano.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDbB9BqwVijy0xYe1wSgobTnT2UZSkGllAOopArgjTU6Mq0uzQ1xxWM7WjFotAT9QiDiFJZ2CRbrQnGmBw6liM-4xL0ClfvpbWM_lx3AdX3YEiIKabYlqn2i-dEK8qCfqUdnLf6HjmEr_A/s1600/macron+houellebecq+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDbB9BqwVijy0xYe1wSgobTnT2UZSkGllAOopArgjTU6Mq0uzQ1xxWM7WjFotAT9QiDiFJZ2CRbrQnGmBw6liM-4xL0ClfvpbWM_lx3AdX3YEiIKabYlqn2i-dEK8qCfqUdnLf6HjmEr_A/s1600/macron+houellebecq+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono
immagini grandi e terribili quelle che la <b>Francia, il Cuore
dell'Europa</b>, ci dà a vedere. Ultima, orrore puro, la
devastazione con le fiamme, della cattedrale di <b>Notre Dame</b> (ma
sono oltre un migliaio gl'attacchi alle chiese nel solo 2018). Ci
sono le immagini dei disordini portati avanti dai <b>Gilets Jaunes</b>,
quelle degl'attentati islamici al <b>Bataclan</b>. E sono del resto
in sintonia con quelle della Storia francese, terribili ma grandi: i
fuochi illuministici e le ghigliottine della <b>Rivoluzione</b> che
in un anno hanno fatto più morti che l' Inquisizione in tutta Europa
in quattro secoli; l'imperialismo napoleonico; l'<b>Esposizione
Universale</b> del 1889 e la <b>Tour Eifel</b>; le persecuzioni
ebraiche e le svastiche naziste durante la seconda guerra mondiale;
il <b>'68</b>, frutto marcio tardivo </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd5tqr6sZk0GIYTOujfKQn3qtnx8FqZ8wIQ2qCEAK0v9E6KLeVvbicclCZCx86vPbDrcBtK54QhTpnKMbb3Aw1lwJZScIy8bz_uoYKBwaMSVn_We4eVNWfxqHZ4FBBD2Yx6nC9Q7jlYb-n/s1600/Bernard-henri-levy_michel-houellebecq+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="329" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd5tqr6sZk0GIYTOujfKQn3qtnx8FqZ8wIQ2qCEAK0v9E6KLeVvbicclCZCx86vPbDrcBtK54QhTpnKMbb3Aw1lwJZScIy8bz_uoYKBwaMSVn_We4eVNWfxqHZ4FBBD2Yx6nC9Q7jlYb-n/s1600/Bernard-henri-levy_michel-houellebecq+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">dell'Illuminismo ateo ed
agnostico. Immagini grandi e terribili che mettono sul tavolo in modo
indiscutibile, se mai ce ne fosse bisogno, che le <b>concezioni
illuministiche sono antropologicamente false</b> (come del resto i
dati statistici sulla denatalità dimostrano) <b>e foriere di
senescenza estinzione e morte per le società che volessero metterle
in pratica</b>, accentuate magari dall'immigrazionismo di massa.
Fortunatamente la coscienza di massa, la coscienza, popolare, se ne
è ben resa conto e ci ha donato altre immagini, stavolta ancora
grandi ma anche Belle: le immagini <b>Pro Vita dei Family Day. Tanta
gente, tanto popolo, pacifici, sereni, festanti, con l'antica radice
d'Europa, il Cristianesimo, alba di un giorno nuovo</b> a fronte
degli orrori. Una coscienza ormai </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnwRlr_0jE_GYNEio4UUVW1L9J2HVcQbQIpD2VNhGNjuOXWkFnDhkV6v6aziv3Z-1yZ4edHUeAIiFRdkJMtzF69Bynm2f3vcqrHTBh-NkuaLKFEbLN4Vl2NzGwXRi3gri2pQPggXl1fQYZ/s1600/notre-dame-incendio+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="278" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnwRlr_0jE_GYNEio4UUVW1L9J2HVcQbQIpD2VNhGNjuOXWkFnDhkV6v6aziv3Z-1yZ4edHUeAIiFRdkJMtzF69Bynm2f3vcqrHTBh-NkuaLKFEbLN4Vl2NzGwXRi3gri2pQPggXl1fQYZ/s1600/notre-dame-incendio+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">non più propria solo
degl'intellettuali della “propria circoscrizione”, dei <b>Jacques
Maritain</b>, degli <b>Etienne Gilson</b>, ma che già con <b>Jacques
Le Goff </b>ha cominciato una decisa e vera ricostruzione dell'era di
mezzo, un'era di Luce, e con ciò un valido proselitismo. Su questo
fronte un contributo imprescindibile è dato, negli anni '60, dal
<b>Concilio Vaticano II</b> che porterà alla <b>caduta del muro di
Berlino e con ciò alla fine della Guerra Fredda</b>. Altro
contributo importante è, proprio nel 1968, la <b>“Introduzione al
Cristianesimo”</b> con cui <b>Joseph Ratzinger,</b> uno dei Teologi
rampanti del Concilio (futuro Prefetto per la Dottrina della Fede e
Papa Benedetto XVI) diventa “Il Teologo”. <b>“L'Europa o sarà
cristiana o non sarà”</b> aveva più volte detto, e, <b>cristiana
significa </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Wkd_SDvqoBVKwgatPnRfhbyT8_BHb_Fc4qdT6kUTlsYQUw5I0ZXwJntIoDXC_6eYISnJhYx4G-N1e7zbgNywCgzgM_7kXLOg5Rtk4gUM5zwhVsubRvRWi89XDDSrcOlXl6roYsdCvenY/s1600/notre+dame+preghiera+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Wkd_SDvqoBVKwgatPnRfhbyT8_BHb_Fc4qdT6kUTlsYQUw5I0ZXwJntIoDXC_6eYISnJhYx4G-N1e7zbgNywCgzgM_7kXLOg5Rtk4gUM5zwhVsubRvRWi89XDDSrcOlXl6roYsdCvenY/s1600/notre+dame+preghiera+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>confluenza di Giudaismo, Cultura Greca e Diritto Romano,
significa Fede e Famiglia, sulle orme di San Benedetto</b>, da cui la
scelta del nome. <b>E' una realtà di cui oggi, in Francia, è
divenuta cosciente – finalmente – anche la Grande Intellighenzia
francese e, segnatamente, nientemeno che proprio quella laica, atea
ed addirittura agnostica.</b> Il confronto diventa serrato con
<b>“Sottomissione”</b> (è la traduzione di Islam) in cui <b>Michel
Houellebecq</b>, Enfant Terrible della Cultura francese, <b>si
confronta da un lato con la memoria della società cristiana ormai
semidissolta, dall'altro con la società della vacuità, del vano,
del nichilismo portata dal '68, e, dall'altra con la diffusione
soffocante </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmiAKbn4ZcDn2FeBqEDU6AA5r8GqOVGhFXeLLcWmEqLhOSv6t_QMQy0LjndNVmGT7F0GlrFS6hT392Sk5nNpGKNyacmWICYVBpVqHA-BKXBj7j-K7vsUXph-tB1xnVuGpk-ksLSjTa7CQs/s1600/san-benedetto-da-norcia-+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="397" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmiAKbn4ZcDn2FeBqEDU6AA5r8GqOVGhFXeLLcWmEqLhOSv6t_QMQy0LjndNVmGT7F0GlrFS6hT392Sk5nNpGKNyacmWICYVBpVqHA-BKXBj7j-K7vsUXph-tB1xnVuGpk-ksLSjTa7CQs/s1600/san-benedetto-da-norcia-+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>dell'Islam</b>. <b>“Serotonina”</b>, dal nome
dell'ormone del piacere, ne è il seguito ed <b>affronta la tematica
della società edonisto/egoistica ovvero dell'era del rifiuto della
responsabilità</b>. E' la rimozione (al solito: per non urtare la
sensibilità degli islamici) di una Croce sovrastante la statua di
San Giovanni Paolo II a Ploermel a colpire la mente dello scrittore
per l'intervista a <b>“Der Spiegel”</b> (anno 2017). Sono proprio
i cristiani a stagliarsi positivamente contro la società del rifiuto
della responsabilità creata dal '68: “<b>E' come una corrente
sotterranea che improvvisamente viene alla luce. Il fatto è che i
cattolici devoti stanno mettendo più bambini al mondo. E trasmettono
i loro Valori ai Bambini.” “In </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipT3MgNlKKagDsQIvzNQJa9c3T0dUeAtwiNf6D-4TR24dTSb-ULpgh0d5d1rhzG1yg1hfo2Y_BvcDGHMWlAnUpX6u14M1m8kqkERv_wgB3HSEsl2WFIb7IPXipKgd_138r09xIPG7dyEs9/s1600/Benedetto+XVI+a+%25282%2529++490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="441" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipT3MgNlKKagDsQIvzNQJa9c3T0dUeAtwiNf6D-4TR24dTSb-ULpgh0d5d1rhzG1yg1hfo2Y_BvcDGHMWlAnUpX6u14M1m8kqkERv_wgB3HSEsl2WFIb7IPXipKgd_138r09xIPG7dyEs9/s1600/Benedetto+XVI+a+%25282%2529++490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Francia stiamo assistendo ad un
ritorno del Cattolicesimo ed i Cattolici in Francia sono diventati
consapevoli della loro forza.”</b> E' singolare, sempre
nell'intervista allo “Der Spiegel” il confronto cui Houellebecq
si lascia andare tra <b>Comunismo ed Islam</b>: “Il comunismo era
una specie di falsa religione, un cattivo sostituto, non una vera
fede, sebbene avesse la propria liturgia. Una religione è molto più
difficile da distruggere di un sistema politico. La religione ha un
ruolo chiave nella società e nella sua coesione, è un motore nella
costruzione della comunità. L'Islam resterà.” Sulla sinistra post
sessantottina, contemporanea, sui suoi radical chic e la sua politica
Houellebecq è chiarissimo e lapidario: <b>“La sinistra è in
agonia, le sue idee sono </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZnfY1ORHVCiyI9uQuf2iXU8gOxTO9sYhNrWfRhPA2JiPLKc056mIF0j0sMW9N8dXqmy3oZ_8TAbUyxsSPxmh0PjkDptgqj3PY6U749mRKwGxJWCQU-yvrTKDZicAbO-gQlkOQuXNbYKMZ/s1600/veronique+lev%25C3%25AC+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZnfY1ORHVCiyI9uQuf2iXU8gOxTO9sYhNrWfRhPA2JiPLKc056mIF0j0sMW9N8dXqmy3oZ_8TAbUyxsSPxmh0PjkDptgqj3PY6U749mRKwGxJWCQU-yvrTKDZicAbO-gQlkOQuXNbYKMZ/s1600/veronique+lev%25C3%25AC+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>morte.</b> La sinistra ha perso la sua forza
mobilizzatrice. <b>Ho visto il marxismo morire.</b> Ho sempre detto
che i romanzi non possono cambiare il mondo. Ma <b>“Arcipelago
Gulag” di Solgenitsin</b> ha cambiato il mondo. Il libro fu un
fulmine in Francia. Per il marxismo suonò la campana a morte. (…)
<b>I mentecatti di sinistra</b> sono diventati veramente
insopportabili da qualche tempo. Si comportano come un animale
intrappolato che sente che presto finirà.” L'ultimo giudizio
formulato da <b>Houellebecq</b> in occasione del conferimento della
<b>Legion d'Onore</b> (Aprile 2019) da parte del Presidente <b>Emmanuel
Macron</b> è auspicabile: <b>“Il ritorno del cattolicesimo al suo
antico splendore è ciò che può riparare la nostra civiltà
danneggiata”</b>. Il </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl9_QAaLrNvep79ZuIZOjoP4WEV1j7xItHcIoSNXJlNJjzmKFDiarIWOJvj-XPS5AFfCvlyjT4ivnZWFY2ZxBdwceGQzFia-Efp9HU3klNdOdJ0xHXKLFPL2ASGi0PU6xZxu7WcJ_eUcfU/s1600/Mysterium+Fidei+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="653" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl9_QAaLrNvep79ZuIZOjoP4WEV1j7xItHcIoSNXJlNJjzmKFDiarIWOJvj-XPS5AFfCvlyjT4ivnZWFY2ZxBdwceGQzFia-Efp9HU3klNdOdJ0xHXKLFPL2ASGi0PU6xZxu7WcJ_eUcfU/s1600/Mysterium+Fidei+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Cattolicesimo cui si riferisce è quello
autentico, tradizionale: <b>“sarebbe bene che si allontanasse
definitivamente dal protestantesimo</b> e si avvicinasse
all'ortodossia”. Insomma, <b>SI' a Papa Benedetto e NO a Papa
Francesco.</b> Importanti anche le posizioni dell' <b>“Inamico
pubblico”</b> di <b>Michel Houellebecq</b>, ovvero l'altro “Mostro
Sacro” della Cultura laica transalpina, il Filosofo Milionario
<b>Bernard Henry Levì</b>. Pupillo di <b>Jean Paul Sartre</b> in
persona ed autore del miglior testo sull'esistenzialista francese
(<b>Sartre il Filosofo del XX secolo</b>), è stato fortemente
colpito dalla <b>conversione della sorella minore, Veronique, proprio
al Cattolicesimo</b>. Presente, tra lo stupore generale, nella
cattedrale di <b>Notre </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5YQbCHofJqhmH-j432y-huSoeGfPY__1xOPlLnBFLXBd541u9X_GHdSpW-dZoikwtLAJ3NCkp3YyCssG5zz8_FEMkLjS6-zZvw8E0FDdOdsrHEVRxsy7OlVrrqBN5dIn2eqx-RZtlWBqC/s1600/family+day+paris+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="263" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5YQbCHofJqhmH-j432y-huSoeGfPY__1xOPlLnBFLXBd541u9X_GHdSpW-dZoikwtLAJ3NCkp3YyCssG5zz8_FEMkLjS6-zZvw8E0FDdOdsrHEVRxsy7OlVrrqBN5dIn2eqx-RZtlWBqC/s1600/family+day+paris+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Dame</b> alla prima domenica di Quaresima del
<b>2012 in occasione del suo battesimo</b>. <b>“Sur la Vie de la
Croix”</b> è il libro in cui essa ha raccontato il suo percorso di
conversione. “Ho dovuto rendermi conto – così <b>Bernard Henry</b>
- che non si trattava di una infatuazione puerile bensì di <b>un
grande e forte cammino interiore di crescita psicologica spirituale e
teologica: Veronique è ora animata da una nuova grande forza
interiore. Ho avuto la sensazione colpevole di aver tralasciato di
trasmettere qualcosa a questa mia piccola sorella che potrebbe essere
mia figlia”.</b> Da quella domenica di Quaresima del 2012
l'interesse ed il confronto con il </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr9XYIpBjBqKrof1jtXYAPgb_GkU4uVVNqSmOMHVf-EsJP767Y341RmOTpkwXFfDHRWbfN-_h1o-0AWJ-vKqGXwFSmcrR_dptgyXbbnl-wbK6CD-1Rvfay531-pqf3AGawTFdqkz8Kpm7n/s1600/serotonina+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr9XYIpBjBqKrof1jtXYAPgb_GkU4uVVNqSmOMHVf-EsJP767Y341RmOTpkwXFfDHRWbfN-_h1o-0AWJ-vKqGXwFSmcrR_dptgyXbbnl-wbK6CD-1Rvfay531-pqf3AGawTFdqkz8Kpm7n/s1600/serotonina+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">cattolicesimo si fanno serrati
anche per l'ex pupillo di quel <b>Jean Paul Sartre</b> che stava
anch'egli per convertirsi nel '43 prigioniero in Campo di
Concentramento insieme a dei Padri Gesuiti e la cui mancata
conversione è uno degli esiti che hanno portato al nefasto '68. I
suoi frequenti viaggi gl'hanno fatto così scoprire, anche a lui come
già a Houellebecq, l'<b>Anima Cristiana dell'Europa seminata da San
Benedetto ed a cui fa riferimento Benedetto XVI. </b>
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-67983018877920199582019-04-17T16:53:00.000-07:002019-04-17T16:53:22.009-07:00Le radici del '68: Edith Stein e Sartre: Vero e Falso progressismo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdqe24ovfciPgVSjj8Q5NtiRLzd7ku5wtLaFFADd0lXw7pZgtBEJm9n-vfVmiCMhJ0VqD_v2Gtbe8155BniG5T0gfPvm4mqTLun_ccLLLe3KfB0XzUqyCuaKM95oTkThr0ddw38545i2PB/s1600/edith+stein+cit+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="279" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdqe24ovfciPgVSjj8Q5NtiRLzd7ku5wtLaFFADd0lXw7pZgtBEJm9n-vfVmiCMhJ0VqD_v2Gtbe8155BniG5T0gfPvm4mqTLun_ccLLLe3KfB0XzUqyCuaKM95oTkThr0ddw38545i2PB/s1600/edith+stein+cit+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La
radice è la stessa ed il punto di partenza, <b>due brillanti
intellettuali non credenti</b>, anche. Tuttavia <b>la conversione
porterà la prima</b>, insieme alla “scoperta” di Dio, alla
scoperta di sé ed alla via <b>ad un progressismo autentico</b>. La
<b>mancata conversione del secondo</b> lo porterà allo “scacco”
alla distanza da sé e ad <b>un progressismo falso</b>.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Edmund
Husserl</b> – e con lui <b>Cartesio</b> – e <b>Freud</b> sono i
riferimenti da cui nasce la più importante e diffusa corrente
filosofica del '900: quella <b>fenomenologico/esistenzialista</b>.
Assistenti di <b>Edmund Husserl</b> sono stati <b>Martin Heidegger</b>
ed <b>Edith Stein</b>. <b>Jean Paul Sartre</b>, pur con un confronto
importante con <b>Hegel, Nietzsche e Freud</b>, parte da Husserl ed
Heidegger. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqOa8f5BtDaxMdy18DiAwjf9vqyI3t9Xz0h4mN-vdWxeT00TAt-RFOdAeFiTzngRoFBOelP2nNdQXC0G0Zx6W4PEQpJJkPhcfv0m07p6L1Pg4uDMafGD85ZpZ91uULI5s6eF-4uW4-JQEQ/s1600/Edmund_Husserl+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="636" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqOa8f5BtDaxMdy18DiAwjf9vqyI3t9Xz0h4mN-vdWxeT00TAt-RFOdAeFiTzngRoFBOelP2nNdQXC0G0Zx6W4PEQpJJkPhcfv0m07p6L1Pg4uDMafGD85ZpZ91uULI5s6eF-4uW4-JQEQ/s1600/Edmund_Husserl+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ma se la Filosofia può anche essere un “volo notturno”
e se “è solo sul far del crepuscolo che la Civetta di Minerva,
spicca il suo volo”, tuttavia la Filosofia non si colloca fuori dal
mondo e non è un sogno nella notte. Insomma <b>la Realtà e la
Storia incidono sulla Filosofia non meno che questa su di loro</b>.
Una data importante è il <b>27 febbraio del 1933: l'incendio del
Reichstag ed il successivo colpo di Stato nazista</b>.<b> Il
confronto con la realtà più dura serve ad illustrare la vera
fondatezza di una filosofia ed a fare davvero i conti con sé stessi</b>.
Così nel <b>1940 Sartre fa l'esperienza del campo di concentramento
allo Stalag XII D</b> dove è rinchiuso insieme a dei <b>Padri
Gesuiti</b>. L' “enfant terrible” dell'intellighenzia francese è
sull'<b>orlo della Conversione</b> e scrive una delle più belle
opere sulla natività del Novecento: <b>Bariona</b>. Continua forte </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDzUXgfGr7RFq78dGW94IuPitO_hDoe4F5IbD9mHow0J9XKhLIDB2ukeRZ130UF2fMRFFNaglDJu78HWZknb4dRDP1N1FoQ75eDlPMJVMRhlgLwC3b7OYtnkWeRvJlyi-CCrrfpAr9ViwM/s1600/sartre+beauvoir+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDzUXgfGr7RFq78dGW94IuPitO_hDoe4F5IbD9mHow0J9XKhLIDB2ukeRZ130UF2fMRFFNaglDJu78HWZknb4dRDP1N1FoQ75eDlPMJVMRhlgLwC3b7OYtnkWeRvJlyi-CCrrfpAr9ViwM/s1600/sartre+beauvoir+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">il lavoro alla migliore delle opere sartriane, <b>“L'Essere e il
Nulla”</b>, che vedrà la luce nel <b>1943</b>. A detta dello
stesso Sartre l'opera <b>rinvia necessariamente ed immediatamente ad
un discorso sulla morale</b> cui del resto egli inizia subito a
lavorare. <b>“Les questions pour une morale”, alquanto belle e
coinvolgenti escono tuttavia soltanto postume</b>. Di più la
filosofia sartriana <b>ha da lì una svolta e il nuovo e più deciso
riferimento è</b> non più Husserl, Heidegger, Cartesio, Freud,
bensì <b>il materialismo marxista</b>. Perché? Ebbene, <b>Sartre</b>,
a differenza di Nietzsche, con cui pure il confronto fu forte, <b>non
è mai stato un antimetafisico né sarebbe mai stato un sostenitore
del “pensiero debole”</b>. Jean Paul è sempre stato un
<b>sostenitore della necessità del </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhk_nYIDQg4dpielY7919s3Fw1Bqmh0Z4v83lz1VZjpPJnn59rPMWKMeLC41DJ0ZAsb4KoxyVqUkqySfmi7LFvP6uj3pIewdCjJ3-UR0H6zgMax_Tg2HV3uBeH-iBRNG3itsrFB2MP9qt5/s1600/s.+tommaso+notre+d+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhk_nYIDQg4dpielY7919s3Fw1Bqmh0Z4v83lz1VZjpPJnn59rPMWKMeLC41DJ0ZAsb4KoxyVqUkqySfmi7LFvP6uj3pIewdCjJ3-UR0H6zgMax_Tg2HV3uBeH-iBRNG3itsrFB2MP9qt5/s1600/s.+tommaso+notre+d+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Fondamento (dunque della
Metafisica)</b> e lo ha sempre ricercato. Tuttavia, se, come voleva
già San Tommaso d'Aquino, <b>l'uomo è l'essere che non ha né può
avere fondamento in sé stesso</b> (tesi sostenuta sin da “La
trascendance de l'ego e ribadita ne “L'Essere e il Nulla”), <b>Dio</b>
– a seguito della mancata conversione e a differenza che per
Tommaso – <b>non esiste</b>, <b>la società</b>, e se la società è
quella nazista di Hitler o quella stalinista di Stalin, <b>in cosa e
dove può essere il fondamento?</b> Ecco allora che <b>“La
Melancholie”</b>, il celeberrimo dipinto di <b>Albrecht Durer</b>
che tanto ispirò Sartre, il senso della mancanza di fondamento in sé
e dunque di incompiutezza, non trovando, a differenza che in Tommaso,
uno sbocco in Dio e perciò in </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQJHRAht3MHT1uOtO4mmyo3wxaix-jVvyh-EtwISFvkhRYY7FU5w_RYYp38l4rIR2JzhskdA_DAtL0Bt6y910Q0-WtitL23loL28ig3LYbpqBFvQUQ0DpTIsmxigh-KLz8glJMe4uv8o67/s1600/malinconia-copertina+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="287" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQJHRAht3MHT1uOtO4mmyo3wxaix-jVvyh-EtwISFvkhRYY7FU5w_RYYp38l4rIR2JzhskdA_DAtL0Bt6y910Q0-WtitL23loL28ig3LYbpqBFvQUQ0DpTIsmxigh-KLz8glJMe4uv8o67/s1600/malinconia-copertina+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">un cammino di Salvezza, <b>diviene
realtà dello “Scacco”</b> dell'uomo e di Jean Paul stesso.
Dunque <b>i “Cahiers”</b>, usciti postumi ma scritti
immediatamente a ridosso de “L'Essere e il Nulla” <b>segnano uno
spartiacque</b>. Con la mancata conversione Dio non c'è e dunque non
può essere Fondamento, l'uomo e la società non ne hanno per
definizione e di più: non c'è uno “Spirito danzante di Dioniso”
né un “Eterno ritorno dell'eguale” da seguire. Ergo c'è, nelle
opere e nell'attività seguente di <b>“compagno di strada”</b> un
confronto anche tecnico assai serrato in cui non è possibile non
vedere la <b>disperata ricerca del Fondamento</b> là dove anche non
lo si sarebbe mai trovato: <b>nel materialismo marxista</b>. Da qui
<b>nasce il “Maggio francese” con le sue </b></span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">rivendicazioni porta ad
una società </b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSZ7WISMeZfehVwTQ_4arcnaCYPnh-QEsoyTxEsngyWiP0E94kUTvyoSAQ5B8sPdXY0wMBcjhoRbJuNbao-DsPBAUb51V5FdQfbfpObNMTATdX6n5M2QuAiqnQZQgW_-MF9aroE6XSOkwC/s1600/sartre+beauvoir+che+490.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="347" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSZ7WISMeZfehVwTQ_4arcnaCYPnh-QEsoyTxEsngyWiP0E94kUTvyoSAQ5B8sPdXY0wMBcjhoRbJuNbao-DsPBAUb51V5FdQfbfpObNMTATdX6n5M2QuAiqnQZQgW_-MF9aroE6XSOkwC/s1600/sartre+beauvoir+che+490.jpeg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">individualista, connotata da una sessualità
antifamilistica, abortista, denatalista e, come la storia ha
dimostrato, senescente</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">. A dimostrazione della sua falsità
antropologica. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">L' “uomo” di Sartre, così come la “donna”
della sua compagna, Simone De Beauvoir, è un uomo (una donna)
collocato “fuori” dalla famiglia, indipendente da essa. Il tema
“famiglia” è sempilicisticamente ridotto a critica sviscerata
dell'essere borghese ed il tema della procreazione non è mai
affrontato</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">. Jean Paul e Simone sono invero </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">due single</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">
dalla vita familiare travagliata e che non mettono assolutamente in
discussione la loro scelta di fondo di essere single. Sono </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">capaci
di concepire la </b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1mDM-bwNSFF05jVHNiUbhc1VGOsltnfF6tifkuXgU15J5S7LDUPoi9YzWRp3T2bjd5wjsYMMYqtlu8Q0ivxdp4jPaYO-UiR7GVohqKYOAzMumK1Nx85CCdeaAn2EDHvTKWObsaHEx_K_r/s1600/Edith+Stein+1+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="593" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1mDM-bwNSFF05jVHNiUbhc1VGOsltnfF6tifkuXgU15J5S7LDUPoi9YzWRp3T2bjd5wjsYMMYqtlu8Q0ivxdp4jPaYO-UiR7GVohqKYOAzMumK1Nx85CCdeaAn2EDHvTKWObsaHEx_K_r/s1600/Edith+Stein+1+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><br /></b></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">solidarietà ma incapaci di concepire l'amore</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">.
</span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Meno che mai un'Amore da cui nasca una nuova Vita</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">. E questo
alla fine è </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">il loro vero Scacco. Uno Scacco irrimediabile:
personale, sociale ed antropologico</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">. </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Oggi abbiamo e viviamo
l'esito drammatico e tragico del “Maggio Francese”: dati ISTAT
2017 per Milano, la prima città italiana per PIL: i due nomi più
diffusi tra i bimbi nati: Ho, di origine cinoasiatica ed Hamed di
origine islamica. Oggi a Milano gl'italiani sono una minoranza
etnica</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">. A ragion veduta si deve perciò parlare di </span><b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">un
progressismo Falso</b><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">. Quello del “Maggio Francese” è un
progressismo dimostratamente Falso.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNQNYVKPKUMFeU3x4Ur40lKvHlm_ZDyRmlT6WBZdoGeK2AAyyeCT_eTp6QvAr7zJErTOCk2tRcO9U9mmg8XI-3ivt58qi0o3lAUEpvDR2O1RtH9hE4TlgKEtAjxK0vBOHu3KI9X9HBgB6Q/s1600/Groupe-de-gottingen-en-1922-tous-eleves-de-Husserl+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNQNYVKPKUMFeU3x4Ur40lKvHlm_ZDyRmlT6WBZdoGeK2AAyyeCT_eTp6QvAr7zJErTOCk2tRcO9U9mmg8XI-3ivt58qi0o3lAUEpvDR2O1RtH9hE4TlgKEtAjxK0vBOHu3KI9X9HBgB6Q/s1600/Groupe-de-gottingen-en-1922-tous-eleves-de-Husserl+490.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Tuttavia
<b>la corrente fenomenologico/esistenzialista segna anche un esito
profondamente diverso. Lo troviamo, segnatamente, in Edith Stein</b>
non credente tedesca di origini ebraiche, prima <b>allieva e poi
assistente di Husserl</b>. C'è una <b>differenza</b> biografica di
peso <b>con</b> la non credente francese <b>Simone De Beauvoir</b>:
mentre quest'ultima, ad es. da giovane passa il tempo a girare per la
Francia in bicicletta, <b>Edith</b> lo passa facendo la <b>crocerossina
in un lazzaretto</b>. C'è una <b>differenza biografica importante
anche con Sartre</b>: nell'estate del 1921, in vacanza presso due
amici di Husserl, i coniugi Conrad Martius, ha l'<b>occasione di
leggere la “Vita di Santa Teresa d'Avila”. L'esito è la
Conversione</b> ed il battesimo il primo gennaio 1922. Con la
concezione </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtU2P5NGBEl_UQWf-K73FCz1UkjCaZ9p6tHZOllmKa9biNvVJ9WnK0iyVmYyHSYBhGH6I3vphyphenhyphen6xdYPVHlak6BgtfBodiKIxGUVkn2nLyGX09wzIUESybUgDiw2dYrZepaUtdSrho7_87x/s1600/foto-edith-stein+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="696" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtU2P5NGBEl_UQWf-K73FCz1UkjCaZ9p6tHZOllmKa9biNvVJ9WnK0iyVmYyHSYBhGH6I3vphyphenhyphen6xdYPVHlak6BgtfBodiKIxGUVkn2nLyGX09wzIUESybUgDiw2dYrZepaUtdSrho7_87x/s1600/foto-edith-stein+490.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">fenomenologicoesistenzialista, <b>al pari di Sartre
condivide che l'uomo sia l'essere che non ha e non può avere
fondamento in sé, veduta che fu già di Tommaso</b>. Qui tuttavia,
la <b>Conversione porta ad un confronto serrato con il “Doctor
Angelicus”</b>, la sua Filosofia e Teologia. <b>Le tesi di Husserl
e di Freud vengono così ad essere mirabilmente fuse a quelle
tomiste</b>. Il primo importante esito è <b>“Psicologia e Scienze
dello Spirito”</b> del 1922 e poi, dopo l'<b>ingresso nel Carmelo
di Colonia</b> nel 1933 e la Vestizione nel 1934, il <b>capolavoro
“Essere finito ed Essere Eterno” del 1936</b>. <b>Nella Fede
l'uomo può rapportarsi a Dio l'Essere che ha Fondamento in sé e
così aprirsi anch'egli al Fondamento</b>. C'è poi lo </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgRW_iaLjQ-VKzLtLObFIy5_Po5Vg1WovUEyFOwz4Hx2KdpP9AS0Ywnokpy34Z2y8H-zEi77wrvDV7MH1M91SWdTKZwx0wAa03Vcbjr9yIUx4iUaZYSo29mzPASfaviq9YtzBN2sKZVEl/s1600/Lippi%252C_adorazione_del_bambino%252C_prato+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="446" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgRW_iaLjQ-VKzLtLObFIy5_Po5Vg1WovUEyFOwz4Hx2KdpP9AS0Ywnokpy34Z2y8H-zEi77wrvDV7MH1M91SWdTKZwx0wAa03Vcbjr9yIUx4iUaZYSo29mzPASfaviq9YtzBN2sKZVEl/s1600/Lippi%252C_adorazione_del_bambino%252C_prato+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">sviluppo
personale del concetto husserliano di <b>empatia sentimento cui
l'uomo può aprirsi e verso ns Signore Gesù Cristo e, alla luce di
questa, verso il prossimo</b>. <b>Non ci si ferma così alla sola
Solidarietà ma si fa un passo ulteriore: ci si apre all'Amore. Amore
verso Dio e, in questo, verso il prossimo</b>. In questo contesto
viene a collocarsi il <b>discorso e la concezione dell'uomo e della
donna</b>, cui la<b> Stein</b>, adesso <b>Teresa Benedetta della
Croce</b>, dà particolare attenzione. <b>L'uomo e la donna non sono
qui single, bensì collocati in una dimensione familiare, e si
relazionano, nel rapporto con Dio, reciprocamente in un Amore
procreativo</b>. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGQWBRi5JGBnxSw3Z6ja8kRhlazYR08BomsiGLogIPTJ-uovbJ_JYq0WbW23bEGmZkPahN4fPXf_sy9IXl9_txO9fj5o2XqZ_bLwo1DXX1-b7sOSXd-Tmw9WDsSwn94BRY-8JsHsGLmDKa/s1600/auschwitz+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="289" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGQWBRi5JGBnxSw3Z6ja8kRhlazYR08BomsiGLogIPTJ-uovbJ_JYq0WbW23bEGmZkPahN4fPXf_sy9IXl9_txO9fj5o2XqZ_bLwo1DXX1-b7sOSXd-Tmw9WDsSwn94BRY-8JsHsGLmDKa/s1600/auschwitz+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ecco qui dunque<b> un progressismo Vero cui esito è
un modello antropologicamente valido</b>. Il più grosso problema
attuale è quello che con il “Maggio Francese” la società ha
aderito in massa ad un progressismo Falso. <b>Il problema più
urgentemente drammatico di oggi è, alla fine, uno solo: quello della
Conversione</b>.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-37082657801388710712019-03-30T13:57:00.000-07:002019-03-30T13:57:01.377-07:00Sacro, profano e mistero ne "Il sacro ed il profano" di Mircea Eliade.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgkapDfssQGP-9MJH_Qw0_qrIZHrw9w2k2pn4ywLhy-JhfZ996xvGT56xI4_JvQHi4i1c0Kq3vYbDb2A4iOjMiFSWnjr9uxQroEZfz9j5p7JsOxSX5X-WhjkSFJyQiULPMREZTFMpJJGmW/s1600/dal%25C3%25AC+mos%25C3%25A8+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgkapDfssQGP-9MJH_Qw0_qrIZHrw9w2k2pn4ywLhy-JhfZ996xvGT56xI4_JvQHi4i1c0Kq3vYbDb2A4iOjMiFSWnjr9uxQroEZfz9j5p7JsOxSX5X-WhjkSFJyQiULPMREZTFMpJJGmW/s1600/dal%25C3%25AC+mos%25C3%25A8+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">Eliade
è un fenomenologo della religione, per lui, </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>comprendere
il sacro è guardare al fenomeno ed a ciò che sta dentro ad ogni sua
manifestazione</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
La </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>manifestazione</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
va colta </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>nel
significato ad essa attribuito originariamente</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
ossia quello datole inizialmente, quello </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>datole
dall’uomo primitivo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Si tratta dunque di individuare i principi ontologici di
quest’ultimo, cercare </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>una
ontologia arcaica</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
E’ una ricerca fatta applicando simultaneamente tre criteri o
momenti:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">1)
Quello </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>storico</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
perché il fenomeno acquista quel determinato significato specifico
che gli è proprio, piuttosto che un altro in relazione al contesto
socio - culturale in cui si è manifestato.<br />2) Quello
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>fenomenologico</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
perché il fenomeno è dato da una duplicità di soggetti in quanto
manifestazione di Dio e storia degl’uomini e cioè ierofania del
sacro.<br />3) Quello </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>ermeneutico</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
in quanto bisogna interpretare i fenomeni e le manifestazioni tanto
nella singolarità quanto nell’insieme.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">Significativamente
Eliade - ne “</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
sacro e il profano</b></span><span style="color: #2b2b2b;">”
- introduce alle proprie tesi partendo da un raffronto con “</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
sacro” di Rudolf Otto</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
il fenomenologo che aveva cercato di dare una fondazione autonoma
alla religione nella individuazione della sua intuizione di
fondo.<br />Giustamente, dice Eliade, </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Otto
distingue il dio dei filosofi da quello della religione</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
e cerca un modo diverso d’approcciare quest’ultimo procedendo
nella analisi della esperienza religiosa e qui trova il significato
del </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Dio
vivente per il credente: l’incontro con il “ganz andere”, il
radicalmente diverso</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Per sua natura </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>il
“ganz andere” sovrasta infinitamente l’uomo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
lo sovrasta </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>razionalmente</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
in modo tale da non essere riconducibile alle categorie della
razionalità umana, ponendosi perciò </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQYARVC48BFelcFPTzVKl7-DhOAQahXEHcsNH8Oxq9K0GHnkNlmgS0DIQkyGwV8X9KA0Hxn9asIdtsHOH_bFZpm0xhpPquReaKga89Nle6LDw6mLwg63p5Piq2gs0zphsUW4oGHmK6qbr1/s1600/jesus-christ+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="396" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQYARVC48BFelcFPTzVKl7-DhOAQahXEHcsNH8Oxq9K0GHnkNlmgS0DIQkyGwV8X9KA0Hxn9asIdtsHOH_bFZpm0xhpPquReaKga89Nle6LDw6mLwg63p5Piq2gs0zphsUW4oGHmK6qbr1/s1600/jesus-christ+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">stesso, per l’uomo, come
irrazionale, lo sovrasta inoltre - ovviamente - </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>come
potenza</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Da qui la nascita, nell’esperienza religiosa, nell’uomo, di </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>due
sentimenti contrapposti, il fascino ed il terrore</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
e la loro irriconducibilità / incomunicabilità all’uomo, dunque
il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>mysterium
fascinans ed il mysterium tremendum</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Essi sono il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>nucleo
della esperienza di Dio</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
ossia del </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>noumen</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
ovvero del nouminoso. Sono criteri validi ed accettabili, Eliade non
li contraddice, ma, e ce lo dice apertamente, del tutto
insufficienti, essi infatti portano all’analisi religiosa
indirizzata al piano del razionale / irrazionale, quello prevalente
in Otto, il quale non può dare conto del sacro nella sua totalità.
S’intravede qui però chiaramente il perché della accettazione
parziale di Otto, in specie per quanto concerne il ganz andere, il
mysterium fascinans e tremendum, il nouminoso: essi possono essere
parte di quell’ontologia arcaica ch’egli sta cercando. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Superare
il piano del razionale / irrazionale per dare conto del sacro nella
totalità è guardare al sacro ed al tutto</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
e qui si pone, immediata la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>contrapposizione
sacro – profano</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Guardare al tutto ed al sacro significa infatti distinguere il sacro
da ciò che sacro non è: tutto il resto, il profano. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Rispetto
a questo profano il sacro è potenza ed ed in definitiva realtà e
verità e perciò significato</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>sacro
è - allora - la realtà vera</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
che si staglia contro il profano che è così dichiarato falso.
Guardare al tutto ed al sacro è per l’uomo - sempre secondo Eliade
- uno scegliere tra due modi esistenziali, due modi di collocarsi nel
mondo:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;">“</span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>Il
sacro ed il profano sono due modi d’essere nel mondo, due
situazioni esistenziali assunte dall’uomo nella storia</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">”
(Sacro e profano, p. 16)</span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCJZ0TztpKPw0eHiWLCXuVhtS4O30HR-Por75ujq3bn5DX4_03DbRfVhah3GhnWnYeXw_LK7JY5XtYsxk5boPWGhdIU1NVKOA10qFBwAFaYWtECrZTNGXECzqlhFHTO-aJfidoS0HGY707/s1600/La+materia+poteva+non+esserci++490.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="677" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCJZ0TztpKPw0eHiWLCXuVhtS4O30HR-Por75ujq3bn5DX4_03DbRfVhah3GhnWnYeXw_LK7JY5XtYsxk5boPWGhdIU1NVKOA10qFBwAFaYWtECrZTNGXECzqlhFHTO-aJfidoS0HGY707/s1600/La+materia+poteva+non+esserci++490.JPG" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">La
situazione esistenziale dell’uomo è una situazione che
necessariamente si colloca in due ambiti: lo </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>spazio</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
ed il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>tempo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Eliade esamina qui per primo lo spazio in relazione al sacro:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;">“</span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>Per
l’uomo religioso lo spazio non è omogeneo, (…) perché nel
momento in cui il sacro si manifesta (…) viene interrotta
l’omogeneità dello spazio, avviene (…) la rivelazione di una
realtà assoluta, in opposizione alla non realtà dell’immensa
distesa che la circonda. La manifestazione del sacro fonda
ontologicamente il mondo.</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">”
(ivi, p.19).</span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
sacro dunque è ciò che irrompendo nel mondo fonda, istituisce la
verità del mondo e perciò la sua realtà</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Con la manifestazione del sacro perciò </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>si
istituisce il vero ed il falso, si crea un punto fisso</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
un riferimento, il che per il nostro equivale alla “</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>creazione
del mondo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">“.<br />L’uomo
sceglie di collocarsi in una delle due situazioni esistenziali
possibili rispetto a questo punto ed a questa scelta corrispondono
due tipologie diverse: l’ </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>homo
religiosus</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
e l’ </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>homo
a religiosus</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
primo, in relazione allo spazio, vive in uno spazio in cui compaiono,
nella distesa dello spazio profano delle singolarità, dei luoghi
sacri; il secondo vive in uno spazio omogeneo totalmente profano</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
in quanto i luoghi sacri non hanno significato per lui. Le </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>due
tipologie homo religiosus e homo a religiosus non sono in realtà del
tutto scindibili in quanto ad un esame più approfondito l’homo a
religiosus non risulta esistere quale tipologia pura</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
in quanto anche i suoi spazi contengono spazi con connotazioni
particolari, quali ad es. il paese natale, i luoghi dei primi amori
etc.; sono luoghi che hanno una </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr91qwv0DZTrSQzftZHAZgBZG6gf-p6ZnQrCf5NoW_-OLYk6kz9az7Q1kl-FpkL0HcHy6tzmvF7rItRPyyHW05ZfCYwI2-fii6UFJFiLH68Yv9mPRNVL2q9YVy9-XnSNVz43i4bq50qfRr/s1600/immacolata+diego+de+silva+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="724" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr91qwv0DZTrSQzftZHAZgBZG6gf-p6ZnQrCf5NoW_-OLYk6kz9az7Q1kl-FpkL0HcHy6tzmvF7rItRPyyHW05ZfCYwI2-fii6UFJFiLH68Yv9mPRNVL2q9YVy9-XnSNVz43i4bq50qfRr/s1600/immacolata+diego+de+silva+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">connotazione significativa similare
agli spazi sacri dell’homo religiosus. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Spazio
sacro e spazio profano sono comunicanti attraverso la soglia che
consente il passaggio dal mondo profano al mondo sacro</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Questa soglia è il luogo tramite cui si ha accesso al mondo degli
dei: è luogo di transito e di giudizio. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>L’accesso
avviene attraverso dei riti, con essi si accede allo spazio sacro: è
luogo di transito e di giudizio</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
L’accesso avviene attraverso dei riti, con essi si accede allo
spazio sacro: ogni spazio sacro implica una ierofania, un’irruzione
del sacro, resa possibile perché il luogo è aperto all’alto, cioè
a Dio, e la sua apertura è data dalla consacrazione. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Nella
consacrazione Eliade vede una creazione, la costruzione di una realtà
vera, dell’unica veramente reale, la quale dà un senso ed un
significato al mondo, lo separa dal Caos.</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
Questa creazione del mondo è la creazione di un mondo “nostro”:
la consacrazione istituisce una separazione tra il nostro ed il non
nostro. Ma la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>consacrazione</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
è di più: essendo creazione essa è anche </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>imitazione
della creazione prima, quella dell’universo, essa è dunque
imitazione dell’opera degli dei</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
E’ l’apertura all’alto a consentire la comunicazione con gli
dei e - con la consacrazione - la</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>
ierofania</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>luogo
sacro è così luogo nel quale sono comunicanti i tre livelli
cosmici: inferi, terra e cielo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
I simboli per eccellenza di questa comunicazione sono la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>montagna</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
ed il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>palo
sacro</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
meglio ancora il palo sacro eretto sulla montagna sacra, </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>per
i cristiani la croce sul Gòlgota</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.<br />Da
qui la collocazione del tempio in cima alla montagna, poi </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX-rjIgrl01qz-4-SFBXi0KIKGjnH5E18TiRT1IKy4pm-FmlF7Vl8tWokWtO85QNkD-c7cHNCJjnZwHDTkPaqKmxCpZhFk_eYukTsXX3hlxG3GUEjDB3yU_jSlDDhZnqYx39wPe55ZHnTj/s1600/Maternit%25C3%25A0+Ciro+Michele+Esposito++490.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="653" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX-rjIgrl01qz-4-SFBXi0KIKGjnH5E18TiRT1IKy4pm-FmlF7Vl8tWokWtO85QNkD-c7cHNCJjnZwHDTkPaqKmxCpZhFk_eYukTsXX3hlxG3GUEjDB3yU_jSlDDhZnqYx39wPe55ZHnTj/s1600/Maternit%25C3%25A0+Ciro+Michele+Esposito++490.JPG" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">l’identificazione della montagna con il tempio. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>L’asse
che consente la comunicazione dei tre livelli permette l’irruzione
del divino</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
ovvero dell’attribuzione del significato vero al reale, costituisce
l’asse stesso del reale, il centro del mondo: l’ “</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Axis
Mundi</b></span><span style="color: #2b2b2b;">“.
Esso è il centro anche nel senso che sopra vi è il regno degli dei
e sotto gl’inferi, l’ade, il regno di ciò che è prima e dopo la
vita. Questo centro del mondo è il nostro mondo anche in quanto è
il mondo dei viventi e per questo l’</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>homo
religiosus aspira a vivere sempre nel centro del mondo, è per questo
ch’egli consacra i luoghi in cui vive</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Con la consacrazione del proprio mondo l’homo religiosus fonda un
mondo che è </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>imitazione
del modello degli dei, egli crea un ordine che è la distruzione del
Caos primordiale</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
e che è al di sopra del Caos, il quale ne costituisce perciò
gl’inferi.</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Creare
è distruggere il Caos, gl’inferi, annientarne il sgnore, il
serpente antico</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.<br />Il
rito della consacrazione ripete ogni anno il mito della creazione. Lo</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>
spazio sacro</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
così costruito - il mondo -</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>
è uno spazio esistenziale</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
l’unico vivibile per l’homo religiosus poiché solo questo
partecipa dell’essere, esiste realmente. Si diceva, il rito della
consacrazione ripete il mito della creazione, è un periodare, un
fatto ciclico, </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>lo
spazio introduce al tempo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
e, come lo spazio, anche questo è disomogeneo, discontinuo, come per
lo spazio, </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>anche
il tempo è diviso in profano e sacro</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>tempo
sacro</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
è reversibile per natura, nel senso cioè, per essere esatti che
esso </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>è
un tempo mitico primordiale divenuto presente</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Questo tempo primordiale </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>costituisce
il principio, il momento della creazione, il momento primo del vero e
reale</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
rito porta quel tempo - il tempo della creazione, del principio -
nell’attualità presente e con ciò il presente all’ “illo
tempore”</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
In </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5E-8kZuBz0qCPQYrZc00G_z7NaPVOFmS7nViIu2FQzhPyOn-YhjN66Jwvt-f7adL11teWAI-S7MSWPE66jAMfooY0tFcuxqI0a296K_AWpPClrgnqFtu89e-s1nsBn7PPlaICUlqUoN1u/s1600/Rubens-adorazione-dei-pastori+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="730" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5E-8kZuBz0qCPQYrZc00G_z7NaPVOFmS7nViIu2FQzhPyOn-YhjN66Jwvt-f7adL11teWAI-S7MSWPE66jAMfooY0tFcuxqI0a296K_AWpPClrgnqFtu89e-s1nsBn7PPlaICUlqUoN1u/s1600/Rubens-adorazione-dei-pastori+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">questo modo il fatto dell’ illo tempore viene ad </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>avere
valore nel presente e quindi a dare significato al presente</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Anche per il tempo, come già per lo spazio, si ha una collocazione,
che </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>è
collocazione esistenziale</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
e che è diversificata per l’ homo religiosus e per l’homo a
religiosus. Il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>primo
rifiuta di vivere unicamente in quello che in termini moderni, si
chiama “presente storico”, si sforza di raggiungere un tempo
sacro</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
che, sotto certi aspetti, può essere paragonato all’eternità.
Discontinuo è anche il tempo dell’homo a religiosus: lavoro,
divertimenti, piacere etc. Esiste tuttavia una differenziazione di
fondo: </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>l’homo
a religiosus rimane sempre in un mondo radicalmente umano e ne ha
coscienza, quello religiosus attualizzando nel rito il fatto accaduto
nell’illo tempore e ponendolo a dare un significato ad una realtà
al presente supera il mondo meramente umano. Periodicamente l’homo
religiosus entra in un tempo sacro</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
l’unico vero e reale, e questo dà un senso “vero” alla sua
vita. Il tempo è ciclico e </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>il
suo “periodo” è di un anno perché il Cosmo è concepito come
un’unità vivente</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
che nasce e si sviluppa per terminare l’ultimo giorno dell’anno e
rinascere con l’anno nuovo.</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>
Il tempo sacro emula il tempo della creazione dell’universo, in
esso si crea un mondo il cui tempo è rigenerato con la creazione del
tempo stesso, in altri termin</b></span><span style="color: #2b2b2b;">i:
la cosmogonia comporta anche la creazione del tempo. Come lo spazio
sacro è uno spazio aperto all’alto, tramite cui l’uomo comunica
con gli dei, così </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>il
tempo sacro periodicamente rende presente l’illo tempore</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
del fatto che è manifestazione degli dei e quindi </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>rende
presente gli dei</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Questo
presente degli dei è il tempo originario, </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj41itc_LRD8KAOd845HxZE6lt3qJNEgAU2FHMtfebxEm7ehMVa_igIhAjSgkt8pYd7yySvauOobSb9PzX1NUADrg51d9sseCRoNeSy5Vhs5_KPrBC80MM2EJIu4feEGC4qdRAuzYKXdrY_/s1600/durere+san+michele+uccide+il+drago.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj41itc_LRD8KAOd845HxZE6lt3qJNEgAU2FHMtfebxEm7ehMVa_igIhAjSgkt8pYd7yySvauOobSb9PzX1NUADrg51d9sseCRoNeSy5Vhs5_KPrBC80MM2EJIu4feEGC4qdRAuzYKXdrY_/s1600/durere+san+michele+uccide+il+drago.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b>l’eterno presente che
non passa, è il tempo sacro ed indistruttibile</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>
E’ questo tempo sacro a fondare e scandire irrompendovi, il tempo
ordinario, il tempo storico</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
La funzione sacrale del tempo è la stessa dello spazio:</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>
avvicinare gl’uomini agli dei per comunicare con essi</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Il tempo sacro è la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>festa,
celebrazione del rito, ossia riattualizzazione del mito</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
“Il mito - scrive Eliade - narra una storia sacra, cioè un evento
primordiale che ha avuto luogo in principio, ab inizio. Raccontare
una storia sacra significa rivelare un mistero, poiché i personaggi
dei miti non sono esseri umani: sono dei… </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Una
volta detto, cioè rivelato, il mito diventa verità apodittica</b></span><span style="color: #2b2b2b;">:
stabilisce la verità assoluta.In quanto il suo contenuto è evento
primordiale o cosmico esso è sempre rappresentazione di una
creazione, vi si indica come un fatto ha avuto l’essere, è stato
creato: </span><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">Ecco
perché </span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>il
mito si identifica con l’ontologia</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">:
parla solo di cose reali, di ciò che è realmente accaduto, di ciò
che si è manifestato totalmente.” (ivi, p. 63)</span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
sacro è il vero ed il reale, il significativo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">Con
il rito - che è riattualizzazione del mito - l’uomo assume, o
meglio - come dice Eliade - imita il vero reale e significativo,
ossiagli dei, solo così diventa vero uomo.<br />L’homo religiosus
non è dato: si fa da sé, avvicinandosi a modelli divini: </span><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>Non
si diventa uomo vero se non uniformandosi all’insegnamento dei
miti, imitando gli dei</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">.
</span></span></em><span style="color: #2b2b2b;">Significativa
è l’applicazione che Eliade fa di quanto egli è andato elaborando
a diverse tipologie di religiosità, nella quale emerge una
differenziazione netta per quanto riguarda la categoria del sacro,
mentre la altre, ierofania come cratofania, e rapporto sacro /
profano in relazione allo </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEispeyR2G7Wv973awojAGuTC5U7IHmgaFS5L_vqz9K8t3hifZOi816vJFtUhStPHIQHr8qEsbhPANJIdaBWHOaLhvCuKA4bDSCiJ9bmM8dzLX3oT7AaNRa0bJr4379-AUhvnnVTCHB_iXIB/s1600/festa+luce+albero+b+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="489" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEispeyR2G7Wv973awojAGuTC5U7IHmgaFS5L_vqz9K8t3hifZOi816vJFtUhStPHIQHr8qEsbhPANJIdaBWHOaLhvCuKA4bDSCiJ9bmM8dzLX3oT7AaNRa0bJr4379-AUhvnnVTCHB_iXIB/s1600/festa+luce+albero+b+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">spazio subiscono poche variazioni. La prima
tipologia è quella dell’</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>uomo
primitivo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
per il quale l’eterna ripetizione dei gesti esemplari e l’eterno
incontro con il tempo originario, non implicano una visione
pessimistica della vita, anzi, grazie a questo eterno ritorno alle
fonti del sacro e del reale, l’esistenza umana si salva
dall’annientamento e dalla morte. L</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>’eterno
ritorno è il rito</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
esso rende sacre, quindi piene di realtà e di significato ontologico
le cose del tempo presente. Con il suo progredire civile e
socioculturale dispiegantesi nella storia, l’uomo progressivamente
esce, anche nella religiosità, dall’eterno ritorno.Nel bramanesimo
l’eterno ritorno è sostituito da un susseguirsi di creazione,
dissoluzione, creazione, con cicli di 12.000 anni che si susseguono
in cicli ancora più ampi fino alla durata di 311.000 miliardi di
anni, la durata della vita di Brama, una vita assai lunga ma finita.
La finitezza della vita del dio e la lunghezza delle ciclizzazioni
tolgono il senso dell’eterno ritorno: rendere periodicamente
contemporanea la presenza del dio tra gl’uomini, lasciar comunicare
gl’uomini con dio. Anche i greci conoscono l’eterno ritorno,
Eliade cita Puech:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;">“</span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>Secondo
la celebre definizione platonica il tempo che determina e misura la
rivoluzione delle sfere celesti è l’immagine mobile dell’eternità
immobile che esso imita compiendo un decorso circolare</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">.”</span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">C’è
dunque un susseguirsi infinito di cicli dove nessun evento è unico,
esso non accade una volta sola (per es. la morte di Socrate), ma è
accaduto e accadrà continuamente; ogni volta che il cerchio ritorna
su sé stesso, sono apparsi, appaiono e riappaiono gli stessi
individui.<br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieF7A3aZZMPlwWpqb7KZnTDYrelfI7Er3Svn970h-qLClhLvowK-1oA-PTDufMykTy40qMAn4ZQoYVpobFTLiOUZOtPkxBwMAC7MSqe0LUt1T5jR5-xVqm5wAIN_Q2v5bhhLpL7CzvYlqm/s1600/leonardo+vergine+delle+rocce+dettaglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="371" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieF7A3aZZMPlwWpqb7KZnTDYrelfI7Er3Svn970h-qLClhLvowK-1oA-PTDufMykTy40qMAn4ZQoYVpobFTLiOUZOtPkxBwMAC7MSqe0LUt1T5jR5-xVqm5wAIN_Q2v5bhhLpL7CzvYlqm/s1600/leonardo+vergine+delle+rocce+dettaglio.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">E’ eterno ritorno ma più come fato che come
riattualizzazione della presenza del dio.</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>La
mancata riattualizzazione della presenza di dio ha la conseguenza più
drastica: viene offuscato il significato della religiosità cosmica e
si ha la ripetizione svuotata del suo contenuto religioso la quale
conduce per forza maggiore ad una visione pessimistica della
esistenza</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Dallo svuotamento di significato dell’eterno ritorno si passa al
suo </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>totale
superamento con il giudaismo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
per il quale il tempo è finito e non ciclico: ha avuto un inizio ed
avrà una fine. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Jahvè
si manifesta con i suoi interventi personali nella storia e questa
assume una nuova dimensione: diventa teofania</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
cristianesimo accentua ulteriormente i caratteri storia-teofania,
l’illo tempore è qui tempo storico non più incerto ed indefinito,
ma precisamente determinato: quando Ponzio Pilato era governatore
della giudea. La storia è la nuova dimensione della presenza di Dio
nel mondo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Essa riacquista la sua dimensione sacra come per l’uomo primitivo
ma con una </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>collocazione
ben diversa: è fuori del mito, è nella realtà</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
E’ diversa anche la connotazione teologica della storia: non la
semplice riattualizzazione della presenza di dio ma un </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>fine
individuale e globale specifico: la salvezza</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Infatti gl’interventi di Dio nella storia, soprattutto
l’incarnazione nella persona storica di Cristo, hanno un fine
transitorio: la salvezza dell’uomo. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Hegel</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
per Eliade è l’interprete che applica questa concezione alla
storia universale: “lo spirito universale è continuamente
manifesto negli eventi storici e </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMaWEajuCMG-_wzEV5n2GG5xaWAaAtIaQn_tqjDspYNFSweXlXkRyN2bGu7bqzjPglq91_uQZkGo7W3J4e_jHMYkplRa-vlzI9bcxALfHUzS_KX_ivtliGeXhOhGv7YL-NHPy818Wh2KNT/s1600/tintoretto+ultima+cena++490.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="272" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMaWEajuCMG-_wzEV5n2GG5xaWAaAtIaQn_tqjDspYNFSweXlXkRyN2bGu7bqzjPglq91_uQZkGo7W3J4e_jHMYkplRa-vlzI9bcxALfHUzS_KX_ivtliGeXhOhGv7YL-NHPy818Wh2KNT/s1600/tintoretto+ultima+cena++490.jpeg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">solo in questi eventi. La storia
diventa quindi nella sua totalità una teofania”. Al recupero della
dimensione sacrale della storia con il cristianesimo ed alla
introduzione in essa di un principio teologico, quello salvifico, fa
seguito però una nuova forma di uscita dal sacro che modernamente si
pone a seguito dell’interpretazione unilaterale del senso della
storia, quella che la assolutizza: </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>lo
storicismo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Questo
infatti nega l’aspetto trans storico e riconosce solo il “fatto”
in sé ed esce così dal religioso</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Eliade osserva in proposito: </span><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">…
lo storicismo è il prodotto della decomposizione del cristianesimo:
annette un’importanza decisiva all’evento storico, ma solo in
quanto tale, cioè negandogli qualsivoglia possibilità di
sottintendere un’intenzione soteriologica trans storica. </span></span></em><span style="color: #2b2b2b;">E’
quanto non fa né il cristianesimo né Hegel. La dimensione sacra del
tempo è però recuperata ma il suo significato diverso. Eliade non
lo dice, ma se torniamo alle pagine dell’introduzione dove collega
sacro a mysterium che è mysterium fascinans e tremendum ed
applichiamo qui questi concetti troviamo un </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>senso
diverso per la ierofania arcaica e per quella cristiana, in
quest’ultima infatti la ierofania è una ierofania di amore e
salvezza e sono queste categorie a connotarne il mistero. La
differenziazione prima tra sacro e profano così evinta dalle due
categorie dello spazio e del tempo è ulteriormente affinabile
considerando altri due aspetti: la sacralità della natura e
l’esistenza umana</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
In questa disamina appare ancora più evidente la diversità tra homo
a religiosus e homo religiosus ed in quest’ultima tipologia quella
tra l’homo religiosus arcaico e quello cristiano. Eliade disamina
per prima la sacralità della natura e la disamina anzitutto per
l’</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>homo
religiosus. Per questi </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitKciR6dySgDVFzlhSkZLlSUfyt1fRnL3e4lGRQa40tBjH7ZmceBdUX5n-9JNt8hfyad9mln_e4xF7V0ovBT54fCDw1r7LY1MHK7CVvA5-bTO_oDoMIr3J1VTagLlU-BZPqp7UieK6AH_f/s1600/durer_grande-passione-prima++490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="725" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitKciR6dySgDVFzlhSkZLlSUfyt1fRnL3e4lGRQa40tBjH7ZmceBdUX5n-9JNt8hfyad9mln_e4xF7V0ovBT54fCDw1r7LY1MHK7CVvA5-bTO_oDoMIr3J1VTagLlU-BZPqp7UieK6AH_f/s1600/durer_grande-passione-prima++490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b>il soprannaturale è indissolubilmente legato
al naturale e la natura esprime sempre qualcosa che trascende</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Si può aggiungere che questa espressione </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>vale
anche per il cristiano</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
basti ricordare la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Bibbia,
S. Agostino, S. Tommaso</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
La prima congiunzione natura - sacro, dove il sacro è come già si
diceva apertura verso l’alto e perciò verso il mistero, è la
volta celeste:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="color: #2b2b2b; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“<span style="font-style: normal;">La
semplice contemplazione della volta celeste è sufficiente a far
scattare un’esperienza religiosa. Il cielo è infinito,
trascendente, (…) il cielo, per il suo stesso modo d’essere
rivela la trascendenza, la forza, l’eternità. Esiste in maniera
assoluta, perché è alto, infinito, potente” (ivi, p.76)</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">E’
la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>prima
teofania: dio è dio del cielo e nel cielo si manifesta per ciò che
gli è proprio: la majestas dell’immensità celeste</b></span><span style="color: #2b2b2b;">;
il tremendum dell’uragano. In questa teofania Dio è ipso facto
lontano, perché dio dei cieli e di questo risente il rapporto con
l’uomo e con la terra: Dio ha bisogno di un demiurgo per
perfezionare la sua opera o perché gli faccia da mediatore. Da parte
dell’uomo poi il rapporto ne risente anche in un altro modo:
l’allontanamento divino realizza il sempre crescente interesse
dell’uomo per le proprie scoperte religiose, culturali ed
economiche. C’è un </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>passaggio
di prospettiva del “ganz andere” a sé ed alle proprie cose, dal
trascendente</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
- sono osservazioni di chi scrive - </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>al
reale</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
c’è una concretizzazione. Era una concretizzazione, in definitiva
anche quella inerente il tempo con il passaggio dal tempo mitico al
tempo storico, dall’ illo tempore al “questo” tempo, hic et
nunc. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
passaggio al concreto è il passaggio all’esperienza concreta della
vita, è l’introduzione di nuovi aspetti: la sessualità, la
fecondità, la donna, la terra, etc.</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Con questo </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGQdDzlWjDHrpkWJdnhrJvlHUepKVt5HGaBqjFJc6aCtI3fj4kUIloeK9bfJ-tstw_H9a9sIdGqXhsSbNq1Kbsgm88mm5ivBOLUC3A3X5oNC-YDTVPpwcGW57ILJHIhRDBRTsiMIuKZdRM/s1600/hieronymus-bosch+inf++490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="321" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGQdDzlWjDHrpkWJdnhrJvlHUepKVt5HGaBqjFJc6aCtI3fj4kUIloeK9bfJ-tstw_H9a9sIdGqXhsSbNq1Kbsgm88mm5ivBOLUC3A3X5oNC-YDTVPpwcGW57ILJHIhRDBRTsiMIuKZdRM/s1600/hieronymus-bosch+inf++490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">passaggio di prospettiva </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>si
pongono altre cose oltre dio</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
anche se non sullo stesso piano: dio rimane al di sopra e compare
nella sua supremazia nel momento del pericolo estremo, allora l’uomo,
come il popolo ne invoca l’intervento. Si pone un dualismo di
orizzonti: il cielo ed il dio del cielo e ciò che sta sotto il
cielo, e queste sono - in origine - le acque. Al tempo stesso
l’analisi di Eliade comincia a servirsi di uno </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>strumento
nuovo, il simbolo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">:
il cielo è simbolo del trascendente, le acque simbolizzano la somma
delle virtualità; sono fons et origo, il serbatoio di tutte le
possibilità esistenziali; precedono qualsiasi forma e sostengono
qualsiasi creazione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;">“</span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>L’immersione
ripete il gesto cosmogonico della manifestazione formale;
l’immersione equivale ad una dissoluzione delle forme. Per questo
il simbolismo delle acque implica tanto la morte che la risurrezione</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">”
(ivi, p. 84).</span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">Le
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>acque</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
sono ciò che è sotto il cielo ossia ciò che è prima della
creazione, ovvero dell’ordine, quindi il </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Caos,
il preformale</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Così </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>immersione
ed emersione</b></span><span style="color: #2b2b2b;">
acquistano un significato cosmologico ed antropologico: la
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>reintegrazione
temporanea nell’indistinto seguita da una nuova creazione o nuova
vita</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Anche le acque, come già il cielo, hanno il loro signore: il
</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>principe
degli abissi, il serpente antico</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
colui il cui ordine è ciò che si oppone alla creazione e cioè
all’ordine: il Caos. E’ questo il significato originario del
simbolismo acquatico, ed è qui anche la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>sacralità
delle acque</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
le ierofanie che ad esse si </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnhRyayje2ewI0zPqofjkjmN8e4uVHAQ842m1KX6mPmBkIHDOkYD9XVANBwP4Naluy_-1CSI_TclUw7H5NfVmX8AT2reuo2KTaNFuRmJ-wY0Ynwexdhfjepjix9vk7sHqtwkxVcdqTJVne/s1600/san_giorgio_e_il_drago_+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="366" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnhRyayje2ewI0zPqofjkjmN8e4uVHAQ842m1KX6mPmBkIHDOkYD9XVANBwP4Naluy_-1CSI_TclUw7H5NfVmX8AT2reuo2KTaNFuRmJ-wY0Ynwexdhfjepjix9vk7sHqtwkxVcdqTJVne/s1600/san_giorgio_e_il_drago_+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">connettono ed il mistero che le
accompagna. Il cristianesimo riprende con evidenza tutto questo ed
aggiunge il proprio imprimatur derivante dalla sua determinazione
temporale e storica. </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
significato originario è conservato: il battesimo di Cristo, la sua
discesa nelle acque della morte, la lotta con il serpente e la
sconfitta di questo, la risurrezione</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
C’è però la storia, non più il mito, il determinato, non
l’indeterminato: </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>nel
battesimo il cristiano celebra il battesimo del Cristo storico, il
quale in esso anticipa simbolicamente la propria morte e
risurrezione: il sacro, il mistero, la ierofania hanno una
collocazione storica</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
La struttura del simbolo è la stessa, la valutazione del simbolo
invece è nuova e - per il cristiano - univoca, anzi: </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>per
il cristiano è l’incarnazione di Dio nel tempo storico a dare
validità ai simboli</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Il cambiamento di prospettiva dell’uomo, il suo volgersi dal cielo,
dal dio lontano del cielo al proprio esperienziale e vissuto porta
l’altro simbolo di cui Eliade si occupa: la </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>sessualità
/ fecondità, ossia la terra madre</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
Il simbolo è facilmente compreso se si guarda l’attività concreta
svolta dall’uomo: l’agricoltura. E’ l’uomo che lavora ad
inseminare la terra e questa dà i suoi frutti. L’associazione alla
sessualità è immediata. Eliade non disamina questo simbolo in
relazione al cristianesimo. Siamo già, per connessione,
all’esperienza umana che è esperienza nel mondo: </span><span style="color: #2b2b2b;"><b>l’uomo
religioso si conosce conoscendo il mondo</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.
E’ l’istituzione di un importante analogia, uomo - mondo, nella </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM9s_ioh9TF3XndjgbBeJdf1ifFgKMutgr9Kv-MabozYQu_-gvp1Z70YmentNSyRfwv11hLhmjLx1VTmtdqzCiKGsj-4icBr9ZoMXmygIcxvO9h7DRNKKOZIBpbm9IMlgcvOYm5G2aiDBt/s1600/resurrezione+rubens+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="584" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM9s_ioh9TF3XndjgbBeJdf1ifFgKMutgr9Kv-MabozYQu_-gvp1Z70YmentNSyRfwv11hLhmjLx1VTmtdqzCiKGsj-4icBr9ZoMXmygIcxvO9h7DRNKKOZIBpbm9IMlgcvOYm5G2aiDBt/s1600/resurrezione+rubens+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;">quale l’uomo si vede microcosmo. L’uomo entra nel mondo, o che è
lo stesso, nella vera vita, attraverso l’</span><span style="color: #2b2b2b;"><b>iniziazione</b></span><span style="color: #2b2b2b;">,
la quale</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;">“…
</span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>consiste
essenzialmente in un mutamento del regime ontologico del neofita</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">.
Ciò è molto importante, ci pare, per la comprensione dell’uomo
religioso: dimostra che l’uomo delle società primitive non si
considera completo così come si trova ad essere al livello naturale
dell’esistenza: per diventare vero uomo deve morire alla prima vita
e rinascere ad una vita superiore, religiosa e culturale insieme.”
(ivi, p.118).</span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b>L’uomo
cioè deve morire nella sua dimensione profana per poter nascere al
mondo degli dei, ossia rinascere</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="color: #2b2b2b; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“<span style="font-style: normal;">Da
un punto di vista religioso, l’esistenza si basa sull’iniziazione;
si potrebbe affermare che l’esistenza umana, nella misura in cui
essa si adempie, è essa stessa una iniziazione.” (ivi, p.132)</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b>Il
cristianesimo riprende il momento del battesimo, ma gli dà un
significato in più: quello storico. E’ il Cristo storico e la sua
immersione nel Giordano a dare il significato all’evento.
L’imitazione che il cristiano fa e che fonda il significato del suo
fare è quella del Cristo storico, non è il rito che attualizza un
mito dell’illo tempore. Si generano così dei “figli spirituali”
per mezzo della fede, cioè in forza di un mistero trasmesso dal
Cristo stesso</b></span><span style="color: #2b2b2b;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></em></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYRBk2Hizo9hy-f6Dzy5RjN6lDbJDUEtxuAIEvgsQzitewUw61HTOfzKOtFwSMnkjouE3_9m793SwBre4PysFfanL71wE3kfdBh8moD2xq09Tm3YrXmIjYl_f91zMiwYi8nOeKmn8CiLYS/s1600/chiesa-del-gesu-interno+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYRBk2Hizo9hy-f6Dzy5RjN6lDbJDUEtxuAIEvgsQzitewUw61HTOfzKOtFwSMnkjouE3_9m793SwBre4PysFfanL71wE3kfdBh8moD2xq09Tm3YrXmIjYl_f91zMiwYi8nOeKmn8CiLYS/s1600/chiesa-del-gesu-interno+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;"><br /></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><em><span style="color: #2b2b2b;">“</span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>L’homo
a religiosus del mondo moderno e contemporaneo ha creato invece una
sorta di iniziazione al contrario: l’uomo si fa da sé e si fa
completamente in proporzione alla sua desacralizzazione del mondo</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">.
Il sacro costituisce l’unico ostacolo di fronte alla sua libertà.
Diverrà se stesso solo nel momento in cui sarà riuscito a
demistificarsi radicalmente. </span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;"><b>La
sua libertà sarà completa nel momento stesso in cui sarà riuscito
ad uccidere l’ultimo dio</b></span></span></em><em><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-style: normal;">”
(ivi, p. 128).</span></span></em></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #2b2b2b;"><b>Una
simile iniziazione è quella ad una scelta esistenziale</b></span><span style="color: #2b2b2b;">:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="color: #2b2b2b; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“<span style="font-style: normal;">L’uomo
moderno areligioso assume una sua esistenza tragica e la sua scelta
esistenziale non è priva di grandezza.” (ivi, p. 129).</span></span></em></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Da
figlio e discendente dell’homo religiosus, l’homo a religiosus
ripete, sebbene in altro modo, le iniziazioni del primo, che
divengono ad es. le iniziazioni al mondo del lavoro, alla carriera
etc..<br />francesco latteri scholten.</span></span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-56472764356855956432019-03-26T02:25:00.002-07:002019-03-26T12:21:20.744-07:00“Il nome della Rosa” ovvero il trattatello di un medioevista (scarso) pregiudiziato.<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDBUSZp8qrwL6p0xqsNRN90xKcWACvus4DEtLZ7Li6CoAhHo4lgJG2n0LO8i2_ClO-NltFf1ab8Ml0NL67dzcwb6OmVsYp6yVrbiOo3ep4DpcNGLmRp4OPh5SXLs2mz9JyM-ITjgrE3N4/s1600/umberto-eco.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDBUSZp8qrwL6p0xqsNRN90xKcWACvus4DEtLZ7Li6CoAhHo4lgJG2n0LO8i2_ClO-NltFf1ab8Ml0NL67dzcwb6OmVsYp6yVrbiOo3ep4DpcNGLmRp4OPh5SXLs2mz9JyM-ITjgrE3N4/s1600/umberto-eco.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">In meno di un solo anno l'Illuminismo ghigliottinista dei rivoluzionari francesi ha fatto più morti che l'Inquisizione in quattro secoli in tutta Europa</b>. Volendo parlare di fanatismo è un dato che bisognerebbe tenere ben presente. All'<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">atto pratico il Manuale dell'Inquisitore di Bernardo Gui</b> (1261 – 1331), uomo mite e fine e prolifico intellettuale del suo tempo, <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">con le sue prerogative e compiti dell'inquisitore e le istruzioni per gli interrogatori, dava di fatto ben altre e più consistenti garanzie agl'imputati che non le sbrigative procedure ideologiche di Robespierre, Saint Just e compagni</b>. <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Umberto Eco</b>, noto nel mondo per essere l'autore del “<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Manuale di Semeiotica</b>” uno dei migliori del Novecento ed in Italia per essere l'autore del romanzo “<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Il nome della rosa</b>”, <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">muove invero da una serie di pregiudizi ideologici che ne inficiano l'opera</b>: </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy7xUpCb1KRDfdEZE7HUAVv7PZ3ykcsOR8INhh_uQlW_bbpr450mcKANWQdzHnRF9zZFkd31UWMuqe7RNo4mOpayTo0kBmFi63L4AmrmkU0hhyphenhyphenjAq8A6m95Q4ux_94tWYLGsWYolyC8pM/s1600/san-benedetto-da-norcia-+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="397" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy7xUpCb1KRDfdEZE7HUAVv7PZ3ykcsOR8INhh_uQlW_bbpr450mcKANWQdzHnRF9zZFkd31UWMuqe7RNo4mOpayTo0kBmFi63L4AmrmkU0hhyphenhyphenjAq8A6m95Q4ux_94tWYLGsWYolyC8pM/s1600/san-benedetto-da-norcia-+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">“Quando si inizia a sognare il Medioevo? Evidentemente quando, se il Medioevo fosse diurno, il giorno è finito e inizia la rielaborazione notturna, nelle sue naturali forme oniriche. E poiché il Medioevo è la notte, si dovrebbe iniziare a sognare quando sorge il nuovo giorno e (…) l'umanità ilare si risveglia cantando “<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">che sollievo, che sollievo, è finito il Medioevo</b>” (U. Eco, “sugli specchi”). Si <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">condivide cioè il negazionismo illuminista</b> che nega radicalmente l'evo cristiano e le sue grandi conquiste – tanto<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> Le Goff quanto Gilson parlano di epoca di luce</b> – e vuole anzi farne sinonimo di tenebra. Ma il vero <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">fondatore del Medioevo, il monachesimo con San Benedetto e Santa Scolastica e la Regola</b> danno invero un orientamento pratico alla vita del Cristiano, istituiscono il <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Monastero, ricettacolo e salvezza della Cultura</b>. All'<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">indomani della caduta dell'Impero Romano sono i monaci a </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvvOkxYP3hF5o_XiU7P_Sqbs6S61GO1RITZd0IOQFYGVgUuA186xAqV0k0_Jm-UGRPKnQdjgld7pDpxovcW30ZfNu0zb43OuOe9CbOBqZSvr5ohLTj50tOlLBAG7aap8TX5_sBFkbMI64/s1600/alberto+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="343" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvvOkxYP3hF5o_XiU7P_Sqbs6S61GO1RITZd0IOQFYGVgUuA186xAqV0k0_Jm-UGRPKnQdjgld7pDpxovcW30ZfNu0zb43OuOe9CbOBqZSvr5ohLTj50tOlLBAG7aap8TX5_sBFkbMI64/s1600/alberto+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">tutelare la Cultura ed il Sapere dalle orde barbariche</b>. I monasteri, dopo la caduta dell'impero sono i fari di Cultura che raggiunge, grazie all'integrazione <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">con il Cristianesimo, nuove ed elevatissime vette nell'Arte, nella Filosofia, nelle Scienze, nell'Architettura</b>. Sono i<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Monaci i primi a portare, grazie al riferimento autentico a ns Signore, quelli che oggi chiamiamo “Diritti Umani</b>”. Sono un esempio anche di <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Carità vissuta</b>, perché, a differenza di quanto ostenta Eco e le versioni cinematografiche, i <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Monaci condividono i beni dei conventi e sfamano le genti che vi abitano nei pressi, come testimoniato ancora oggi dal detto celebre “quel che passa il Convento</b>”. Il <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Sapere</b> non è occultamento bensì <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">ricchezza e condivisione</b>: ci sono eserciti di copisti, miniaturisti, studiosi e quant'altro che fanno la spola tra i Conventi alimentandone anche l'economia. <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Falso</b> è anche e soprattutto <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">il profilo sia Spirituale che culturale del “Monaco” che Eco ci </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwD8Ponz-CZUcDMhePTTU2bMhSSZTn3qDiZ9FThXlldi2uswr9SGLx1GJO16vQVACJrCauYwzddd6C234k3oUAYJ58KxwDWGkhCXohxQ8M4VFnA_wIAy46WbZZs8zlfAKFrYSMe5pk3d0/s1600/san-tommaso-large+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwD8Ponz-CZUcDMhePTTU2bMhSSZTn3qDiZ9FThXlldi2uswr9SGLx1GJO16vQVACJrCauYwzddd6C234k3oUAYJ58KxwDWGkhCXohxQ8M4VFnA_wIAy46WbZZs8zlfAKFrYSMe5pk3d0/s1600/san-tommaso-large+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">propone</b> inficiando così la sua fama di medioevista. Il <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Monaco</b>, quello vero, <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">esercitava il proprio ministero “in Laetitia”</b> con buona pace della menzogna di Eco che lo vuole nemico del riso. Da studioso di Tommaso, Eco sa benissimo – ma guardacaso lo tace – che <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">sono stati proprio due Frati, Sant'Alberto ed il suo discepolo San Tommaso, a procurarsi i testi prima in arabo e poi in greco dei grandi classici, Platone e soprattutto Aristotele</b>, quest'ultimo ormai perduto alla tradizione occidentale. Insomma, i <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Monaci</b> dipinti come oscuri, tenebrosi chiusi in sé, all'atto pratico <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">intrattengono rapporti con la cultura islamica e giudaica, portano il confronto con i loro grandi autori, Avicenna, Averroé, Maimonide</b> per citarne solo alcuni. E non si tratta soltanto di<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Filosofia</b>, bensì di <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Matematica</b> (con l'<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">importazione fondamentale del sistema e della </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXLrMA6Ch29KxeSf7mcOUnKPU3y-tUZaR0ZRLeHnnMnxPAZnOMteIOhLcp0a3DRhpFB0fFRyfSkRtTmScytwM6PRbpIcyNElI2aTWtpjppL9ELIaoH8wAzpVbv5J6OGxxzmzWbXLjxdWA/s1600/Chartres+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="346" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXLrMA6Ch29KxeSf7mcOUnKPU3y-tUZaR0ZRLeHnnMnxPAZnOMteIOhLcp0a3DRhpFB0fFRyfSkRtTmScytwM6PRbpIcyNElI2aTWtpjppL9ELIaoH8wAzpVbv5J6OGxxzmzWbXLjxdWA/s1600/Chartres+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">numerazione araba, ossia quella che oggi tutti usiamo con l'introduzione importantissima dello 0 e delle cifre da 1 a 9</b>) di<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Medicina</b>, di <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Farmacologia</b> di <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Economia</b> (sono i <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Templari a fare una delle più grandi invenzioni economiche di tutti i tempi: l'assegno bancario</b>) e quant'altro. E' grazie a tutte queste conoscenze che sarà possibile costruire le <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">grandi Cattedrali</b>, <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">cui connotazione basilare</b> non è – e di nuovo Eco finge bene – l'oscurità bensì<b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"> la Luce</b>. Della pregiudizialità di Eco abbiamo testimonianza netta sempre nel testo già citato, alcune righe dopo: “... Il Seicento pare poco attento alla restaurazione medioevale (…) Chè in quest'epoca riciclano la Filosofia Medievale il Cardinal Gaetano (…) e in epoca </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div class="separator" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; clear: both; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-VBd4WI9RWjnAwS0BGur-3AnhV6ZliA7NLlfsJBsJPoC16NC_s1hawlQJXO_nX5hVtcAhK3T2U3iq9fPJsajz5-dymeC9t03pfWxfmbNhyiJnBEEo1olvhIFI8lU7orAj4b4sp7e4ioY/s1600/giovanni+duns+scoto+490.jpg" imageanchor="1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #27699d; margin: 0px 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-VBd4WI9RWjnAwS0BGur-3AnhV6ZliA7NLlfsJBsJPoC16NC_s1hawlQJXO_nX5hVtcAhK3T2U3iq9fPJsajz5-dymeC9t03pfWxfmbNhyiJnBEEo1olvhIFI8lU7orAj4b4sp7e4ioY/s1600/giovanni+duns+scoto+490.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: none; height: auto; margin: 0px; max-width: 97%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;"><br style="margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease;" /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">barocca Francisco Suarez (…) per non parlare dei nemici di Galileo, meno sciocchi di quanto si creda”. <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">Gioverebbe osservare che è grazie a Frati come Alberto e Tommaso che Galileo può disporre degli strumengti matematici a lui indispensabili, ed inoltre che la vicenda galileiana si svolge tutta all'interno della Chiesa tra due sue opposte fazioni: Galileo non è mai stato un precorritore degli Illuministi, bensì, di fatto, quasi lo "Scienziato di Corte" del Papa</b> e chi lo ha colpito ciò ha fatto proprio per colpire il Pontefice. Insomma <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">andrebbe finalmente chiarito agli illuministi ed ai loro emuli di oggi</b>, vedi Eco e certi registi cinematografici, <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">che è ora di smetterla con i falsi parametri dell'Illuminismo</b> per approcciare sia la Realtà che la Storia anche perché ormai è abbondantemente dimostrato che fuori dal Cristianesimo non è dato un Umanesimo vero.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: "Open Sans"; font-size: 13px; margin: 0px 0px 0cm; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: medium; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.5s ease; vertical-align: baseline;">francesco latteri scholten.</span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-18075418239201330582019-01-13T12:52:00.002-08:002019-01-13T12:52:53.064-08:00La sconfitta di Padre Agostino Gemelli: con i parametri della Scienza Dio è morto e l'uomo distrutto.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFLnA3OgoPfg8jv3379ddrgf5wWwErZUGMg-fSXIh9di4HWEMu3bQWpQNBl_5zuV9cCeFAf_2WzyNczX47qoe-09oI_wgsWPJNOPFbbFV9gP2jDe77mdbu-N0YmVn77iB3_y0ZGLZPAOC_/s1600/agostino+gemelli++490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="628" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFLnA3OgoPfg8jv3379ddrgf5wWwErZUGMg-fSXIh9di4HWEMu3bQWpQNBl_5zuV9cCeFAf_2WzyNczX47qoe-09oI_wgsWPJNOPFbbFV9gP2jDe77mdbu-N0YmVn77iB3_y0ZGLZPAOC_/s1600/agostino+gemelli++490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E'
lapidario nel cogliere il nocciolo della questione nell'anno della
grande contestazione, il 1968, l'allora Prof. Joseph Ratzinger: “</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>...
la Fede non si darà mai né potrà assolutamente darsi ed essere
trovata sul piano della scienza del fattibile, sul piano del “verum
quia factum seu faciendum”; per cui, ogni tentativo di porla sul
tappeto in questo modo, di volerla dimostrare nel senso del sapere
applicato al fattibile, deve per forza andare a vuoto. Nella
struttura di questo tipo di sapere non la si può trovare; e chi
vorrà egualmente piazzarla sul tavolo delle analisi si troverà ad
aver posto su quel tavolo qualcosa di falso. L'inquietante “forse”,
con cui la Fede assilla sempre e dappertutto l'uomo, non rimanda ad
un'incertezza nell'ambito della scienza del fattibile, ma costituisce
proprio la rimessa in discussione del carattere assoluto di questo
settore, la sua relativizzazione in quanto è solo un piano
dell'essere umano e dell'essere in genere; un piano che può avere
unicamente il carattere di penultimo</i></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">”
(Introduzione al Cristianesimo, p. 63). Eppure l'ambizione /
tentazione dell'uomo di voler / poter trovare Dio su questo piano
penultimo, e anzi di </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWoNtawCbwE8wKge2epNoCq8xv9cfbuvt4M_GFuJptzx0aOV_efrfAAQoPFwqlRzbz1izkSWq3G91C9Wp4r83F6be6MrbjCYPIeYzhLwu_VOdrMiR7QMfRGm2BuA9X7-xKIgfcrvpCMKH-/s1600/26231612_10208511773711515_5712636261648962441_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="684" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWoNtawCbwE8wKge2epNoCq8xv9cfbuvt4M_GFuJptzx0aOV_efrfAAQoPFwqlRzbz1izkSWq3G91C9Wp4r83F6be6MrbjCYPIeYzhLwu_VOdrMiR7QMfRGm2BuA9X7-xKIgfcrvpCMKH-/s1600/26231612_10208511773711515_5712636261648962441_n.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">doversi calare in esso come voleva tra gl'altri
Padre Agostino Gemelli, è antica assai come pure la pretesa che Dio
debba manifestarsi su questo piano. Una traccia di questa tentazione
possiamo trovarla già nelle famose “cinque vie” di San Tommaso
d'Aquino, segnatamente in riferimento al principio di causalità e
finalità; la ritroviamo ancora nel Cogito cartesiano. Entrambe
porteranno al razionalismo illuminista ateo degli enciclopedisti e di
tanta parte della scienza e della cultura moderna e contemporanea. E'
stato invero l'enfant terrible della cultura moderna atea, il padre
dell'irrazionalismo, Friedrich Nietzsche, seguendo ed introducendo
quale filo conduttore nella Filosofia il principio inverso a quello
di finalità, ovvero il principio genalogico, ad anticipare ne “La
gaia Scienza” - il titolo è al tempo ironico e sarcastico – non
solo le citate affermazioni di Joseph Ratzinger, ma anche a
comprendere in quale realtà personale, sociale e civile venisse
proiettato l'uomo con l'assunzione dei parametri della scienza del
fattibile, del piano del “verum quia factum seu faciendum”,
ovvero quella ben descritta in uno dei suoi aforismi più celebri
proprio ne “La Gaia Scienza”, l'aforisma 125: “</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>L'uomo
folle. Non avete sentito parlare di quell'uomo folle che, chiarore
del mattino, accendeva una lampada, andava al mercato e gridava </i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR09vuBuoETQuE2T5I8QPTY1W7b1F9yffncDATO4XfA2GXjlfGn_oTTaBz6jrcU00PPhl5r14FJOIDWbwPpxw3PrHTe_gwvbyU-zgD80IsIauwkrD1-T_tw17wuXffhnGbQB3efQqsrqx3/s1600/Benedetto+XVI+a+%25282%2529++490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="441" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR09vuBuoETQuE2T5I8QPTY1W7b1F9yffncDATO4XfA2GXjlfGn_oTTaBz6jrcU00PPhl5r14FJOIDWbwPpxw3PrHTe_gwvbyU-zgD80IsIauwkrD1-T_tw17wuXffhnGbQB3efQqsrqx3/s1600/Benedetto+XVI+a+%25282%2529++490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><br /></i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>incessantemente: “Cerco Dio! Cerco Dio!”. Poiché molti di coloro
che si trovavano là non credevano in Dio, suscitò una gran risata.
“Si è forse perduto?” disse uno. “Ha smarrito la strada come
un bimbo?” disse un altro. “O forse si è nascosto? Ha paura </i></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>di
noi? Si è imbarcato? E' emigrato?” E così gridavano e ridevano
insieme. Il folle balzò in mezzo a loro e li trafisse con lo
sguardo. “Dov'è andato Dio?” gridò. “Ve lo dico io. L'abbiamo
ucciso noi, voi e io! Noi tutti siamo i suoi assassini. Ma come
abbiamo fatto? Come siamo riusciti a bere tutto il mare, fino
all'ultima goccia? Chi ci ha dato la spugna per cancellare tutto
l'orizzonte? Che cosa abbiamo fatto quando abbiamo svincolato questa
Terra dal suo Sole? Ma in che dirazione si muove adesso? In che
direzione ci muoviamo noi? Lontano da ogni Sole? Non precipitiamo
sempre più? E all'indietro, di lato, in avanti, da ogni parte?
Esistono ancora un sotto ed un sopra? Non vaghiamo attraverso un
nulla infinito? Non avvertiamo l'alito dello spazio vuoto? Non fa più
freddo? Non scende di continuo la notte, sempre più notte? Non
occorre accendere la lampada anche al mattino? Non sentiamo il
frastuono dei becchini che stanno seppellendo Dio? Non sentiamo
ancora l'odore della putrefazione divina – anche gli dei si </i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZY7kX3EQAQmoVvOz9VwQKa_F0UB9Ir4a_iwHkF10NnuTzXEcMie0iLqhdHwZOSE509f3qZmyr28Oktz5Wc0Rr6ccj9lasxrk0XTxcK3Cr3ZAyXrTr0eZa-PrU4PNNlv3IvjLd35c2pKmT/s1600/Edith+Stein+1+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="593" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZY7kX3EQAQmoVvOz9VwQKa_F0UB9Ir4a_iwHkF10NnuTzXEcMie0iLqhdHwZOSE509f3qZmyr28Oktz5Wc0Rr6ccj9lasxrk0XTxcK3Cr3ZAyXrTr0eZa-PrU4PNNlv3IvjLd35c2pKmT/s1600/Edith+Stein+1+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><br /></i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>putrefanno? Non è troppo grande per noi la grandezza di
quest'azione? Non dobbiamo divenire dei noi stessi per essere degni
di lei? Non c'è mai stata azione più grande di questa e chi viene
dopo di noi appartiene, in virtù di questa azione, ad una storia più
elevata di quanto non sia stata la storia fino ad oggi!” A questo
punto il folle tacque e riprese a osservare i suoi ascoltatori:
anch'essi tacevano guardandolo estraniati. Ibfine egli gettò a terra
la sua lampada che andò in mille pezzi e si spense. “Sono venuto
troppo presto”, disse poi, “non è ancora l'ora. Questo evento
enorme è ancora per strada, in cammino – non è ancora giunto alle
orecchie degl'uomini. Lampo e tuono hanno bisogno di tempo, la luce
degli astri ha bisogno di tempo, le azioni hanno bisogno di tempo,
anche dopo essere state compiute, per essere viste e udite. Questa
azione è ancora più lontana degli astri più lontani, - eppure sono
stati loro a compierla!”. Si dice che il folle, quello stesso
giorno, sia penetrato in diverse chiese e vi abbia intonato il suo
Requiem aeternam deo. A chi lo conduceva fuori e cercava di farlo
parlare, rispondeva sempre: “che cosa sono ormai queste </i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFTUROEA5BJ9N_3rbLzl5QTlefzGMhAWN-LgOGR_mYgn0ujzvSBhbSuK3ruz0HfQlSWQj8WhQQ6WF2jfqhNUCqw3rVlwXukwyUxtZuyr49n6ZO3BNof1nvsQEdh4bcWovfkkX8vLsVSNTP/s1600/san+pio+480+a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="370" data-original-width="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFTUROEA5BJ9N_3rbLzl5QTlefzGMhAWN-LgOGR_mYgn0ujzvSBhbSuK3ruz0HfQlSWQj8WhQQ6WF2jfqhNUCqw3rVlwXukwyUxtZuyr49n6ZO3BNof1nvsQEdh4bcWovfkkX8vLsVSNTP/s1600/san+pio+480+a.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><br /></i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>chiese se
non le tombe ed i monumenti funebri di Dio?</i></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">”.
C'è di più. E' sempre Nietzsche ad intuire per primo ciò che la
scienza dimostrerà inizialmente con Jean Marie Charcot e poi con il
suo allievo Siegmund Freud e con l'allievo di quest'ultimo, Carl
Gustav Jung, ovvero che il cosiddetto “Soggetto Razionale” invero
non è né soggetto né razionale. Il punto d'arrivo è ben
sintetizzato da Edith Stein – alias Teresa Benedetta della Croce,
Santa, Martire e Dottore della Chiesa - : la nostra coscienza ordina
i vissuti in base alla loro intensità ed a quella delle pulsioni
attive al momento in cui sono stati vissuti ed al momento attuale; si
costituisce così il flusso della coscienza (Psicologia e scienze
dello Spirito). Nella costituzione del flusso della coscienza vanno
al tempo anche inseriti gli archetipi dell'inconscio collettivo che
non sono statici ma hanno una dynamis all'interno della coscienza e
che il singolo da una parte recepisce anche inconsciamente dalla
società, dall'altra contribuisce a creare. Va qui anche inserita la
realtà nucleare della filosofia di Sartre ovvero della realtà di
scacco del soggetto: esso non può intenzionalizzare sé stesso se
non riducendosi ad intenzionalizzato, pietrificandosi: può cogliere
sé stesso solo quale oggetto della propria coscienza, ovvero
riducendosi </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ6LvvJRpVhkk4zVTjH_WCQsiKAh8ZrIlZ7ZSsYhd_s_tz3zz03gVVVaY0NTaft0wkK9UIBtrjw3dYuwHUa7uWfZWLqsarzG5uQ-j1Q2tCAuP8iqVWi5VUQdVfzv6y2j9oesCCIVRTrKOE/s1600/san_paolo_fuori_le_mura_roma_00002.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="903" data-original-width="1204" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ6LvvJRpVhkk4zVTjH_WCQsiKAh8ZrIlZ7ZSsYhd_s_tz3zz03gVVVaY0NTaft0wkK9UIBtrjw3dYuwHUa7uWfZWLqsarzG5uQ-j1Q2tCAuP8iqVWi5VUQdVfzv6y2j9oesCCIVRTrKOE/s400/san_paolo_fuori_le_mura_roma_00002.JPG" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ad oggetto ma mai può cogliersi come intenzionalizzante
in atto. L'esito è quello drammatico ben messo in luce ne “La
misteriosa fiamma della regina Loana” di Umberto Eco: il soggetto è
l'esito di pulsioni irrazionali ed archetipi dell'inconscio
collettivo. E' al cospetto di tutto ciò che appare la Verità ultima
per l'uomo affermata solennemente da nostro Signore: “</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Io
sono la Via, la Verità e la Luce … Io sono il Primo e l'Ultimo,
l'Alfa e l'Omega ed il Vivente...</i></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">”
Il seguire Lui ci consente di scoprire la nostra Vocazione, il nostro
vero Nome, ovvero il costituirci e realizzarci quali Soggetti Veri.
Come già voleva Qohelet: “</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Dio
sa che la sapienza dei sapienti è vana...</i></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">”
La vera vittoria, insomma, alla fine, è di San Pio da Pietrelcina.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-77467762891300094432018-09-06T03:39:00.000-07:002018-09-14T23:16:43.049-07:00Il caso Galilei tra atomismo ed eliocentrismo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghJCuKQthVfhyphenhyphenH9Vgsm6BrXfIhyjMyd7fbqC-lPD5u4F1rMZDWYGB5BS-DXLTiLNy4LBt7IJbFaWwytgAsHkSh0aJ5lVXacHCOa2GgKtNHP5YpRdDD_jBxQvwDgUtTZfX390IWsIuS8xZt/s1600/Galileo+Galilei+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="281" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghJCuKQthVfhyphenhyphenH9Vgsm6BrXfIhyjMyd7fbqC-lPD5u4F1rMZDWYGB5BS-DXLTiLNy4LBt7IJbFaWwytgAsHkSh0aJ5lVXacHCOa2GgKtNHP5YpRdDD_jBxQvwDgUtTZfX390IWsIuS8xZt/s1600/Galileo+Galilei+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il
“caso Redondi” nel "Galileo Galilei e la cultura scientifica
nell‘età della controriforma" di Michele CAMEROTA, ovvero il “Caso
Galilei” alla luce delle due più importanti opere sulla
controversia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Mi
è stato chiesto di confrontarmi con il testo di Michele Camerota su
Galileo pubblicato nel 2004. L’ho fatto. Ricevuto il volume tra le
mani mi sono trovato confermato in ciò che era già assai più di
una intuizione: ho davanti un testo tecnico specialistico accurato e
ben fatto, frutto di anni di studio e di ricerca. Ricomincio a
disaminare il volume e sono colpito dall’anno di pubblicazione, il
2004. E’ esattamente venti anni dopo, come passa il tempo, la
pubblicazione dell’ultimo libro che mi è capitato di leggere su
Galileo. Era il 1984, ed il libro fece scalpore, e con esso l’autore,
Pietro Redondi, per la scoperta cui in esso faceva riferimento, di un
documento dimostrante che l’accusa contro Galileo fosse di atomismo
e non di copernicanesimo. Tutta la questione galileiana avrebbe
dunque dovuta essere rivista.<br />Camerota cosa ne dice? Ci sono delle
novità? Egli si occupa direttamente della vicenda in modo serio e
completo nelle pagine 390 (ultima riga) e successive del suo volume: "Dobbiamo ad un controverso (ma innovativo e ricco di suggestioni)
libro di Pietro Redondi la scoperta di uno sconosciuto documento, che
ha decisamente aperto nuovi scenari sulla questione della ricezione
della teoria atomistica galileiana". </span></span><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I
“fatti” nuovi ci sono, in particolare ce n’è uno che mi
rallegra personalmente in quanto “Ex Alunno” dei Gesuiti: “Più
recentemente, tuttavia, un accurato esame - ad opera di Sergio Pagano
- ha decisamente escluso che la scrittura </span></span><span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">(dell’atto di accusa
contro Galileo, ndr.) possa essere addebitata alla penna del Grassi.
L’analisi della filigrana delle carte smentisce anzi la stessa
possibilità di una provenienza da area gesuitica della supposta
denuncia, facendo emergere lo stemma di un arcivescovo o cardinale.
Approfondendo gli esiti del lavoro di Pagano, Rafael Martinez è
giunto ad individuare nell’effigie riprodotta nelle filigrane dei
fogli di G3 lo stemma del cardinale Tiberio Muti, vescovo di Viterbo
dal 1611 al 1636, un personaggio che Galileo conosceva bene e alla
cui presenza, nel corso del soggiorno romano del 1615 - 1616 aveva
discusso del problema della possibilità di vita sulla Luna. Per
quanto il documento non possa essere ascritto alla persona del Muti
(in ragione della evidente differenza con la calligrafia del
cardinale), nondimeno, resta certamente la possibilità di
identificare G3 come proveniente da una cerchia vicina al cardinale o
alla sua famiglia, che avrebbe facilmente avuto a disposizione la
carta con la </span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3TK-OdCZOhbgleXWSat4d-bKhbCVD6eSub7iU9HjFJfkZ_HqpLKnyNf7tSd0EMlRIplxK6f_7m9fs7NJvOGtC9W4h8DI2I9FY7wGmUxNeVCg_vOkajhSAelAEi2dSoblLsWLzS9aF4nuE/s1600/Urbano+VIII+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="256" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3TK-OdCZOhbgleXWSat4d-bKhbCVD6eSub7iU9HjFJfkZ_HqpLKnyNf7tSd0EMlRIplxK6f_7m9fs7NJvOGtC9W4h8DI2I9FY7wGmUxNeVCg_vOkajhSAelAEi2dSoblLsWLzS9aF4nuE/s1600/Urbano+VIII+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">filigrana del cardinale. Lo studio di Martinez sul
possibile autore di G3 è legato al recente ritrovamento di un’altra
importante scrittura. Si è infatti scoperto che il volume EE della
serie Acta et Documenta dell’Archivio della congregazione per la
Dottrina della Fede contiene, proprio nella carta precedente il testo
originariamente pubblicato da Redondi, un pronunciamento (vergato in
latino) concernente anch’esso la questione del rapporto tra
l’atomismo e la dottrina eucaristica. Più precisamente il
documento costituisce un giudizio circa le idee espresse nel cap. 48
de Il Saggiatore (una parte riguardante le qualità dei corpi, cioè
l’atomismo, appunto, ed in cui vengono ravvisati sei errori)”.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Mi
scuso della lunghezza della citazione, la quale però mi </span></span><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">pare
giustificata dal fatto che essa consente una presa diretta con la
qualità e l’approfondimento tecnico scientifico del lavoro di
Camerota. C’è qui un fatto nuovo importante: padre Orazio Grassi
non è l'autore della denuncia segreta contro Galileo all'Inquisizione
per atomismo. Su Padre Grassi Camerota riporta un ulteriore fatto: Le
implicazioni delle tesi galileiane non sfuggirono al padre Grassi, il
quale replicando a Il Saggiatore, nella sua Ratio ponderum Librae et
Simbellae, pubblicata (ancora sotto lo pseudonimo di Lotario Sarsi) a
Parigi nel 1626, ne evidenziò l’eterodossia dal punto di vista
dottrinario. Grassi rilevava che la concezione galileiana della
materia e della sensazione sembrava confliggere ineluttabilmente con
un importante precetto della Chiesa di Roma: il miracolo eucaristico:
“Nell’ostia è comunemente affermato, le specie sensibili, il
calore, il sapore e così via, permangono: Galileo invece dice che il
calore e il sapore, fuori da colui che li avverte, e pertanto anche
nell’ostia, sono dei puri nomi, ossia essi non sono niente. Si
dovrà dunque inferire da ciò che Galileo dice, che il calore e il
sapore non sussistono nell’ostia. L’animo prova orrore solo a
pensarlo.” Orazio Grassi ha dunque risposto pubblicamente a
Galileo. L’affermazione di Camerota che “… la tesi di Redondi
risulti non condivisibile in quanto non adeguatamente sostenuta da
riscontri documentari” è senz’altro vera - stante i nuovi
riscontri - per quanto concerne padre Orazio Grassi. Personalmente
ritengo che sarebbe stato dovere tecnico scientifico di Redondi,
anziché, basandosi sull’apparente identità di grafia (che peraltro è somigliantissima e avrebbe ingannato chiunque non fosse un grafologo esperto) imbastire
teoremi e supposizioni, </span></span><span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">provvedere o far provvedere ad un esame
tecnico accurato, a cominciare da quello calligrafico ed a quello
della carta, filigrana compresa. </span><span style="color: #2b2b2b; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;">Già qui tuttavia comincia a
stagliarsi la questione di fondo: atomismo o copernicanesimo, o
entrambi, o più uno o l’altro. Camerota riassume la tesi di
Redondi come segue:</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">“Nel 1983, Redondi pubblicava un volume,
Galilei eretico, in </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRKoBqd0H-pXwD5mGWojZ53eqpUdxSolACoybkCHFh3IRQuxMy9nIY83Daf0TWLvpnir0Uq_YM-dj2tXwZMzZC38AN6WUVs8uPD9Gk3bYsr4bNH0ptvQb1D-MDiDSONPyevLzy3HVhGMZC/s1600/il-saggiatore-1623-+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRKoBqd0H-pXwD5mGWojZ53eqpUdxSolACoybkCHFh3IRQuxMy9nIY83Daf0TWLvpnir0Uq_YM-dj2tXwZMzZC38AN6WUVs8uPD9Gk3bYsr4bNH0ptvQb1D-MDiDSONPyevLzy3HVhGMZC/s1600/il-saggiatore-1623-+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">cui proponeva una nuova interpretazione delle
ragioni della condanna dello scienziato pisano, avvenuta nel 1633. Il
processo intentato a Galileo con l’accusa di aver indebitamente
difeso la concezione copernicana, avrebbe, in realtà, mirato ad
evitare che l’autore del Dialogo sopra i due massimi sistemi
venisse coinvolto in un procedimento assai più grave e rischioso,
basato sull’accusa di eresia eucaristica.” Subito dopo Camerota
ci dà la sua valutazione sul “caso” Redondi cui è necessario
fare riferimento: “Benchè la tesi di Redondi risulti non
condivisibile in quanto non adeguatamente sostenuta da riscontri
documentari, la sua ricognizione degli ambienti in cui si dipanano le
vicende galileiane (in particolare di quello della corte romana) e la
disamina delle conseguenze sul piano dell’ortodossia dottrinale
provocate dalla adesione alle tesi atomistiche rappresentano un
importante contributo in direzione di una più adeguata comprensione
dei modi in cui le idee scientifiche si innestarono nell’ambito del
dibattito culturale, politico e religioso della prima metà del
Seicento.” Camerota sostiene dunque sostanzialmente:<br />a) che è
provato che non sia stato padre Orazio Grassi il denunziante segreto
di Galileo e neppure i Gesuiti; b) che non </span></span><span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">esistano riscontri
documentari adeguati a sostenere lo “spostamento” dell’accusa
nel processo a Galileo da atomismo a copernicanesimo;</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">c) che il
documento G3 è autentico, anche se non redatto da padre Grassi, e
che dunque l’atomismo abbia avuto un ruolo nella vicenda galileiana
al suo tempo;<br />d) che l’atomismo non abbia però avuto alcun
ruolo nelle vicende giudiziarie di Galileo;<br />e) che fatto precipuo
sia e resti comunque il copernicanesimo, e che solo questo concerna
le vicende giudiziarie. E conclude quindi: La rottura del paradigma
ileomorfico aristotelico - tomista a vantaggio di una innovativa
(benchè radicata nella filosofia degli antichi) soluzione, quella
del crepuscolarismo, importava dunque, cospicui problemi di
allineamento e accordo con il corpus dei pronunciamenti tridentini
e, in particolare, con le deliberazioni concernenti il dogma
eucaristico. Da questo punto di vista, alcuni lettori de Il
Saggiatore (tra cuipadre Grassi) rilevarono con prontezza
l’eterodossia delle tesi corpuscolari galileiane, non mancando di
segnalarle come (sono parole del documento EE 291) assurde e
contrarie alla fede. Queste accuse non ebbero niente a che vedere ed
in nessun modo influirono sulle vicende del successivo processo
celebrato contro Galileo; nondimeno il loro affiorare rende
testimonianza delle </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="JUSTIFY">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvGkOU8wDjxYvhTk6Lt8e_97ZaBEsMIVF4aH6C8G0rVn5t1Y8gnjwYnE0-wxarQq7DMNRowmnzn5jVDOFQbNMGsohfP08M0SmjcXhXClcbv_qL2NuOqJkJvarVydeuruF_T-Z8wD2zCV6_/s1600/san+roberto+bellarmino+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="510" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvGkOU8wDjxYvhTk6Lt8e_97ZaBEsMIVF4aH6C8G0rVn5t1Y8gnjwYnE0-wxarQq7DMNRowmnzn5jVDOFQbNMGsohfP08M0SmjcXhXClcbv_qL2NuOqJkJvarVydeuruF_T-Z8wD2zCV6_/s1600/san+roberto+bellarmino+490.jpg" /></a></div>
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">preoccupazioni che le dottrine galileiane
suscitarono nell’ambito della cultura dominante e del grado di
allerta con cui alcuni zelanti difensori della vera filosofia (per
usare l’espressione del documento EE291) lessero le opere dello
scienziato pisano. Dunque atomismo sì, ed è vero che l’atomismo
abbia svolto un ruolo cospicuo nel dibattito </span></span><span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">dell’epoca, è vero
che c’è stata anche una denuncia in tal senso, ma è vero che il
fatto preponderante sia comunque stato il copernicanesimo e solo
questo abbia avuto un ruolo significativo nel processo.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E’
questa la tesi di fondo di Camerota. Per correttezza, riporto in
estrema sintesi anche la tesi di fondo sul cui sviluppo è basato il
libro di Redondi anche perché essa mette in luce una intuizione
davvero geniale del grande scienziato pisano: sostenere il
copernicanesimo è mettere il sole al centro, ma questo per Galilei -
secondo Redondi - è mettere al centro la luce, cioè i corpuscoli,
in quanto la luce per Galileo aveva natura corpuscolare, ed il
dualismo onda particella sarà poi dimostrato definitivamente dal De
Broglie. Galilei avrebbe cioè avuto una visione unitaria della
natura e atomismo e copernicanesimo sarebbero stati soltanto modi
diversi di manifestarsi della realtà. E’ l’immagine di Galileo
che condivido personalmente, e che a mio giudizio, ne manifesta
l’autentico valore e la vera grandezza. Il confronto Camerota -
Redondi è invece sostanzialmente confronto tra due tesi di fondo
atomismo e copernicanesimo, e questo appare evidente già se, nel
libro di Camerota, ci si confronta con la disamina che egli fa de Il
Saggiatore. Egli infatti disamina il testo di Galileo mettendo in
primo piano il copernicanesimo ed in secondo l’atomismo e sulla
base di questa concezione attacca Redondi:<br />Stante la prudenza con
cui Galileo richiamava la soluzione copernicana, Redondi ritiene che
il Saggiatore non potesse essere in alcun modo accusato di sostenere
la tesi geocinetica. In realtà, come già Grassi aveva posto in
rilievo nella sua Libra astronomica del 1619, la teoria cometaria
galileiana (sia nel Discorso delle comete che nel Saggiatore),
implicava di </span></span><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">necessità il moto terrestre, quale obbligata
conseguenza dell’assunzione di una traiettoria rettilinea delle
comete. Redondi, comunque, non prende affatto in considerazione tale
aspetto e giudica, pertanto, implausibile che la denuncia nei
confronti de Il Saggiatore concernesse il copernicanesimo. Egli opina
invece che la dottrina del moto menzionata dal Guiducci vada intesa
nel senso del movimento degli atomi, aspetto su cui, come abbiamo
visto, </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEHbxv642UV-kxQUNJFSFuZbTUERRUG0lSurmMz61tq5pxUaTX5K5RPZHnrX3xN5OfFxMkUMmmCAm5uqgxOJG75Rn2txw_5KIgJXgK1O_RWeAX1EbyLl74YzmFx3F4BwaKHdoVSFJKj6r7/s1600/Orazio+Grassi+sulle+comete+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="702" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEHbxv642UV-kxQUNJFSFuZbTUERRUG0lSurmMz61tq5pxUaTX5K5RPZHnrX3xN5OfFxMkUMmmCAm5uqgxOJG75Rn2txw_5KIgJXgK1O_RWeAX1EbyLl74YzmFx3F4BwaKHdoVSFJKj6r7/s1600/Orazio+Grassi+sulle+comete+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">lo stesso Grassi, nella sua Ratio dell’anno successivo
(1626), aveva modo di attirare l’attenzione, sottolineandone la
discordanza con i pronunciamenti della Chiesa in materia eucaristica.
Si tratta di un punto sul quale è bene semplificare un po’ meno e
confrontarsi meglio con Redondi. Al momento in cui scrivo non ho la
possibilità di recarmi in biblioteca - la più vicina è a Palermo -
a procurarmi una copia del libro di Redondi e debbo perciò rifarmi
alla mia che, siccome all’epoca ero in Germania, è in lingua
tedesca, il riferimento delle pagine sarà dunque alla edizione in
lingua tedesca e la traduzione mia. Redondi dedica intere pagine agli
inizi del secondo capitolo “Comete presagio di sventura” a
sostenere che tutto Il Saggiatore - compreso l’atomismo - è stato
scritto a sostegno del copernicanesimo ma che siccome nel 1616 il
Cardinale Bellarmino aveva imposto a Galileo di non sostenere più
apertamente le tesi copernicane, allo scienziato pisano erano rimaste
due sole vie a sostegno delle proprie tesi: 1) il sostegno indiretto
attraverso ad es. l’atomismo; 2) combattere le tesi
anticopernicane. </span></span><span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Cito alcuni passi: Galilei iniziò la polemica su
posizione, moto e natura delle comete contro Tycho Brahe ed i suoi
epigoni con armi del tutto impari. Aveva tuttavia una motivazione
nascosta: impedire che le comete potessero essere addotte per
confutare il copernicanesimo. Così Galileo si gettò nella
discussione senza peraltro aver fatto di persona alcuna osservazione
né alcun calcolo; Un corpo celeste che (apparentemente) non si
muoveva su di una orbita, costituiva infatti una minaccia al sistema
copernicano o perlomeno la base per una ipotesi imprevista e
pericolosa. … Galilei
concepì una risposta geniale: propose di negare semplicemente la
realtà fisica delle comete. Si tratterebbe non già di corpi celesti
ma di semplici apparizioni luminose come l’arcobaleno o i riflessi
del sole nel mare al tramonto…Convinto della bassa posizionatura
delle comete badando bene di collocarle lontano dal cielo di
Copernico, Galileo propose una teoria delle comete che nient’altro
era che una rivisitazione in chiave ottica della vecchia teoria di
Aristotele sulle comete. C’era però una differenza fondamentale:
Aristotele supponeva un fuoco originato dal moto di vapori terrestri,
Galileo sosteneva che esse fossero semplicemente un riflesso di
questi vapori, senza alcun effetto termico dovuto al loro moto. Con
queste concezioni tratte dalle tesi di Aristotele sulle meteore si
sarebbe potuto - così sembrava - prevenire il copernicanesimo dalle
tesi di Tycho Brahe. Come si vede, Il Saggiatore non arricchisce
l’astronomia di nuove osservazioni o tesi originali, ma soltanto di
geniali polemiche. Esse erano tanto più geniali in quanto,
paradossalmente il loro fine non era di fondare una nuova teoria
sulle comete, ma quello di </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBIY9WQDgwOd65IOy0w4uSXh19Ymn6oc8tn3v7Quo2cMohM3MoUgG9R9GqbCi2OYZ3QFVo1Uqs7-3aYVfCmaIzq47oXBbQuxPuAmZIeDRm8cWuaYlxMSV_qsnode9iVILwmwiPh5ZAb-nJ/s1600/processo_galilei.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="301" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBIY9WQDgwOd65IOy0w4uSXh19Ymn6oc8tn3v7Quo2cMohM3MoUgG9R9GqbCi2OYZ3QFVo1Uqs7-3aYVfCmaIzq47oXBbQuxPuAmZIeDRm8cWuaYlxMSV_qsnode9iVILwmwiPh5ZAb-nJ/s1600/processo_galilei.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">inficiare tramite una logica provocatoria
e non contraddicibile la certezza concettuale dell’avversario,
ossia Tycho Brahe ed i suoi accoliti anticopernicani e privarli delle </span></span><span style="color: #2b2b2b; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">loro certezze esperienziali costruite rigorosamente sull’osservazione
diretta. Redondi perciò mostra come Il Saggiatore sostenga sì la
tesi geocinetica o copernicana ed in maniera assai forte, anche se
non direttamente ma nell’unico modo possibile a Galileo, ossia
indirettamente e trasversalmente.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Vero è invece, come nota
Camerota, che riguardo al documento del Guiducci, Redondi - partendo
dalla propria tesi che al contrario di quella di Camerota pone la sua
centralità sull’atomismo - dice che la dottrina del moto andrebbe
riferita non ai corpi ma ai corpuscoli, ovvero intesa non in senso
copernicano ma atomistico. Conviene a questo punto tornare
direttamente a Il Saggiatore per vedere come, una volta spiegate le
comete come fenomeno ottico dovuto ai vapori e quindi utilizzati i
corpuscoli, Galileo esponga la propria concezione atomistica nel cap.
48, perché ad essa si rifà un documento che Camerota giudica tanto
importante quanto misconosciuto e che proprio per questo vogliamo poi
disaminare.<br />In questo celebre capitolo Galileo sostiene che la
realtà vera, ossia quella dei corpuscoli, o del mondo corpuscolare,
sia del tutto diversa da quella in cui i nostri sensi ci hanno
abituato a vedere il mondo, cerco di stralciarne le parti più
importanti: Restami ora, che conforme alla promessa fatta di sopra a
V.S. Illustrissima, io dica certo mio pensiero intorno alla
proposizione ‘Il moto è causa di calore’, mostrando in qual modo
mi par ch’ella possa esser vera. Ma prima mi fa bisogno di fare
alcuna considerazione sopra questo che noi chiamiamo caldo, del qual
dubito grandemente che in universale ne venga formato concetto assai
lontano dal vero, mentre vien creduto essere un vero accidente
affezione e qualità che realmente risegga nella materia dalla quale
noi sentiamo riscaldarci. Per tanto io dico che ben sento tirarmi
dalla necessità, subito che concepisco una materia o sostanza
corporea, a concepire insieme ch’ella è terminata e figurata di
questa o di quella figura, ch’ella in relazione ad altre è grande
o piccola, ch’ella è in questo o quel luogo, in questo o quel
tempo, ch’ella si muove o sta ferma, ch’ella tocca o non tocca un
altro corpo, ch’ella è una, poche o molte, né per veruna
imaginazione posso separarla da queste condizioni; ma ch’ella debba
essere bianca o rossa, amara o dolce, sonora o </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8hfLS0asWyC1brDZIUUDyUIEc-_e8v-YMsIsOpKcwb6HJ86Ur5wQprDafw38PKNSaLhemLHRuvNSoK9UFqLYicpiXZnU_emDxankMrxt_15gYjU66ntECmxSbo_uhCtJc4sfTjNHDmvnd/s1600/roberto+bellarmino+a++490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8hfLS0asWyC1brDZIUUDyUIEc-_e8v-YMsIsOpKcwb6HJ86Ur5wQprDafw38PKNSaLhemLHRuvNSoK9UFqLYicpiXZnU_emDxankMrxt_15gYjU66ntECmxSbo_uhCtJc4sfTjNHDmvnd/s1600/roberto+bellarmino+a++490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">muta, di grato o
ingrato odore, non sento farmi forza alla mente di doverla apprendere
da cotali condizioni necessariamente accompagnata: anzi, se i sensi
non ci fussero scorta, forse il discorso o l’immaginazione per se
stessa non v’arriverebbe già mai. Per lo che vo io pensando che
questi sapori, odori, colori etc, per la parte del suggetto nel quale
ci par che riseggano, non sieno altro che puri nomi, ma tengano
solamente lor residenza nel corpo sensitivo, sì che rimosso
l’animale, sieno levate ed annichilate tutte queste qualità;
Tuttavolta però che noi, sì come gli abbiamo imposti nomi
particolari e differenti da quelli de gli altri primi e reali
accidenti, volessimo credere ch’esse ancora fussero veramente e
realmente da quelli diverse. E’ questo l’importante e controverso
nucleo della concezione corpuscolare di Galileo, peraltro del tutto
confermato dalla fisica moderna e contemporanea: a livello
corpuscolare, cioè atomico esistono soltanto realtà quantitative,
oggi diciamo massa ed energia, Galileo diceva sostanza, relazione,
spazio, tempo, moto. Le qualità, i cosìddetti accidenti, sono solo
un frutto della nostra percezione sensoriale e perciò non esistono
in sé, non esistono nei corpuscoli. L’aria, o il fuoco, ad es.
sono caldi perché i loro corpuscoli hanno moto più rapido per cui
interagendo con le ns. terminazioni tattili danno il senso di calore,
questo è però in noi e non nei corpuscoli. Detto altrimenti: a
livello corpuscolare le qualità o accidenti sono ridotte a quantità,
perciò, propriamente, non esistono qualità o accidenti, ma solo
quantità. Le qualità o accidenti esistono solo nel soggetto quali
sue percezioni, perciò sono solo dei nomi con cui si designano le
percezioni soggettive, ma non sono realtà, le realtà sono solo
quantitative. Quest’ultimo è un concetto fondamentale perché su
di esso e a partire da esso Galileo costruisce tutta la sua fisica e
da esso origina tutta la fisica moderna: la realtà e perciò la
verità è quantitativa e perciò quantitativamente misurabile, il
qualitativo è soggettivo e comunque vero solo nella misura in cui è
quantizabile. Oggi si tratta - al pari del copernicanesimo - di
realtà scontate per tutti, all’epoca si trattava di cose in netto
contrasto con l’ordinario modo di vedere la realtà, e questo anche
in ambienti colti.<br />Diverse delle principali obbiezioni che questa
concezione suscitava nella mentalità dell’epoca sono contenute nel
documento siglato EE 291, appartenente alla stessa serie Acta et
Documenta del G3 e situato nella pagina immediatamente precedente a
questo, che il Camerota indica come inestricabilmente connesso al G3
e riferito alle tesi galileiane </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcPGscCoReOGPm2CFjKz209OlnhsA4_0_vxHMZM3_sEbiJcdaRZqUuYsVdS8fevL83K4qDS3yzVresmz4yjy0M6mkYL18lpUSOBpv89ln60KElDZgJr3_u8v9rTrtcCVXW7w0p_e0LpkYI/s1600/Pietro+Redondi+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="348" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcPGscCoReOGPm2CFjKz209OlnhsA4_0_vxHMZM3_sEbiJcdaRZqUuYsVdS8fevL83K4qDS3yzVresmz4yjy0M6mkYL18lpUSOBpv89ln60KElDZgJr3_u8v9rTrtcCVXW7w0p_e0LpkYI/s1600/Pietro+Redondi+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">e redatto dal gesuita ungherese
Melchior Inchofer. Le riporto tutte in sintesi, tranne quelle
concernenti l’Eucaristia che riporto per esteso: 1) nega la
distinzione in qualità prime e seconde;<br />2) “Erra dicendo che
non è possibile separare concettualmente dalle sostanze corporee gli
accidenti che le modificano, come la quantità e ciò che consegue
alla quantità. Una tale opinione è del tutto contraria alla fede,
come si vede nell’esempio dell’Eucaristia, in cui la quantità
non soltanto si distingue realmente dalla sua sostanza, ma esiste
anche separata da essa.”3) Erra quando dice che le qualità sono
solo nomi; 4) erra nel chiamare azioni le sensazioni nel corpo
dell’animale; 5) erra nel sostenere che l’odore ed il sapore
abbiano la stessa origine del tatto; 6) erra nel sostenere ad es. il
calore del ferro è dovuto a sensazione;<br />7) “Dall’opinione
di questo autore si ricava direttamente che gli accidenti non
rimangono ella sostanza dell’Eucaristia senza la sostanza del pane.
Ciò è evidente poiché essi agiscono nell’organo della sensazione
per risoluzione in parti minime, le quali, essendo eterogenee
rispetto alla quantità - altrimenti non avrebbero effetto se non sul
senso del tatto - saranno sostanze; e di nessuna altra sostanza se
non della sostanza del pane - quale altra potrebbe essere indicata -
per cui si ottiene ciò che si tentava. La stessa conclusione segue
in maniera non meno evidente quella sentenza in cui si afferma che le
parti della sostanza sono entitative, distinte dalla quantità
dimensiva e non realmente distinte dalla sostanza.” 8) “Si deduce
anche direttamente che non rimangono altri accidenti nell’Eucaristia
oltre la quantità, la figura etc. Infatti, il sapore, e l’odore
sono puri vocaboli se non hanno relazione al senso, ciò secondo
l’opinione erronea del Linceo. Quindi gli accidenti non sono
distinti in maniera assoluta dalla quantità, figura, etc. Se
l’autore intende per particelle minime le specie sensibili, troverà
alcuni protettori nella filosofia degli antichi, ma sarà costretto
ad affermare molte cose assurde e contrarie alla fede. Per il
momento, siano sufficienti queste, di cui può farsi ulteriore
indagine presso il Sant’ Uffizio.” Circa il documento EE291,
Camerota riporta l’ipotesi di Thomas Cerbu secondo la quale
Inchofer avrebbe compilato il giudizio su Il Saggiatore mentre nel
1632 faceva parte della commissione incaricata di esaminare il
Dialogo sopra i due massimi sistemi, rispondendo ad una denuncia
presso il Sant’Uffizio risalente al 1624 o 1625.<br />“Pertanto -
conclude Camerota - EE291 rappresenterebbe una scrittura destinata ad
una circolazione interna alla commissione di cui Inchofer faceva
parte.” Perciò, tanto il </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDbo9MTjYuUlYo0mSqbWpKcWeIrTrINDNrFTA0mcm58R5OARFxjS39SLaKh11LlbW7tYiy9kzsG8DdyFwXXYU1kQAC-RXWuQU6owgZiMzIQ9Ni4NABd9dB05g14qIrkL4ivj0Loo4ACj4K/s1600/Michele+Camerota+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDbo9MTjYuUlYo0mSqbWpKcWeIrTrINDNrFTA0mcm58R5OARFxjS39SLaKh11LlbW7tYiy9kzsG8DdyFwXXYU1kQAC-RXWuQU6owgZiMzIQ9Ni4NABd9dB05g14qIrkL4ivj0Loo4ACj4K/s1600/Michele+Camerota+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">documento G3 quanto il documento EE291 “…
non ebbero niente a che vedere ed in nessun modo influirono sulle
vicende del successivo processo celebrato contro Galileo…”<br />La
disamina fatta pare far pervenire a quanto segue: 1) I documenti G3
ed EE291 riguarderebbero una denuncia o segnalazione anteriore al
processo, risalente al 1624 - 5, e nulla avrebbero a che fare con
esso, e l’atomismo sarebbe dunque estraneo al processo di Galileo
che verterebbe unicamente sul copernicanesimo. 2) Conseguentemente
non ci fu nessuno spostamento nel processo dalla accusa di atomismo a
quella di copernicanesimo.<br />3) Non fu Padre Orazio Grassi a
redigere personalmente il documento G3.<br />4) La stretta relazione
ammessa da Camerota tra EE291 e G3, insieme al fatto che EE291 sia
stato redatto da Inchofer dimostra la non totale estraneità dei
gesuiti riguardo alla segnalazione per atomismo del 1624 – 5. 5) Il
documento del Guiducci, sia che in esso si consideri la tesi del moto
riferita ai corpi (come vogliono i copernicanisti), sia che la si
consideri riferita ai corpuscoli (come vogliono gli atomisti), è
poco significativo trattandosi di una informativa privata e personale
di questi a Galileo. C’è però una considerazione dalla quale non
sento di esimermi: processare Galileo oppure no, è anzitutto una
scelta politica prima che giuridica, è scegliere di fare un gran
rumore a livello europeo, tale era la notorietà di Galileo.<br />Il
rumore - oggi diremmo la pubblicità indiretta - ha per oggetto ciò
per cui si va a processare lo scienziato pisano. Si è scelto di fare
un gran rumore e di farlo per il copernicanesimo.<br />Infine, cosa
dire del volume del Camerota? Esso, in generale, è un pregevole
studio di “tutto” Galileo, di cui disamina in modo accurato la
scienza, le opere, i processi, e le realtà scientifiche, culturali e
socio politiche ed economiche in cui tutto si dipana, svolto da
un’ottica che pur privilegiando il copernicanesimo non esclude il
discorso atomistico.<br />E’ un testo importante per chiunque voglia
approfondire lo studio del grande scienziato pisano.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Chiudo
con un GRAZIE a Galileo Galilei di cui io ho, e lo dico </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Y_5Din6AbX38M9PAMwNXr-lWMmKhdRanJje2yIozn8ebVqh6_HrH2vWFVQefou5YAqxjGiWuXAjaVLlsoerSka-Qp5j44oL6fON3bnMOYs7n_qjoidczobxIkooUaq4s16mNoS25MMTz/s1600/Galileo_facing_the_Roman_Inquisition+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="374" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Y_5Din6AbX38M9PAMwNXr-lWMmKhdRanJje2yIozn8ebVqh6_HrH2vWFVQefou5YAqxjGiWuXAjaVLlsoerSka-Qp5j44oL6fON3bnMOYs7n_qjoidczobxIkooUaq4s16mNoS25MMTz/s1600/Galileo_facing_the_Roman_Inquisition+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">apertamente,
l’immagine di un uomo grandissimo e di un grandissimo scienziato,
di quello che ebbe la grande genialità dell’intuizione della
visione unitaria della natura, mettere al centro il sole è mettere
al centro la luce: atomismo e copernicanesimo sono tutt’uno. E
soprattutto luce e corpuscoli - oggi diciamo materia - sono due
manifestazioni della stessa realtà: è il dualismo onda - particella
anticipato di alcuni secoli... Galileo è l’eroe che ha combattuto
contro tutto e tutti per la verità.<br />Tutti dobbiamo a lui ed a
quelli come lui se viviamo in un mondo migliore.<br />Prima di scendere
per le festività natalizie qui in Sicilia, sono passato a Roma ad
augurare buone feste al mio padre spirituale, il quale mi ha regalato
una copia del compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, di cui
da tempo auspicavo la pubblicazione, ne cito quanto affermato al cap.
I, punto 3 : “Partendo dalla creazione, cioè dal mondo e dalla
persona umana, l’uomo, con la sola ragione, può con certezza
conoscere Dio come origine e fine dell’universo e come sommo bene,
verità e bellezza infinita.”</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E’,
sostanzialmente, quanto affermava Galileo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br />BIBLIOGRAFIA</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">1)
GALILEO GALILEI e la cultura scientifica nell’età della riforma,
di Michele CAMEROTA, Salerno editrice, ROMA, 2004.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">2)
GALILEI der ketzer, di Pietro Redondi, C.H. Beck, Muenchen, 1984.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">3)
Il Saggiatore, Roma, Novembre 1623, WWW. Filosofico. Net, Biblioteca,
Galileo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">4)
Documento G3 (in appendice al testo di Redondi).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">5)
Documento EE291 (citato nel testo di Camerota alle pp. 394 - 395).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #2b2b2b;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /> </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-58465044782592996132018-07-10T04:29:00.000-07:002018-07-10T07:29:20.186-07:00Edith Stein e l'aristotelotomismo tra scienza e fede.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh6Ddc91irDIIZofQgNSESLY0FPzJry5vTyqIc2zcE1a-xfy21NRgLpyDdZcZBs8ZBcsUttTXGMbpomBD6zDYH93XjshBXk0L4Eej8aZwGITiureBFQRwSgsmhg_gAta8yRrOCWGY5PxOH/s1600/Edith+Stein+1+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="593" data-original-width="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh6Ddc91irDIIZofQgNSESLY0FPzJry5vTyqIc2zcE1a-xfy21NRgLpyDdZcZBs8ZBcsUttTXGMbpomBD6zDYH93XjshBXk0L4Eej8aZwGITiureBFQRwSgsmhg_gAta8yRrOCWGY5PxOH/s1600/Edith+Stein+1+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le
fondamenta portanti della Metafisica aristotelotomista sono poste da
Aristotele in quell'opera che dovrebbe essere ad essa propedeutica ed
in conclusione alla quale anche si rimanda alla Metafisica: il De
Anima o Perì Psyches. Ebbene queste fondamenta sono scientifiche e
confermate dalla scienza contemporanea a cominciare
dall'evoluzionismo, dalla tripartizione del sistema nervoso (anima
vegetativa, sensitiva e razionale), dalla percezione sensoriale e dal
suo modus, alla stessa definizione di Ente (il Concetto assolutamente
primo della ns Mente). Ciò che invece a partire dal fondatore delle
neuroscienze moderne, Jean Martin Charcot, Maestro di Freud, da
Freud, Jung e tutti gl'altri è stato dimostrato non corrispondere
sono le “Categorie”. Edith Stein, ebrea tedesca inizialmente
laica e seguace delle correnti moderne in linea con le scienze
contemporanee, con la conversione al cattolicesimo integra queste
concezioni moderne con quelle antiche confermate dalla Scienza. Il
risultato è un quadro affascinante </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwM-ti8TpNO3l0i3htsKD-579ZqB-Gffj1K7PL9bS0yHSFAYuYzI534ylCpWhZej-9Kqj5U8WEfQs7G3M-XF7SyR6q5X2rAg4su9mFY-t-nFkqdjiboIFyAH0arf5W5EcIlJ3tqx8VmriF/s1600/aristotele+di+stagira+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwM-ti8TpNO3l0i3htsKD-579ZqB-Gffj1K7PL9bS0yHSFAYuYzI534ylCpWhZej-9Kqj5U8WEfQs7G3M-XF7SyR6q5X2rAg4su9mFY-t-nFkqdjiboIFyAH0arf5W5EcIlJ3tqx8VmriF/s1600/aristotele+di+stagira+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">scientificamente fondato e
fondato sulla Fede: la completa Filosofia contemporanea. Quando
Filippo il macedone prima ed Alessandro magno poi mandavano in
perlustrazione spie e pionieri, quasi sempre erano accompagnati
dagl'assistenti del primo scienziato di corte: Aristotele. Essi
avevano l'ordine di osservare ed eventualmente repertare flora, fauna
e fossili e lo facevano con grande attenzione. Egualmente con grande
attenzione veniva eseguito lo studio degl'embrioni. Da qui il
convincimento - 2.300 anni prima di Darwin - che la vita si evolvesse
dalle forme più semplici a quelle più complesse. E, così come il
triangolo è la figura geometrica più semplice e perciò prima e per
questo compresa nelle successive più complese, così anche per l'
"Anima", inizialmente solo vegetativa, poi anche sensitiva
ed infine pure razionale. Realtà condivise dalla medicina moderna e
contemporanea. Ma non finisce qui, quando infatti lo stagirita
comincia ad occuparsi del senso e della sensazione, della percezione,
lo fa di </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpvQ_BDaj0-LjKMq3vPUfN7sUacchWVShxjSi3ggnA6XGZaLESvSuJDxA3ypJN-JAYiTGNg_gw8UX5-BMK8baKqatDNq8hmUDd3dRZYoGr9AddbplyKuXDQMg51jqV-J_Fk0RJTSx0MK35/s1600/edith+stein+4+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="758" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpvQ_BDaj0-LjKMq3vPUfN7sUacchWVShxjSi3ggnA6XGZaLESvSuJDxA3ypJN-JAYiTGNg_gw8UX5-BMK8baKqatDNq8hmUDd3dRZYoGr9AddbplyKuXDQMg51jqV-J_Fk0RJTSx0MK35/s1600/edith+stein+4+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">nuovo anticipando la medicina dell'ultima settantina d'anni:
perché possa esserci sensazione è necessario che il percepito (la
medicina contemporanea lo chiama stimolo) superi una soglia minima e
che si mantenga al di sotto di una soglia massima altrimenti si ha la
distruzione dell'organo di senso, come per l'occhio con la luce
troppo intensa o per l'orecchio con il suono troppo forte. E'
necessario inoltre che entrambi, soggetto ed oggetto siano
simultaneamente in atto: che cioé la lampada che può anche essere
solo illuminante in potenza, ovvero spenta, sia illuminante in atto,
ovvero accesa; e che l'occhio guardi. Analogamente per gl'altri
sensi. Quando questo accade si ha un momento primo del percepire, in
cui illuminante in atto e vedente in atto sono simultaneamente uniti.
Soggetto ed oggetto sono pertanto ancora indistinti in esso, o in
altri termini la loro distinzione è successiva. E' questo </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7U8YdGc7kKDpa4wloonTTqxu7dK-LC7OxWfkMdc7qzIFCZZwy2G55IdiqFWlIZK9iEEgEnvB0mkZRsm62LonUB1G9IL0TVqQUw-MpWJMGl_Dm0w_21FsXM8b2rmk4hvKUyXG3OMK0vHXB/s1600/tommaso_aquino+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7U8YdGc7kKDpa4wloonTTqxu7dK-LC7OxWfkMdc7qzIFCZZwy2G55IdiqFWlIZK9iEEgEnvB0mkZRsm62LonUB1G9IL0TVqQUw-MpWJMGl_Dm0w_21FsXM8b2rmk4hvKUyXG3OMK0vHXB/s1600/tommaso_aquino+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">l'istante
in cui avviene anche la connessione al piano successivo, quello
dell'Anima Razionale: anche qui è necessario che intelletto ed
intelligibile siano entrambi in atto ed anche qui si ha un termine
assolutamente primo in cui intelligente ed intelligibile sono
simultaneamente uniti e che precede la successiva distinzione di
soggetto ed oggetto. Questo termine è l'Ente, realtà assolutamente
prima ed indefinibile che comprende in sé tutto ciò che è e può
essere. E' quanto confermato anche dalle neuroscienze contemporanee.
Ciò di cui invece le neuroscienze contemporanee, a partire da Jean
Martin Charcot alla Salpetriere, ma poi anche Sigmund Freud, Carl
Gustav Jung e tutti gl'altri, hanno dimostrato non corrispondere sono
le famose “Categorie”. Aristotele, inizialmente, ne annoverava
10, categorie della realtà, di cui le più importanti erano la sostanza e l'accidente, nel corso dei secoli il numero è stato ora </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjONRXeUHm1gesF2RvA06icM8wwp6ja8AV0v9pD9YkwPSOszIkYaLQ9rp2TFezokY2QF6urnstffN2KIMakt9ZwmnTmm_kIGft6m_uulfmFYCCJaG1Fd7uegLGfSFs5g2DDysMAcsdoMkmb/s1600/edith+stein+3+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="661" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjONRXeUHm1gesF2RvA06icM8wwp6ja8AV0v9pD9YkwPSOszIkYaLQ9rp2TFezokY2QF6urnstffN2KIMakt9ZwmnTmm_kIGft6m_uulfmFYCCJaG1Fd7uegLGfSFs5g2DDysMAcsdoMkmb/s1600/edith+stein+3+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">accresciuto, ora
diminuito. Ultimo Immanuel Kant le aveva ridotte a due in cui
confluivano tutte le altre: lo Spazio ed il Tempo ed erano categorie della Mente (la famosa "rivoluzione copernicana" di Kant). Ebbene si è
dimostrato inconfutabilmente, con Aristotele e contro Kant, che Spazio e Tempo sono categorie non
della ns Mente, bensì del mondo esterno nel quale, sin dalla
nascita, siamo coerciti. Si pone allora il problema di come proceda
nel suo lavoro la ns Mente. Charcot qui ha posto le basi, ma quello
cui si deve la definitiva chiarificazione è il suo allievo Sigmund
Freud: la ns Mente procede ordinando ed associando i ns vissuti in
base alla loro forza, a quella delle pulsioni in atto al momento in
cui furono vissuti ed al presente. E' tassello che Edith Stein
incorpora nell'aristotelotomismo classico. L'opera di riferimento è
“Psicologia e Scienze dello Spirito”. Il terzo livello del “De
Anima”, ovvero l'anima razionale assume la seguente configurazione:
1° livello, Psiche: la forza vitale “colora” i vissuti;
2°livello: Coscienza: l'io ed i suoi vissuti; 3° livello, lo
Spirito. L'analisi della Stein </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAUbFN7Ndo9Kv9OqNK0fTDzZq34_s3bYB7Yja4ygCAiSWMMqo-WJXr_sgUE4TbQATy1OM6ZYZhzlB2_6ot7VElIg3NqX5oB9DrPOPNW2I7I6z4755CVzR6QA7xc1GhL-cSc1Ds8_ffCM4/s1600/edith-stein+2+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAUbFN7Ndo9Kv9OqNK0fTDzZq34_s3bYB7Yja4ygCAiSWMMqo-WJXr_sgUE4TbQATy1OM6ZYZhzlB2_6ot7VElIg3NqX5oB9DrPOPNW2I7I6z4755CVzR6QA7xc1GhL-cSc1Ds8_ffCM4/s1600/edith-stein+2+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">dà dunque conto della spiritualità
quale forma più alta della realtà umana. Questa concezione, in
linea con i risultati delle moderne neuroscienze, consentead Edith
Stein il passaggio successivo: “Dalla psicologia il suo sguardo
indagatore si amplia alle scienze sello Spirito, passando da
un'analisi riferita al singolo individuo ai legami intersoggettivi
che trovano la loro espressione più naturale nella comunità (Angela
Ales Bello)”. La Scienza contemporanea dunque, lungi dall'
"affossare" la "vecchia" Metafisica, ne dimostra
scientificamente i fondamenti, che ancor prima che fondamenti di chi
asserirà poi "Cogito ergo Sum" sono quelli di chi afferma
"Cogito ergo Deus existit"...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-84310623718528410812018-05-25T02:29:00.004-07:002018-05-25T02:31:58.347-07:00Il '68: una porcheria nel suo 50° anniversario.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZ1TqHKbWWNWdJ3iIdPMtL395J_2xh6ClBwg8Uxx71acf1mTHpaVLYhS48QX_qmxrEKrzFlHO3-Azy-HmPiA29W06xlzkulQsGU2IsIe1I3xAW1OS2-n9ibAihexF0tA7hT9RYoyfmoAg/s1600/maggio+francese+4+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="234" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZ1TqHKbWWNWdJ3iIdPMtL395J_2xh6ClBwg8Uxx71acf1mTHpaVLYhS48QX_qmxrEKrzFlHO3-Azy-HmPiA29W06xlzkulQsGU2IsIe1I3xAW1OS2-n9ibAihexF0tA7hT9RYoyfmoAg/s1600/maggio+francese+4+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La
scintilla è lì, il </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>3
maggio 1968 alla Sorbonne</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
icona francese dai tempi di </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>San
Tommaso</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">,
e la </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>motivazione
giusta e sacrosanta: la libertà di studio e di insegnamento</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
La stessa dei moti studenteschi del 1229, sempre alla Sorbonne, che
videro sulle barricate con gli studenti, in sua difesa, tra gl'altri,
appunto l'aquinate che per l'occasione uscì con il suo scritto più
accorato: “Contra impugnantes Dei cultum et religionem”
(all'epoca Tommaso era un grande ed inviso progressista). </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Nel
'68 sulle barricate con gli studenti ci sono professori ed
intellettuali non meno famosi e significativi di Tommaso</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
ai suoi tempi (ne cito solo alcuni): un </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOxyJYsfR2OKF1olhczVe8I-bKEu6r6AZcBBLHZyzrxpckZ6Cs2HlxILUr6QvurPy_M6fVnVJUPabeI79vfjjmMeQyug-5HJCF5Pa2WQHm6SxTXyOSc1YDDmshgntNN-dm3-7EfAeg9Rlq/s1600/sorbonne+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="326" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOxyJYsfR2OKF1olhczVe8I-bKEu6r6AZcBBLHZyzrxpckZ6Cs2HlxILUr6QvurPy_M6fVnVJUPabeI79vfjjmMeQyug-5HJCF5Pa2WQHm6SxTXyOSc1YDDmshgntNN-dm3-7EfAeg9Rlq/s1600/sorbonne+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">giovane e brillante </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Michel
Foucault </b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">autore
di testi come “Sorvegliare e punire”, “Il potere psichiatrico”
“La storia della follia” “L'ermeneutica del soggetto”; una
già attempata </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Simone
De Beauvoir</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
icona del femminismo francese e della resistenza; il suo compagno di
sempre, amico di Foucault, </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Jean
Paul Sartre</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">:
“L'essere ed il nulla”, “La Nausée”, “Les mains sales”.
Tuttavia, se nel 1229 la sommossa raggiunge intensità significative,
essa si appella però direttamente alle massime autorità civili e
religiose, il Re ed il Papa, per i propri diritti, mentre </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>invece
nel 1968 le rivendicazioni assumono assai presto connotazioni
antisistemiche tout court dove il </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_TylIb_9L9oyJA-QioT-5Pbx1OqTDu1soZuHLRDypn4RNg6JA906zF0IV0gakOvI1wyrDsKphYKSdSGANZZQJJ2naFvDC46VH485KTktAtM10AF5hKwD8ZtG351jfyiE2yxpGZOytDrtg/s1600/maggio+francese+2+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="324" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_TylIb_9L9oyJA-QioT-5Pbx1OqTDu1soZuHLRDypn4RNg6JA906zF0IV0gakOvI1wyrDsKphYKSdSGANZZQJJ2naFvDC46VH485KTktAtM10AF5hKwD8ZtG351jfyiE2yxpGZOytDrtg/s1600/maggio+francese+2+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>sistema è avversato perché tale</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
Il “maggio francese” diventa una cassa di risonanza in cui
</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>confluisce
tutto un filone iniziato negli anni '50 e '60</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
con forte diffusione grazie soprattutto, ancor prima che
all'università, alla musica ed al cinema. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Tra
le icone più celebri i Beatles, i Rolling Stones, Bob Dylan, i
Queen; per il cinema il celebre “Pat Garret e Billy the Kid” e le
tante interpretazioni di John Wayne</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
La concezione che ritroviamo è però a ben vedere più datata e la
si ritrova in pieno in quei figli deviati dell'</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Illuminismo
che furono i romanticisti, in particolare ben ritroviamo molto di
Nietzsche e di Leopardi</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
La </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb_PM7R-pZWGYPyX0fggazuZV-7xvClkuHMyOT9qNG0QBX-rxOmKdZZ6BDWOVcw83TZ9NOBWZKbb_TMYBJroQzM1gsobfaKm-rS2XvXe7WrX4rUQrOhD_cTQ0xikEjY7m_p4Z04nT2CK4Z/s1600/maggio+francese+5+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="326" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb_PM7R-pZWGYPyX0fggazuZV-7xvClkuHMyOT9qNG0QBX-rxOmKdZZ6BDWOVcw83TZ9NOBWZKbb_TMYBJroQzM1gsobfaKm-rS2XvXe7WrX4rUQrOhD_cTQ0xikEjY7m_p4Z04nT2CK4Z/s1600/maggio+francese+5+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>radice
filosofica la ritroviamo in una non corretta lettura di Platone già
ai tempi del Rinascimento</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
C'è la cristallizzazione del pensiero di Platone ne “La Repubblica
o sulla giustizia”, “Il Simposio”, “ il “Teeteto”, il
“Gorgia”. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>In
particolare la concezione</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
– al pari che in Nietzsche, Leopardi e nelle correnti anni '50 e
'60 - </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>astratta
dell'uomo che di fatto è sradicato dalla famiglia, dalla patria,
dalla storia. Da qui una concezione del diritto e della giustizia
falsati.</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
Correttamente nei “Lineamenti di filosofia del Diritto” (ma anche
nell' “Enciclopedia”)</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>
Hegel</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>osserva
come sia con la </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRVAJ9k_T8VNieptAuV2nvxpa3XtkII6kNgXC1JqoqCrTGxYYzHCdxvAfE_jnEaSzEJ8WzUUc4kZB_6ZrGKWg-h86NMfLiKTgBwFnVtnGmRLsCSZAKXDJ4ww1cKmd_plwrFETnD0oVLxJL/s1600/maggio+francese+3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="318" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRVAJ9k_T8VNieptAuV2nvxpa3XtkII6kNgXC1JqoqCrTGxYYzHCdxvAfE_jnEaSzEJ8WzUUc4kZB_6ZrGKWg-h86NMfLiKTgBwFnVtnGmRLsCSZAKXDJ4ww1cKmd_plwrFETnD0oVLxJL/s1600/maggio+francese+3.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>nascita della Famiglia, primo nucleo della società e
dello Stato che il diritto passi da astratto a diritto concreto</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Platone
invero fa anch'egli questo passo</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
quando nel suo ultimo scritto (fu trovato “addormentato” mentre
ne ricorreggeva il testo già ultimato), i </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>“Nomoi”</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">,
le Leggi, si chiede quale debba essere non il diritto astratto e lo
Stato ideale, bensì </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>il
diritto concreto nello Stato storicamente dato. Non c'è più, come
negli scritti di prima, l'Eros che è anche pederastria o
omosessualità, bensì amore di coppia – eterosessuale –
finalizzato alla procreazione</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>E' il
punto che Nietzsche e Leopardi (di entrambi sono note le tendenze </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk3UTog7MPpC67_Mqn6LGyaAmFHXS8gRMORMKCe65kvSKrCj_4UIJxAsgsa_93gRoRhmeHiVtQl9kmQ-h9_Y0ps382houEORiKH1AAGTmcJZlPV23jPI9sTQjKOlMDL0ePaTKFTjelgRz3/s1600/maggio_francese_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="389" data-original-width="556" height="279" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk3UTog7MPpC67_Mqn6LGyaAmFHXS8gRMORMKCe65kvSKrCj_4UIJxAsgsa_93gRoRhmeHiVtQl9kmQ-h9_Y0ps382houEORiKH1AAGTmcJZlPV23jPI9sTQjKOlMDL0ePaTKFTjelgRz3/s400/maggio_francese_3.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>omoerotiche) e le correnti anni '50 e '60 così come il '68,
rigettano. L'uomo che ne risulta è un uomo sradicato senza famiglia,
patria e storia, quello riproposto da tanti media di oggi e celebrato
perché utile al capitalismo</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
E di fatto, come ha ben evidenziato più di una indagine economica, </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>i
sessantottini sono i “ribelli” più ricchi nella storia della
Francia</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">:
una sommossa radical chic come acutamente osservava </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Pier
Paolo Pasolini</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">:
“La piazza borghese contro i poliziotti proletari”. Con il
rigetto del diritto che passa alla concrezione con la famiglia, </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>si
pongono le radici dei movimenti LGBT, Gender, matrimoni gay, uteri in
affitto, concezione in provetta e </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbADI9UDJ2MPZy1gZEsyArn8YEF60ESaz8LCb8Eo2-n9rU-beBGQGWSdnbs-9XJVnEHjxNv9X0OX1pqpsEA42WUBqN2XzSGgeLmTYMwoMCcxNmDjjHAby7cJv2M57WmlT-R-208oFSnSD4/s1600/parismagnum10a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="264" data-original-width="440" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbADI9UDJ2MPZy1gZEsyArn8YEF60ESaz8LCb8Eo2-n9rU-beBGQGWSdnbs-9XJVnEHjxNv9X0OX1pqpsEA42WUBqN2XzSGgeLmTYMwoMCcxNmDjjHAby7cJv2M57WmlT-R-208oFSnSD4/s1600/parismagnum10a.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>quant'altro</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
L'esito più nefasto è la </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>rottura
dell'equilibrio tra persona e società</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">,
che, se è vero che prima era un tantinello spostato sul lato della
società, adesso lo è sulla persona. Ma così </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>il
concetto stesso di persona è mutato radicalmente. La società invece
è distrutta con tassi di geriatria e decessi che non possono essere
più pareggiati dalle poche nascite</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
Insomma si porta avanti una </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>ideologia
di disidentità e di morte</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
E, forse, non è un caso che siano dei </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>satanisti
Mick Jagger degli “Stones”, Freddie Mercury dei Queen, Bob Dylan
e John Lennon</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
Vogliono, come tutto il '68, collocarsi “oltre”, superare, andare
“al di là”: </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>stanno </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk8PNM_p54iGr3jjSwHGdlYTBveerXGQ35sNjk1MJBpFVHfC0o7RK6s_DDxU__8KHg73ZGmiNHfiowXZoA455N_J3VXMiFI0V7VhMIz8moR4fXndookJgdr-NCsBiOafQsYD5vZsgBfSKh/s1600/Photo-Mai-68-Apre%25CC%2580s-le%25CC%2581meute-Tirage-1024x739.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="739" data-original-width="1024" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk8PNM_p54iGr3jjSwHGdlYTBveerXGQ35sNjk1MJBpFVHfC0o7RK6s_DDxU__8KHg73ZGmiNHfiowXZoA455N_J3VXMiFI0V7VhMIz8moR4fXndookJgdr-NCsBiOafQsYD5vZsgBfSKh/s400/Photo-Mai-68-Apre%25CC%2580s-le%25CC%2581meute-Tirage-1024x739.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>uccidendo il nostro mondo a cominciare dalla Famiglia, dalla Patria,
dalla Cultura, dalla Persona</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
Solo in Italia ogni due anni scompare per denatalità una città come
Messina, 350.000 abitanti. Se si fosse gettata un'atomica se ne
parlerebbe tra duecent'anni, così non dice niente nessuno... Al
tempo con l'immigrazione ne sorge un'altra di 250.000 abitanti: una
vera sostituzione etnica. Ecco la realtà dell' “oltre”. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Michel
Houellebecq</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
bene descrive il </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>'68
come “l'anno della catastrofe, che ha lasciato solo miseria,
individualismo e violenza”</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.
In sintesi:</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>
il 68? Una Porcheria</b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten.</span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-60580054091648732662018-05-08T01:32:00.001-07:002018-05-08T01:32:35.711-07:00A 50 anni dalla pubblicazione di Humanae Vitae. Verità, fedeltà e profezia nel Magistero di Paolo VI.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv5NwsWmM6aEfsByYO61Xww1GPlhDyCG-t2HxPsTAuWO8Q1krW3gxUwkoih6kp9mijQ4OTjzr5HnPbQCT3Ia1j-6JwIlnw9GkuKS94XxtmyQ1oBx0OI1VfiLMJI7cPNSDelOhL01VI23ya/s1600/humanae-vitae-osservatore-romano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="324" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv5NwsWmM6aEfsByYO61Xww1GPlhDyCG-t2HxPsTAuWO8Q1krW3gxUwkoih6kp9mijQ4OTjzr5HnPbQCT3Ia1j-6JwIlnw9GkuKS94XxtmyQ1oBx0OI1VfiLMJI7cPNSDelOhL01VI23ya/s1600/humanae-vitae-osservatore-romano.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Quest'anno
ricorrono i 50 anni dalla pubblicazione – era il 25 luglio del 1968
– dell'Enciclica Humanae Vitae di Papa Paolo VI, che, come i più
sapranno, condensa, nei suoi 31, brevi capitoli, una magistrale ed
insuperata sintesi degli insegnamenti morali della Chiesa Cattolica
su temi che vanno dalla pratica della castità coniugale, da
iscriversi sapientemente nel quadro di una mutua relazione di grazia
che ha origine e fondamento nel vincolo sacramentale del matrimonio,
all'esercizio responsabile e libero della genitorialità, nella cui
trasparenza cogliere la ratio prima ed ultima delle dinamiche
sessuali di coppia; dalla liceità del ricorso ai metodi di
regolazione naturale della fertilità, resi oggetto di un giudizio
informato ad una concezione antropologica che fonda da sempre il
magistero universale ordinario della Chiesa in materia morale, agli
effetti molteplici, crescenti, per molti versi esiziali, legati al
diffondersi su scala globale di una mentalità contraccettiva. Si
sarebbe portati a dimostrare la verità degli insegnamenti contenuti,
in ordine a detti temi, in questa Enciclica muovendo esclusivamente
dall'analisi storica delle reazioni che essa fin dall'origine ha
generato. A dire che, se da sempre la Chiesa è stata chiamata ad
essere “segno di contraddizione” agli occhi di popoli e di ere
accecati da un attaccamento idolatrico alla cose ed alla mentalità
del mondo, l'eroicità inconcussa del μάρτυς, del testimonio
immarcescibile, è esattamente ciò che si può cogliere guardando al
travaglio intimo e, al contempo, alla serena e lucida fermezza
conservata, nel tempestoso iter che portò all'elaborazione prima e
alla </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4N5lqiq9mK_PDgsW4MBFQXDm_5ly1Q1i-nQOJS3qcXpwP8f2nsiw_rjLr_8Oe3zXh_LQ7XwM6AepaiaO0HE0y7DMcZshRkFL35uWlmqLRNTUNPGOg-iSQELap9s4G2Dh-cZ-bZu-HHOG/s1600/img800-25-luglio-1968-paolo-vi-pubblica-lenciclica-humanae-vitae-67334+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="465" data-original-width="800" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4N5lqiq9mK_PDgsW4MBFQXDm_5ly1Q1i-nQOJS3qcXpwP8f2nsiw_rjLr_8Oe3zXh_LQ7XwM6AepaiaO0HE0y7DMcZshRkFL35uWlmqLRNTUNPGOg-iSQELap9s4G2Dh-cZ-bZu-HHOG/s400/img800-25-luglio-1968-paolo-vi-pubblica-lenciclica-humanae-vitae-67334+%25282%2529.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">promulgazione poi dell'Humanae Vitae, da parte di Paolo VI.
Detto iter ebbe inizio nel 1963, quando Giovanni XXIII decise di
istituire una "Commissione pontificia per lo studio della
popolazione, della famiglia e della natalità", col compito di
ricercare e proporre soluzioni circa la possibile conciliazione
dottrinale tra la morale tradizionale cattolica in materia sessualità
coniugale e le tecniche di regolazione delle nascite. La vulgata
neomaltusiana, particolarmente in voga all'epoca – siamo alle
soglie del '68, del decennio cioè che avrebbe rivoluzionato, su
scala globale, costumi, abitudini e forma mentis di intere
generazioni– aveva permeato potentemente le agende e la
comunicazione istituzionale dell'ONU e di altre organizzazione non
governative come l'International Planned Parenthood Federation,
veicolando il consunto, allarmistico proclama circa la crescita
esponenziale e fuori controllo della popolazione, e agitando lo
spauracchio di sempre, l'incapacità del pianeta di rigenerarsi e
garantire una copertura alimentare per tutti. Da qui l'interesse
anche da parte del Papa e delle gerarchie vaticane per questi temi,
che si sarebbe sostanziato nella creazione della Commissione già
menzionata, voluta da Giovanni XXIII. Lo studio operato da parte di
questa sarebbe proseguito fino al 1966 quando la Commissione
consegnava l’esito dei lavori, che veniva tuttavia secretato in
attesa delle decisioni di Paolo VI, nel frattempo assurto al soglio
pontificio. Ma, prima di conoscere il parere del Pontefice,
nell’aprile del 1967, venivano riportati sulle principali testate
internazionali i risultati delle votazioni finali avvenute in senso
alla medesima Commissione. Si racconta dell'esistenza di due pareri
contrastanti, uno favorevole al riconoscimento della liceità morale
della "pillola contraccettiva", approvato con 70 voti, e
uno contrario, approvato con soli 4 voti, versione tuttavia mai
confermata ufficialmente. Paolo VI, allora decise di giocare un'altra
mossa, che sarebbe stata decisiva e dirimente. Incaricava prima la
Congregazione della dottrina della fede, che avrebbe lavorato al
testo dal giugno del ’66 fino alla fine del ’67, e poi la
Segreteria di Stato, che invece avrebbe operato sullo stesso fino
alla metà del ’68. L'obiettivo era quello di </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdHLEluI59YwEaDmuXmoGGO2vBKkcNOCnnlh8jDQ2GZL6OYLA2DwiLY5ZToluexrwGqIEiG1MaCOG4HkkOJD0DZ5fcRI4FCykLssAipUb66dLFcz_fZ-hcLZtPhqU5BOfj2sSzxJKmn9FF/s1600/pope-paul-vi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="645" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdHLEluI59YwEaDmuXmoGGO2vBKkcNOCnnlh8jDQ2GZL6OYLA2DwiLY5ZToluexrwGqIEiG1MaCOG4HkkOJD0DZ5fcRI4FCykLssAipUb66dLFcz_fZ-hcLZtPhqU5BOfj2sSzxJKmn9FF/s1600/pope-paul-vi.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">approfondire il caso,
ascoltando il parere autorevole di nuovi esperti: il materiale
complessivamente raccolto sarebbe alla fine servito a Paolo VI per
scrivere e pubblicare l'Humanae vitae. L'Enciclica si apre accennando
ad un nodo cardine dell'articolata e sistematica riflessione condotta
da Paolo VI, quello cioè relativo al «gravissimo dovere di
trasmettere la vita umana, per il quale gli sposi sono liberi e
responsabili collaboratori di Dio creatore» (Humanae Vitae, n. 1),
aspetto che fin da subito viene posto in connessione con una serie di
nuove, urgenti questioni che l'evolversi della società ha generato e
che «la Chiesa non può ignorare» (Ibidem). Tali urgenze, a detta
del Pontefice, attengono: 1) alla rapidità dello sviluppo
demografico che porta con sé tentazioni di controllo biopolitico
della crescita delle popolazioni da parte dei governi nazionali e
degli organismi internazionali; 2) all'accresciuta esigenza di
regolare le nascite all'interno dei singoli nuclei familiari, col
fine di garantire condizioni di vita migliori alle nuove generazioni;
3) agli scenari inediti venuti a configurarsi in seguito ai nuovi
ruoli sociali riconosciuti alle donne e alla mutata considerazione
culturale delle stesse che ne è derivata; 4) alla straordinaria
ampiezza e profondità dei progressi compiuti dall'uomo quanto al
dominio razionale ed organizzazionale delle forze della natura, per
mezzo dell'ausilio della tecnica. A fronte di tali, epocali sfide si
facevano sempre più pressanti le domande volte a questionare la
validità di norme morali la cui efficacia pareva messa in
discussione dall'accresciuta difficoltà a garantirne, nei mutati
contesti culturali e sociali, una reale osservanza, «dato
l'accresciuto senso di responsabilità dell'uomo moderno, [che induce
a chiedersi se] non sia venuto il momento di affidare alla sua
ragione e alla sua volontà, più che ai ritmi biologici del suo
organismo, il compito di trasmettere la vita» (HV, n. 2). Domande,
quindi, che, come si può facilmente intuire, mettevano in dubbio la
validità della stessa «dottrina morale del matrimonio, dottrina
fondata sulla legge naturale e arricchita dalla rivelazione divina»
(HV, n. 3). Solo nella profondità di tale respiro metafisico, si può
dare infatti contezza piena della valenza soprannaturale del
matrimonio </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjle31HooNlYnVxp9hGTCAeuP5UDbUTBIbMf_I63VBvynTOpLeuExZjSlSK1sbJAJYHAtpp6-1IXjOiV8klmYlqzKFw3nqhc9J90SReOAalvu7iwK_8eZ7Or7Q_2xCEdiF68pKXVSrYuTnZ/s1600/038.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="661" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjle31HooNlYnVxp9hGTCAeuP5UDbUTBIbMf_I63VBvynTOpLeuExZjSlSK1sbJAJYHAtpp6-1IXjOiV8klmYlqzKFw3nqhc9J90SReOAalvu7iwK_8eZ7Or7Q_2xCEdiF68pKXVSrYuTnZ/s1600/038.jpeg" /></a></div>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span id="goog_359432032"></span><span id="goog_359432033"></span><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">cristiano, «sapientemente e provvidenzialmente istituito
da Dio creatore per realizzare nell'umanità il suo disegno di amore.
Per mezzo della reciproca donazione personale, loro propria ed
esclusiva, gli sposi tendono alla comunione delle loro persone, con
la quale si perfezionano a vicenda, per collaborare con Dio alla
generazione ed educazione di nuove vite» (HV, n. 8. Vengono,
all'interno di questi passi ispirati, sapientemente condensati i
gangli della dottrina cristiana sul matrimonio, la cui singolare
importanza, nell'economia complessiva degli strumenti di
santificazione e salvezza messi a disposizione dell'uomo, si evince
oltre che dal numero e dall'ampiezza dei passi biblici che ad esso
espressamente si riferiscono, anche dal fatto che Cristo stesso lo
avrebbe innalzato alla dignità di sacramento, ovvero di segno
tangibile, efficace ed immanente della sua Grazia trascendente e
salvifica, che la Chiesa è chiamata a dispensare per mezzo di
ministri le cui funzioni, in questa specialissima fattispecie,
vengono assolte dagli stessi nubendi. Ora, la finalità
costitutivamente propria dell'espressione corporea della loro
sessualità, è data dalla fecondità potenziale di un atto di amore
che è strutturalmente aperto all'esistenza di chi non è ancora,
alla generazione cioè di una nuova vita. L'apertura alla
procreazione è cioè una componente intenzionale coessenziale
dell'atto coniugale, dal momento che la stessa unione genitale degli
sposi è finalizzata intrinsecamente alla comunicazione della vita,
come donazione integrale e reciproca che gli stessi sono chiamati ad
attuare. A dire che l'unione carnale dei coniugi non è mai un
incontro situabile solo a livello biologico, perché la sua fecondità
simbolica permane immutata a prescindere dall'effettivo avvio di un
processo fisiologico che porterà alla generazione di una nuova vita.
La procreazione responsabile è, piuttosto, deliberata apertura alla
vita da parte dei coniugi che si donano nella loro totalità e
proseguono questa donazione d'amore prolungandone gli effetti
nell'assolvimento congiunto del compito educativo. Portato fuori dal
contesto dell'amore coniugale, </span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjig_6-Ig8nGYbkB06O4qRQ3jGwCMzDlIopq3M-52_lrfUaGjIdt61LptYI0ZLhab-pXR6iD1OocyxrTfNY45HyJZy7SrfoJeS9JvxukbR__6Dj-L56fSVJAihXruIMit7QFu3KGfTWqmAC/s1600/Elio+Sgreccia+%25282%2529+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="296" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjig_6-Ig8nGYbkB06O4qRQ3jGwCMzDlIopq3M-52_lrfUaGjIdt61LptYI0ZLhab-pXR6iD1OocyxrTfNY45HyJZy7SrfoJeS9JvxukbR__6Dj-L56fSVJAihXruIMit7QFu3KGfTWqmAC/s1600/Elio+Sgreccia+%25282%2529+490.jpg" /></a></div>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">pertanto, l'atto riproduttivo
smarrisce la sua dignità di atto nel quale gli sposi cooperano al
disegno di Dio nella creazione di una nuova vita, perde cioè la sua
profondità e consistenza propriamente sponsale. La mediazione
corporea, infatti, interrompe il nesso di causalità tra decisione
procreativa e nascita di una nuova vita e apre simbolicamente al
mistero di una vita “altra” rispetto a quella dei genitori,
alterità che, a prescindere dalla sola concatenzione biologica degli
eventi unitivi, è insieme indice e cifra della sua dignità
singolare, ineludibile e irripetibile, in una parola della sua
dignità personale. E solo in una prospettiva personalista siffatta
possiamo finalmente cogliere la fisionomia originaria e propria
dell'atto coniugale. È questo il significato profondo che emerge dal
tessuto argomentativo dell'Humane Vitae, confermato, tra l'altro,
nella pienezza della sua valenza dottrinale, dalla Familiaris
Consortio: tra i due significati dell'atto coniugale, unitivo e
procreativo, vi è una implicazione reciproca, nel senso che l'unità
tra i coniugi sarà piena solo se vi sarà una contestuale
disponibilità ad accogliere una nuova vita: «Salvaguardando ambedue
questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo, l'atto coniugale
conserva integralmente il senso mutuo e vero amore ed il suo
ordinamento all'altissima vocazione alla paternità» (HV, n. 12).
Innestare il contributo unitivo dei coniugi in una progettualità che
li comprende e li supera infinitamente, significa far propria quella
concezione che vede il figlio come un dono, la determinazione delle
cui fattezze, non solo somatiche, mai potrà dirsi nella
disponibilità esclusiva dei genitori, che dunque sono una volte per
tutte chiamati ad uscire dalla logica dell'attuazione di un “progetto
generativo”, attraverso il quale poter dare concretezza ai loro
deliberati desideri procreativi. La paternità responsabile non è
infatti attuazione rigida e fredda di un'attività programmatica
–come accade, ad esempio, nella messa in atto di un progetto
procreativo che domandi l'ausilio delle tecnica in fase di
fecondazione, sia essa omologa od eterologa– ma è piuttosto
l'assenso prestato ad un compito che chiede “cor-responsabiltà”:
la scelta di avere un figlio non è mai solo una conseguenza
esclusiva e diretta </span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE1GKgoHOVrj9kzW3445z22-zz1XGFkF_z6j0FiRHBwJnOnaeg3FsoaH8L7AUwZ1PfPStvT94ej2RmAG8CmzOd4k5AdVkEviR9YMW1VdnyHxRXqTbHb0ScGQHSOJ8vXLCx3cz5YmSzYDKv/s1600/sgreccia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="346" data-original-width="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE1GKgoHOVrj9kzW3445z22-zz1XGFkF_z6j0FiRHBwJnOnaeg3FsoaH8L7AUwZ1PfPStvT94ej2RmAG8CmzOd4k5AdVkEviR9YMW1VdnyHxRXqTbHb0ScGQHSOJ8vXLCx3cz5YmSzYDKv/s1600/sgreccia.jpg" /></a></div>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">della decisione generativa dei coniugi, ma quando
si affida alla mediazione dell'unione corporea propria dell'atto
coniugale, accetta di sostanziarsi in una forma di adesione ad un
progetto previo, ad un precedente disegno nel quale i coniugi
scelgono di entrare liberamente, ma il cui contributo non esaurisce
completamente. È in questo senso allora che ogni tentativo messo in
campo dai coniugi con il fine specifico di alterare l'incedere
fisiologicamente proprio di un processo generativo, non può non
esser visto come un'interferenza indebita nei dinamismi attuativi di
una simile progettualità trascendente: è da escludersi dunque la
liceità morale di qualsiasi azione che, «o in previsione dell'atto
coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue
conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di
impedire la procreazione» (HV, n. 14). La fisiologica potenzialità
procreativa dell’unione coniugale è un bene così intimamente
radicato nei dinamismi di coppia e nella natura amorosa dei suoi
rapporti che, pur in presenza di altri requisiti dell’amore
coniugale, il suo impedimento contraccettivo non può essere ottenuto
senza una simultanea ferita alla dignità delle loro persone e
all’integrità dei significati oblativo e unitivo del rapporto,
integrità che, sola, lo rende autenticamente umano. Nella sua
originaria “verità”, infatti, la sessualità sponsale parla il
linguaggio della reciproca donazione e dell'accoglienza totale (“io
mi dono totalmente a te e ti accolgo totalmente”), mentre nel
dispiegarsi dell'artificio contraccettivo viene costretta parlare un
linguaggio ad essa estraneo, il linguaggio delle reciproca negazione
(“non mi dono totalmente e non ti accolgo totalmente”). Il
riconoscimento auto-osservativo della fertilità femminile,
ciclicamente ricorrente, è che alle coppie desiderose di avere un
figlio rende possibile lo svolgimento mirato della sessualità nel
periodo fertile del ciclo e alle coppie bisognose, per gravi ed
ineludibili ragioni, di dovervi rinunciare, mediante il suo
svolgimento elettivo nei periodi fisiologicamente non fertili della
donna, rende possibile la salvaguardia della pienezza dei loro atti
coniugali, che sarebbe viceversa violata dal ricorso alle pratiche
contraccettive. Un esercizio rispettoso della propria e altrui
fertilità, da parte di ogni coniuge, all'interno di ogni singolo
atto coniugale, realizza la virtù della castità sponsale,
disposizione morale capace di richiamare i protagonisti all'esercizio
congiunto di tutte le virtù veramente necessarie alla vita
matrimoniale colta nel suo insieme, oggi radicalmente messa in
discussione </span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPO1YlG9TAKnPKXgMYaD07GDZFPe_HWBUImGcJQtA1npllRMS4KmmwnndSShev6dnXS0zG5P2mGWboFoaufcp9bKEmh4ZXkkX2ea69g1BbiT9kSEj5FMigSNG_GuZavQp1V1m74RMBxjfP/s1600/4680_foto3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPO1YlG9TAKnPKXgMYaD07GDZFPe_HWBUImGcJQtA1npllRMS4KmmwnndSShev6dnXS0zG5P2mGWboFoaufcp9bKEmh4ZXkkX2ea69g1BbiT9kSEj5FMigSNG_GuZavQp1V1m74RMBxjfP/s400/4680_foto3.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">tanto dal ricorso sfrenato ad una sessualità di coppia
che ha sempre più i tratti della megalomania pornografica, quanto
dal ricorso alle tecniche di manipolazioni non terapeutiche della
fisiologia procreativa. La pratica dell'astensione dalla sessualità
tra i coniugi nei periodi fecondi, in nessun caso può essere
assimilata alla decisione di una sessualità deliberatamente
deprivata della sua connaturale apertura alla vita: vero è che in
entrambi i casi i coniugi perseguono l'obiettivo di evitare una
gravidanza, ma solo nel primo, la gravità obiettiva dei motivi che
si accompagna a tale scelta domanda che essa si sostanzi
nell'astensione completa dai rapporti nei periodi fecondi, per
continuare a fruire, nei periodi ciclicamente infertili, di quella
che costituisce una componente intimamente necessaria alle dinamiche
dell'amore coniugale, l'esercizio responsabile e rispettoso della
sessualità appunto. Nel caso del ricorso alle metodiche
contraccettive, invece, in nessun momento vengono considerate le
esigenze: 1) della continenza periodica, da iscriversi nel più ampio
quadro della castità coniugale; 2) dell'astensione dal ricorso ad un
uso strumentale della medesima componente sessuale; 3) della rinuncia
ad interferire nell'incedere fisiologico delle naturali dinamiche
delle sessualità coniugale, aspetti tutti che, al contrario, nella
pratica dell'astensione dai rapporti matrimoniali nei periodi
fertili, vengono pedissequamente osservati ed onorati. È per questo
che «i due casi differiscono profondamente tra di loro: nel primo i
coniugi usufruiscono legittimamente di una disposizione naturale;
nell'altro caso impediscono lo svolgimento dei processi naturali»
(HV, n. 16). Parlare allora dei beni della castità, matrimoniale e
non, della indisgiungibilità del momento unitivo e procreativo
dell'atto sessuale coniugale, della regolazione naturale della
fertilità di coppia, come di virtù morali naturali, significa
leggerne l'essenza alla luce non solo della ragione pratica che,
illuminata dalla fede, può coglierne il senso autentico, ma anche
appurarne il loro essere naturalmente preordinate a favorire lo
sviluppo umano integrale di ogni persona, così come il dispiegarsi
in pienezza della donatività reciproca ed incondizionata sottesa
all'esistenza del vincolo sponsale, beni che sono tali agli occhi di
ogni ragione che voglia dirsi tale, che non voglia cioè ingannarsi
deliberatamente. Uno stile di vita coniugale ispirato </span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3bOZZC8ZGLLJsFKkFf49LXuEdlyEwM_Yq41Cp5A3xlgsyRFEj7U9wCIS4xheo2ebVqLMepA9p1wPlUnKXnp5bBOtMKAuT28AuBEeSdzjXdX5rN-VaElibVYMESgCvqPcocwTdLi6tVOiH/s1600/Lippi%252C_adorazione_del_bambino%252C_prato+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="446" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3bOZZC8ZGLLJsFKkFf49LXuEdlyEwM_Yq41Cp5A3xlgsyRFEj7U9wCIS4xheo2ebVqLMepA9p1wPlUnKXnp5bBOtMKAuT28AuBEeSdzjXdX5rN-VaElibVYMESgCvqPcocwTdLi6tVOiH/s1600/Lippi%252C_adorazione_del_bambino%252C_prato+490.jpg" /></a></div>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">ad un simile
esercizio virtuoso della sessualità sponsale non solo agevola
l’edificazione serena e fruttuosa della primordiale cellula di ogni
società umana, qual è la famiglia nucleare, ma fa sì anche che i
suoi benefici effetti si estendano agli altri ambiti della vita di
relazione, propiziando la realizzazione di un altro sogno vagheggiato
dalla visionarietà profetica di Paolo VI, quello dell'instaurazione
di una “civiltà dell'amore” che sola potrà rendere la città
terrena ad immagine di quella celeste. L'eclissi lenta,
progressiva, inesorabile di una cultura della sessualità coniugale
ultimamente fondata sull'antropologia cristiana della castità
sponsale, i cui tratti precipui abbiamo cercato di sbozzare fin qui,
ha prodotto la diffusione, ormai su scala globale, della cosiddetta
“mentalità contraccettiva”, intendendosi, con questa locuzione,
un modello culturale che ha realizzato una serie interminabile di
esiziali effetti a catena, che vanno dall'aborto alla banalizzazione
della sessualità con conseguenti ricadute sulla moralità dei
singoli come delle collettività nel loro insieme; dalle violenze a
sfondo sessuale alla strumentalizzazione della donna; dalla
pornografia all'adozione sempre più massiccia di soluzioni
biopolitiche di controllo delle nascite; dalle distruzione
dell'unione matrimoniale e della famiglia, con conseguente aumento
del numero dei divorzi ai casi di marginalizzazione sociale delle
fasce più deboli. Tutto questo dimostra inequivocabilmente come
l'inquietudine di Paolo VI, la sua insonne ansia di sventare la
minaccia dell'irrompere sulla scena sociale mondiale di una mentalità
siffatta, al costo pure di tante sofferenze, umiliazioni,
incomprensioni, era nient'altro che la mesta prefigurazione, il
triste presagio di una rivoluzione antropologica che di lì a poco
avrebbe subdolamente offerto a generazioni e popoli i suoi
ingannevoli frutti di distruzione e di morte. Da qui la sua profetica
insistenza sull'integrità ed integralità del messaggio che la
Chiesa doveva continuare a trasmettere, senza lasciarsi influenzare
dal carattere radicale e polemico della montatura mediatica che di lì
a poco l'avrebbe investita, ma anzi ribadendo che la sua vocazione ad
essere “segno di contraddizione”, e dunque non cessando per un
istante dalla sua missione «di proclamare con serena fermezza tutta
la legge morale, sia naturale che evangelica. Di essa la Chiesa non è
stata autrice, né può quindi esserne arbitra; ne è soltanto
depositaria ed interprete», e come tale essa sola è in diritto di
reclamare il suo ruolo di sempre, quello di «amica sincera e
disinteressata degli uomini che vuole aiutare, fin dal loro
itinerario terrestre, “a partecipare come figli alla vita del Dio
vivente, Padre di tutti gli uomini”» (HV, n. 18).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Antonio
Casciano, Elio Card. Sgreccia.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3905733240711503382.post-14943399106216861572018-02-18T10:00:00.000-08:002018-02-18T10:00:01.827-08:00Presto Santo Paolo VI, Papa del compimento del Concilio e del NO alla deriva marxista.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlKIpQWscop_AAZpdiacG-icDsNSL99wsVKJe84wxYaOpAbdPQNo9nm_CsghCVHvW3_iC1sjbq1r1_KCI_1OJ63zbcjtZpCFKVXpZIOZOG6V2Y2i2Wv9SK7-RGodV_9TVRNR0xKt8HFLSX/s1600/Papa_Paolo_VI_%25281965%2529+fine+concilio+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="744" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlKIpQWscop_AAZpdiacG-icDsNSL99wsVKJe84wxYaOpAbdPQNo9nm_CsghCVHvW3_iC1sjbq1r1_KCI_1OJ63zbcjtZpCFKVXpZIOZOG6V2Y2i2Wv9SK7-RGodV_9TVRNR0xKt8HFLSX/s1600/Papa_Paolo_VI_%25281965%2529+fine+concilio+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">“<b>E'
contrario al genio del cattolicesimo, al regno di Dio, indugiare nel
dubbio e nell'incertezza circa la dottrina della Fede</b>”
Paolo VI. <b>Sarà
canonizzato entro quest'anno il Beato Paolo VI</b>,
lo ha ribadito in occasione del tradizionale incontro quaresimale
con il clero della diocesi di Roma a San Giovanni in Laterano, <b>Papa
Francesco</b>
nella presentazione di una raccolta di testi di riflessione per la
quaresima, da Paolo VI a Francesco. Il <b>miracolo
riconosciuto</b>
dalla Congregazione delle cause dei Santi il 6 febbraio u.s.,
riguarda la <b>guarigione
di una bimba ancora non nata</b>,
in sintonia con la <b>Humanae </b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFQCIsKPTfxYiaKOYfLjvZO_UBK8-2sHM6iE9pt2oVHvIsdhSzPduG0gufZeqLAuaEVm6wuoXQwRl3oVw5jtvY8XX0h_26Rur6HxxalCxrrz9AH8RfigY-JgNGQVWckLV6axdOj7FjmB31/s1600/02-PaoloVI-olycom_MGTHUMB-INTERNA+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="624" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFQCIsKPTfxYiaKOYfLjvZO_UBK8-2sHM6iE9pt2oVHvIsdhSzPduG0gufZeqLAuaEVm6wuoXQwRl3oVw5jtvY8XX0h_26Rur6HxxalCxrrz9AH8RfigY-JgNGQVWckLV6axdOj7FjmB31/s1600/02-PaoloVI-olycom_MGTHUMB-INTERNA+490.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b>Vitae</b>.
Il riconoscimento delle <b>virtù
eroiche</b>
è di <b>Papa
Benedetto XVI e data 20 dicembre 2012, la beatificazione è del 19
ottobre 2014 a firma Papa Francesco</b>.
Un papato assolutamente non facile quello di <b>Giovan
Battista Montini</b>,
nato a Concesio il 26 settembre 1897, <b>eletto
il 21 giugno 1963 262° Vescovo di Roma</b>.
L'inizio è in pieno <b>Concilio
Vaticano II</b>
– ex post l'evento più importante del XX° secolo - per la
mancanza di Giovanni XXIII. La <b>riapertura
del Concilio</b>
fu annunciata a soli sei giorni dall'elezione in un radiomessaggio in
cui si davano </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNkAiR3hi7mS0pp5-ppQiRcg_MpEud7C3F_YSdxlDCyInDRSC5-h3TiG0hMW0BFGDGyEgKjBV-0AQUs0kPty5u5vWXfBlc8DAipHSEEjLpPavgLCkHCnheEIZ4nPxp4KTGshjj-MqSRy2y/s1600/Paolo+VI+Kennedy+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="342" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNkAiR3hi7mS0pp5-ppQiRcg_MpEud7C3F_YSdxlDCyInDRSC5-h3TiG0hMW0BFGDGyEgKjBV-0AQUs0kPty5u5vWXfBlc8DAipHSEEjLpPavgLCkHCnheEIZ4nPxp4KTGshjj-MqSRy2y/s1600/Paolo+VI+Kennedy+490.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span id="goog_769427427"></span><span id="goog_769427428"></span><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">anche delle <b>indicazioni
assai chiare: Pio XI e Pio XII, Giovanni XXIII. Fu appoggiato
apertamente l'indirizzo del Card. Bea.</b>
Tra i punti fondamentali la <b>modernizzazione
della Chiesa senza cedere al modernismo, l'unità dei cristiani ed il
dialogo con il Mondo</b>.
<b>Riferimento
per i Padri</b>
doveva essere, spiegò Paolo VI, <b>la
“Mystici Corporis Christi”</b>
di Pio XII, perciò niente nuove definizioni né dogmi. Per quanto
riguarda invece<b>
struttura e gerarchia della Chiesa</b>
Paolo VI ribadì con una nota previa il <b>primato
del Papa sui vescovi</b>.
“<b>Modernizzazione
nella Tradizione</b>”
è stato il motto di Papa Montini lo stesso motto di uno dei teologi
rampanti di </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibcuYbKxEB_SFgrWRmAyguFIoCXCHRMut6K9qUKiMU2lR4tjWPz36daVFnROvnAsQ9IbpxkPPXWCNzPvBOnBDXj0uFapxaVtsOJLWNgwFiYoUfS7ijoEGn8qZB9BAF3MmgOZEVKZxW9d1R/s1600/Paolo+VI+Woityla+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="421" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibcuYbKxEB_SFgrWRmAyguFIoCXCHRMut6K9qUKiMU2lR4tjWPz36daVFnROvnAsQ9IbpxkPPXWCNzPvBOnBDXj0uFapxaVtsOJLWNgwFiYoUfS7ijoEGn8qZB9BAF3MmgOZEVKZxW9d1R/s1600/Paolo+VI+Woityla+490.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">allora, poi creato Cardinale dallo stesso,<b>
Joseph Ratzinger.</b>
Il proponimento più importante del Concilio è detto da Paolo VI in
poche semplici parole: “<b>Tutti
i fedeli in Cristo di qualsiasi rango o status, sono chiamati alla
pienezza della vita cristiana ed alla perfezione della Carità; così
la Santità è e può essere promossa nelle società terrene</b>”.
La <b>rinuncia
alla Tiara</b>
o Triregno e la <b>istituzione
del Sinodo dei Vescovi quale organo permanente</b>
sono altrettante concrezioni di modernizzazione nella Tradizione. La
<b>lotta
al modernismo figlio dell'Illuminismo ateo e razionalista della
Rivoluzione Francese, apertamente anticristico</b>,
è </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbdk2z0FBhDRtMiJ4APL7JqRJlV610Bk7DVJDtF50yu-hNbqwz8c82T2ZDB7yY-Mc0PvJandm2s9a8yDrnU1-lcRKtB0hj6qhqdEGJzkjErmWURpLtNtTREY8tYCXdKOtDSKARtYooyw8/s1600/Papa_Paolo_VI_consegna_l%2527anello_cardinalizio_a_Joseph_Ratzinger.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="387" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbdk2z0FBhDRtMiJ4APL7JqRJlV610Bk7DVJDtF50yu-hNbqwz8c82T2ZDB7yY-Mc0PvJandm2s9a8yDrnU1-lcRKtB0hj6qhqdEGJzkjErmWURpLtNtTREY8tYCXdKOtDSKARtYooyw8/s1600/Papa_Paolo_VI_consegna_l%2527anello_cardinalizio_a_Joseph_Ratzinger.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">una connotazione di fondo: “<b>il
fumo di Satana ormai è entrato anche nella Chiesa</b>”,
ebbe una volta a dire, assai turbato, come a suo tempo Leone XIII. Un
modernismo ateo, secolarizzato ed anticristico che prenderà corpo
apertamente nelle <b>contestazioni
di massa del 1968 appoggiato da tanta musica e cultura rock</b>.
Influenza sociale che diventerà politica e coinvolgerà anche il
mondo cattolico ed i partiti di ispirazione cristiano cattolica, le
leggi e dunque la </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4O2T2sNfx31uvzlihiYWiUfAOZDNumKONL7Tt9V8NxkxLP5uV1JUXnw7mddlPAkoGIHHwjCruGHeXCEekTb5M1e0JR8YBE2otRNmLoTPHasHjiC0R-QjchQ4v-zG5Q5hKB9k_LpDKhcC2/s1600/Paolo+VI+Segni+Andreotti+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="444" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4O2T2sNfx31uvzlihiYWiUfAOZDNumKONL7Tt9V8NxkxLP5uV1JUXnw7mddlPAkoGIHHwjCruGHeXCEekTb5M1e0JR8YBE2otRNmLoTPHasHjiC0R-QjchQ4v-zG5Q5hKB9k_LpDKhcC2/s1600/Paolo+VI+Segni+Andreotti+490.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">normazione sociale. E qui l'<b>azione
è difficile</b>.
Difficile assecondare le istanze cristiano umanistiche e sociali di
una sinistra DC, segnatamente quella di<b>
Aldo Moro</b>,
ed al tempo segnarne nettamente la distanza da posizioni umanistico
sociali apparentemente assai vicine ma invero facenti capo ad un
irriducibile materialismo ateo e secolarizzato. <b>Stima
ed amicizia ad Aldo Moro ma un no secco a quella politica che</b>,
se quella mattina non fosse occorso il tragico rapimento, <b>avrebbe
quel giorno stesso segnato </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOpDVr2FQVQ9Rlj4_dF2LHlZ5Qr68eGuuUSAmxjj5klGz3JDm9nVLAhAhjxktEu7u_E5I2CVH_A1g0JijK6MXJlEnI7d5w2znRHWVGKnzM8tsfdQ8CU45d3typBDlLsLJLqudCb87mnviU/s1600/MORO-PAOLO_VI+490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOpDVr2FQVQ9Rlj4_dF2LHlZ5Qr68eGuuUSAmxjj5klGz3JDm9nVLAhAhjxktEu7u_E5I2CVH_A1g0JijK6MXJlEnI7d5w2znRHWVGKnzM8tsfdQ8CU45d3typBDlLsLJLqudCb87mnviU/s1600/MORO-PAOLO_VI+490.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b>l'ascesa dei comunisti al Governo</b>.
<b>No</b>
allo stesso fumo di Satana nella Chiesa, la “<b>teologia
della liberazione</b>”
ed in questa lotta sarà affiancato con decisione da Ratzinger e
soprattutto dal suo successore Giovanni Paolo II. Un No per dire <b>SI'
al vero fine ultimo: amare l'uomo per amare Dio. “... amare l'uomo
diciamo non come strumento, ma come primo termine verso il supremo
termine trascendente, principio e ragione d'ogni amore.”</b>
Paolo VI, chiusura Concilio Vaticano II.
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">francesco
latteri scholten</span></div>
francesco latteri scholtenhttp://www.blogger.com/profile/04479630583873255504noreply@blogger.com0